sabato 27 dicembre 2008

Gascoigne è scomparso


Parenti in apprensione temono il peggio
Paul Gascoigne sembra essere scomparso: l'ex calciatore non si è presentato al pranzo di Natale a casa della madre, Carol, e la famiglia teme il peggio poiché non ha più fatto avere sue notizie. Gascoigne era in cura da tre settimane in una clinica inglese del Gloucestershire, dove stava seguendo l'"Equine Assisted Psycotherapy", un programma riabilitativo che lo isola dal resto del mondo e prevede il dialogo con i cavalli.

"Non sappiamo dove sia - ha confidato al tabloid un amico di famiglia - Lo stavamo aspettando a casa della madre, ma non si è fatto vedere. Siamo andati a cercarlo, ma non lo abbiamo trovato e ora abbiamo paura che si sia rimesso a bere". Pare che l'ex centrocampista della Lazio e della Nazionale inglese stesse rispondendo bene alle cure, per cui i medici gli avevano concesso un permesso di tre giorni per festeggiare il Natale in famiglia.

Ultimatum della famiglia: "Smetti di bere"
L'ex giocatore sta lottando la sua personale battaglia contro alcol e depressione. Dalla sua stessa famiglia, fra l'altro, sarebbe arrivato anche un ultimatum: o smette di bere una volta per tutte, o sparisce dalle loro vite. Ad averne abbastanza è addirittura il figlio Regan, 12 anni, che in un documentario dal titolo "Saving Gazza", che andrà in onda l'anno prossimo, parla per la prima volta in pubblico del padre. "Se potessi esprimere un desiderio, vorrei che andasse via lontano da noi", dice. "Tutti pensano 'lui e' Gazza' ma il fatto di essere stato un grande giocatore non significa che sia un ottimo padre e una bella persona con cui stare", insiste Regan, che era ancora un bambino quando Gascoigne si è separato dalla moglie Sheryl. La scorsa estate l'ex giocatore di Lazio, Everton, Tottenham e Rangers si era riavvicinato alla sua famiglia nella speranza di uscire definitivamente dal tunnel ma dopo nemmeno due settimane è arrivata un'altra rottura. Sheryl, Regan e gli altri due figli avuti da Gazza da un altro matrimonio, la 22enne Bianca e il 19enne Mason, lo hanno rintracciato in un hotel in Portogallo ed è lì che gli hanno dato il loro ultimatum, venendo insultati in tutta risposta. "Morirà presto - dice ancora Regan - Non penso che ci sia alcun modo di aiutarlo. E' mio padre, avrebbe dovuto aiutarmi e assistermi lui in tutti questi anni e non voglio piangere per lui. Sto male, mi dispiace vederlo in questo stato ma non è colpa nostra, stiamo già perdendo il nostro tempo".

lunedì 22 dicembre 2008

NATALE IN FAMIGLIA!


Basta poco, a volte, per cambiare il corso delle cose. La Lazio, sino a sabato sera, sembrava una squadra in crisi e allo sbando, falcidiata anche da beghe interne. La rete di Rocchi al Palermo, anche se lì per lì non ha fatto contento Zarate, è servita per addolcire il clima. Tanto che, al consueto brindisi prenatalizio, all'Olimpico è stata festa grande.

Rocchi ha imbracciato la chitarra ed ha iniziato a cantare le ultime canzoni di Ligabue, stringeno subito la pace con un rinvigorito Zarate tornato a sorridere. E la melodia del Capitano ha giovato anche a Ledesma, il quale ha avuto un lungo colloquio con Lotito.

La materia del contendere era ovviamente il rinnovo del contratto per l'argentino: ora le parti, dopo il gelo e le voci di cessione a gennaio, hanno ripreso a parlare e l'accordo potrebbe essere più vicino di quanto si pensi...

domenica 21 dicembre 2008

Lazio-Palermo 1-0...ci pensa Capitan Rocchi


Tante polemiche in settimana, tanti presunti dissidi nello spogliatoio, chi gli dava del giocatore finito. Tommaso Rocchi dà un calcio agli screzi e piega la resistenza di un Palermo ben messo in campo ma poco pericoloso nei suoi attaccanti. Primo tempo avaro di emozioni, eccezion fatta per un miracolo di Amelia su Pandev lanciato a rete. Nella ripresa Rocchi sveglia i propri compagni entrando al posto del peggior Zarate stagionale, muovendosi molto e decidendo il match con un tocco ravvicinato su cross del redivivo Meghni.

In campo – Delio Rossi rispolvera il vecchio 4-3-3 con Foggia fantasista dietro la coppia Zarate – Pandev. Indisponibili Brocchi, Matuzalem e Mauri, centrocampo rivoluzionato con gli ingressi di Meghni sul centro destra e il duttile svizzero Lichtsteiner nella zona mancina. Nella linea arretrata confermato Diakitè, in crescita esponenziale, e rientro per De Silvestri A sorpresa ancora una volta c’è Cribari e non Rozehnal. Davide Ballardini ha a disposizione quasi tutta la rosa, ad eccezion fatta per Carrozzieri sostituito dal promettente Kjaer. Rientra Miccoli davanti, coppia inedita con Succi preferito ad un Cavani in condizioni non eccelse.

Si gioca – Il Palermo si chiude bene in difesa e riparte con naturalezza, la Lazio stenta nel gioco e fatica a servire palloni puliti alle punte. Ospiti pericolosi con una tiro a sorpresa di Nocerino fuori di poco e una bella giocata di Succi, abile ad aggirare Cribari ma sfortunato nella conclusione a rete ribattuta da Diakitè. Al 23’ la Lazio fa vedere finalmente cosa l’ha resa famosa, trinagolo strettissimo tra Pandev e Foggia, il macedone fa a sportellate ed entra in area, sinistro secco e miracolo di Amelia che devìa fuori. La partita non decolla, troppi lanci lunghi da entrambe le parti nonostante in campo non ci siano saltatori offensivi. Da segnalare qualche tentativo poco preciso di Miccoli e i troppi falli dei palermitani, su tutti Liverani reo di aver colpito con un calcio al volto Foggia; grossi dubbi sull’involontarietà del gesto, un pò troppo innaturale.

Ripresa con Dabo in sostituzione di De Silvestri, Lichtsteiner scala in difesa. Al 6’ subito Palermo in contropiede, Miccoli solo prova il destro a giro ma mette altissimo. Entra Rocchi al posto di un arrabbiatissimo Zarate, subito il bomber veneziano incorna alto di poco. Al 21’ Ledesma ruba palla al limite dell’area, apertura per Meghni che crossa basso con l’esterno per Rocchi che da due passi non sbaglia. 1-0 Lazio, decisivo l’ingresso di Rocchi. I padroni di casa si distraggono e dopo due minuti Simplicio mette in mezzo per Bresciano che da meno di due metri calcia a lato clamorosamente con il sinistro. La Lazio è vivace e crea apprensioni sulla fascia destra, Lichtsteiner vola via e costringe Balzaretti al secondo giallo. E’ il momento di Foggia che ha spazio da quella parte, prima impegna Amelia con una punizione fermata proprio sulla linea, poi slalomeggia tra i difensori e scarica il sinistro sul palo più vicino. Capitolini che indietreggiano troppo, Ballardini sprona i suoi ma le occasioni non sono nitide. Prima della chiusura c’è spazio per un contropiede di Pandev che viene abbattuto al limite dell’area da Bovo, sarebbe anche espulsione del difensore ma Gava sbaglia. Non succede più nulla, tre punti importantissimi per i biancocelesti.

-Manuel-

sabato 20 dicembre 2008

Probabili formazioni di Lazio-Palermo


Le probabili formazioni di Lazio-Palermo, anticipo della diciassettesima giornata del campionato di Serie A in programma domani alle ore 18:

LAZIO (4-3-3) - Carrizo; De Silvestri, Diakitè, Rozehnal, Kolarov; Dabo, Ledesma, Lichtsteiner; Pandev, Rocchi, Zarate.
Allenatore: Delio Rossi.

PALERMO (4-3-1-2) - Amelia; Cassani, Bovo, Kjaer, balzaretti; Bresciano, Liverani, Nocerino; Simplicio; Cavani, Miccoli.
Allenatore: Davide Ballardini.

Arbitro: Gabriele Gava di Conegliano.

giovedì 18 dicembre 2008

Riscattato Zarate!


I tifosi della Lazio stiano tranquilli: Mauro Matias Zarate vestirà biancoceleste anche nel prossimo campionato. Anzi, per i prossimi cinque. Il pesidente Lotito, infatti, ha trovato l’accordo con il giocatore e con il suo club, l’Al Saad. Il cartellino dell’attaccante argentino verrà completamente riscattato e la firma è attesa in questi giorni. “Onoreremo il contratto, del resto c’è un accordo già con l’interessato”, ha confermato Lotito.

Lotito pagherà agli arabi circa 15 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai due sborsati la scorsa estate per il prestito, in un’unica soluzione. Il solo modo per non farsi sfuggire il giovane bomber.

Un giocatore che al suo esordio in Serie A ha fatto molto bene e che è finito subito nel mirino di alcuni grandi club, a partire dal Real Madrid. Anche per questo, il “colpo” messo a segno dalla Lazio permetterà alla società di poter fare cassa in caso di necessità future.

“Maurito”, però, è ben contento di rimanere nella Capitale, tanto che non ha fatto fatica a dire “sì” dopo l’adeguamento di stipendio proposto da Lotito: si passerà gradualmente dagli 800 milioni di euro attuali al milione e mezzo del quinto anno.

Sistemato Zarate, adesso c’è da risolvere il nodo Pandev. Anche in questo caso, comunque, la volontà delle due parti è di trovare un’intesa sul trattamento economico per porre le basi di una squadra ancora più competitiva.

-sportmediaset.it-

domenica 14 dicembre 2008

Udinese-Lazio 3-3....Partita incredibile...


Una partita di quelle che non si possono dimenticare tanto facilmente. L’Udinese strapazza la Lazio per sessanta minuti, complice delle scelte inspiegabili dell’allenatore biancoceleste. Di Natale e Quagliarella fanno ciò che vogliono, sembra una passeggiata per i friulani. Nella ripresa il ritorno della Lazio al 4-3-3 con Pandev in campo rivoluziona la gara, lo stesso attaccante macedone confeziona la prima rete in collaborazione con Zarate, l’argentino mette poi sulla testa di Diakitè il goal che riapre definitivamente il match. Un altro argentino, Ledesma, chiude i conti con la sassata del definitivo 3-3.

In campo – Defezioni pesanti per i due allenatori, costretti ad uscire dalle relative crisi con i giocatori contati. Marino ha abbondanza solo nel reparto avanzato, in difesa c’è spazio addirittura per Sala, acquistato in estate come “tappabuchi” per gli infortuni di Zapata e Felipe. Isla non ce la fa, centrocampo a quattro con Motta e Lukovic esterni. Addirittura peggio sta Delio Rossi, costretto a rinunciare contemporaneamente a Brocchi, De Silvestri, Matuzalem e Pandev. Formazione stravolta, si passa al 4-4-2 con i debutti stagionali di Belleri e Del Nero, misteriosamente preferito a Foggia. In difesa confermato Diakitè, ne fa le spese a sorpresa David Rozehnal.

Si gioca – Subito Lazio freneticamente propositiva, squadra completamente riversata nella metà campo udinese. Radu potrebbe sbloccare il match ma sulla punizione di Ledesma alza con la coscia. I friulani si fanno vedere in avanti con Quagliarella che spalle alla porta fa salire la squadra, Cribari si addormenta e tiene in gioco Di Natale che sull’assist del compagno fredda Carrizo in uscita. 1-0. Passano poco più di cinque minuti e la Lazio fa harakiri. Corner di Zarate al limite dell’area, Dabo litiga con la palla invece che calciare, parte velocissimo in contropiede Di Natale che davanti a Carrizo porge l’assist a Quagliarella che da due passi non sbaglia. 2-0, la Lazio è un disastro. Carrizo pensa a salvare i suoi con un paio di interventi, davanti i biancocelesti si vedono solo con una zuccata di Rocchi alta sopra la traversa.

Nella ripresa Rossi cerca di rimediare al disastro schierato inzialmente, dentro Pandev e Meghni per Belleri e Del Nero. Al 10’ Meghni perde un pallone incredibile sulla trequarti, Di Natale in contropiede calcia addosso a Carrizo che non trattiene, palla ancora al funambolo napoletano che scarta il portiere e insacca il 3-0. Non ci sta la Lazio, Zarate e Pandev schiantano la difesa avversaria e sul tiro del macedone respinto da Handanovic si avventa lo stesso Zarate che accorcia le distanze, 3-1. Udinese timorosa, Lazio riversata in attacco. Al 27’ corner ad effetto di Zarate, in area sbuca Diakitè che incorna spledidamente sul palo lontano e fa 3-2! Si aprono voragini da una parte e dall’altra, schemi completamente saltati, Quagliarella prova ad approfittarne ma Carrizo vola vicino all’incrocio dei pali e mette in angolo. Sul ribaltamento di fronte Zarate raccoglie al limite dell’area, destro secco ad incrociare e palla fuori di un’inezia. Rossi inserisce anche Foggia creando una sorta di 4-1-1-4 che manda in tilt la squadra di Marino. A ciqnue minuti dalla fine Pandev cerca Zarate che viene anticipato, la palla finisce sul piede di Ledesma che scarica in rete un destro rabbioso per il clamoroso 3-3. Prima del fischio di chiusura ci provano Floro Flores e Zarate ma senza fortuna. Partita incredibile.

sabato 13 dicembre 2008

Probabili formazioni di Udinese-Lazio


Queste le probabili formazioni di Udinese-Lazio, in programma domenica alle ore 15.

Udinese (4-3-3): 22 Handanovic, 23 Motta, 13 Coda, 6 Domizzi, 24 Lukovic, 88 Inler, 21 D`Agostino, 5 Obodo, 7 Pepe, 27 Quagliarella, 10 Di Natale. (80 Belardi, 19 Felipe, 99 Sala, 20 Asamoah, 26 Pasquale, 11 Sanchez, 83 Floro Flores). All.: Marino.

Lazio (4-3-1-2): 1 Carrizo, 87 Diakite`, 22 Rozehnal, 25 Cribari, 32 Radu, 6 Dabo, 24 Ledesma, 68 Manfredini, 11 Mauri, 18 Rocchi, 10 Zarate. (86 Muslera, 13 Siviglia, 2 Lichtsteiner, 23 Meghni, 17 Foggia, 19 Pandev, 21 S. Inzaghi). All.: D. Rossi.

Arbitro: Rosetti di Torino.

-Manuel-

venerdì 12 dicembre 2008

Rossi perde pezzi, ma Siviglia c'è


Mentre Rossi perde i pezzi (Kolarov, Pandev e De Silvestri sembrano assolutamente out per la trasferta di Udine, in forse Zarate) qualcuno risponde presente: è il caso di Sebastiano Siviglia ,che pare aver smaltito i suoi problemi fisici e che quindi si candida per un posto da titolare nella sfida a Di Natale e compagni.

Il centrale biancoceleste, infatti, ieri è tornato in gruppo giocando uno spezzone della abituale partitella amichevole del giovedì a Formello, dimostrando di essere ormai avviato verso il completo recupero. Potrebbe giocare dal primo minuto accanto a David Rozehnal.

-Manuel-

giovedì 11 dicembre 2008

Calciomercato: da Contreras ad Elano


Un nome per la difesa, un nome allo studio: Pablo Andrés Contreras, centrale del Paok Salonicco. Era già stato segnalato alla Lazio che aveva sguinzagliato un osservatore per farlo seguire ad ottobre in Cile-Argentina. Coi greci c’è qualcosa che bolle in pentola. Vryzas, ex Perugia e Fiorentina, ora direttore tecnico del club ellenico, è atteso a Roma in questi giorni per trattare l’acquisto di Stephen Makinwa. La Lazio vuole almeno 3 milioni di euro per sancire il prestito con diritto di riscatto da esercitare a giugno, i greci puntano al ribasso. Non è escluso che tentino l’inserimento di Contreras per siglare una maxioperazione.

Contreras è cileno, ha passaporto spagnolo, classe 1978. Il suo curriculum è ricco d’esperienza: ha fatto la spola tra Spagna e Portogallo e ancora oggi fa parte della nazionale cilena (46 presenze, 1 gol). Lo staff di Lotito lo starebbe studiando, è uno dei nomi che circola come possibile rinforzo difensivo. Ma non è il solo: «Potremmo fare uno o due interventi», s’è lasciato scappare il presidente nel giorno della presentazione del nuovo Lazio Style di Frosinone. Un intervento verrà fatto a centrocampo, questo sembra assodato. E il sogno si chiama Elano del Manchester City. Anche il nome dell’argentino Sebastian Blanco, classe '88, centrocampista del Lanus, è stato accostato più volte alla Lazio.

-Manuel-

lunedì 8 dicembre 2008

Cragnotti elogia Lotito


Al di là della secca sconfitta contro la capolista Inter, è evidente che rispetto alla scorsa stagione qualcosa è cambiato in casa Lazio, e non ci si riferisce soltanto ai risultati ed alla qualità scintillante della manovra degli uomini di Delio Rossi.

La novità, ben più positiva se la squadra biancoceleste vuole innalzare le proprie ambizioni, riguarda quello che accade fuori dal rettangolo di gioco, sugli spalti e negli animi dei tifosi, vicini come non mai al progetto di Claudio Lotito, dopo le incomprensioni - eufemismo - del passato.

Un cambio di vento che è così palpabile da coinvolgere anche quel Sergio Cragnotti amatissimo ex patron della Lazio scudettata, in passato non tenero con il suo successore, ed invece per la prima volta prodigo di complimenti sabato sera in tribuna d'onore all'Olimpico, dove lo ha accolto lo stesso attuale presidente dell'Aquila.

"Il progetto di Lotito va incoraggiato, spinto e sorretto - ha spiegato Cragnotti a Lazialità.it - Questa Lazio ha una buona base per crescere. Ci sono degli ottimi elementi come Zarate e Pandev che vanno supportati e possono arrivare a grandi traguardi. Cosa servirebbe? E' una squadra da migliorare in difesa e ci vorrebbe maggiore qualità a centrocampo".

Proprio là dove il buon Lotito sta cercando di innestare i piedi buoni di Elano... Che abbia appuntato l'autorevole consiglio tra una massima latina e l'altra?

sabato 6 dicembre 2008

Lazio-Inter 0 a 3...risultato bugiardo


In campo – Delio Rossi propone una overdose di spregiudicatezza, in campo il tridente con Zarate, Pandev e Foggia supportati da Stefano Mauri che sostituisce l’infortunato Lichtsteiner. Confermata in blocco la difesa di Milano con Lorenzo De Silvestri, Rozehnal, Kolarov e Mobido Diakitè, reduce da una splendida prestazione in Coppa Italia nella vittoriosa trasferta in casa milanista. Mourinho conferma la sua solidissima Inter, il 4-3-1-2 che sta facendo volare i nerazzurri vede Stankovic giostrare alle spalle del duo Cruz – Ibrahimovic e difesa blindata con la super coppia Cordoba – Samuel.

Si gioca – Pronti via e subito la doccia fredda. Muntari riceve palla sulla sinistra, cross morbido che scavalca la difesa, Kolarov non chiude su Samuel che di testa infila l’incrocio dei pali, 0-1. Reagisce la Lazio, salgono molto i due terzini che riescono ad andare al tiro senza però trovare fortuna. L’Inter aspetta saggiamente gli avversari, la Lazio vive di fiammate come al 30’ quando Pandev salta due avversari come birilli, cross per Zarate che viene chiuso in qualche maniera da Cambiasso. I nerazzurri non stanno a guardare, Stankovic scalda le mani a Carrizo con un destro potente, sul tap in Crespo è in fuorigioco. Nella Lazio il più attivo è Foggia, scatenato il folletto napoletano che salta difensori a ripetizione e sfiora il goal con un bel sinistro dal limite. Al terzo minuto di recupero Maicon cavalca la fascia di competenza, cross dal fondo e Diakitè in anticipo su Crespo manda sotto la traversa per lo 0-2.

Inizia la ripresa con Brocchi al posto di Dabo. Al 10’ calcio di punizione di Cambiasso che trova la testa di Ibrahimovic, ancora una volta la palla si infila nel sette. 0-3, ma Ibra è in fuorigioco. Lazio che non molla, punizione di Kolarov, J.Cesar sbaglia ma il goal è inutile per un misterioso fischio di Orsato. Sterile l’azione dei biancocelesti a causa di una super Inter, solida in tutti i reparti, micidiale in contropiede, compatta e chirurgica nei passaggi. Una corazzata al momento nettamente superiore a tutti. Allora Zarate prova a fare tutto da solo, salta quattro avversari in dribbling e conclude a rete, Julio Cesar devìa ottimamente. Non succede più nulla.

-Manuel-

Probabili formazioni di Lazio-Inter


Le probabili formazioni di Lazio-Inter, anticipo serale della quindicesima giornata di Serie A in programma alle 20.30:

LAZIO (4-3-1-2) - Carrizo; De Silvestri, Cribari, Rozehnal, Radu; Dabo, Ledesma, Brocchi; Mauri; Zarate, Pandev.
Allenatore: Delio Rossi.

INTER (4-4-2) - Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; J. Zanetti, Cambiasso, Muntari, Stankovic; Ibrahimovic, Cruz.
Allenatore: Josè Mourinho.

Arbitro: Daniele Orsato di Schio.

giovedì 4 dicembre 2008

AVE LAZIO!...eliminato il Milan


Rossoneri in formazione rimaneggiata, rimasti in dieci, passati in vantaggio ma ripresi e superati. Continua il momento difficile di un Milan che non riesce più a vincere. La Lazio trova il pareggio nel finale e il gol vittoria nei supplementari. Partita ricca di emozioni. La Coppa Italia perde il Milan. La Lazio va avanti e ritrova un po’ di fiducia.

In campo – Ancelotti fa riposare molti dei suoi uomini e schiera una formazione simile a quella che gioca la Uefa. Spazio quindi a Dida ed Antonini, nuova occasione concessa a Senderos e posto da titolare per Emerson. La punta è Shevchenko. Alle sue spalle Ronaldinho e Kaka. Delio Rossi presenta invece una formazione molto vicina a quella base. Muslera sostituisce Carrizo e Diakitè trova posto al centro della difesa. Lichtsteiner viene spostato a centrocampo a sinistra. Coppia d’attacco Pandev Rocchi.

Si gioca – La partita inizia su ritmi non trascendentali e con le squadre che faticano ad arrivare nei pressi dell’area avversaria. La prima emozione arriva solo al 19’. Lancio di Ronaldinho e grande opportunità per Shevchenko che non riesce a superare Muslera. Risponde la Lazio con un buon tiro dal limite di Lichtsteiner. Nonostante le due occasioni la partita non decolla. E’ il Milan a provare con maggiore insistenza a farsi vedere in avanti, ma le buone combinazioni dei suoi giocatori non portano grandi frutti. All’ultimo secondo è la Lazio ad andare vicina al gol, ma Dida, si ricorda di essere stato un portiere di livello mondiale, e vola a deviare un grande tiro di Pandev.

Il ricordo continua anche ad inizio ripresa. Ancora Pandev e ancora un super Dida. La Lazio è più intraprendente. Il Milan trova qualche spazio in contropiede. Al 66’ espulso Emerson. Per lui seconda ammonizione. Punizione di Kolarov e nuovamente Dida. Ancelotti inserisce Zambrotta per Seedorf e sposta Kaladze a centrocampo. Il Milan cerca l’equilibrio anche in dieci e, al 77’, va in vantaggio. Grande gol di Shevchenko. La partita arriva all’ 87’ sembra finita, ma Favalli fa fallo su Pandev in area e Ayroldi fischia il rigore. Conclusione di Zarate e palla in rete. Si va ai supplementari. Due minuti e la Lazio va in vantaggio. Due tentativi e infine tiro vincente di Pandev. Poi palo di Ronaldinho su punizione. Grande tensione in campo. Nel secondo tempo il Milan cerca di recuperare ma senza una punta di ruolo è davvero difficile. La Lazio ha un paio di occasioni ma il risultato non cambia più.

La chiave – L’espulsione incide nei supplementari quando servono forze fresche per riuscire a portare a casa la partita. Il rigore nel finale, sconvolge i piani di un Ancelotti che aveva effettuato i cambi per riuscire a conservare il risultato.

La chicca – In occasione del gol di Pandev tutto nasce da una grande giocata di Zarate. Gli arriva la palla, molti avrebbero tirato, lui invece la stoppa, fa una finta e da il via all’azione da rete.

martedì 2 dicembre 2008

A S.Siro c'è Milan-Lazio


Milan-Lazio si ritrovano a San Siro negli ottavi di finale della Tim Cup a poco piu` di due mesi dalla sfida di campionato. Un precedente indubbiamente benaugurante per i rossoneri che, proprio in quel posticipo del terzo turno, inaugurarono dopo le due sconfitte iniziali una serie di undici risultati utili consecutivi a livello nazionale ed europeo interrottasi bruscamente a Palermo domenica scorsa. Facile pensare che la compagine di Ancelotti, improvvisamente alle prese con problemi difensivi (sette reti subite negli ultimi tre impegni), firmerebbe immediatamente per un ripetersi dell’evento. Sulla sua strada trovera` pero` una Lazio decisa a lasciarsi alle spalle un periodo decisamente avaro di soddisfazioni. Il complesso biancoceleste non sembra essersi ancora ripreso dal ko incassato nel derby. Il pareggio interno con il Genoa e la sconfitta patita a Bergamo contro l’Atalanta nell’ultimo turno hanno generato una certa preoccupazione nell’ambiente laziale. I motivi sono da ricercarsi nel fatto che all’Azzurri d’Italia, alla prolungata astinenza realizzativa delle punte (Zarate non segna su azione da due mesi,) si sono aggiunte insolite amnesie a livello difensivo.

Carlo Ancelotti dovrebbe, nella circostanza, apportare sensibili modifiche all’undici iniziale visto al Barbera. Il tecnico rossonero non potra` disporre di Pirlo, Pato e Borriello. Delio Rossi di Firmani, Siviglia, Matuzalem e Del Nero.

lunedì 1 dicembre 2008

Lazio sponsorizzata da Pes 2009


Il calcio virtuale sponsorizza il calcio reale. È stato siglato un accordo tra la Lazio e la Digital Bros, distributore esclusivo per l’Italia del videogioco “Pro Evolution Soccer 2009” (meglio noto come Pes), per la sponsorizzazione della partita Lazio-Inter in programma sabato prossimo all’Olimpico.

Pes 2009, edito dalla giapponese Konami, è, insieme con la serie “Fifa” della Electronic Arts, il videogioco sul calcio più amato dagli appassionati di pc e console. A un mese dal lancio, in Italia ne sono già state vendute ben 675 mila copie. Con l’accordo raggiunto con la Lazio, Pes 2009 diventa il primo videogioco della storia che sponsorizza una squadra di calcio per una partita di serie A.

-Manuel-

Atalanta-Lazio 2-0


Una bella partita, in equilibrio per ritmo ed intensità, viene gettata via dalla Lazio nel corso del secondo tempo, quando Carrizo si dimentica della porta permettendo due conclusioni a segno a Valdes e a Floccari. Per l'Atalanta è una rivincita della sconfitta in Coppa Italia, per i biancocelesti un ulteriore segnale che qualcosa si è incrinato nel bel gioco proposto un paio di mesi fa.

In campo - Convalidato modulo per i bergamaschi, con Doni alle spalle di Floccari. Unica novità, l'impiego sull'out di sinistra di Valdes, un inedito. Biancocelesti che tornano al "vecchio" rombo, con Ledesma e Mauri per vertici, sfruttando le potenzialità offensive di Zarate e Rocchi.

Si gioca - Il ritmo si imposta sin da subito ad alti livelli, nonostante il freddo non aiuti a scaldare i muscoli. Ma i muscoli caldi, queste due squadre, sembrano averli per tutti i primi 45 minuti: occasioni da entrambe le parti, con Zarate ad illuminare la scena sulle fasce -compresi un paio di accentramenti scavalcando come birilli tutti i difensori avversari-, mentre Doni serve palle dolci ma mai sfruttate appieno da parte di Floccari. Il duplice fischio arriva poco dopo uno stacco di testa di Talamonti, che si risolve in una parata sulla linea di Carrizo.

Nel secondo tempo la Lazio parte ancora bene, stabilendosi nella metà campo atalantina: poi, il naufragio. Rozehnal scivola a centrocampo, regalando un contropiede su cui, complice un'uscita assurda di Carrizo, il pallone finisce rocambolescamente tra i piedi di Valdes, che insacca. Poco dopo, quando i biancocelesti cercano di reagire, la partita viene definitivamente ammazzata da un contropiede facile facile a partire dalla metà campo, complice un fuorigioco attuato malissimo dai difensori romani. Floccari insacca, ma anche qui si ha la sensazione che Carrizo avrebbe potuto fare di più. Finisce 2-0, e a nulla valgono le corse a perdifiato dei tre folletti d'attacco biancocelesti, schierati quando la partita è già compromessa.

La chiave - La retroguardia biancoceleste. Nell'episodio della prima rete, un'uscita assolutamente non necessaria di Carrizo consegna il pallone sui piedi di Valdes; nel secondo episodio, ancor più grave, il fuorigioco non riesce a Rozehnal e Cribari, lasciando a Floccari una galoppata di 40 metri dopo la quale centra la rete. Una giornata da dimenticare, là dietro.

La chicca - In una giornata da lasciarsi rapidamente alle spalle per i biancoazzurri, spicca comunque la prestazione di Zarate nel primo tempo. Suo un dribbling con cui lascia sul posto ben tre avversari contemporaneamente, facendosi beffe della gabbia. Un folletto con qualità assolutamente fuori dal comune.

-Matjen Blå-