venerdì 31 ottobre 2008

Lotito: "Maradona, prendi Zarate"


Il presidente della Lazio: «Ha enormi potenzialità, è anche caparbio. Nel giro di qualche anno diventerà un campione di livello mondiale»
«Il Catania ha un organico combattivo, coeso, determinato, ma noi vogliamo portare a casa un risultato positivo». Il presidente Claudio Lotito carica la sua Lazio. «Non bisogna sottovalutare mai nessun avversario - dice a Radio Kiss Kiss - restando umili e coesi vogliamo ottenere i tre punti. È vero che nella Lazio ci sono stati molti infortunati, ma l'organico copioso ci ha consentito di sopperire al meglio le assenze. Ce la possiamo giocare alla pari con tutte le squadre. La lotta scudetto? Ci sono diversi formazioni in corsa, e tra queste anche Napoli e Udinese. Non parlo della Lazio perchè non mi piace far dei pronostici sul lavoro che svolgo». Poi, una battuta anche su Zarate con tanto di messaggio al nuovo ct dell'Argentina, Diego Armando Maradona. «Parliamo di un calciatore dalle enormi potenzialità: è caparbio, determinato, non accetta mai la sconfitta, si sacrifica in mezzo al campo. Nel giro di qualche anno - conclude Lotito - diverrà un campione di livello internazionale».

mercoledì 29 ottobre 2008

Chievo-Lazio 1-2...grazie Mantovani


Torna al successo la squadra di Delio Rossi con una fortunosa ma meritata vittoria in casa del Chievo. Dopo il provvisorio vantaggio di Pellissier la squadra capitolina naviga meglio nella piscina del Bentegodi, spingendo costantemente e trovando il match point con un cross di Radu spinto in rete da un disastroso Mantovani.

In campo – Beppe Iachini ridisegna i veronesi dopo la brutta sconfitta di Cagliari, inserendo Bogdani in attacco per dare peso ad un reparto che fatica a trovare la porta. Indisponibile Italiano, regia affidata a Marcolini. Delio Rossi, costretto a stravolgere i propri piani in seguito alle squalifiche inattese di Foggia e Mauri, fermati per aver usato toni polemici con l’arbitro Banti. A sorpresa recupera Rocchi, ma si accomoda in panchina, niente tridente con Zarate e Pandev ma un più solido 4-4-2.

Si gioca – Il terreno del Bentegodi è ricoperto d’acqua, situazione che di certo non esalta le qualità tecniche dei giocatori. Pellissier ha una voglia matta di sbloccarsi e prende le misure di testa su cross di Malagò, palla a lato di poco. Passano 4 minuti e lo stesso attaccante riceve da Bentivoglio, controlla ed esplode un sinistro letale che si insacca nell’angolo più lontano, 1-0. Non ci sta la Lazio, al 14’ Zarate manda al bar mezza difesa gialloblu e centra per Pandev che di sinistro non può sbagliare, 1-1 quasi immediato. La premiata coppia offensiva biancoceleste mette incrisi il sistema difensivo dei locali, frequenti gli scambi tra i due che portano Sorrentino ad un intervento dubbio in disperato anticipo sul macedone. Poco spettacolo, tanti errori in appoggio con la regia di Ledesma più appannata dei parabrezza nella piovosa serata veronese. Al 30’ ci prova Kolarov, sinistro che sibila vicinissimo al palo difeso da Sorrentino. Il Chievo non forza i ritmi, solo Bentivoglio impensierisce Carrizo con due rasoterra dalla distanza. Nella ripresa dentro Rocchi dal primo minuto e lo stesso attaccante veneziano al 10’ spreca una ghiotta occasione in contropiede mettendo a alto con un cucchiaio quanto bello tanto infruttuoso. Molto attivo Radu, complice un imbarazzante Luciano dalle sue parti. Al 19’ corner perfetto di Zarate per Rocchi, che nell’area piccola incorna incredibilmente a lato. Chievo assente ingiustificato, fioccano i gialli e Iachini è costretto a sostituire Bogdani, a serio rischio espulsione, perdendo inesorabilmente peso davanti. Al 37’ l’episodio che decide l’incontro; Radu sgroppa sulla fascia e crossa per Makinwa che liscia il pallone, Mantovani in scivolata cerca di anticipare un avversario che non c’è e batte Sorrentino facendo sprofondare sempre più giù il Chievo e Beppe Iachini.

La chiave - Non può che essere la goffa autorete del giovane difensore dell'Under 21, che "regala" i 3 punti ai biancocelesti, al termine di un incontro fondamentalmente equilibrato, anche se nella ripresa, con l'ingresso in campo di Rocchi, la Lazio aveva fatto qualcosa in più rispetto ai veronesi.

La chicca – Zarate parte da sinistra e disorienta Malagò con un paio di finte di corpo, entra in area e evita Mandelli, testa alta e assist vincente per Pandev. Impressionante la facilità con cui l’argentino dribbla gli avversari, a volte solo spostandosi il pallone e accelerando nei primi metri. Tutto ciò nonostante un terreno insidiossimo…

Top&Flop – Bene la coppia Zarate – Pandev, sempre utile e roccioso Lichtsteiner anche nella veste inedita di centrocampista. Ottimo il secondo tempo del terzino rumero Stefan Radu, vittima di qualche critica durante la settimana. Irriconoscibile Ledesma, serve sì un paio di assist nella ripresa ma il suo primo tempo è imbarazzante. Nei padroni di casa superlativa prestazione di Yepes, Pellissier si sblocca ma pasticcia troppo. Incommentabili le prestazioni di Mantovani, Luciano e Patrascu.

-Massimo Culello-

Probabili formazioni di Chievo-Lazio


Roma, 28 ott. (Apcom) - Le probabili formazioni di Chievo-Lazio, gara valida per la nona giornata del campionato di Serie A in programma domani:

CHIEVO (4-3-3) - Sorrentino; Frey, Mandelli, Yepes, Mantovani; Pinzi, Marcolini, Bentivoglio; Esposito, Bogdani, Luciano.
Allenatore: Giuseppe Iachini.

LAZIO (4-3-3) - Carrizo; De Silvestri, Siviglia, Rozenhal, Kolarov; Brocchi, Dabo, Ledesma; Rocchi, Pandev, Zarate.
Allenatore: Delio Rossi.

martedì 28 ottobre 2008

29 anni fà moriva Vincenzo Paparelli



Si celebra oggi il ventinovesimo anniversario della scomparsa del tifoso biancoceleste ucciso dentro allo stadio Olimpico.
Poco prima delle 13.30, quando mancava più di un’ora all’inizio della partita, dalla Sud una scia nera sibillante parte nei pressi dello striscione «Club Somalia» verso la Curva Nord, ma la traiettoria cambiata dal vento fece slittare il mortaio sopra il tabellone. Poi un altro «fischio». Parabola diversa ma andò fuori lo stesso. Infine un terzo, sempre un razzo antigrandine. Questa volta con traiettoria tesa, senza parabola. Fa un percorso di 150 metri nell’aria. Colpisce Vincenzo. Per l’uomo, trasportato subito in ospedale, non ci fu nulla da fare: il razzo lo aveva centrato in pieno volto causando lesioni gravissime. Accanto a lui c’era la moglie Wanda che gli rimase vicino fino all’ultimo istante.
I gol di Zucchini e Rocca passarono inosservati, l’atmosfera allo stadio rimase irrespirabile per tutto il pomeriggio. Il responsabile del lancio del razzo omicida fu presto individuato ma rimase per lungo tempo latitante: si trattava di Giovanni Fiorillo, un ragazzo di soli 18 anni, più noto nell’ambiente curvaiolo con l’appellativo di «Tzigano».
Morì nel 1993 forse per overdose, forse consumato da un brutto male: qualche anno prima era stato condannato a sei anni di carcere per omicidio preterintenzionale ma la sua vita era segnata dal rimorso. Di quella tragedia rimane il dolore dei familiari, ancora qualche scritta sui muri della città e una targa in curva Nord posta quattro anni fa grazie all’interessamento dei tifosi più che per merito delle autorità. Quella morte non è bastata a fermare la scia di sangue nel calcio.

lunedì 27 ottobre 2008

Sconfitta ingiusta...


Dopo un primo tempo a senso unico ma che non produce gol per la Lazio, la squadra di Delio Rossi va sotto nel secondo tempo con un'autorete di Siviglia su iniziativa di Lavezzi. E' il gol che decide il match dell'Olimpico. I biancocelesti, imprecisi sotto rete, sono in serie negativa da tre turni. Un palo a testa per Pandev e Gargano.

Il tabellino:
LAZIO-NAPOLI 0-1 (Primo tempo 0-0)

LAZIO: Carrizo; Lichtsteiner (dal 42' st De Silvestri), Siviglia, Rozehnal, Radu, Brocchi (dal 35' st S. Inzaghi), Ledesma, Manfredini (dal 17' st Foggia), Mauri; Pandev, Zarate. (A disp.: Muslera, Diakite, Kolarov, Dabo).
All.: D. Rossi.

NAPOLI: Iezzo (dal 21' st Navarro); Santacroce, Rinaudo, Aronica, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Mannini (dal 20' st Contini), Denis (dal 35' st Zalayeta), Lavezzi. (Grava, Montervino, Pazienza, Pià).
All.: Reja.

ARBITRO: Banti di Livorno.

sabato 25 ottobre 2008

Probabili formazioni di Lazio-Napoli


Queste le probabili formazioni di Lazio-Napoli, in programma domenica alle ore 15.00.

Lazio (4-3-1-2): 1 Carrizo, 2 Lichtsteiner, 13 Siviglia, 22 Rozehnal, 32 Radu, 5 Brocchi, 24 Ledesma, 6 Dabo, 11 Mauri, 19 Pandev, 10 Zarate. A disp 86 Muslera, 25 Cribari, 3 Kolarov, 29 De Silvestri, 68 Manfredini, 17 Foggia, 21 S. Inzaghi. All.: D. Rossi.

Napoli (3-5-2): 1 Iezzo, 13 Santacroce, 83 Rinaudo, 96 Contini, 11 Maggio, 8 Blasi, 23 Gargano, 17 Hamsik, 77 Mannini, 9 Denis, 7 Lavezzi. A disp. 22 Gianello, 6 Aronica, 2 Grava, 4 Montervino, 5 Pazienza, 12 Pia`, 25 Zalayeta. All.: Reja.

Arbitro: Banti di Livorno

venerdì 24 ottobre 2008

Rocchi si ferma ancora...


La sfortuna della Lazio batte anche il 23 che di solito a queste latitudini porta bene. E invece, proprio il 23 ottobre regala un nuovo infortunio a Tommaso Rocchi. Il capitano laziale si è arreso a metà del primo tempo dell’amichevole contro l’Aprilia, ha lasciato il campo sconsolato dopo aver provato inutilmente di rientrare.

Un contrattempo che non ci voleva perché il danno è serio e rallenta il suo ritorno in uno stato di forma accettabile. Impossibile ipotizzare la sua presenza in campo contro il Napoli che domenica salirà all’Olimpico. Solo oggi dopo gli accertamenti alla Paideia si chiarirà se il fastidio è un principio di stiramento o soltanto un piccolo risentimento dopo il contrasto con un giocatore avversario. Di certo niente Napoli ed è in dubbio anche la trasferta di Verona con il Chievo. La botta al collo del piede non preoccupa, la coscia sinistra tantissimo anche se in serata il capitano era ottimista.
Rossi incrocia le dita e fa gli scongiuri perché stava provando proprio l’atteso tridente Za-Pa-Ro. Tant’è, c’è poco da fare contro la jella che sembra essersi accanita contro il migliore cannoniere della Lazio e allora meglio pensare alle alternative. Quando sì è fatto male Rocchi, Rossi ha preferito non inserire Foggia ma ha scelto Dabo tornando a un più equilibrato 4-3-1-2. A centrocampo hanno agito il francese, Ledesma e Brocchi, Mauri è tornato dietro ai due attaccanti Pandev e Zarate in una versione storica del vecchio modulo che da due anni appartiene al Dna biancoceleste. Particolare attenzione nelle prove settimanali alle fasce laterali dove il Napoli e molto temibile (Lavezzi a sinistra e Maggio a destra meritano attenzioni particolari).

Anche in difesa sono previste novità rispetto alla disastrosa prestazione di Bologna: Lichtsteiner è ancora in vantaggio nel ballottaggio con De Silvestri (ma che fine ha fatto il giovane aquilotto?), in mezzo, accanto al confermato Siviglia, agirà il rientrante Rozehnal mentre a sinistra Radu dovrebbe essere preferito a Kolarov quasi a confermare che Rossi teme molto le ripartenze del Napoli e non si vuole esporre al contropiede.
Per la cronaca l’amichevole contro l’Aprilia, formazione che milita nel campionato di Eccellenza, i biancocelesti si sono imposti 7-1. Nel primo tempo doppietta di Zarate che ha anche sbagliato un rigore, nella ripresa due gol per Inzaghi, uno per Belleri, Foggia e Manfredini. Ma poco importa il risultato perché la giornata di ieri rischia di compromettere il ritorno di Tommaso Rocchi da titolare.

-Luigi Salomone-

mercoledì 22 ottobre 2008

Pandev: "Non abbiamo paura del Napoli!" (...e vedi 'n pò..)


Goran Pandev, come a tutti i suoi compagni, brucia ancora la sconfitta patita a Bologna. `E` andato tutto storto`. Il giocatore macedone della Lazio, commenta cosi` la partita di domenica scorsa: `E` andato tutto storto e non c`e` spiegazione, avevamo preparato una gara, ma ne abbiamo giocata un altra. Peccato per i tifosi arrivati in massa. Non volevamo deluderli, ma abbiamo fatto male. A Bologna siamo andati senza la solita cattiveria. La Lazio deve giocare bene sia con le piccole che con le grandi`

Pandev pero` e` gia` pronto a guardare avanti: `Il bello del calcio pero` e` che domenica c`e` gia` un`altra occasione. Siamo delusi certo, ma ora c`e` il Napoli e siamo pronti, non ci fa paura. E` una squadra forte, ma noi dobbiamo giocare da Lazio. Ha un organico come il nostro e puo` arrivare tra le prime sette squadre. Naturalmente l`attaccante in quelle sette ci mette anche la Lazio, infatti ribadisce: Dobbiamo lottare partita dopo partita e abbiamo una squadra da Europa`

Passando poi a parlare della sua squadra, aggiunge: `Nella Lazio quest`anno nessuno ha il posto garantito. Tutti devono sapere che c`e` concorrenza e questo e` positivo`. Infine conclude parlando dei due compagni di reparto, Rocchi e Zarate. `Tommaso sta bene e ci dara`, come al solito una grande mano. Zarate, bisogna lasciarlo tranquillo. Lui e` fortissimo, tecnicamente e` il piu` forte d`Europa`

-Manuel-

lunedì 20 ottobre 2008

Rossi: "Lazio, è colpa mia!"


Il castigo arriva dalla sosta. Svogliata e senza determinazione, anche stanca e carica di lavoro, la Lazio si è arresa al Bologna di Arrigoni che era davvero all’ultima spiaggia: Mihajlovic era già pronto a prendere il suo posto. «La sosta? Mi ha fregato - ha ammesso Delio Rossi quasi incredulo a quanto visto in campo - No, non ci ha fatto proprio bene. Ma, ricordate una cosa: non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi adesso».
Una partita, e un risultato, che hanno fatto tornare indietro i biancocelesti, quasi all’anno scorso quando la Lazio in campionato arrancava. «Qui non abbiamo fatto bene ma la gara, dopo 12’, si è messa in salita. Le colpe? Abbiamo pagato qualche contributo dato alle nazionali e quando dovevamo attaccare con convinzione lo abbiamo fatto. Ma troppo tardi. E noi non possiamo neppure permetterci di giocare sottoritmo». Le responsabilità se le prende tutte, Delio Rossi: la squadra non ha colpe. «Sono io il capo del gruppo e vuol dire che non sono stato capace di tenere alta la concentrazione. Il Bologna è partito meglio di noi e poi quel gol su calcio piazzato… Quando abbiamo cercato di riordinare le idee, la frittata era già fatta. Il dispiacere è per i nostri tifosi che ci hanno seguito fin qui e che volevano partecipare a una festa».

Una Lazio irriconoscibile, un Zarate ieri inutile. L’argentino ha giocato quasi solo per se stesso, mai nella squadra. «L’ho sostituito ma avrei potuto cambiare chiunque. No, non è questione di merito o demerito. Il mio problema era a centrocampo dove non abbiamo fatto bene anche perché davanti la coppia d’attacco non ha dato una mano». Zarate inesistente e Pandev ha disputato la peggiore partita della stagione. Le presunte alchimie di Arrigoni, il suo 4-5-1, non ha inciso. «C’entrano solo i due gol presi così presto», ha osservato Rossi che guarda avanti, al bicchiere mezzo pieno della sua squadra richiamata al lavoro e alla concentrazione. «La spinta che abbiamo dato nel secondo tempo, anche se con un pizzico di confusione di troppo, è stata buona. Noi faremo bene, ma per riuscirci lo sforzo dovrà essere sempre massimo. Se la tensione è bassa, qualche problema lo avremo sempre».

Un calo di tensione troppo vistoso che, però, «qualche volta può starci. E poi - le parole dell’allenatore della Lazio - non abbiamo interpretato bene le gara. Per questo, dobbiamo recitare il mea culpa». Dicevamo di Zarate. Il numero 10 argentino è sparito: le sue giocate non si sono viste e tutto quello che ha tentato non gli è riuscito. «Non è successo niente. Rimane un giocatore importante. La sostituzione? Non è colpa sua». Un elogio, poi, per Rocchi. «Da anni Tommaso va in doppia cifra nel campionato. Ha bisogno di giocare e io di trovare i giusti equilibri per l’attacco».

-CARLO SANTI-

domenica 19 ottobre 2008

Brutta sconfitta col Bologna


La Lazio esce sconfitta dallo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna. Un brutto stop subito di fronte a 5mila tifosi biancocelesti giunti nel capoluogo emiliano per sostenere la squadra di Delio Rossi. La squadra di Arrigoni, ben messa in campo, a dispetto della difficile situazione di classifica, già alla fine del primo tempo era in vantaggio per 3-0 grazie al gol di Volpi e alla doppietta dell'ex Di Vaio. La rete della bandiera è stata messa a segno da Tommaso Rocchi che, al rientro dopo l'infortunio subito durante le Olimpiadi di Pechino, riesce ad insaccare il pallone alle spalle di Antonioli, dopo una respinta del portiere del Bologna.
Il tabellino:

Bologna: Antonioli, Zenoni, Terzi, Moras, Bombardini, Mudingayi, Volpi, Lavecchia (17′ st Mingazzini), Marchini (28′ st Lanna), Valiani (45′ st Castellini), Di Vaio. In panchina: 15 Colombo, 16 Carrus, 20 Adailton, 11 Bernacci. All.: Arrigoni.

Lazio: Carrizo, Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Kolarov, Dabo (34′ pt Mauri), Ledesma, Brocchi, Foggia, Pandev (34′ st Inzaghi), Zarate (1′ st Rocchi). In panchina: 86 Muslera, 29 De Silvestri, 22 Rozenhal, 32 Radu. All.: Rossi.

Arbitro: Tagliavento di Terni

Reti: nel pt 5′ Volpi, 11′ e 26′ Di Vaio; nel st 6′ Rocchi.

Bologna-Lazio: probabili formazioni

sabato 18 ottobre 2008

Niente tridente a Bologna


Secondo quanto sta emergendo dall’ultimo allenamento prima della partenza per Bologna, la formazione che Delio Rossi metterà in campo è la seguente:

Carrizo; Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Kolarov; Dabo, Ledesma, Brocchi, Foggia; Zarate, Pandev.
Dunque niente tridente, almento dal primo minuto. Infine, Meghni ha abbandonato l’allenamento mentre Manfredini e Muslera si stanno allenando con il resto del gruppo.

-Francesco Tomei-

venerdì 17 ottobre 2008

Bologna:c'è Mihajlovic per il dopo-Arrigoni


C’è il nome. Sinisa Mihajlo­vic. Se Arrigoni, dopo la sfida con la La­zio, venisse esonerato, la panchina del Bo­logna toccherebbe con ogni probabilità al tecnico serbo. E c’è già un gradimento re­ciproco. Sono questi i dati di fatto.In so­stanza il Bologna ha voluto solo cautelarsi. Senza per­dere di vista le scelte di fondo. Che sono le seguen­ti: il Bologna vuole Arrigo­ni, la proprietà vuole Arri­goni, la squadra è tutta con Arrigoni. Ma la situazione, dopo cinque sconfitte, po­trebbe finire fuori control­lo. E allora, come farebbe ogni club , ci si è mossi per tempo. Due settimane fa si valutò la possibilità di un esonero dell’at­tuale allenatore per consentire all’even­tuale sostituto di approfittare della sosta. Si ritenne, alla fine, opportuno prosegui­re, confidando nelle risorse del tecnico ro­magnolo. Ma questo non significa che pur puntando sul riscatto, la crisi rossoblù non possa proseguire. E allora, meglio non farsi trovare impreparati.

giovedì 16 ottobre 2008

Calciomercato:Tonel costa 3-4 milioni


La Lazio ha cominciato alla grande la stagione . Ma ha già cominciato a pensare al futuro. Le vittorie, oltre che punti, portano tranquillità.E danno alla società la possibilità di lavorare serenamente. A formello non si pensa al mercato di gennaio, anche perché la squadra di Delio Rossi non sembra avere bisogno di rinforzi immediati. Ma a giugno, ovviamente, ci si dovrà muovere. Tra le ipotesi che più intrigano il presidente Lotito e gli altri dirigenti biancocelesti c’è quella che riguarda Antonio Leonel Vilar Nogueira Sousa, meglio conosciuto (per fortuna) col soprannome di Tonel, centrale difensivo dello Sporting Lisbona.

Alto, ben piazzato fisicamente e col “vizio” del gol, Tonel ha puntati addosso gli occhi di Panathinaikos e Glasgow Rangers. La concorrenza, dunque, alla Lazio non mancherà. La sua valutazione di mercato non è elevatissima: si parte da una base di 3-4 milioni di euro. Il giocatore ha le caratteristiche che a Rossi piacciono nei difensori: forza fisica e mobilità. In più, ha già una vasta esperienza in campo internazionale.

domenica 12 ottobre 2008

Gazza potrebbe avere la SLA


Non c’è pace per paul Gascoigne. Secondo quanto racconta il quotidiano britannico «Star on Sunday», il 41enne ex giocatore di Lazio, Rangers e Tottenham si è recato in settimana al «Princess Grace Hospital» di Londra per sottoporsi ad alcuni controlli, da cui sarebbe emerso che potrebbe essere malato di sla, la sclerosi laterale amiotrofica.

A Gazza è stato comunicato che dovrà operarsi nei prossimi giorni se non vuole correre il rischio di restare storpio e finire su una sedia a rotelle. Le deboli ossa di Gascoigne, infatti, stanno risentendo degli effetti a lungo termine della sua carriera calcistica e già lo scorso natale si era dovuto sottoporre a un intervento all’anca, operazione che, a detta dei suoi amici, lo ha spinto di nuovo verso la bottiglia .

ESAMI - Ma tra gli esami a cui l’ex giocatore è stato sottoposto ci sono anche quelli per la Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica: Gazza soffre di una serie di misteriosi problemi di salute che alcuni medici temono siano collegati al morbo di Gehrig, lo stesso che ha colpito alcuni calciatori che hanno giocato in Italia nel suo stesso periodo, come Signorini e Borgonovo. «Questa è l’ultima cosa di cui Paul ha bisogno - rivela allo “Star” un amico - Ha giocato contro alcuni di questi calciatori che sono morti o che sono ora paralizzati e la possibilità che ci sia un legame con i fertilizzanti usati per i campi di gioco è terribile. Sembra davvero che a Paul gliene capiti una dopo l’altra mentre avrebbe bisogno di un periodo di calma e stabilità».

venerdì 10 ottobre 2008

Sale il valore della Lazio!


Ventidue milioni e cinquecento mila euro: ecco la busta paga di Lotito. Se la leggi, dentro c’è il mese e mezzo di campionato, il primo posto in classifica e uno Zarate capocannoniere: ne viene fuori che in sei partite la Lazio ha rivalutato di 22,5 milioni di euro il suo undici titolare. Che si fa, si riscuote?

La crescita. Non è poi tanto un gioco. È invece uno studio, confrontando i valori di mercato di inizio estate rispetto a quelli attuali. Per i nuovi acquisti, è stato preso in esame il prezzo che la Lazio ha pagato (o previsto di fare) per il loro cartellino. Per i vecchi, invece, è servita la consulenza di qualche addetto ai lavori. La squadra di Delio Rossi è cresciuta in termini economici del 22,9 per cento. Detta in soldoni, se a giugno per acquistare gli undici laziali sarebbero serviti 75,9 milioni di euro, oggi bisognerebbe sborsarne 98,4.

Le certezze. I gioielli della Lazio sono Zarate e Pandev. Maurito ha visto crescere la sua valutazione dai 15 milioni fissati per il suo riscatto fino a 20. Più cinque anche per Pandev: se a luglio la Fiorentina aveva fatto capire alla Lazio di essere disposta ad investire 20 milioni (più o meno la cifra che avrebbe incassato dalla Roma per Mutu), oggi il macedone — mai così continuo in zona gol — costerebbe almeno 25 milioni. L’altro componente del tridente, Pasquale Foggia, è uno di quelli cresciuti di più: se qualcuno si avvicinasse alla Lazio, difficilmente andrebbe a dama con meno di otto milioni.

La sorpresa. Ma il colpo vero di mercato biancoceleste, l’intuizione da attribuire all’ex d.s. Sabatini, è lo svizzero Lichtsteiner. A luglio Lotito ha chiuso con i francesi del Lilla per 1,8 milioni. Oggi il laterale destro ha sfilato la maglia da titolare alla promessa De Silvestri ed è diventato un punto fermo di Rossi: sei presenze su sei da titolare, volete che costi meno di cinque milioni? In crescita è anche la valutazione di Mauri (da 4 a 5), reduce da un’annata negativa e ora tornato a buoni livelli. Come pure quella di Radu (da 5,2 a 7), o Cribari (da 6 a 7), partito in sordina e ora di nuovo titolare al posto di Rozehnal. Brocchi (da zero a 2,5), poi: Lotito neppure ha pagato il cartellino al Milan, oggi il centrocampista è uno dei segreti della Lazio.

Gli stabili. Restano fermi Carrizo (7,4) che bilancia un avvio non positivo con il posto da titolare nella Seleccion, Siviglia (1,5): la carta d’identità a fronte di una stato di forma eccezionale e Ledesma (10): c’è sempre la minaccia dell’articolo 17. «Ho impiegato tre anni per risanare il club, è servito anche l’intuito imprenditoriale. E oggi tutti temono l’attacco della Lazio», dice Lotito. Che, almeno in campo, è già passato alla cassa.

-DAVIDE STOPPINI-

mercoledì 8 ottobre 2008

Yohan Cabaye, l’obiettivo della Lazio


Il nome nuovo che circola per il centrocampo della Lazio è quello di Yohan Cabaye, centrocampista del lilla . 22 anni, eclettico, è dello stesso club dal quale è arrivato Lichtsteiner in estate. Le due società sono molto amiche e non è da è escludere un suo arrivo a gennaio.

IL SOSTITUTO DI MUTARELLI - È un centrocampista capace di offendere e difendere, incontrista ma anche con il vizio del gol: vista la situazione di Mutarelli, prossimo alla cessione, il suo arrivo sarebbe molto utile a Rossi. Che aspetta sempre Fernandez.

martedì 7 ottobre 2008

Milan in coppa nella settimana del derby


Il Milan ha intenzione di giocare il 12 novembre in coppa Italia. E non è sicuramente una bella notizia per la Lazio che quattro giorni dopo dovrà affrontare la Roma nel derby. Per Rossi e la squadra, insomma, quella sarà una settimana di fuoco. Per il nuovo regolamento della coppa i rossoneri, essendosi meglio piazzati nel precedente campionato, non solo hanno la possibilità di giocare in casa, ma anche di scegliere la data tra le quattro fissate dalla Lega: 12 novembre, 3, 10 e 17 dicembre. E la scelta sarebbe proprio per la prima e appare anche obbligata per il club di Galliani, sia da un punto di vista pratico che di semplice opportunità. Alle 12 di oggi, infatti, a Nyon ci saranno i sorteggi per i gironi della coppa Uefa e due di queste gare si giocheranno proprio il 3 e il 17 dicembre, in piena concomitanza con la coppa Italia. Quindi, queste due date non potranno essere prese in considerazione e restano così a disposizione il 12 novembre, appunto, e il 10 dicembre. Detto della praticità, veniamo all’opportunità. Il Milan il 16 novembre, quattro giorni dopo l’eventuale sfida con la Lazio, ospiterà il Chievo a San Siro, mentre il 14 dicembre, ovvero quattro giorni dopo la seconda data rimasta, sarà a Torino con la Juventus. C’è bisogno di aggiungere altro? Nei prossimi due o tre giorni la scelta del 12 sarà ufficializzata a tutti gli effetti da parte del Milan. E questo, alla fine, non significherà nulla, solo un insidioso ostacolo in più per la formazione biancoceleste che, in qualsiasi caso, andrà a Milano per passare il turno.
Di sicuro per questi impegni e soprattutto per quelli subito dopo la sosta ci saranno anche Tommaso Rocchi e Francelino Matuzalem che da domani pomeriggio si rimetteranno a disposizione di Rossi. Tra i due è senza dubbio il brasiliano che deve recuperare del tutto, ma il versamento muscolare alla coscia è pienamente riassorbito. Questi giorni, poi, saranno importanti per Rocchi e Zarate che faranno delle vere e proprie prove d’intesa.

-Daniele Magliocchetti-

domenica 5 ottobre 2008

Inzaghi:"Chiedo scusa per quell'urlo di rabbia"


Lazio-Lecce è anche (soprattutto) Simone Inzaghi. E quel suo sfogo di rabbia in mondovisione, col pallone fra le mani e la corsa a centrocampo: un gol che ha tolto ai biancazzurri l’amaro sapore della sconfitta; un gol che gli dovrebbe aver ridato lo slancio per riprendere il cammino. Ma intanto quel ripetuto grido “bastardo, bastardo”, indirizzato alla panchina, al suo allenatore. Perché non lo faceva giocare, perché era stato messo fuori rosa , perché c’è un po’ di tutto.

“Chiedo scusa, quell’urlo mi è scappato, quel gol è stata come una liberazione dall’incubo, speravo di entrare in campo prima, volevo spaccare il mondo… Ora devo ringraziare Rossi, che mi ha dato questa opportunità di giocare. La mia è stata un’estate difficile, molto difficile, ma non ho mai mollato. Il gol è la mia vita, ma per segnare occorre giocare, mi farò sempre trovare pronto“.

Rossi lo saprà perdonare? Dice il tecnico : “Sono contento per lui, è l’unico che sa fare questi gol sporchi”. E il presidente Lotito afferma: “Con Simone ho un bellissimo rapporto”.

Col Lecce "catenacciaro" è 1 a 1


E’ finita 1-1 la sfida tra Lazio e Lecce, anticipo della sesta giornata di campionato. I biancocelesti cominciano subito a macinare gioco mentre gli ospiti attendono e non lasciano spazi tra le linee a Foggia e Pandev. Al 9' arriva la prima vera occasione del match con Pandev che vede l'inserimento di Mauri che sorprende la difesa salentina, stoppa la sfera ma calcia alto sottomisura. Due minuti dopo arriva l’occasione degli ospiti con Castillo che riceve un lancio dalla difesa e una volta in area ha prova a sorprendere Carrizo, che non si fa trovare impreparato. Al 14' una punizione di Ledesma viene disinnescata da Benussi. Al 26' arriva l’inaspettato vantaggio del Lecce con Tiribocchi che schiaccia il pallone di testa in rete. Nella ripresa la Lazio è ancora più determinata rispetto al primo tempo: al 21’ il neo entrato Kolarov sfiora il pareggio con una punizione che si stampa sulla traversa. Tre minuti dopo Foggia a pochi passi dalla porta calcia di poco alto sopra la traversa. Al 33’ invece è Pandev a sfiorare il vantaggio. A sette minuti dalla fine Inzaghi si procura una punizione battuta da Ledesma che calcia d'interno in maniera quasi perfetta ma la palla esce di pochi centimetri a Benussi battuto. Ad un minuto dalla fine arriva il meritato pareggio biancoceleste: colpo di testa di Ledesma che sbatte sulla schiena di Stendardo e Inzaghi come un rapace raccoglie la sfera e la mette in rete. Di seguito il tabellino:

LAZIO: Carrizo; Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Radu (15' st Kolarov); Brocchi (38' st S. Inzaghi), Ledesma, Mauri (6' st Meghni); Foggia, Zarate, Pandev. (Muslera, Cribari, De Silvestri, Dabo). All. D. Rossi.

LECCE: Benussi; Polenghi, Stendardo, Fabiano, G. Esposito; Zanchetta, Giacomazzi, Ariatti; Caserta (25' st Boudianski); Castillo 6 (38' st Konan), Tiribocchi (28' st Cacia). (Rosati, Diamoutene, Antunes, Munari. All. Beretta.

MARCATORI: Tiribocchi al 25' pt, Inzaghi al 44 st.

ARBITRO: Pierpaoli di Firenze.

NOTE: spettatori 30 mila circa. Ammoniti Pandev, Giacomazzi, Siviglia, Tiribocchi, Benussi, Boudianski. Angoli 10-3. Recupero 2' pt, 3' st.

sabato 4 ottobre 2008

Probabili formazioni di Lazio-Lecce


Queste le probabili formazioni di Lazio-Lecce in programma sabato, ore 18.00.

Lazio (4-3-2-1): 1 Carrizo, 2 Lichtsteiner, 13 Siviglia, 25 Cribari, 32 Radu, 5 Brocchi, 24 Ledesma, 11 Mauri, 17 Foggia, 19 Pandev, 10 Zarate. A disp. 86 Muslera, 22 Rozehnal, 3 Kolarov, 29 De Silvestri, 23 Meghni, 68 Manfredini, 26 Makinwa. All.: Rossi.

Lecce (4-3-1-2): 99 Benussi, 3 Polenghi, 2 Stendardo, 14 Fabiano, 30 Antunes, 18 Giacomazzi, 7 Zanchetta, 21 Ardito, 10 Caserta, 90 Tiribocchi, 11 Castillo. A disp. 1 Rosati, 16 Esposito, 5 Diamoutene, 8 Munari, 9 Cacia, 19 Ariatti, 25 Konan. All.: Beretta.

Arbitro: Pierpaoli di Firenze

venerdì 3 ottobre 2008

Cragnotti:"Lotito resti con i piedi per terra"


Tutto era partito da una conferenza stampa in cui Delio Rossi aveva espresso un auspicio per il futuro: ”Dobbiamo riaprire un ciclo che porti la Lazio dove ha dimostrato di potere stare. Sto parlando della Lazio di Cragnotti”. Le parole del tecnico biancoceleste, poi, sono state riprese ieri dal presidente Claudio Lotito che non ha avuto problemi ad ammettere che, secondo lui, ”questa Lazio e’ forte come quella di Cragnotti. Posso dire con certezza che la qualita’ di gioco che esprime questa squadra e’ simile a quella di allora”. Per completare il quadro mancava il parere di chi quel ciclo di vittorie straordinarie lo ha vissuto sul ponte di comando: lo stesso Sergio Cragnotti. L’ex patron della Lazio, in grado di portare nel 2000 il secondo scudetto laziale a Roma, ha parlato questa mattina ai microfoni di Dimensione Suono Roma e ha giudicato prematuro il confronto: ”Credo - ha detto - che il paragone con la Lazio dei miei tempi sia tutto da dimostrare. L’inizio con successo non puo’ rappresentare la continuita’ o quello che sara’ il domani. Certo, speriamo che tutto continui, ma per adesso ancora deve esprimersi a grossi livelli. E’ un giudizio troppo prematuro”. Eppure, qualcosa di simile c’e’. Come allora a trascinare la squadra ci sono diversi argentini. Uno su tutti: Mauro Matias Zarate. ”E’ vero - ha ammesso Cragnotti - c’e’ questo ragazzo bravo. A me ricorda molto Signori, che saltava l’uomo, tirava da tutte le parti e segnava sempre”. ”Io mi auguro che la Lazio rientri nel giro internazionale, Uefa o Champions League - ha poi aggiunto l’ex presidente -. La tifoseria merita di tornare a grandi livelli. Poi se questo deve rappresentare un anno di transizione per un crescendo nel futuro ben venga, significherebbe che e’ iniziato un nuovo ciclo”. L’ultima battuta, pero’, non poteva che essere indirizzata al suo successore: ”Un consiglio a Lotito? Di rimanere con i piedi per terra, di non fare tanti proclami ma di essere concreti. E’ importante guadagnarsi la vittoria domenica per domenica e non pensare che sia iniziato un ciclo di vittorie, altrimenti ci si puo’ distrarre. Mi auguro che il ciclo continui ma allo stesso tempo che ci sia tanta umilta”’.

mercoledì 1 ottobre 2008

Lazio tritatutti anche in Coppa Italia


Si dice che l'appetito vien mangiando e, guardando il cammino stagionale di questa Lazio, c'è da credere che i bianconeri, di appetito ne abbiano veramente tanto.

Ora nessuno ride più ripensando alle parole del gioiellino Zarate quando, ad inizio stagione, aveva dichiarato di puntare allo scudetto. Anzi, tanto di cappello per l'argentino a cui, forse, ora stuzzica anche l'idea di sollevare al cielo la Coppa Italia. Perchè questa Lazio ha tutte le carte in regolare per poter fare finalmente bene, regalando nuovi sorrisi ad una tifoseria il cui amore è stato più volte messo alla prova.

Contro l'Atalanta, demerito anche dei nerazzurri, si è vista una bella Lazio, forse meno agguerrita di come siamo ormai abituati a vederla in campionato, ma di sicuro una squadra solida, compatta e concreta. Le splendide giocate di Foggia, che finalmente ha capito cosa voglia dire gioco di squadra, le invenzioni da vero fuoriclasse di Zarate e il cuore del capitano Ledesma fanno la differenza. E' dai loro piedi, infatti, che nascono le azioni più pericolose per la squadra di Delio Rossi che passa giustamente in vantaggio al 17' su calcio piazzato battuto proprio dal numero 24 laziale.

L'Atalanta? Assente ingiustificata. Anche se resta un grande quesito a cui cercare di dare risposta: perchè Del Neri non ha schierato Doni, vera anima della squadra, fin dai primi minuti? Per risparmiarlo per il campionato? Certo, può essere, ma le scelte di Delio Rossi sono sembrate più convincenti.Ledesma, Foggia e Zarate dentro dal primo minuto per chiarire subito chi comanda.

Infatti l'allenatore dell'Atalanta prova a correre ai ripari inserendo Cristiano Doni al 62' e chiedendogli il "miracolo": riportare il punteggio in parità. Invece è la Lazio a passare: azione corale portata avanti da Foggia, rifinita da Inzaghi e finalizzata dal Goran Pandev. E' l'84'. L'Atalanta alza bandiera bianca e la Lazio si prepara ad affronare il Milan in una partita che ha già il sapore della rivincita.

Coppa Italia: probabili 11 contro l'Atalanta


Delio Rossi ha intenzione di attuare un turnover consistente; in porta ci sarà Muslera. Difesa a quattro con De Silvestri e Kolarov esterni, Rozenhal e Diakitè centrali, proprio quest’ultimo farà il suo esordio stagionale. Centrocampo a tre composto da Meghni, Ledesma e Manfredini, mentre Foggia agirà dietro le punte che quasi sicuramente dovrebbero essere Makinwa e Zarate, con Pandev pronto ad entrare a partita in corso. Da segnalare anche il ritorno in panchina di Dabo e Firmani.

Del Neri invece farà un turnover quasi totale. In porta Consigli, in difesa Rivalta, Capelli, Pellegrino e Bellini, a centrocampo Ferreira Pinto, Manzoni, De Ascentis e D'Agostino, davanti Floccari e Marconi. Cerci partirà dalla panchina e dovrebbe entrare nella ripresa. Doni sarà in panchina, ma difficilmente verrà impiegato.

Probabili formazioni Lazio (4-3-1-2)
Muslera, De Silvestri, Rozenhal, Diakitè, Kolarov, Meghni, Ledesma, Manfredini, Makinwa, Zarate.

Atalanta (4-4-2)
Consigli, Rivalta, Capelli, Pellegrino, Bellini, Ferreira Pinto, Manzoni, De Ascentis, D’Agostino, Floccari, Marconi.

Arbitro: Trefoloni