mercoledì 30 gennaio 2013

Ufficiale: Zarate alla D.Kiev per 8 milioni


ZARATE ALLA DINAMO KYEV - Il via libera per le operazioni in entrata è arrivato solamente dopo la cessione di Mauro Zarate alla Dinamo Kyev. Manca solo la firma del giocatore ma l'argentino è virtualmente un nuovo giocatore del club ucraino: "È rimasto affascinato dal progetto - conferma l'agente Luis Ruzzi - e dalla società. Adesso è felice. Per lui non c'erano altre alternative". All'argentino andranno 20 milioni di euro per quattro anni, mentre la Lazio ne incasserà 8.

Ufficiale: preso PEREIRINHA!


VISITE MEDICHE PER PEREIRINHA, AFFONDO PER FELIPE ANDERSON - In mattinata visite mediche per il primo acquisto del mercato di gennaio Bruno Pereirinha. L'ex giocatore dello Sporting Lisbona, costato 700 mila euro, si è presentato alla clinica Paideia intorno alle 13.30 e proprio in queste ore sta effettuando tutti gli esami del caso. Si tratta di un esterno destro molto duttile, capace anche di ricoprire il ruolo di mezzala. Molto probabilmente
però non arriverà solo lui in questa finestra di gennaio: la Lazio si sta muovendo su più fronti e nelle ultime ore sono salite tantissimo le quotazioni del trequartista del Santos Felipe Anderson. I biancocelesti lo stanno trattando da ieri sera, arrivando a offrire 7 milioni di euro. L'accordo sembra essere molto vicino. ''Un dirigente della Lazio è qui in Brasile per trattare il mio acquisto'', ha scritto il giocatore su facebook.

F. Anderson ammette: "La Lazio è in Brasile per chiudere"


AGGIORNAMENTO ORE 17.36 - Arrivano nuove indiscrezioni dal Brasile sul fronte Felipe Anderson. Il Santos starebbe valutando l’ipotesi di escludere il fondo proprietario inglese di una parte del cartellino (30%) dalla trattativa. Una mossa che agevolerebbe la Lazio, perché la richiesta iniziale era di 10 milioni di euro (7 al Santos e 3 al fondo inglese), mentre adesso l’operazione può chiudersi per una cifra vicina ai 7 milioni, poi ad affare concluso la dirigenza brasiliana dividerà l’incasso con la società inglese. Ora, però, si aspetta un rilancio da parte della Lazio, che è ferma a 5 milioni di euro. Se il club biancoceleste nelle prossime ore riuscirà a soddisfare la richiesta del Santos, allora a quel punto potrebbe arrivare la tanto attesa fumata bianca.

AGGIORNAMENTO ORE 16.10 - La Lazio e Felipe Anderson si avvicinano. Il Santos sta prendendo in seria considerazione l'offerta biancoceleste che -secondo alcune indiscrezioni- sarebbe stata ritoccata verso l'alto nelle ultime ore. Il giocatore spinge per il sì immediato, mentre alcuni dirigenti del Santos vorrebbero trattenere il loro gioiello fino a giugno: "Stiamo lavorando, le prossime saranno ore decisive", le parole che filtrano dal quadro dirigenziale del club di San Paolo raccolte in Esclusiva dalla nostra redazione. La Lazio preme, vuole assicurarsi quello che tutti definiscono come un futuro campione.

La Lazio si muove su più fronti, sono ore roventi. Con Zarate in uscita, il mercato biancoceleste ha subìto una decisa accelerata. Lotito e Tare hanno preso Pereirinha, ora vogliono un colpo ad effetto. Piace tantissimo Xhaka, ma il Borussia M’Gladbach ha detto no a una proposta complessiva di 10 milioni. Ora si sta forzando per Felipe Anderson, gioiello del Santos, giocatore in grado di muoversi da trequartista, mezzala e anche seconda punta. In Brasile lo considerano un craque, un fenomeno. Il Santos detiene una percentuale maggioritaria del cartellino, il resto è in mano a un fondo inglese. E’ una situazione tipica tra i brasiliani. La Lazio ha spedito un intermediario in Brasile, si tratta da un paio di giorni. La proposta biancoceleste è chiara 7 milioni al Santos, una proposta che sta facendo vacillare il club di San Paolo anche perché il giocatore spinge per arrivare in Europa. La Lazio ha appeal, la presenza di Hernanes è uno spot, in Brasile il Profeta è un idolo e le sue gesta vengono seguite costantemente. Il club bianconero sta aprendo alla cessione, il problema sta nei tempi molto stretti, mancano poco più di 24 ore alla fine del mercato e l'operazione è complessa. La società sta spingendo, brama di piazzare il colpo, nonostante il dg del Santos, Pandolfo, in Esclusiva ai nostri microfoni continui a negare: “Non so nulla di trattative con la Lazio. Sono il direttore generale, se ci fosse stato qualcosa lo avrei saputo”. Pretattica, un modo per mandare un messaggio ai colleghi italiani e far alzare la posta. Un indizio forte che porta a pensare che la trattativa ci sia e anche ben avviata è un post lanciato dal giocatore stesso sulla sua pagina Facebook: “Un dirigente della Lazio è in Brasile per chiudere con me”. Parole chiare e anche le foto pubblicate sul profilo lasciano pochi dubbi sulla reale identità del giocatore, anche se un dubbio rimane sempre in questi casi. La Lazio stringe per Felipe Anderson. In Brasile lo considerano un fenomeno, ha incantato accanto a Neymar. Ora Hernanes lo aspetta.

LAZIO-JUVE 2-1: é finale!


Una semifinale dall'epilogo incredibile quella tra Lazio e Juventus. Al 53' il goal di Gonzalez sembrava aver chiuso definitivamente i conti, ma al 91' il goal di Vidal faceva pensare a tutti che questa Juve non muore mai. Pensiero sbagliato, almeno stasera. La squadra di Petkovic voleva fortemente la finale di Coppa Italia, ed in pochi secondi Floccari fa riaprire gli occhi ai tifosi biancocelesti come dopo un brutto sogno. Poi Marchisio perde l'ultimo treno, allora all'Olimpico è festa.

FORMAZIONI - Petkovic schiera la difesa a tre ed avanza Radu e Konko sulla linea dei centrocampisti, completata da Ledesma, Gonzalez ed Hernanes. In avanti Mauri a supporto di Klose, recuperato pienamente dall'infortunio e subito schierato titolare.

Nei bianconeri Conte rinuncia a molti dei suoi big: fuori Buffon, Pirlo, Marchisio e Pogba, dentro Storari, Padoin, Marrone e Giaccherini. In difesa si rivede Peluso, preferito a Caceres, mentre a centrocampo chance per Isla. Davanti il tandem Giovinco-Quagliarella, con Matri e Quagliarella in panchina.

PRIMO TEMPO - Per sopperire alla mancanza di spettacolo, i primi 45 minuti regalano una bella dose di polemiche. Si inizia appena al 10': Isla lancia Vucinic, che viene steso in area di rigore da Marchetti. Banti ci pensa un pò, ma poi decide che non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Le proteste si scatenano.

La partita si incattivisce e viene spezzata dai continui fischi del direttore di gara. Tatticamente, invece, la Lazio si chiude bene e concede pochissimi spazi alle offensive juventine. Un buon taglio di Isla mette in apprensione la difesa biancoceleste al 25', ma Marchetti è bravo ad abbrancare la sfera in uscita bassa.

Alla mezz'ora, però, che succede? Altre polemiche. Klose aggancia bene in area di rigore, Isla lo sgambetta, ma il tedesco prova con grande sportività a tenersi in piedi senza fortuna. Banti si fa trarre in inganno, ed anche questa volta non concede un penalty sacrosanto.

La prima frazione si conclude con il risveglio improvviso della Juve, che nei minuti di recupero impegna finalmente Marchetti con Vucinic prima e Giovinco poi. La Formica Atomica, a dire il vero, avrebbe potuto fare decisamente meglio.

SECONDO TEMPO - Le emozioni, tornando dagli spogliatoi, arrivano subito. Al 53' Ledesma apre il compasso e trova in area di rigore Gonzalez, che si tuffa ed inzucca perfettamente alle spalle di Storari il pallone dell'1-0 Lazio. Assolutamente non pervenuta la difesa della Juventus.

Passano i minuti, ma la reazione della Juve non arriva. Conte manda dentro Pirlo, Marchisio e Quagliarella, mentre Petkovic è costretto a togliere Hernanes andato al tappeto dopo un brutto scontro con Marrone. Nel frattempo Giovinco cade due volte in area di rigore, ma stavolta la decisione di Banti appare decisamente corretta.

In avanti la squadra di Conte non riesce proprio a pungere. Si vede soltanto qualche tiro dalla distanza e poco più, per la difesa laziale è un gioco da ragazzi contenere le offensive e mantenere il preziosissimo 1-0. Almeno fino al 91', quando succede di tutto.

In meno di sessanta secondi arriva prima il pari di Vidal che sfrutta un regalo di Radu, e poi il 2-1 di Floccari che fa andare letteralmente in estasi l'Olimpico. Finita qui? Non ancora.

C'è il tempo di vedere il goal clamoroso mangiato da Marchisio a porta vuota, dopo una parata altrettanto clamorosa di Marchetti su Giovinco. E' l'ultimo brivido, dopo di che l'Aquila può spiccare il volo verso la finale.

CHIAVE - La Lazio ci ha creduto di più, voleva fortemente questa finale. Il pari di Vidal al 91', praticamente alle prima occasione del secondo tempo, avrebbe spezzato le gambe a chiunque. Invece Floccari si è prontamente rialzato per saltare e colpire di testa il pallone dell'immediato raddoppio. La Juve ha commesso comunque troppi errori, clamoroso quello di Marchisio che avrebbe potuto rimettere incredibilmente la partita in equilibrio.

MOVIOLA - Non serviva probabilmente nemmeno l'aiuto del replay per capire che i falli di Marchetti su Vucinic e Isla su Klose erano da calcio di rigore. Per Banti non è stata affatto una partita facile.

domenica 27 gennaio 2013

LAZIO-CHIEVO 0-1


Il Chievo frena la corsa scudetto della Lazio. Un goal di Paloschi permette ai clivensi di sbancare l’Olimpico e affondare gli uomini di Pektovic in giornata tutt’altro che positiva. Si chiude cosi la serie positiva dei biancocelesti che durava da 16 giornate. Determinanti le assenze dall'undici iniziale di Mauri ed Hernanes che hanno impoverito la manovra dei capitolini. Il Chievo, bestia nera dei biancocelesti, sale a 28 punti, Lazio che resta a 43 punti.

FORMAZIONI – Lazio ancora senza Klose che risente della contrattura ai flessori della coscia sinistra. Petkovic conferma in difesa Konko a destra e Radu a sinistra, e come centrali la coppia Biava-Dias. A centrocampo rifiatano Hernanes e Mauri, sostituiti da Gonzalez e Brocchi. In avanti Floccari.

Poche variazioni di formazione nel Chievo. Corini conferma lo stesso undici che domenica ha pareggiato con il Parma. Assenti Dramè e Luciano mentre tornano in gruppo Hetemaj e Frey. In porta, al posto di Sorrentino passato al Palermo, c’è Puggioni. In attacco Thereau e Paloschi.

PRIMO TEMPO – Lazio in cerca della settima vittoria casalinga. Nella prima frazione di gioco, però, si assiste a una partita bloccata e non c’è traccia della voracità laziale. Cosi i primi venti minuti scorrono via senza grosse emozioni, eccetto un tiro di Konko respinto da Puggioni, preceduto dal ‘lampo’ di Paloschi che da metà campo prova a sorprendere Marchetti.

Le assenze di Mauri ed Hernanes (turn-over in vista della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus) tolgono qualità al centrocampo laziale che fatica a trovare soluzioni in attacco. Di fatto, Floccari, troppo isolato, non vede palla nei primi 45 minuti. Il Chievo resiste grazie all’ottima disposizione tattica e chiude a reti bianche.

SECONDO TEMPO – Pronti via, Petkovic mette dentro Mauri per Brocchi. Il tentativo di aggiungere più qualità in mezzo al campo si rivela però infruttuoso. Il Chievo difende con otto uomini mostrando tutte le difficoltà biancocelesti in fase d’impostazione. Ma al primo tentativo Paloschi punisce la Lazio. Da un’incursione di Thereau sulla sinistra, l’ex milanista insacca dopo una traversa di Jokic.

Il goal subito scuote i biancocelesti, complice l’ingresso di Hernanes per Gonzalez. Prima della mezzora entra anche Kozak per Radu. Aumenta la pressione di padroni di casa ma non cambia l’inerzia della gara. Al 31’ Mauri sciupa la migliore delle occasioni sparando sopra la traversa. La Lazio – in giornata negativa - chiude in avanti, ma il goal non arriva. Il Chievo incassa tre punti pesantissimi, la Lazio interrompe la serie positiva dopo 16 giornate rimandando ogni sogno scudetto.

LA CHIAVE – Le scelte di Pektovic pagano dazio. Le assenze di Mauri e Hernanes – in panchina per buona parte del match - penalizzano i biancocelesti che giocano senza idee né qualità.

MOVIOLA – Non c’è fuorigioco in occasione del vantaggio clivense: Gonzalez tiene in gioco Paloschi. Da rivedere, invece, l’ammonizione di Hernanes per simulazione.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Thereau: Il migliore in campo. Gestisce ogni pallone con intelligenza ed eleganza: i meriti del goal-partita sono per gran parte suoi.

IL PEGGIORE - Mauri: Entra ad inizio ripresa e sembra essere l'uomo della svolta: capitano a lui i palloni buoni per trovare il goal, ma li divora in maniera incredibile.

sabato 26 gennaio 2013

Formazioni Lazio-Chievo...Klose non convocato


Apre oggi alle ore 18 la 22a giornata del campionato di calcio di Serie A, l’anticipo Lazio-Chievo delle ore 18. All’andata il risultato fu un 3 a uno per i biancocelesti, con doppietta di Hernanes e rete di Klose. La Lazio, seconda in classifica è reduce dal pareggio fuori casa con il Palermo. Klose, non è stato convocato da Petkovic, il tedesco non ha ancora smaltito l’infortunio e verrà preservato per il ritorno di Coppa Italia. Sarà Sergio Floccari a partire titolare nella sfida di stasera. In difesa, possibile riposo per Biava mentre Cana è squalificato. All’Olimpico arriva il Chievo, reduce dal pareggio casalingo con il Parma. L’allenatore Corini non ha convocato Pellissier: l’attaccante ha ancora problemi alla schiena. Infortunati anche Hetemaj e Luciano. Probabile quindi l’utilizzo in zona offensiva del tandem Paloschi-Thereau. L’arbitro dell’incontro sarà Piero Giacomelli.

Previsioni del tempo : sulla città di Roma, per la giornata di oggi, si prevede cielo sereno durante tutta la giornata. Le temperature sono previste, però, in diminuzione a causa dei venti che spireranno dai quadranti nord-orientali. I valori saranno compresi tra 0 e 10 gradi.

Probabili formazioni Lazio-Chievo:

Lazio: Marchetti, Konko, Biava, Dias, Radu, Gonzalez, Mauri, Ledesma, Hernanes, Lulic, Floccari.
Chievo: Puggioni, Sardo, Dainelli, Andreolli, Cesar, Jokic, Guana, Rigoni L., Cofie, Thereau, Paloschi.

mercoledì 23 gennaio 2013

Coppa Italia: JUVE-LAZIO 1-1


Spettacolo e goal non sono mancati nella semifinale d’andata tra la Juventus e la Lazio: allo Juventus Stadium finisce 1-1. Chi andrà in finale si deciderà martedì prossimo in occasione del ritorno, ma se i biancocelesti sono vivi lo devono a Federico Marchetti che, come era già successo in campionato, salva il risultato con almeno due interventi prodigiosi, specialmente quello al minuto 80’ sul colpo di testa di Vidal.

La Juventus, in emergenza, non sfigura, ma la Lazio di Petkovic si dimostra squadra quadrata e rocciosa e, anche quando sembra “sprofondare”, riesce a recuperare con il suo capitano Mauri. Martedì prossimo alla Juventus serve vincere o pareggiare con almeno due gol (l’1 a 1 porterebbe ai supplementari), ma la missione si preannuncia difficile.

FORMAZIONI - Conte opta per il 3-5-1-1 con Matri unica punta supportato da Marchisio. Confermato in mezzo al campo Pogba, autore di una straordinaria doppietta nella gara di sabato contro l’Udinese, mentre in porta va Storari al posto di Buffon. Sull’altra sponda, Petkovic non recupera Klose e deve fare a meno di Dias (squalificato), quindi si affida ad un prudente 4-5-1 con Floccari punta di riferimento.

PRIMO TEMPO - Avvio senza grandi emozioni allo Juventus Stadium, anche a causa dell’alta posta in palio. Nei primi 25’ si registrano solamente azioni su calci da fermo, anche se i due portieri non vengono quasi mai chiamati in causa. La vera ed unica palla gol della prima frazione arriva al minuto 35’ quando Marrone sbaglia un intervento e per poco Mauri non batte Storari: tempestivo l’intervento di Barzagli quasi sulla linea di porta che nega la gioia del gol al capitano della Lazio.

Prima del riposo (44’) da segnalare l’uscita dal campo per infortunio di Bonucci: al suo posto Conte getta nella mischia Caceres.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con la Juventus che va subito all’attacco e al 54’ Matri da ottima posizione ci prova con un bel piattone destro, ma sulla sua strada trova Marchetti che devia in angolo. La Lazio sembra soffrire e al 63’ subisce il goal dei padroni di casa: Giaccherini crossa da sinistra, Peluso salta “su” Lulic e con un bel colpo di testa batte Marchetti, che protesta (insieme a Petkovic) per un presunto fallo dell’ex atalantino.

Sospinta dal proprio tifo, la Juve al 72’ sfiora il 2-0 con Vidal che di esterno destro da buona posizione colpisce il palo a Marchetti battuto. Petkovic prova a cambiare, inserendo Candreva al posto di uno spento Ledesma, ma è sempre la Juventus a fare la partita, con la Lazio in difficoltà, tant’è che al minuto 80’ ci vuole un super Marchetti a dire di no a Vidal che aveva colpito di testa. Nel finale, la Lazio prova il tutto per tutto e a sorpresa al minuto 86’ trova il pareggio con Mauri, che sugli sviluppi di un corner anticipa De Ceglie e batte da due passi un incerto Storari.

CHIAVE - La prodezza di Marchetti al minuto 80’ che nega il 2-0 alla Juventus e tiene in vita la Lazio, visto che poi ci pensa Mauri a trovare il gol del pari. Il portiere ex Cagliari si esalta sempre contro la Juventus, considerando che anche in campionato allo Juventus Stadium era risultato il migliore in campo.

MOVIOLA - Partita tranquilla per Damato di Barletta e i suoi collaboratori. Nella prima frazione giusta l’ammonizione ad Hernanes per un fallo a metà campo ai danni di Vidal. Nella ripresa, l’episodio dubbio avviene al 63’ in occasione del vantaggio della Juventus, che fa “infuriare” Petkovic e Marchetti: Peluso si appoggia su Lulic, ma il contatto è minimo e fa bene Damato ad assegnare il goal. Nel finale proteste di Vucinic per un contatto in area, ma anche in questo caso il direttore di gara fa bene a non fischiare. Giusto il giallo anche a Ciani nel recupero. Nel complesso sufficiente la prova della terna.

domenica 20 gennaio 2013

PALERMO-LAZIO 2-2


Dal paradiso all’inferno. O viceversa. Al Barbera finisce 2-2 tra Palermo e Lazio al termine di una partita spettacolare e che lascia l’amaro in bocca a entrambe le formazioni. Primo tempo ad appannaggio dei biancocelesti che gestiscono il vantaggio fino al 24’ della ripresa. Poi due accelerazioni dei siciliani mandano al tappeto gli uomini di Petkovic che nel giro di 120 secondi si ritrovano clamorosamente in svantaggio.

Allo scadere, poi, la Lazio agguanta il pareggio su rigore; nel secondo tempo annullato a Floccari il goal del possibile 2-0 per un fuorigioco inesistente. Capitolini che infilano il 15esimo risultato consecutivo – eguagliato il record di Delio Rossi – siciliani che respirano in fondo alla classifica.

FORMAZIONI - Poche le alternative per Gasperini costretto a una formazione obbligata e con l’acqua alla gola. Unica defezione l’assenza di Brienza. Sulla trequarti rientra Ilicic alle spalle della coppia Dybala-Miccoli.

Nella Lazio, Pektovic, deve rinunciare a Konko e Klose. In difesa c’è Ciani che vince il ballottaggio con Dias, a centrocampo parte titolare Lulic, preferito a Candreva. In avanti Floccari, unica punta.

PRIMO TEMPO - Pronti via, la Lazio impone la legge del più forte. Al 9’ i biancocelesti sono già in vantaggio. Lancio di Ledesma per la testa di Floccari che insacca all’incrocio dei pali. Ujkani può solo guardare la palla entrare e recriminare per la traiettoria beffarda. La reazione del Palermo solo è in un bolide di Miccoli che al ventesimo da dentro l’area piccola esalta i riflessi di Marchetti.

La manovra dei rosanero si scontra contro l’ottima organizzazione tattica della Lazio, che gioca (quasi) a memoria imponendo ritmo e possesso palla. Di contro, Gasperini, oltre l’inversione di ruolo tra Dybala e Ilicic, non riesce a imprimere velocità alla manovra. Né bastano le fiammate offensive di Miccoli. La Lazio chiude in avanti, Hernanes impegna il portiere rosanero che smanaccia in corner, ma il risultato non cambia.

SECONDO TEMPO - Si comincia con un cambio tattico nei siciliani: Munoz per Aronica. L’ingresso dell’argentino vivacizza la manovra dei siciliani, più attenti in fase d’impostazione, cui manca, però, l’ultimo passaggio. Al 17’ la Lazio raddoppia, ancora Floccari su assist di Mauri. Ma l’arbitro annulla il goal per un fuorigioco inesistente.

Al Palermo, però, bastano due minuti per ritrovarsi dall’inferno al paradiso. Rios e Dybala dal 24’ ribaltano la Lazio nel giro di 120 secondi. Prima il pareggio dell’uruguagio che su cross di Dessena dalla sinistra, sorprende la difesa laziale e insacca. Poi il vantaggio dell’argentino servito sull’asse Miccoli- Ilicic che riporta in quota i rosanero. Ossigeno puro per i siciliani, una doccia fredda per i capitolini. Il tecnico serbo allora mette dentro Candreva per Radu nel tentativo di arginare lo strapotere rosanero. La reazione della Lazio si concretizza al 39’. Munoz atterra Floccari in area: Rocchi indica il dischetto e Hernanes trasforma.

Nel finale Miccoli potrebbe fare esplodere lo stadio, ma manda alle stelle l’ultimo pallone della partita. Finisce 2-2. Tra rimpianti e sorrisi: la Lazio resta a -2 dalla Juve, il Palermo non si schioda dal fondo della classifica.

LA CHIAVE - In due minuti il Palermo si ritrova dall’inferno al paradiso, grazie al pareggio di Rios e al vantaggio di Dybala. Gioia che poi si spegne dopo la rete di Floccari su rigore.

MOVIOLA - Allo scadere del primo tempo appare regolare un leggero contatto in area tra Cavanda e Rios: Rocchi giustamente non fischia. Nella ripresa, da segnalare un goal regolare annullato a Floccari per un fuorigioco inesistente.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Dybala: Questo è un giocatore da seguire con grandissima attenzione. Inizia seconda punta poi passa trequartista per ritornare davanti, ma dovunque lo metti è sempre pericolossismo. Il goal premia la sua grandissima prova.

IL PEGGIORE - Aronica: Doveva essere l’acquisto per rinsaldare una difesa in grande difficoltà ed invece è lui ad andare subito in affanno. Gasperini lo toglie all’intervallo e la difesa ne beneficia.

venerdì 18 gennaio 2013

Formazioni di Palermo-Lazio


PROBABILI FORMAZIONI PALERMO LAZIO - Nel Palermo, mancheranno gli infortunati Hernandez e Mantovani, a loro si aggiunge l’assenza per squalifica di Barreto. Kurtic dovrebbe sostituire lo squalificato Barreto, ritorna Ilicic, dopo il turno di stop per squalifica. Miccoli si riprende il posto da titolare. Per Gasperini pochi dubbi, la formazione palermitana dovrebbe scendere in campo con il 3-4-2-1: Ujkani tra i pali, difesa composta da Aronica, Von Bergen e Munoz. A centrocampo Kurtic e Anselmo in mediana con Morganella e Dossena sulle fasce. In attacco Ilicic e Brienza a supporto di Miccoli. Nella Lazio c’è un’assenza pesante, quella di Klose, che si è fermato mercoledì in allenamento. Oltre all’attaccante tedesco, mancheranno Ederson, Gonzalez e Onazi (impegnato nella Coppa d’Africa). Dias dovrebbe prendere il posto da titolare al fianco di Biava. In attacco Floccari andrà a sostituire Klose. La formazione biancoceleste dovrebbe schierarsi con il 4-5-1: Marchetti a difendere la porta, difesa con Biava e Dias al centro e con Radu e Konko esterni. A centrocampo Candreva, Ledesma, Mauri, Hernanes e Lulic. In attacco, a far reparto da solo c’è Floccari.

Palermo-Lazio, probabili formazioni

Palermo (3-5-2): Ujkani; Garcia, Von Bergen, Aronica; Morganella, Anselmo, Kurtic, Dossena; Brienza, Ilicic; Miccoli. A disp.: Benussi, Brichetto, Donati, Munoz, Viola, Sanseverino, Donati, Rios, Dybala, Budan. All.:Gasperini
Squalificati: Barreto (1). Indisponibili: Hernandez, Mantovani

Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu; Ledesma; Candreva, Mauri, Hernanes, Lulic; Floccari. A disp.: Bizzarri, Carrizo, Stankevicius, Scaloni, Diakité, Ciani, Zauri, Cavanda, Brocchi, Cana, Rozzi, Kozak. All.: Petkovic. Squalificati: nessuno. Indisponibili: Ederson, Gonzalez, Onazi (Coppa d’Africa), Klose

martedì 15 gennaio 2013

Scommessopoli, la Lazio rischia il -5!



De Laurentiis ha tuonato, parlando di campionato falsato dopo i -2 rifilati al suo Napoli, ora in corsa per lo Scudetto dopo la mini-crisi a casa Juventus. Forse per questo motivo a inizio febbraio Genoa, Lecce e sopratutto Lazio, seconda in classifica, andranno a processo. Per garantire parità e regolare svolgimento.

La Procura federale ha già tutto in mano per far scattare i deferimenti relativi Lazio-Genoa 4-2 del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio 2-4 del 21 maggio, secondo l'accusa entrambe combinate. Ora la formazione biancoceleste trema. E con lei capitan Stefano Mauri.

Il centrocampista di Petkovic, ascoltato due volte dal procuratore Palazzi prima e dopo il suo arresto, nei guai insieme al Genoa, coinvolto a causa di Milanetto e al Lecce, anche il suo difensore Ferrario rifiutò la proposta di Zamperini.

Secondo 'Il Corriere dello Sport', la formazione capitolina rischia fino a 5 punti di penalizzazione nell'attuale classifica, vale a dire due partita più uno per le aggravanti, pluralità e consumazione del reato per responsabilità oggettiva.

Risultano esserci testimonianze, riscontri, verifiche fatte dallo Sco sulle celle agganciate dai cellulari, le ammissioni dello stesso giocatore, che ha sempre sostenuto di scommettere, ma su altri sport.

Si sarebbe servito di una scheda telefonica appartenente ad un’altra persona, definita dalla Procura di Cremona utilizzata on la finalità di eludere ogni tipo di investigazione per conseguire gli scopi illeciti.

Dagli accertamenti emerge che il giorno della partita, fra le 12.42 e le 12.45 circa, quella scheda fu usata da Mauri e quelle di Zamperini e Ilievski agganciano le celle telefoniche vicine al centro sportivo di Formello.

Ilievski andrà all'hotel Duke lo stesso giorno dove incontrerà Milanetto. La scheda di Mauri contatta centinaia di volte il cellulare di Zamperini la settimana precedente la partita.

Poi Lecce-Lazio: "Zamperini si mise in contatto con Mauri, non so quale sia stato il contatto per arrivare ai giocatori del Lecce" disse Gervasoni a riguardo. "Quello che posso dire è che tutte e due le squadre furono coinvolte. Gecic disse che aveva investito circa 400mila euro per pagare i giocatori di entrambe le squadre".

domenica 13 gennaio 2013

LAZIO-ATALANTA 2-0...siamo a -3 dalla vetta!


Allo stadio 'Olimpico' di Roma, nel match valido per la ventesima giornata di Serie A, la Lazio supera per 2-0 l'Atalanta non senza polemiche, e si porta a soli tre punti dalla Juventus capolista. Dopo un pessimo primo tempo, i biancocelesti sbloccano la gara al 68' con un contestatissimo goal del subentrato Floccari, e la chiudono grazie ad una clamorosa autorete di Brivio al 77'. Nel finale Atalanta in dieci per il rosso a Carmona.

FORMAZIONI- Petkovic conferma il tradizionale 4-1-4-1, recupera Marchetti ma deve rinunciare a Dias, sostituito da Ciani, che farà coppia con Biava al centro della retroguardia biancoceleste, sulle fasce spazio a Konko e Radu. Ledesma in cabina di regia. Lulic, Hernanes, Mauri e Candreva giostreranno alle spalle del bomber Klose, out Gonzalez. Colantuono schiera la sua Atalanta con il classico 4-4-1-1, debutto dal primo minuto per i nuovi acquisti Canini e Giorgi. Carmona comporrà la mediana orobica insieme a Cigarini, Bonaventura largo a sinistra. Moralez farà da spalla all'unica punta Denis.

PRIMO TEMPO- Il match parte su buoni ritmi, la Lazio fatica a costruire gioco, l'Atalanta pressa furiosamente, rubando spesso palla ai biancocelesti e provando rapide ripartenze con il duo Moralez-Denis. Gli orobici però esercitano una sterile supremazia in mezzo al campo e si rendono pericolosi solo in un paio di occasioni con l'ottimo Brivio che però si vede negare il gran goal da uno strepitoso intervento di Marchetti al 38'.

Poco o nulla da segnalare in fase offensiva per la Lazio, che si fa vedere dalle parti di Consigli con due conclusioni dalla distanza del brasiliano Hernanes, entrambe piuttosto sbilenche. Il primo tempo, davvero inguardabile, si chiude sul risultato di 0-0.

SECONDO TEMPO- Pronti via Petkovic rivolta la Lazio come un calzino. Out gli inguardabili Lulic e Candreva, dentro Cana e Floccari. La partita cambia subito volto, e i padroni di casa sfiorano il vantaggio per ben due volte tra il 62' e il 64', ma l'Atalanta si salva. Il goal però è nell'aria ma arriva nel modo più rocambolesco possibile. Al 68' Radu s'invola in area sulla sinistra, e spara a centro area, Stendardo devia sulla traversa, Floccari raccoglie la palla con la mano e mette dentro.

L'Atalanta prova la reazione d'orgoglio, ma dopo dieci minuti un folle colpo di testa all'indietro di Brivio regala il raddoppio alla Lazio. La gara si incattivisce, fioccano i gialli e all'83' arriva l'atteso rosso per Carmona. Gli ospiti chiudono in dieci e furiosi, la Lazio colpisce una traversa con Hernanes all'89' e centra una fondamentale vittoria che la catapulta a soli tre punti dalla Juve capolista.

CHIAVE- La mossa di Colantuono, abile a schierare Moralez su Ledesma e Carmona su Hernanes, inaridisce le poche fonti di gioco della Lazio. La squadra di Petkovic smarrisce il filo, e costringe il tecnico a rivoluzionare l'undici iniziale già nell'intervallo.

MOVIOLA- Non convince la direzione di gara, l'intervento di Floccari in occasione dell'1-0 sembra irregolare, seppur involontario. Il goal era probabilmente da annullare.

mercoledì 9 gennaio 2013

Auguri S.S.Lazio! 113 anni di storia!

La foto della consueta festa in Piazza della Libertà e lo striscione esposto in curva Nord






Petko: "Che bella Lazio camaleontica"


E' stata una Lazio concreta e a tratti bella quella che ha battuto il Catania per 3-0, approdando così alla semifinale di Coppa Italia. A fine partita, ai microfoni di Rai Sport, è arrivato il commento del tecnico biancoceleste Vladimir Petkovic.

"All'inizio mi sembrava la partita di Catania, dove avevamo preso un goal simile e poi eravamo andati in difficoltà perdendo la partita. Nel primo tempo abbiamo faticato, ma nella ripresa abbiamo diretto il gioco e fatto gli altri due goal, meritando la qualificazione".

Anche oggi nel corso della partita il tecnico ha voluto cambiare modulo: "Confermato il 4-5-1, Floccari bravo come Klose? Mi piace quando non si sa come abbiamo giocato. Abbiamo iniziato con 3 dietro e poi siamo andati a 4, dopo siamo tornati nuovamente a tre. Floccari si è meritata questa occasione e l'ha sfruttata al meglio".

La conclusione è dedicata ad Hernanes, autore di una doppietta: "Nelle ultime partite Hernanes ha faticato, ma quando è stato nei 16 metri ed è stato vicino alla porta è stato devastante. Abbiamo alcune settimane di tempo per preparare la prossima partita di Coppa, intanto pensiamo al campionato. Juve o Milan non farà differenza".

LAZIO-CATANIA 3-0...voliamo in semifinale



La Lazio ha fatto tredici. Battendo 3-0 il Catania nei quarti di Coppa Italia. Rete di Radu nel primo tempo e doppietta di Hernanes nel secondo. Diventano così, appunto, tredici i risultati utili per la squadra di Petkovic, che in semifinale affronterà la vincente di Juventus-Milan, in programma mercoledì sera a Torino. Lazio cinica, che ha rischiato all'inizio dei due tempi, assistita anche da un pizzico di fortuna quando Izco ha colpito il palo sullo 0-0, trovando poi sempre il bersaglio alla prima occasione creata. Ma Lazio compatta e in salute, col morale alto, capace di vincere pure con Klose e Mauri risparmiati, neanche in panchina. Il Catania si conferma frizzante, ma leggerino davanti, dove manca un goleador implacabile.

Radu gol — La Lazio rischia subito, nel primo tempo. Sul destro violento di Izco da fuori area: palla che colpisce il palo alla sinistra di Bizzarri. Il Catania, in campo con tanti titolari, Maran limita al minimo il turn over, va dunque subito vicino al vantaggio. La Lazio, però, solida, compatta, carbura con il passare dei minuti. Non sarà brillante, ma non concede più nulla, e poi fa la partita. Il gol arriva di testa, grazie a Radu, che, appostato nell'area piccola, anticipa Izco su un angolo calciato da destra. La Lazio poi sfiora il raddoppio con l'unica punta, Floccari, il cui diagonale trova pronto alla replica Frison. All'intervallo Lazio avanti di un gol.

Doppio hernanes — Il Catania parte meglio pure nella ripresa. Con l'nterno destro appena alto di Almiron, l'argentino aveva cercato la conclusione ad effetto, una magia, fuori di un nulla. I rossazzurri insistono: bel sinistro, con grande facilità di calcio, di Bergessio, su assist di Gomez, bravissimo Bizzarri ad alzare sopra la traversa. Al 16' arriva però il raddoppio di Hernanes. Perchè il Catania il gol lo sfiora, la Lazio lo trova, sempre al primo tentativo, come nei primi 45'. Stavolta con un tocco di destro, di giustezza e classe del Profeta, su assist da sinistra, dal fondo, di Floccari. Poi nel recupero il Profeta - lodato da Petkovic a fine gara - brasiliano segna ancora, ancora di classe, stavolta di sinistro. Lazio, l'ultima volta sconfitta proprio dal Catania, 0-4 vindicato stasera, che si gode il momento magico: la semifinale di Coppa Italia ne è lo specchio più brillante.

Riccardo Pratesi

lunedì 7 gennaio 2013

Domani sera Lazio-Catania


Calcio, dopo il campionato ricomincia anche la Coppa Italia 2012-2013. Martedì 8 Gennaio si gioca il primo quarto di finale. Appuntamento allo stadio Olimpico di Roma, con la partita Lazio-Catania. I biancocelesti sono lanciati ormai alla rincorsa alla Juventus, distanti solo cinque punti in classifica di serie A, ma vogliono comunque proseguire anche nella coppa nazionale. Sabato scorso la Lazio ha battuto il Cagliari dopo essere stata in svantaggio, ma alla fine il punteggio è stato di 2 a uno per la seconda in classifica. Il Catania nell’anticipo della 19a giornata di serie A ha pareggiato zero a zero con il Torino. Anche i siciliani puntano a fare bene, in pochi giorni affronteranno le due formazioni romane, prima la Lazio in trasferta e poi la Roma in casa Domenica. Lazio-Catania sarà trasmessa in diretta tv su Raidue alle ore 21 Martedì 8 Gennaio 2013.
lazio catania coppa italia

Previsioni del tempo
- Giornata di Martedì 8 Gennaio caratterizzata al mattino da possibili foschie, poi cieli sereni o poco nuvolosi, con aumento della nuvolosità in serata e poi in nottata per nubi basse, ma senza fenomenologia associata. temperature stazionarie, comprese tra i 3-4 gradi di minima ed i 14-15 di massima.

Probabili formazioni Lazio-Catania :

Lazio: Carrizo, Cavanda, Biava, Diakitè, Radu, Ledesma, Brocchi, Candreva, Lulic, Hernanes, Floccari.
A disposizione Bizzarri, Cana, Scaloni, Konko, Mauri, Gonzalez, Kozak, Klose.

Catania: Frison Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Castro, Barrientos.

domenica 6 gennaio 2013

LAZIO-CAGLIARI 2-1



Allo stadio 'Olimpico' di Roma, nel match valido per la diciannovesima e ultima giornata del girone d'andata di Serie A, la Lazio supera per 2-1 il Cagliari, si porta momentaneamente a -5 dalla capolista Juventus, ed eguaglia il record di punti risalente alla gestione Eriksson. I biancocelesti vanno sotto al 62' a causa di una chirurgica conclusione di Sau, ma trovano il pareggio in mischia con Konko. A decidere il match nel finale è un rigore di Candreva, concesso per un dubbio fallo commesso da Agazzi su Klose. Il Cagliari chiude in nove.

FORMAZIONI- Petkovic conferma il classico 4-1-4-1, Dias affianca Biava al centro della retroguardia, Konko e Radu agiscono invece sulle fasce. Ledesma opera in cabina di regia. Mauri, Gonzalez, Hernanes e Lulic si disimpegnano alle spalle dell'unica punta Klose. Pulga, in piena emergenza difensiva, schiera il suo Cagliari con il tradizionale 4-3-1-2. Al centro della linea a quattro ecco il giovanissimo Del Fabro, in coppia con Rossettini. Capitan Conti rientra dalla squalifica e riprende il suo posto in mezzo al campo. Nainggolan invece giostra alle spalle delle due punte, Ibarbo e Sau.

PRIMO TEMPO- La gara parte su buoni ritmi, il Cagliari pressa alto senza paura, la Lazio fatica a costruire il gioco. I biancocelesti però sfiorano il vantaggio al 17', quando una bellissima punizione di Hernanes si stampa sulla parte alta della traversa. Un minuto dopo sono invece gli ospiti a rendersi pericolosi in contropiede, Marchetti in uscita ipnotizza Nainggolan e sventa la minaccia.

Il match si trascina stancamente senza grosse emozioni fino al 38', quando è nuovamente la Lazio ad andare vicinissima all'1-0 con Klose che, servito deliziosamente da una perfetta verticalizzazione di Hernanes, supera Agazzi in uscita ma spreca tutto allargando troppo la conclusione. La prima frazione si chiude così sullo 0-0, risultato sostanzialmente giusto.

SECONDO TEMPO- Nella ripresa, pronti via la Lazio colpisce un altro legno con Radu. Al 62' ci pensa Sau a gelare l'Olimpico, l'attaccante sardo di presenta al limite dell'area biancoceleste e fulmina Marchetti con una conclusione chirurgica sul primo palo. La Lazio annaspa, ma al 79' trova l'insperato pareggio con Konko, lesto ad appoggiare in rete su ottima sponda aerea di Biava.

Gli uomini di Petkovic a quel punto ci credono e attaccano a testa bassa, il goal vittoria arriva però solo all'86' grazie ad un generoso penalty concesso dal signor Orsato per un'avventata uscita del portiere ospite che travolge Klose, già liberatosi del pallone. L'arbitro sventola il rosso ad Agazzi, e fa il bis con Cossu, punito con la doccia anticipata a causa delle eccessive proteste. Dal dischetto si presenta Candreva, Avramov intuisce ma la palla finisce in rete: è 2-1, il volo dell'Aquila continua. La Juventus è avvertita.

CHIAVE- La mossa di Pulga, che schiera a sorpresa Nainggolan dietro le due punte, mette in serie difficoltà l'undici biancoceleste, inaridendo soprattutto l'illuminata regia di Ledesma. A decidere la gara però alla fine sono gli episodi.

MOVIOLA- Orsato non convince in occasione del rigore che fissa il risultato finale, fiscale il rosso a Cossu. Nel complesso la prova arbitrale appare discutibile.

Dalle Pagelle:

IL MIGLIORE- Radija Nainggolan: nettamente il migliore in campo, specie nel primo tempo è l'uomo ovunque dei sardi. Morde le caviglie avversarie ma non disdegna la giocata di qualità.

IL PEGGIORE- Andrea Cossu: Entra e si vede sventolare il rosso per proteste. L'arbitro forse sbaglia, lui di più.

giovedì 3 gennaio 2013

Ufficiale: Rocchi all'Inter: "Vado via per giocare"


MILANO - Sneijder e Rocchi, una novità 'vecchia' e una assoluta per la giornata dell'Inter. Via dalla Lazio, dopo 9 stagioni, "per continuare a giocare. E' una scelta che ho fatto in prospettiva futura". Così Tommaso Rocchi ai microfoni di Sky prima di imbarcarsi per Milano. L'attaccante ha lasciato Roma e il club biancoceleste per trasferirsi in nerazzurro: "Ho bisogno di essere considerato, cosa che è venuta meno quest'anno e a fine stagione non ci sarebbe stata la possibilità continuare a fare il calciatore, cosa che invece voglio fare con l'Inter", ha aggiunto. "Sarò il vice di Milito? Alla Lazio - spiega Rocchi - non ero nemmeno il vice Klose...". Rocchi è arrivato subito ad Appiano Gentile per allenarsi. Insieme a lui anche Wesley Sneijder, rientrato dopo il giorno di permesso in più ottenuto dalla società. Alla Pinetina anche Dejan Stankovic. Stramaccioni dovrà decidere se utilizzarli domenica all'ora di pranzo a Udine. A proposito di Sneijder, un 'cinguettio' della moglie Yolanthe Cabau apre uno spiraglio sulla possibilità, sempre minima, che l'olandese resti in nerazzurro: "Home sweet home!! #Milano I love you!!!! (Casa dolce casa, Milano ti amo)", scrive su Twitter la signora Sneijder.

Rocchi, prima di arrivare a Milano, ha parlato anche del campionato, che riprenderà in questo fine settimana dopo la pausa di fine anno, calandosi già nella nuova avventura nerazzurra. Nella corsa dietro la Juventus "ora è
seconda la Lazio, ma spero che ci sia l'Inter - dice l'attaccante veneziano - Si lotterà fino alla fine, il campionato è ancora aperto, anche se la Juventus sta facendo bene. Noi dell'Inter cercheremo di riprenderla. L'obiettivo da interista è andare a prendere la Juventus, sinceramente non mi aspettavo arrivasse ora l'occasione in una 'grande'". "Mi sento bene, sono contento e non vedo l'ora di cominciare - ha concluso il neointerista - Se sono qui è perché ho ancora qualcosa da dare. Lasciare la Lazio dopo tanti anni è stata una scelta difficile, ma rimarrà sempre un grande affetto e spero possa essere solo un arrivederci. Magari tornerò sotto un'altra veste".

Pronto il primo colpo (?)


Come riporta la Gazzetta, la Lazio sarebbe a un passo dal centrare il primo colpo di mercato. In arrivo lo svedese di origini curdo-irachene Jiloan Hamad. Centrocampista, 22 anni, gioca nel Malmoe, è il n.10, e ha già collezionato un paio di presenze nella nazionale maggiore svedese. L’accordo sarebbe stato raggiunto sulla base di 2,5 milioni di euro: Hamad potrebbe arrivare a Roma già nei prossimi giorni.