martedì 29 marzo 2011

IBESEVIC-LAZIO: Si può fare!


ROMA – Come confermato ieri dal manager Caira a Radio Manà Manà , Ibisevic era entrato nelle idee di Reja 12 mesi fa, ma alla fine si preferì puntare su altre piste. Si trattò l’uruguayano Boghossian, si pensò al portoghese Almeyda, ad Acquafresca e al paraguayano Santa Cruz. Non arrivò nessuno e Reja rimase senza gigante d’attacco, se rinnoverà il contratto chiederà garanzie sull’acquisto di una punta di peso.

I FATTI – Ibisevic è in scadenza nel 2013, l’Hoffenheim lo venderà, aspetta una buona offerta economica. In estate valutava il suo attaccante attorno ai 10 milioni di euro, a 7-8 potrebbe dare il via alla cessione. I calciatori bosniaci sono extracomunitari, la società biancoceleste deve liberare un posto per acquisirne uno a meno che le regole non siano stravolte per l’ennesima volta. Tare è stato in Bosnia, ha assistito alla gara tra la Nazionale di casa e la Romania, l’osservato speciale era Ibisevic ma è possibile che il diesse biancoceleste stia seguendo anche altri giocatori. Gli impegni Fifa l’hanno convinto ad effettuare una missione di mercato, sono tante le segnalazioni ricevute in società sono tanti i candidati alla casacca biancoceleste per il prossimo anno. Di certo la Lazio dovrà acquistare una punta, questo a prescindere dal futuro di Zàrate, Rocchi, Floccari e Kozak. Un uomo che garantisca tanti gol serve come il pane soprattutto in Europa.

LA CONCORRENZA – Ibisevic è seguito da tanti anni da tante squadre. Secondo la Bild sulle sue tracce ci sarebbero anche due squadre inglesi: l’Aston Villa e il West Bromwich del neo allenatore Roy Hodgson. A giugno partirà, è più di una sensazione, non a caso il corteggiamento di vari club europei è partito e le cronache tedesche stanno iniziando a raccogliere le indiscrezioni di mercato. La Lazio sta valutando tanti profili di attaccanti, farà una scelta nei prossimi due mesi. Per il momento si registrano contatti e sondaggi, viaggi esplorativi. I nomi si rincorrono, le tracce da seguire sono molteplici, ad oggi è difficile fare pronostici.

Fonte: Rassegna stampa a cura di Lazialita.it tratta da "Il Corriere dello Sport"

venerdì 25 marzo 2011

Proposto CAVENAGHI, in arrivo MARCHETTI


Tra i 17 e i 19 anni, quando segnava goal a raffica nel River Plate, si dipingeva per lui un futuro alla Gabriel Batistuta. Fernando Cavenaghi, però, pian piano è andato perdendosi, nonostante i goal sia sempre riuscito a farli.

Prima allo Spartak Mosca, poi al Bordeaux e adesso all'Internacional: i goal sono sempre arrivati e forse ciò che manca a questo 27enne attaccante è soltanto un po' di fiducia. Fiducia che potrebbe essergli data dalla Lazio. E' di oggi infatti la notizia che il Bordeaux, club proprietario del suo cartellino, avrebbe offerto ai biancocelesti il giocatore. Il 'Corriere dello Sport' ricorda che Cavenaghi ha origini italiane, possiede il passaporto comunitario e potrebbe dunque essere tesserato senza particolari problemi. Il suo costo potrebbe aggirarsi intorno ai 2.5 milioni di euro e a giugno tornerà a Bordeaux, dove non rientra più nei piani.

La Lazio, del resto, cerca un attaccante ed arrivare a Rogelio Funes Mori è parecchio più difficile, oltre che più costoso. Per l'attaccante 19enne il River chiede almeno 10 milioni di euro e l'inserimento di Carrizo, attualmente in prestito proprio al River, potrebbe soltanto ridurre un esborso comunque significativo.

Tra i pali, intanto, spunta il nome di Marchetti. Se Muslera dovesse andare via, potrebbe essere lui il nuovo numero uno biancoceleste.

mercoledì 23 marzo 2011

Sirene Ucraine e Greche per REJA


Claudio Lotito si dice ancora convinto di voler confermare Edy Reja nella prossima stagione, ma sul tecnico goriziano sono puntati gli occhi di molti club di prestigio. L'allenatore biancoceleste non ha gradito le troppe critiche arrivate dopo la sconfitta nel dery nonostante una stagione da 7 pieno in pagella e vuole aspettare la fine del campionato per decidere cosa fare in futuro. C'è da giocarsi una qualificazione Champions che avrebbe del miracoloso dopo la retrocessione sfiorata l'anno passato ed in questo senso il match dopo la sosta contro il Napoli rappresenterà uno snodo cruciale.

Gli ottimi risultati di Reja, come fa notare il 'Corriere dello Sport', hanno stuzzicato l'interesse della Dinamo Kiev, che da tempo ha perso l'egemonia in Ucriana a vantaggio dello Shakhtar Donetsk di Lucescu. Risuonano sirene anche dalla Grecia, dove l'Olympiacos fresco di titolo nazionale vorrebbe affidare proprio all'attuale mister della Lazio le speranze di ben figurare nella prossima edizione della Champions League.

martedì 22 marzo 2011

Per MATU 4 Turni di squalifica


Arriva una brutta tegola in casa Lazio. Dopo le squalifiche post-derby di Radu e Ledesma, oggi è arrivata quella del centrocampista Matuzalem. Il Giudice Sportivo lo ha infatti qualificato per 3 giornate dopo aver valutato come volontaria la gomitata rifilata sabato al centrocampista del Cesena Jimenez. Essendo già diffidato le giornate di squalifica sono diventate quattro.

Ecco la motivazione della squalifica: "Il Giudice Sportivo, ricevuta dal Procuratore federale rituale e tempestiva segnalazione circa la condotta tenuta al 24° del secondo tempo dal calciatore Da Silva Matuzalem Francelin nei confronti del calciatore Jimenez Antonio; acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Sky-Mediaset-Rai), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: le immagini televisive documentano che, nelle circostanze segnalate, il calciatore laziale Da Silva Matuzalem, contestualmente all’esecuzione di un calcio di punizione accordato alla squadra ospite, affiancava ai limiti della propria area di rigore il calciatore cesenate Jimenez e con un gesto repentino, alzando il braccio destro all’altezza della spalla, lo colpiva con un colpo al volto, facendolo cadere al suolo. Il giuoco non veniva interrotto e nessun provvedimento disciplinare veniva adottato dall’Arbitro. Il deprecabile gesto compiuto dal calciatore laziale, del tutto avulso dal contesto agonistico, palesemente intenzionale e potenzialmente lesivo per la zona del corpo colpita, integra, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, gli estremi della “condotta violenta”, che rende ammissibile ex art. 35, n. 1.3 CGS la “prova televisiva”. Ne consegue la sanzionabilità della condotta segnalata".

DIAS vuole tornare in Brasile?


Dopo il ko nel derby e le polemiche tra Reja e i tifosi, scoppia un'altra grana in casa biancoceleste. Andrè Dias, secondo voci provenienti dal Brasile, vorrebbe rientrare in patria e in modo particolare al San Paolo, squadra in cui ha già militato dal 2006 al 2010 prima di trasferirsi a Roma. Secondo Milton Cruz, membro dello staff tecnico della società paulista, Dias avrebbe telefonato ai vertici del suo ex-club per far presente "di voler tornare a casa". Lo ha riferito lo stesso Cruz in un'intervista a Radio Globo, riportata dal quotidiano sportivo brasiliano Lance.

"Molti giocatori che hanno fatto parte del San Paolo ci hanno già chiamato per dirci di voler tornare - ha rivelato Cruz - Ad esempio lo ha fatto Breno (oggi al Bayern Monaco, ndr) per farci sapere che in Germania si trova male ed anche Andrè Dias ci ha telefonato. Tutti conoscono le nostre strutture".

REJA: "Sono queste le prestazioni che ci aspettiamo da Zarate"


Dopo la pesante sconfitta nel derby con la Roma, la Lazio torna subito alla vittoria, contro il Cesena, tornando in zona Champions. Una vittoria propiziata da un goal di Zarate, 326° nel Castrol Rankings, tornato a segnare dopo diverso tempo e migliore in campo quest'oggi.

"Zarate ha fatto una buonissima partita - ha detto il tecnico biancoceleste, Edy Reja, ai microfoni di Sky Sport - E' un giocatore che ha grandi mezzi e sono queste le prestazioni che ci aspettiamo da lui. Nelle prossime gare sono certo sono ancora determinante".

"Veniamo da una serie di derby non positivi - ha detto ancora Reja - ed è ovvio che i nostri tifosi siano delusi, come anche noi stessi, quindi questa settimana non è stato facile risollevare il morale alla squadra, ma abbiamo dimostrato di saper reagire e credo che questi ragazzi meritino più considerazione anche da parte della tifoseria. Dovrebbero esserci meno critiche, perchè i ragazzi stanno disputando un campionato straordinario".

LAZIO-CESENA 1-0


La Lazio coglie una vittoria pesantissima nel primo anticipo della giornata, regolando il Cesena di misura, grazie alla 'rete-lampo' di Mauro Zarate, abile a trasformare in oro un assist di Mauri. Biancocelesti che tornano in zona Champions League, in attesa della sfida tra Udinese e Catania. Per il Cesena un brutto stop, dopo il momento positivo, e soprattutto una prestazione da dimenticare, quasi senza tiri in porta.

FORMAZIONI – Reja deve fare a meno dei 'pazzi del derby', Radu, Lichtsteiner e Ledesma, e così lancia l'inedita coppia di terzini Garrido-Scaloni. Torna Mauri a inserirsi e suggerire le punte Zarate e Sculli. Hernanes si cimenta nel ruolo di mezzala. Ficcadenti ha gli uomini contati in avanti: senza Rosina e Giaccherini, è la volta di Malonga al fianco di Bogdani. Per il resto, confermati modulo e uomini che hanno fatto male alla Juventus una settimana fa.

PARTITA – Pronti-via e dopo 88 secondi è Zarate a portare in vantaggio i suoi. Neanche il tempo di vedere se gli uomini di Reja hanno azzeccato l'approccio, se il Cesena ha assorbito le assenze e quant'altro, che l'argentino risponde a tutto: splendido inserimento di Mauri, cross basso dalla sinistra, e Zarate è rapace quanto letale nel deviare quel tanto che basta per freddare Antonioli. Il Cesena vede subito stravolti i suoi piani di difesa e contropiede, e rimane tramortito per tutto il primo tempo. La squadra di un infuriato Ficcadenti produce solo un atterramento di Bogdani ad opera di Dias, ma Giannoccaro lascia correre opportunamente. Si sviluppa una partita molto brutta, dove i romagnoli non hanno idee, grinta, pressing o altro, mentre la Lazio capisce presto di poter comandare senza sforzo. Così, non succede nulla fino alla mezzora. Quando ci vuole una fiammata di Zarate per entusiasmare lo stadio: Von Bergen regge il duello e mette in corner. Seguono altri minuti di calcio orribile, fino al minuto di recuper comandato dall'arbitro pugliese. Quando prima Antonioli si supera sull'incornata di Biava, poi Sculli manca la porta da posizione defilata.

Ficcadenti, che già aveva chiamato Ceccarelli a scaldarsi sul finire del primo tempo, nella ripresa lancia il suo terzino dal primo istante. Ma sorprende tutti: non esce Santon, oggetto di molti rimproveri, bensì Bogdani. Il Cesena si schiera col 3-5-2 e punta alla velocità, non più ai riferimenti del totem albanese. La Lazio, per contro, continua a puntare sui centimetri e i calci piazzati. Ed è ancora una palla aerea a mettere paura ad Antonioli: Sculli si fa trovare pronto sul secondo palo, ma quando giù sta andando ad esultare ecco il portiere (classe '69) che compie un autentico miracolo mandando la palla sul palo. Il Cesena ci mette dieci minuti a reagire, e lo fa proprio con Ceccarelli. Il quale viene atterrato da Garrido al momento dell'ingresso in area: l'arbitro sorvola ma il penalty ci stava. E' sempre Ceccarelli a creare una potenziale chance per i suoi: il terzino esegue i compiti dati dal mister (restare largo) e crossa per Jimenez, che non calcia ma serve Parolo, palla fuori. Il tutto basta per mettere paura a Reja, che toglie Hernanes e si copre con Brocchi, febbricitante recuperato solo stamattina. Un cambio che, a sorpresa, porta i biancocelesti maggiormente avanti, alla ricerca del raddoppio che chiuderebbe la gara. Ma Gonzalez trova prima Antonioli, poi un salvataggio sulla linea. Il Cesena esaurisce presto la sua spinta, mai davvero efficace, e propone solo una trovata da fuori area di Santon. La partita si incattivisce e si spezzetta, e la cosa favorisce i biancocelesti. Che con le unghie e con i denti portano a casa un successo d'oro, che mette pressione a Udinese e Napoli e scaccia i fantasmi del derby, che nel caotico finale poteva sfuggire a causa del classico 'bidone'.

CHIAVE – La capacità di Hernanes di mettersi sempre fronte al gioco, anche dalla posizione defilata di interno di centrocampo, e la velocità di Sculli, Mauri e Zarate, mettono in seria crisi la difesa del Cesena. Gli uomini d'attacco biancocelesti si muovono tantissimo, non dando alcun punto di riferimento.

CHICCA – Mauro Zarate non aveva mai segnato nel 2011. Il suo ultimo goal risaliva al 12 Dicembre, giorno del ko in casa della Juventus.

TATTICA – Reja punta a non dare alcun riferimento all'avversario. Hernanes oscilla tra il ruolo di regista, quello di trequartista e anche di mezzala. Mentre Mauri, Sculli, Zarate e Gonzales fanno tanto movimento e sono dappertutto. Il Cesena, al contrario, parte con l'idea di appoggiarsi al gigante Bogdani, salvo poi cambiare in corso d'opera puntando sul gioco largo e sui rapidi Malonga-Jimenez in avanti. Nuovo cambiamento nel finale, con il 3-4-3 portato dall'ingresso del finnico Riski.

MOVIOLA – Nel primo tempo, l'unico episodio da moviola è un contatto tra Bogdani e Dias. Al 7', l'albanese si lamenta e chiede il rigore, ma l'arbitro (giustamente) fa cenno di rialzarsi. Nella ripresa, prima Giannoccaro non vede un fallo di Garrido su Ceccarelli che meriterebbe il rigore, poi si perde l'ennesimo gesto antisportivo di Matuzalem. Il brasiliano colpisce Jimenez con il piede, mentre il cileno era a terra. Chissà se anche stavolta sfuggirà alla prova tv.

PROMOSSI&BOCCIATI – Zarate (voto 7) è il migliore in campo. Corre su tutto il fronte d'attacco, crea gioco e finalizza. Finalmente ispirato e generoso, trae giovamento dai minori compiti tattici. Gonzalez (voto 6,5) sbaglia qualcosa sotto porta, ma è inesauribile e si inserisce con costanza. Irrinunciabile. Negativo Matuzalem (voto 5,5), impreciso e nervoso come nel derby. Nel Cesena, Antonioli (voto 7) e Ceccarelli (voto 6,5) non mollano mai. Il portiere tiene a galla con due miracoli, l'esterno rende i suoi più vivaci con un secondo tempo propositivo.

venerdì 18 marzo 2011

Ecco quanto è costato REALMENTE Zarate!


Lazio – ma quanto è costato Zarate?
L’argomento è tornato alla ribalta domenica scorsa durante il commento al derby perso dalla Lazio contro la Roma, su Mediaset Premium, tra Paolo Di Canio e Claudio Lotito.
Di Canio ha sostenuto che il giocatore sarebbe costato alla Lazio 37 milioni di euro, Lotito ha ribattuto che il costo è stato di 20,2 milioni di euro. Chi ha ragione?

Ricostruiamo i fatti.
Dal bilancio della Lazio risulta che il giocatore è stato acquistato il 4 giugno 2009 ed è costato 20,2 milioni di euro. Il costo di acquisto del giocatore viene ammortizzato, cioè ridotto, anno dopo anno durante la durata del contratto che lo lega alla società, quello tra Zarate e la Lazio ha una durata quinquennale. Nel bilancio semestrale al 31 dicembre 2010 il valore del giocatore si è ridotto per ammortamenti ad euro 14.126.725.
Il Corriere dello Sport del 9 marzo 2010 affermava che la Lazio era sotto inchiesta da parte della Procura Federale per presunte irregolarità nel calcio mercato, a seguito di segnalazione della COVISOC, la Commissione per la Vigilanza sulle Società di Calcio. Secondo la COVISOC la Lazio si sarebbe impegnata a pagare una commissione di euro 14.950.000 alla società inglese Pluriel Limited per far sottoscrivere il contratto che lega Zarate alla Lazio. Il compenso predetto sarebbe pagabile in 5 anni. Maggiori commenti su questa situazione sono reperibili sul sito di Lazio Family all’indirizzo www.laziofamily.it/news.asp?id=5100.
La Lazio, con un comunicato sul proprio sito del 9 marzo 2010, affermava che il contratto d’acquisto di Zarate era stato posto in essere nel pieno rispetto delle normative federali e societarie.
Bisogna ricordare che eventuali commissioni pagate ad intermediari per l’acquisizione del contratto di un calciatore debbono essere capitalizzate ad incremento del costo del cartellino. La Lazio ha adottato questa metodologia quando nel 2009 ha acquistato Julio Cruz il cui valore risultava in bilancio a 2,15 milioni di euro.
Sempre sul sito di Lazio Family, all’indirizzo www.laziofamily.it/news.asp?id=5116 c’è il commento di Paolo Lenzi con le varie ipotesi all’epoca formulate in relazione alla fattispecie descritta dal Corriere dello Sport poco più di un anno fa.

Di Canio ha fornito nel suo dibattito con Lotito dei numeri un po’ approssimativi indicando in 22 milioni di euro il costo del calciatore e in 15 milioni di euro le commissioni di intermediazione per un totale di 37 milioni di euro e sostenendo che queste cifre (incluse le commissioni) risulterebbero dal bilancio.
Lotito, al contrario, ha sostenuto che il costo del giocatore è stato di 20 milioni di euro ed ha aggiunto “più ad oggi ha maturato, mi pare, 3 milioni di provvigioni”.

Non c’è dubbio che il costo del cartellino di Zarate risulta in bilancio pari a 20,2 milioni di euro. Nel bilancio non risultano altri costi come incremento del costo di acquisto del calciatore.
Dall’articolo del Corriere dello Sport risulta che “l’accordo con la Pluriel Limited prevede un compenso di 14.950.000 euro pagabili in 5 anni”.
Lotito, oltre a confermare il costo diretto di 20,2 milioni di euro, conferma che la Lazio sta pagando delle “provvigioni” in relazione all’acquisto di Zarate. Questa potrebbe quindi essere una conferma che la Lazio, oltre al costo del cartellino di Zarate ed alla sua retribuzione mensile, sta pagando (annualmente?) delle provvigioni. Da quanto precede si potrebbe arguire che, comunque, l’affermazione di Lotito riconosce l’esistenza di ulteriori pagamenti.
Si ricorderà che nei vari commenti ai bilanci della Lazio, noi abbiamo messo in evidenza l’elevato e crescente valore dei costi per intermediazioni: 1,3 milioni di euro nel bilancio al 30 giugno 2007, 2,7 milioni di euro nel bilancio al 30 giugno 2008, 4,4 milioni di euro nel bilancio al 30 giugno 2009, 6,3 milioni di euro nel bilancio al 30 giugno 2010. Se quindi la Lazio ha assunto effettivamente l’impegno di pagare la somma di 14.950.000 euro in 5 anni come riportato dal Corriere dello Sport e come apparentemente risulterebbe nella segnalazione della COVISOC, il costo relativo annuale sarebbe di circa 3 milioni di euro che corrisponderebbe, per un anno, a quanto indicato da Lotito nella sua risposta a Di Canio.
Ovviamente, non disponendo noi della documentazione originale, possiamo solo formulare delle ipotesi ma, sulla base di quanto sopra riportato, appare credibile che Zarate alla Lazio sia costato 20,2 milioni di euro per l’acquisizione del cartellino e costi annualmente, oltre alla retribuzione, anche delle commissioni di intermediazione (ovvero le provvigioni, come le chiama Lotito) che ben potrebbero ammontare a 3 milioni di euro l’anno e quindi a circa 15 milioni di euro in 5 anni.

Paolo Lenzi
Lazio Family

Contro il Cesena riecco MAURI e KOZAK


Ad aprire le danze del 30° turno di Serie A sarà Lazio-Cesena. Allo 'Stadio Olimpico', alle ore 18, i biancocelesti di Reja ospiteranno i bianconeri di Ficcadenti, reduci da una brillante rimonta contro la Juve. La Lazio, dal canto suo, vuole riscattare il k.o. nel derby e provare a far sentire la propria pressione a Napoli, Udinese e Roma, rivali per la corsa ai posti Champions, ed impegnate domenica rispettivamente contro Cagliari, Catania e Fiorentina.

Domani Reja dovrebbe rispolverare Stefano Mauri. Il centrocampista di Monza non gioca una gara da titolare dal 29 gennaio, ma adesso sta bene e scenderà in campo dal primo minuto. Il 31enne brianzolo, come ricorda oggi il 'Corriere dello Sport', era stato per tutto il girone d'andata il miglior giocatore della Lazio per rendimento e adesso le speranze Champions passeranno nuovamente da lui.

Assente per squalifica Ledesma, il regista sarà Matuzalem, con Mauri e Brocchi ai suoi fianchi. Quest'ultimo, però, ha la febbre e potrebbe lasciare il posto al 'Tata' Gonzalez. In difesa, assenti Radu e Lichtsteiner, sulle face agiranno Scaloni e Garrido, mentre in avanti, out Floccari, ci sarà Libor Kozak al fianco dI Zarate. Tommaso Rocchi potrebbe tornare tra i convocati dopo il lungo stop.

giovedì 17 marzo 2011

Antidoping 'mirato' per SCULLI


Da eroe a cavia da laboratorio, il tutto in 45 minuti. Il tempo per Beppe Sculli di mettere prima a segno la doppietta che un paio di settimane fa ha steso il Palermo e poi essere costretto ad abbandonare il campo ad inizio ripresa per quella che in un primo tempo era apparsa una reazione allergica acuta.

Da allora nulla si è saputo dell'esito delle analisi cui la Lazio ha sottoposto il suo giocatore, per verificare se davvero la causa del malore fosse stata la vernice verde con cui talvolta vengono 'spennellati' i nostri derelitti terreni di gioco. Anzi, nell'occasione c'era stata anche una piccola polemica con il Coni, visto che il club biancoceleste aveva respinto l'offerta di una presenza medica da parte del Comitato Olimpico nazionale in occasione degli accertamenti in questione.

"Non c'è stata alcuna contrapposizione con il Coni - aveva spiegato Claudio Lotito - Apprezzo la sensibilità e la disponibilità ad accertare la situazione, in piena correttezza, trasparenza e nell'interesse del giocatore. Ma sarebbe stata superflua la presenza di un altro medico solo per assistere a un prelievo, visto che non si tratta di un incidente probatorio...".

Una novità sulla vicenda - in attesa dei risultati dei test clinici - la fornisce oggi la 'Gazzetta dello Sport'. Nel frattempo, infatti, il Cca, Comitato per i controlli antidoping del Coni presieduto da Giuseppe Cono Federico, ha effettuato su Sculli un 'controllo mirato' dopo il derby. L'attaccante ex Genoa non è stato sorteggiato casualmente - spiega la 'rosea' - il Cca può indicare per ogni gara due giocatori, il laziale è stato 'scelto' dopo aver spedito al Coni il certificato per l'assunzione del cortisone nell'intervallo della partita contro il Palermo.

lunedì 14 marzo 2011

DERBY AL LASER


ROMA (e.pi.) - Laser su Muslera, cosa de­ciderà il Giudice Sportivo? In base all’arti­colo 12, comma 3 del Codice di Giustizia Sportiva, le società « rispondono per la in­troduzione o utilizzazione negli impianti sportivi di materiale pirotecnico di qual­siasi genere, di strumenti ed oggetti co­munque idonei a offendere» . Per l’eventua­le violazione, si applica « la sanzione del­l’ammenda nelle seguenti misure: ammen­da da € 10.000,00 ad € 50.000,00 per le so­cietà di serie A (...)» (articolo 12, comma 6). E fino ad oggi, Gianpaolo Tosel si è sempre attenuto a questo trariffario. Lo sa la Roma che, dopo la partita contro il Genoa, fu san­zionata con 10mila euro per il laser che col­pì un guardalinee. Quest’anno, multe varie sono state comminate anche al Napoli (in coppa Italia), Juventus ( ben 35mila, ma c’erano anche bengala e petardi e l’inva­sione di campo durante il minuto di silen­zio, storia di Juve-Milan di due sabati fa), Bari (laser sull’arbitro e portiere avversa­rio, la partita era quella contro l’Inter).

Bastano 25 euro per un laser fuorilegge
Sul web o sulle bancarelle, spesso prodotti in Cina: superano la potenza consentita

ROMA - La macchia verde sul­l’occhio di Diego al momento di battere ( e sbagliare) un rigore che avrebbe rimesso la Juve in gara a Bari: era il 12 dicembre 2009, un paio di mesi prima era già successo a Dida al San Paolo, ma quella dello juventino bersa­gliato dai tifosi pugliesi resta l’im­magine simbolo di una cattiva abitudine ormai diffusa in tutti gli stadi italiani. Cioè quella di usare un raggio laser per disturbare un giocatore avversario con un “pun­tatore”.

A COSA SERVE - La tecnologia laser permette di emettere un fascio di luce monocromatico (ecco perché vediamo spuntare sul “bersaglio” un pallino rosso o verde) attraver­so un processo di “emissione sti­molata”. Al di là dei paroloni, il la­ser è in tutte le nostre case: letto­ri cd, dvd e masterizzatori sfrutta­no questa tecnologia. Ma tutti han­no una bella etichetta che segnala il pericolo di esposizione ai raggi. Tra i prodotti di uso comune ci so­no anche i puntatori laser: sui grandi schermi funzionano come le bacchette di una volta rispetto alla lavagna, servono per indica­re. Hanno bassa potenza e sono ri­tenuti innocui per la salute, anche se puntati contro una persona. Sempre che si tratti, però, di pro­dotti conformi alle normative.


FUORI NORMA - Il problema è che la maggior parte dei puntatori laser in circolazione, e che spesso fini­scono nelle mani dei bambini, sono prodotti fuori legge, di importazio­ne, tipicamente di fabbricazione cinese. Sulla confezione non c’è il marchio CE ( quello dell’Unione Europea) o c’è ma è palesemente contraffatto, all’interno non ci so­no adeguate istruzioni. E soprat­tutto non ne viene dichiarata la po­tenza. In Europa possono essere venduti laser di classe 1 e 2, con potenza inferiore a 1 milliwatt. Sulle bancarelle, a volte anche in negozi o più semplicemente su in­ternet, invece, per 25 euro circa si può acquistare un “ green laser” della potenza di 50 milliwatt, cioè 50 volte il limite fissato dalla leg­ge. Sembrano tutti grosse penne o banali portachiavi, dunque oggetti di uso comune: facile eludere eventuali controlli, anche allo sta­dio. All’ingrosso i sequestri di pun­tatori illegali sono frequenti: pro­dotti fuori norma, puntati diretta­mente sugli occhi, a distanza rav­vicinata, possono creare gravi dan­ni alla retina. Tra i bersagli non ci sono solo i calciatori. Negli ultimi due anni l’Enac (l’aviazione civile) ha ricevuto parecchie segnalazio­ni, come quelle dei piloti che in fa­se di atterraggio a Bari sono stati disturbati da raggi verdi in cabina.

«Danno fastidio solo se potenti»

«Dipende soprattutto dalla potenza del laser. Un laser professionale può certamente dare fastidio e nei ca­si più gravi fare anche danni. I laser che vengono commerciati legalmente sono invece del tutto innocui e non han­no neanche l’effetto di disturbare la vi­sione ». E’ il parere della Dott.ssa Ma­rina Rondana, specialista in oftalmolo­gia.

STUDIO INGLESE - Nei casi più gravi il la­ser può danneggiare la retina attraver­so il calore o con meccanismi fotochi­mici; l'entità del danno dipende dalla potenza del raggio puntato, dalla sua lunghezza d'onda, dalla durata del­l'esposizione e anche dalle caratteristi­che individuali, ad esempio la grandez­za della pupilla.

Nella maggior parte dei casi l'effetto è quello che si ha quando per sbaglio ci troviamo a guardare una fonte di luce intensa, come una lampadina: rimania­mo abbagliati, resta l'ombra della luce per qualche minuto ma niente di più. Oppure, può capitare di procurarsi una piccola bruciatura sulla cornea.Questo è un piccolo estratto di uno studio in­glese sugli effetti di questi puntatori la­ser sugli occhi di chi ne venga colpito. Studio pubblicato dal British Medical Journal a seguito di un caso di un ra­gazzino che ebbe gravi problemi dopo essersi auto-puntato uno di questi la­ser comprati su una bancarella.

La UK Health Protection Agency ha sottolineato che i puntatori laser in vendita per vie legali hanno scarsa po­tenza (meno di un milliwatt) e non pos­sono creare danni di gravi; in genere si tende a considerare i puntatori laser poco più di un giocattolo e non si pen­sa a loro come a un “vero” laser. Inve­ce lo sono eccome: la maggior parte pe­rò non ha una potenza tale da fare mol­ti danni anche se accidentalmente ven­gono puntati verso gli occhi.

Rassegna stampa a cura di Lazialità.it tratta da "Il Corriere dello Sport"

TAGLIAVENTO non convince nessuno!


Alla centesima gara in A Tagliavento non convince, soprattutto perché gli sfuggono degli episodi di condotta violenta o pericolosa che doveva vedere.

Il primo è la gomitata di Menez a Ledesma al 21' sanzionabile almeno con l'ammonizione (ma c'è il rischio rosso). Il secondo è la pedata volontaria da espulsione che Matuzalem rifila in faccia a Totti al 73' che potrebbe portare anche alla prova tv. Poi ci sono i cartellini gialli non dati a Biava per i ripetuti falli su Totti e quelli risparmiati a Burdisso al 9' per il fallo tattico su Hernanes e a Juan al 58' per un intervento analogo su Ledesma. Quindi la manata che Kozak rifila in faccia a Mexes all'82' in area romanista sulla quale sorvola e che doveva essere almeno da giallo. Giuste le ammonizioni ai diffidati Lichtsteiner (15') e Vucinic (18') e poi a De Rossi (39'). La punizione dell'1-0 di Totti nasce da un fallo di Matuzalem su Pizarro che sul campo è sempre considerato tale. Ma alla moviola sembra che il romanista cerchi il contatto per poi gettarsi un attimo prima dell'impatto con la gamba dell'avversario: a velocità naturale è sempre fallo. All'87' Radu si fa prendere dai nervi su Simplicio e il rosso è inevitabile. Subito dopo rigore per la Roma: Tagliavento è in linea con il sandwich che Brocchi e Biava fanno su Simplicio e può vedere il gomito di Biava che spinge leggermente il romanista. Ledesma protesta e viene espulso.

Rassegna stampa a cura di Lazialità.it tratta da "Il Tempo"

Le decisioni del giudice sportivo sul derby


Il difensore della Lazio Stefan Radu è stato squalificato per tre giornate dal giudice sportivo che ha punito la testata rifilata a Simplicio. Roma multata per il laser neglio occhi di Muslera

Roma - Il giudice sportivo grazia Matuzalem per il colpo a Totti nel derby. Non costituisce prova per Tosel in quanto l'arbitro ha visto ed ha valutato secondo il suo metro. Stangata confermata per Stefan Radu che è stato squalificato per tre giornate, così è stata punita la testata rifilata a Simplicio. Il giocatore rumeno sarà costretto a saltare Cesena, Napoli e Parma. Due giornate invece a Cristian Ledesma, per pesanti insulti all'arbitro aggravati dal fatto che era capitano. Anche la Roma dovrà pagare per il comportamento anti sportivo dei suoi calciatori: 35 mila eruo l'ammenda comminata.

domenica 13 marzo 2011

SIGNORI: "Derby partita decisiva"


«La tensione che si avverte in città fin dal lunedì precedente lascia il segno anche nei più freddi.. »

Giuseppe Signori ha lasciato la Lazio appena prima che Cragnotti ne facesse una squadra in grado di primeggiare in Italia e nel mondo, eppure nel cuore dei tifosi conserva un posto importantissimo. E non potrebbe essere altrimenti, viste le cifre: 102 in 157 di partite di campionato, secondo realizzatore nella storia biancoceleste alle spalle di Silvio Piola. Di questa valanga di reti, alcune sono restate nella memoria più di altre. Signori, partiamo da quel 6 marzo 1994? «Il mio gol sotto i fumogeni. Un derby ancor più bello se consideriamo che lo vincemmo meritando meno dei giallorossi, che colpirono un palo e sbagliarono un rigore». Per i romani il derby è una gara particolare, e spesso la tensione gioca brutti scherzi. Quanto l'ha aiutata il suo venire da lontano? «In realtà non molto. La tensione che si avverte in città fin dal lunedì precedente lascia il segno anche nei più freddi. Basti pensare al mio primo derby. Ero talmente teso che in quell'occasione, davanti a quasi 80mila spettatori, ho giocato una delle peggiori partite in carriera. Poi l'esperienza mi ha aiutato, e le volte successive ho trasformato la carica in tensione positiva». Il cuore batte, il cervello smette di funzionare... «Basta ricordare il derby in cui segnai su rigore. Ero già ammonito, eppure per esultare andai fuori dal campo e l'arbitro mi mostrò il secondo giallo. In carriera sono stato espulso due volte, una è stata quella lì. Rimasi a bordo campo a chiedermi come avevo fatto a commettere una sciocchezza simile. Sensazioni indimenticabili, è valsa la pena viverle». Passiamo al presente, chi decide il derby? «Vedo bene Zarate. Ha già dimostrato in passato di saper interpretare bene questa gara, e ultimamente si sta anche sacrificando molto per la squadra». E chi vince? «Impossibile dirlo, è la partita senza pronostico per eccellenza. Magari stavolta finisce pari». Da grande bomber come vede questa Lazio senza un attaccante da 15-20 gol? «Avere una punta del genere aiuta molto, basti vedere come il Napoli è stato trasformato da Cavani. Alla Lazio manca ma mi sembra che i gol siano distribuiti tra tanti giocatori. E l'arrivo di Sculli ha aumentato ancora il potenziale». La Lazio può raggiungere la Champions? «La vittoria col Palermo ha aperto nuovi orizzonti. Non si è stabilmente tra le prime quattro fino a marzo se non si hanno valori importanti. La Lazio può certamente centrare la Champions. Ma la partita con la Roma sarà determinante».

venerdì 11 marzo 2011

FORMAZIONI PER IL DERBY


A.S.Tronzi (4-2-3-1): Doni; N.Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti. All. Montella

Lazio (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Stendardo, Biava, Radu; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Zarate; Floccari. All. Reja

QUI A.S.Tronzi - Totti ce la fa e scenderà in campo dal primo minuto. Niente da fare invece per Cassetti. Insieme al capitano in attacco ci sarà Vucinic, con Borriello in panchina.
Squalificati: Rosi, Brighi
Indisponibili: Cassetti

QUI LAZIO - Reja dovrebbe confermare la squadra che ha battuto il Palermo: l'unico dubbio è legato a Sculli, che potrebbe essere sostituito da Gonzalez qualora si decidesse di tenerlo a riposo per via della reazione allergica avuta domenica sera a causa della vernice sull'erba dell'Olimpico. Dovrebbe rientare Mauri, che si accomoderà inizialmente in panchina. Dias verso il forfait
Squalificati: -
Indisponibili: Rocchi, Brocchi, Diakitè, Dias, Meghni, Bizzarri

Derby: DIAS e ROCCHI non ce la fanno, tornano(in panchina) MAURI e BROCCHI


Tegola per la Lazio. La squadra allenata da Edy Reja dovrà rinunciare, in vista della stracittadina, a Dias e Rocchi. Il brasiliano è reduce da una lesione di primo grado all'adduttore e oggi si è sottoposto a cure mentre l'attaccante accusa ancora dolore al ginocchio. Entrambi non dovrebbero figurare nell'elenco dei convocati per il derby.

Mauri e Brocchi, invece, seppur non al meglio, dovrebbero accomodarsi quantomeno in panchina. Si va dunque verso la conferma degli undici che hanno battuto il Palermo. Basteranno loro per 'matare' la Lupa?

martedì 8 marzo 2011

REJA: "Vogliamo vincere il derby per i tifosi"


Per Lazio e Roma questa sarà una settimana molto particolare, visto che domenica pomeriggio le due squadre capitoline si affronteranno nel derby.

Sarà una gara importante per entrambe le formazioni, ai fini della classifica, ma per la Lazio riveste un'importanza forse un po' maggiore in virtù del fatto che è uscita sconfitta dalle ultime quattro stracittadine.

"Sarà una settimana di grande tensione - ha commentato il tecnico biancoceleste, Edy Reja, ai microfoni di 'Lazio Style Radio' - Il derby è una partita molto importante, diversa da tutte le altre e vogliamo ottenere un risultato positivo. Per noi sarebbe una vittoria importante non solo ai fini della classifica e della corsa per la Champions League".

"Vogliamo questa vittoria per i nostri tifosi - ha detto ancora Reja - Servirà voglia e cuore, ma i miei ragazzi da questo punto di vista mi hanno sempre impressionato positivamente".

LEDESMA: "Il derby? Non decisivo per il campionato"


La Lazio batte il Palermo per 2 a 0 e torna al quarto posto. Negli almanacchi finirà Sculli grazie alla sua doppietta, ma entrambi le reti sono arrivate grazie ai due grandi assist di Ledesma.

Il capitano biancocelesta ha offerto una grande prova di sostanza, è sempre più il cervello della squadra romana: "Mantenere il risultato e cercare di non soffrire: questo era importante una volta passati in vantaggio e ci siamo riusciti. Siamo - le parole a 'Sky Sport' - tornati ad essere compatti, è il nostro grande segreto.

L'italo-argentino ha anche parlato del prossimo turno di campionato, di fronte ci sarà la Roma in un infuocato derby: "Roma ultimo ostacolo? E' un campionato strano, il derby è una partita al di fuori. Non conteranno gli ultimi risultati nelle stracittadine, noi abbiamo cercato di fare sempre bene contro i giallorossi, faremo altrettanto domenica, siamo carichi. La Roma è stata costruita per arrivare più in alto in classifica, noi per migliorarci. Siamo lì ed è davvero importante in questo momento. Ora con questa vittoria siamo piu tranquilli".

LAZIO-PALERMO 2-0


Non parte bene l’avventura di Serse Cosmi alla guida del Palermo. I rosanero sono stati infatti sconfitti dalla Lazio per 2 a 0: decisiva la doppietta di Sculli nella prima frazione, biancocelesti che ri-scavalcano l’Udinese portandosi nuovamente al quarto posto.

FORMAZIONI – All’esordio sulla panchina rosanero, Serse Cosmi si affida a pastore punta affianco ad Hernandez, alle loro spalle c’è Ilicic: in difesa Andelkovic. Reja risponde con un tridente inedito: Sculli-Floccari-Zarate, Scaloni titolare sulla fascia destra al posto di Lichsteiner.

PARTITA – Palermo che ha ancora nelle gambe e nella testa l’umiliazione sportiva subita dall’Udinese la scora domenica e di certo in pochi giorni Cosmi non poteva aver cambiato mentalità e grinta alla squadra rosanero. Tutto ciò si vede nei primi 18 minuti del match: al 7’ un gran lancio di Ledesma libera Sculli scattato sul filo del fuorigioco che non ha difficoltà a piazzare il piattone per il vantaggio laziale e il suo primo goal stagionale. La reazione isolana di fatto è solo nei tentativi di cross di Balzaretti dalla sinistra e negli uno-due dello stesso terzino (oggi ala) con Pastore, invischiato nei recuperi da parte di Scaloni e Stendardo. Al 18’ si ripete la medesima azione della prima rete, ma stavolta c’è anche qualche colpa avversaria evidente: Sculli tocca di testa su cross di Ledesma anticipando Sirigu in uscita veramente goffa. La partita finisce nelle mani della Lazio ma la squadra di Cosmi reagisce andando vicinissima alla rete del 2 a 1 trovando però un prontissimo Muslera sul colpo di testa di Muslera all’incrocio dei pali. Un po’ in ombra Hernanes rispetto all’argentino, nonostante una bella conclusione da fuori respinta coi pugni dal portiere siciliano.

Ripresa che si apre con un cambio: dentro Liverani, vecchio pupillo di Cosmi, e fuori Andelkovic, ancora non adattatosi bene al calcio italiano, Migliaccio va a posizionarsi centrale di difesa. Al 51’ esce l’uomo partita Sculli: singolare ‘infortunio’ per l’esterno che deve abbandonare la partita a causa di una reazione allergica (ragion per cui nell’intervallo era diventato completamente rosso), al suo posto Gonzalez. Prima mezzora che vola via senza conclusioni verso le due porte o sussulti, neanche i cambi dei due mister riescono a cambiare l’inerzia della partita che nella seconda parte risulta ampiamente da dimenticare per il tipo ed il livello di gioco espresso. Il primo tiro del secondo tempo è di Ledesma su calcio di punizione al 79’ con Sirigu bravo a spedire in angolo, qualche secondo dopo arriva anche il colpo di testa di Stendardo che sfiora il palo destro a sfiorare il la terza rete. Lazio batte Palermo 2 a 0 e torna al quarto posto, rosanero che rimangono all’ottavo con Cagliari e Fiorentina sulla scia.

CHICCA – Quarto ingresso da subentrante per Cosmi: all’esordio con Genoa, Brescia e Livorno non aveva perso, la statistica cambia oggi con la sconfitta dell’Olimpico.

TATTICA – Cosmi porta a Palermo il 3-5-2 con Cassani e Balzaretti che diventano di fatto ali pure, avendo comunque sempre compiti difensivi; Pastore è la seconda punta più che il trequartista. I biancocelesti mettono a punto il solito 4-3-3, che diventa un 4-2-4 quando Hernanes tenta di sfondare centralmente.

MOVIOLA – Dubbio il fuorigioco di Sculli sul secondo goal: probabilmente il laziale scatta leggermente in fuorigioco sul lancio di Ledesma.

PROMOSSI & BOCCIATI – Sculli (voto 7,5) si fa trovare pronto, spietato nel sfruttare le prime due occasioni capitate e create da Ledesma (voto 7), autore di due assist al bacio. Balzaretti (voto 6,5) è il migliore fra i suoi, cerca di sfondare ma non trova assistenza da parte dei compagni, Hernandez (voto 5) prova la rete con un magico tacco, risultando però solo un fuoco di paglia.

giovedì 3 marzo 2011

KOZAK: "Mi sto divertendo, sogno 10 goal e la chiamata della Nazionale ceca"


Libor Kozak è diventato d'incanto una colonna della Lazio di Reja e non a caso il suo contratto è stato allungato fino al 2015. Il giovane attaccante ceco è pronto a togliersi tante soddisfazioni con la maglia biancoceleste "E’ stata una sorpresa anche per me, ero già con un piede fuori dalla Lazio. Ora è tutto di­verso, ho trovato po­sto in squadra ed è arrivato qualche goal. Mi sto divertendo - ha ammesso Kozazk, come riporta il 'Corriere dello Sport' -. Non mi pongo obiettivi, lascio che le cose vadano avanti. Sono un at­taccante ed è normale che voglia segnare il più possibile, che sogni di arrivare a fine stagione facendo parte di una hit. Segnare dieci goal sarebbe davvero molto bello. Ma bi­sognerà vedere come andranno le cose, vado avanti partita per parti­ta. In squadra crediamo di po­ter conquistare la Champions. E’ un sogno per tutti noi e dobbiamo lotta­re per qualificarci. La Nazionale? Spero di arrivarci molto presto".

In vista del match col Palermo, intanto, Reja dovrebbe rilanciare dall'inizio Floccari, con Hernanes sulla trequarti, Sculli a destra e Zarate a sinistra. In porta dovrebber tornare Muslera, mentre Mauri non ce la fa a recuperare. Maurito, come sottolinea 'La Gazzetta dello Sport', non sta vivendo uno dei suoi periodi migliori, ma il tecnico biancoceleste intende dargli un'altra chance, che però rischia di diventare l'ultima se giocherà di nuovo con indolenza ed egoismo...

mercoledì 2 marzo 2011

KOZAK rinnova fino al 2015


Il quarto posto attuale della Lazio è senza dubbi merito del mercato estivo: lo dicono i numeri, lo dicono le statistiche.

Ecco perchè il patron Lotito sta cominciando a considerare e approvare i rinnovi: è arrivato infatti quello di Libor Kozak che ha firmato - riporta il 'Corriere dello Sport' - fino al 2015 un prolungamento di contratto visto che quello precedente sarebbe in teoria scaduto nel 2013.

Questo è di certo sinonimo di quanto i biancocelesti credono nel ceco, autore di 5 reti in questo campionato e decisivo in più di un occasione: oramai è un titolare, Reja lo adora, i tifosi idem.

Buone notizie anche dal bilancio, come pubblicato dal sito ufficiale della stessa Lazio, la società ha chiuso l'anno 2010 con un utile di 7,36 milioni, grazie sopratutto alla cessione di Kolarov (infortunato al City per mesi) e l'acquisto di Hernanes, costato 11 milioni ma ora anima della squadra.