mercoledì 1 ottobre 2008

Lazio tritatutti anche in Coppa Italia


Si dice che l'appetito vien mangiando e, guardando il cammino stagionale di questa Lazio, c'è da credere che i bianconeri, di appetito ne abbiano veramente tanto.

Ora nessuno ride più ripensando alle parole del gioiellino Zarate quando, ad inizio stagione, aveva dichiarato di puntare allo scudetto. Anzi, tanto di cappello per l'argentino a cui, forse, ora stuzzica anche l'idea di sollevare al cielo la Coppa Italia. Perchè questa Lazio ha tutte le carte in regolare per poter fare finalmente bene, regalando nuovi sorrisi ad una tifoseria il cui amore è stato più volte messo alla prova.

Contro l'Atalanta, demerito anche dei nerazzurri, si è vista una bella Lazio, forse meno agguerrita di come siamo ormai abituati a vederla in campionato, ma di sicuro una squadra solida, compatta e concreta. Le splendide giocate di Foggia, che finalmente ha capito cosa voglia dire gioco di squadra, le invenzioni da vero fuoriclasse di Zarate e il cuore del capitano Ledesma fanno la differenza. E' dai loro piedi, infatti, che nascono le azioni più pericolose per la squadra di Delio Rossi che passa giustamente in vantaggio al 17' su calcio piazzato battuto proprio dal numero 24 laziale.

L'Atalanta? Assente ingiustificata. Anche se resta un grande quesito a cui cercare di dare risposta: perchè Del Neri non ha schierato Doni, vera anima della squadra, fin dai primi minuti? Per risparmiarlo per il campionato? Certo, può essere, ma le scelte di Delio Rossi sono sembrate più convincenti.Ledesma, Foggia e Zarate dentro dal primo minuto per chiarire subito chi comanda.

Infatti l'allenatore dell'Atalanta prova a correre ai ripari inserendo Cristiano Doni al 62' e chiedendogli il "miracolo": riportare il punteggio in parità. Invece è la Lazio a passare: azione corale portata avanti da Foggia, rifinita da Inzaghi e finalizzata dal Goran Pandev. E' l'84'. L'Atalanta alza bandiera bianca e la Lazio si prepara ad affronare il Milan in una partita che ha già il sapore della rivincita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ci stanno abituando a vittorie dopo vittorie non icordo piu cosa vuol dire sconfitta...ciao