mercoledì 30 giugno 2010

NO ALL'ABBONAMENTO SI ALLE AZIONI

I tifosi della Lazio stanno pensando ad un nuovo, singolare, tipo di protesta. Secondo il Messaggero, l'idea che si sta facendo strada nelle emittenti radio e sul web sarebbe questa: chiunque non sia soddisfatto dell'andamento delle cose della Lazio, non sottoscriva l'abbonamento per la prossima stagione. Inoltre chi vuole e chi può pensi a investire i suoi soldi in azioni della società, con l'obiettivo di arrivare al 2,5% del club, che garantirebbe l'accesso di due candidati al Consiglio di Sorveglianza. Questa procedura deve avvenire entro e non oltre ottobre, il mese in cui verrà nominato il nuovo Consiglio di Sorveglianza.

Qualora questa iniziativa riscontrasse il successo desiderato, si tratterebbe di una vera e propria evoluzione della forma di protesta nei confronti della società, permettendo agli azionisti, che in questo caso probabilmente sarebbero anche sostenitori della squadra, di avere voce in capitolo in alcune importanti questioni.

da Cittaceleste.it

martedì 29 giugno 2010

La Lazio sceglie ancora Auronzo


Anche quest’anno la Lazio ha scelto Auronzo di Cadore come sede del ritiro estivo. La splendida località veneta, già collaudata nelle scorse due stagioni, ospitera' i biancocelesti in vista dei prossimi impegni sportivi.

Posto a 864 m. sul livello del mare e con circa 4000 abitanti, il comune di Auronzo si snoda per oltre 8 chilometri nel fondovalle più lungo del Cadore. Il paese ingloba 11 borgate: Cima Gogna, Cella, Villapiccola, Riziò, Reane, Pause, Ligonto, Giralba, S.Marco e Misurina ed è delimitato a nord dalle pendici meridionali del monte Aiarnola ed a sud dal lago di S.Caterina.Il lago, alimentato dal torrente Ansiei, si è formato negli anni '30 con la costruzione di una diga che fa di Auronzo una spiaggia attrezzata, cornice di importanti competizioni di motonautica e di canoa. Sotto il profilo architettonico vanno ricordate la settecentesca chiesa parrocchiale di S.Giustina a Villagrande, l'edificio di culto più vasto del Cadore, la chiesa di S.Lucano a Villapiccola, di stile neoclassico e la cinquecentesca chiesa di S. Caterina a Cella.
Fanno da sfondo al comune di Auronzo montagne come le Tre Cime di Lavaredo, i Cadini, la Croda dei Toni, il Corno del Doge, paradiso degli alpinisti e terreno di feroce contesa durante la Grande Guerra. A Palus S.Marco si può addentrarsi nella foresta di Somadida donata nel 1463 dai Cadorini a Venezia per ricavare il legname necessario alla costruzione delle sue navi. Sotto il dominio della Serenissima, Auronzo fu celebre anche per le sue miniere di piombo, zinco e argento, oggi esaurite.
Cantata dai poeti, tra i quali Giosuè Carducci che la definì con queste parole “…bella al piano stendesi lunga tra l’acque sotto la fosca Ajarnola…”, Auronzo, grazie al suo clima continentale alpino temperato freddo che rende l’aria purissima, offre al turista tutto il fascino di una vacanza tra tradizione e modernità, in una cornice mozzafiato, che è cura per il corpo e per l’anima.

Cenni Storici
Gli studiosi sono concordi nell'affermare l'origine preromana del nome Auronzo. Pare infatti che fin dall’antichità la valle d'Ansiei e i colli circostanti erano abitati da popolazioni pagane di origine Indoeuropea. Le prime evidenze archeologiche in Val d’Ansei che potessero far pensare ad un popolamento in età romana furono scoperti negli ultimi anni del XXX. Nei secoli erano state ritrovate solo poche monete di fattura romana, raffiguranti il consolo Manlio Aquilio (129 a.C.) e l’Imperatore Gallieno (260 d.C. – 268 d.C.) senza però alcun contesto né indomrazioni aggiuntive. Da quel momento le scoperte si susseguirono a ritmo incalzante fino a delineare un quadro inedito: la val d’Ansei è abitata sicuramente fin da II seconlo a.C.
John Ball, irlandese, primo Presidente del Club Alpino inglese, primo alpinista a raggiungere la vetta del Pelmo nel 1857; dopo aver visitato la maggior parte delle località di montagna delle Alpi, quando visitò Auronzo e le Crode che lo circondano, scrisse: "Molti viaggiatori, oltre al sottoscritto, hanno cercato di evitare l'uso di superlativi per descrivere questa zona. Non è esagerato affermare che, avendo conservato nella memoria le immagini di altre splendide vedute, tra queste non c'è nessuna che offra più squisite combinazioni del grandioso, del bello e del fantastico, come quelle che si trovano qui con il tempo favorevole". Ma le genti protostoriche ed i Romani non scelsero di abitare la Valle d'Auronzo solamente perché attratti dalla bellezza dell'habitat naturale: i floridi ed estesi boschi ricchi di animali selvatici, gli abbondanti e fioriti pascoli e la gran varietà di cime, torrioni e guglie che la circondano da ogni lato. Si insediarono qui perché scoprirono che le rocce erano ricche di giacimenti minerari: argento, ferro, rame e soprattutto piombo.

Come raggiungere Auronzo
Auronzo e Misurina sono facilmente raggiungibili con qualsiasi mezzo di trasporto.
In Auto
Da sud: Auronzo si può raggiungere con l'autostrada A27 da Mestre a Pian di Vedoja (Belluno) con collegamento alla strada statale 51. In località Tai di Cadore seguire le indicazioni per Auronzo-Comelico (SS 51bis), giunti nel comune di Lozzo di Cadore seguire le indicazioni per Auronzo ( SS 52), oltrepassata Cima Gogna (SR 48) e lo svincolo per il Comelico, la Val d’Ansiei si apre circondata dalle maestose Tre Cime di Lavaredo.
Da nord: Si raggiunge con l’autostrada A22 del Brennero; all'uscita di Bressanone si imbocca la strada statale in direzione Dobbiaco, superato il quale, allo svincolo per Cortina d’Ampezzo si deve proseguire in direzione Misurina, e da lì scendere verso Auronzo.
Aeroporti: Treviso, Venezia, Verona e Innsbruck in Austria. L’aeroporto di Venezia è collegato alla vicina stazione ferroviaria di Mestre-Venezia da servizi di autobus di linea.
Stazione ferroviaria: la più vicina ad Auronzo si trova a Calalzo di Cadore a 15 km di distanza. La linea ferroviaria principale è la Venezia S. Lucia - Calalzo di Cadore. Dalla stazione di Calalzo c’è a disposizione un servizio di autobus per Auronzo e Misurina in coincidenza con i treni.

Dove alloggiare
Il comprensorio di Auronzo e Misurina conta circa 6000 posti letto distribuiti in strutture di ogni genere, in grado di soddisfare tutte le esigenze degli ospiti.

informazioni ed orari presso l’Ufficio Turistico tel. 0435 9359

Belhadj: "ASPETTO LA LAZIO!"


Si parla con sempre più insistenza della possibilità dell'esterno del Portsmouth, Nadir Belhadj (28), di approdare alla Lazio, tanto che, secondo nostre indiscrezioni, ci sarebbe già stato un incontro tra il presidente Lotito ed il curatore fallimentare del club inglese. Contattato in esclusiva da TMW, il nazionale algerino ha dichiarato: "In questo momento, dopo i Mondiali, mi sto godendo le vacanze. Della mia situazione se ne occupa il mio agente, il quale, per il momento, non mi ha comunicato niente di nuovo; sono al corrente dell'interesse della Lazio ma non so dirvi a che punto siano le eventuali trattative. Se mi piacerebbe trasferirmi a Roma? Certo, parliamo di un club importante che milita in un campionato di alto livello con molte squadre competitive. Vediamo se la trattativa va in porto, di sicuro la mia esperienza al Portsmouth è terminata".

martedì 15 giugno 2010

ITALIA -PARAGUAY 1-1


Nella gara d’esordio l’Italia campione in carica deve accontentarsi di un punto. Primo tempo intenso ma senza occasioni, deciso dallo stacco di Alcaraz, difensore centrale paraguayano. Gli azzurri ci mettono la grinta e nella ripresa è De Rossi a trovare il guizzo vincente. L’attacco è parso troppo evanescente anche se Pepe, Montolivo e la linea difensiva hanno destato buone impressioni.

In campo - Al Green Point Stadium di Città del Capo, splendido impianto da 69 mila spettatori, gli Azzurri di Marcello Lippi danno il via alla kermesse iridata sotto una pioggia battente. Il commissario tecnico schiera un 4-3-3 volitivo, con Buffon in porta, Chiellini, Cannavaro e Criscito dietro, Zambrotta e Criscito sugli esterni, e Marchisio sugli esterni, De Rossi e Montolivo, il vice Pirlo, in mezzo al campo; Pepe e Iaquinta giocano larghi a supporto della punta centrale Gilardino. Gerardo Martino schiera un 4-4-2 classico con Villar in porta, Bonet, Da Silva, Alcaraz e Morel sulla linea difensiva, Vera, Victor Cáceres, Riveros e Torres a centrocampo, Haedo Valdez e Lucas Barrios di punta.

Si gioca - Pronti, via! Inizia il mondiale sudafricano e l’arbitro Archundia non ravvisa subito gli estremi per sanzionare un’entrata di Riveros sulla tibia di Montolivo. L’Italia spinge subito sulla destra con Zambrotta e Pepe molto aggressivi; al 6’ Morel anticipa in rovesciata proprio Pepe, inseritosi sulla sventagliata di Criscito. Al 10’ dopo una bella percussione De Rossi rovina a terra inviperito con Cáceres, ma le immagini non chiariscono. Pepe è tra i migliori e ci riprova di testa, la difesa del Paraguay allontana. Gli Azzurri non esauriscono la spinta offensiva dei primi minuti e le punte fanno molto movimento: Iaquinta è pescato in fuorigioco, Zambrotta cerca Gilardino ma il cross è un po’ lungo. Al 20’ la gara si vivacizza ulteriormente: dopo un break del Paraguay con un colpo di testa deviato di Riveros l’occasione buona capita a Montolivo, bravo a rubar palla in pressing a centrocampo, a puntare la porta e far partire un destro troppo fiacco per impensierire Villar; sul capovolgimento di fronte Torres grazia la retroguardia azzurra sparacchiando a lato. Gilardino, Iaquinta e De Rossi provano a farsi vedere sui calci piazzati: al 28’ l’attaccante è anticipato a un metro e mezzo dalla porta da una spaccata di Alcaraz sull’ennesimo corner tagliato di Marchisio. La difesa sudamericana è arcigna e non concede spazi. Al 39’ il Paraguay raccoglie i frutti su palla inattiva generosamente concessa dal messicano Archundia per un abbraccio di Chiellini su Valdez. Torres pennella di sinistro dalla tre quarti, Antolin Alcaraz sovrasta Cannavaro e anticipa De Rossi incornando nell’angolino basso. L’Italia cerca di reagire ma senza riuscirci e torna negli spogliatoi in preda al nervosismo.

Nell’intervallo Lippi cambia Buffon per un risentimento al nervo sciatico: al suo posto Marchetti. La gara è ingessata, gli Azzurri non trovano spazi e i paraguayani sono più reattivi nei contrasti a centrocampo, provando qualche conclusione velleitaria. Pepe tenta l’acrobazia sul cross a rientrare di Zambrotta ma manca il pallone; sul capovolgimento di fronte Vera si ritrova il pallone sul destro dopo una mischia e non trova il sette per pochi centimetri. Al 56’ l’Italia va al tiro con Montolivo ma il destro è centrale e facile preda di Villar, che neutralizza anche un bel cross di Camoranesi, subentrato a Marchisio; Iaquinta si sbatte sulla destra ma senza fortuna. Martino cambia Torres con Santana e l’Italia intensifica il pressing. Al 63’ l’Italia raccoglie i frutti quando De Rossi interviene in spaccata col sinistro sul corner spiovente di Pepe dalla sinistra e la butta dentro rubando il tempo a Barrios. Sull’onda dell’entusiasmo l’Italia spinge ma Montolivo viene fermato di spalla da Da Silva e Gilardino è chiuso al tiro. In precedenza Santana aveva ciccato una gran palla dopo un assist di Lucas Barrios da sinistra, riportandoci subito alla realtà di una gara ostica e dura. Martino decide di buttare dentro Santa Cruz per Valdez e Cardozo per Barrios mentre Lippi richiama Gilardino giocandosi la carta Di Natale in appoggio a Iaquinta punta centrale. All’80’ Pepe si accentra dalla sinistra e scarica un destro basso e centrale, bloccato da Villar; poco dopo Montolivo prova il destro secco dai trenta metri ma il portiere del Paraguay si distende in tuffo e devia in angolo. Il Paraguay contiene affacciandosi sporadicamente in attacco mentre l’Italia imbastisce un attacco arrembante, provando ad affondare sulle due fasce soprattutto con il dinamismo di Pepe. Non succede nient’altro: conviene accontentarsi di un punto dopo una prestazione così così. Buona la reazione d’orgoglio degli azzurri: c’è molto da rivedere ma non era facile recuperare il risultato.

La chiave - Alcaraz, buon centrale in forza al Club Brugge, indirizza la partita in pochi minuti: prima anticipa Iaquinta sottoporta, poi va a segnare con un perfetto inserimento su calcio piazzato anticipando De Rossi. Il giallorosso reagisce d’orgoglio e va a cercare il guizzo del pareggio sfruttando la buona vena di Pepe, che ha messo in mezzo una quantità industriale di palloni. Quest’Italia operaia ci ha messo il cuore recuperando una gara non facile.

La chicca - Italia-Paraguay ha due precedenti: uno risale al 1950, ed è una vittoria per 2-0, l’altro è un successo per 3-1 in un’amichevole del 1998. In anni recenti all’esordio ci è capitata spesso una squadra sudamericana: il Cile nel 1998 e l’Ecuador nel 2002.

Top&Flop - Male Gilardino, non si è reso mai pericoloso; Zambrotta ha macinato chilometri sulla fascia, e Pepe ha dimostrato di essere un giocatore vero, creando molti pericoli. Del Paraguay è piaciuto solo il centrale Alcaraz: deludenti Lucas Barrios e Haedo Valdez, mai pericolosi.

Daniele Chiti

sabato 12 giugno 2010

MARTINEZ COME LA SORA CAMILLA


Lo voleva la Juventus, piace alla Fiorentina, potrebbe finire alla Lazio. Il nome di Jorge Martinez sta caratterizzando questa fase del mercato. La duttilità tattica dell’uruguaiano, che può indifferentemente svariare su tutto il fronte offensivo e di fatto ricoprire ruoli che vanno dalla seconda punta, all’esterno, passando per il fantasista, ne fanno un pezzo pregiato del mercato. La società bianconera lo aveva cercato per coprire uno dei due ruoli di esterno d’attacco, caposaldo del pensiero tattico di Luigi Delneri.

Sinisa Mihajlovic non ha ancora perso la speranza di averlo a Firenze, anche se la presenza in rosa di Stevan Jovetic e Adem Ljiaic, due giocatori molto simili all’uruguaiano per caratteristiche tecnico-tattiche, potrebbe convincere Pantaleo Corvino e la dirigenza viola a puntare su altri elementi. Ecco perché l’ipotesi Lazio sta prendendo sempre più corpo. Il giocatore avrebbe dato l’assenso al trasferimento a Roma, ma al momento la forbice tra domanda e offerta resta piuttosto ampia.

Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, ha quantificato il suo cartellino in 14 milioni di euro mentre la società di Claudio Lotto sarebbe disposta ad acquistarlo in comproprietà a cifre che ruotano attorno ai 6-7 milioni, puntando anche su qualche contropartita tecnica. Trattative ancora in via di sviluppo perché c’è anche una terza parte da soddisfare. Si tratta del plenipotenziario procuratore degli uruguaiani Paco Casal, che detiene il 30% dei diritti sulla cessione di Martinez. Una quota importante che spinge il Catania a non mollare sul prezzo.

domenica 6 giugno 2010

LE ULTIME DI MERCATO: Kolarov fra Real e City, Ledesma al Palermo(?), Carrizo torna al River


Assalto a Fabio Santos. Alvaro Serdeira, imprenditore che collabora col procuratore Gilmar Rinaldi, ha allarmato la Lazio: "Interessa anche alla Roma". Lotito e il diesse Tare, che lo hanno eletto erede di Kolarov già a gennaio, non vogliono prestarsi a giochetti al rialzo. Subito 2 milioni al Gremio per chiudere ogni discorso. Lunedì incontreranno Rinaldi: contratto triennale al brasiliano con passaporto portoghese. Intanto è guerra a suon di quattrini e contropartite sull’asse Madrid-Manchester per assicurarsi Kolarov. L’ultima idea delle Merengues è Drenthe più 15 milioni. Il City risponde senza alzare l’offerta di 22 milioni. Nell’affare può rientrare Santa Cruz, valutato 8 milioni. Lo svela il padre-manager del paraguyano, con passaporto spagnolo. "Piace già dal 2007 a Lotito – confessa Aproniano – e so che la Lazio ha appena fatto un sondaggio col City". Santa Cruz ha ancora 2 anni di contratto e c’è l’ostacolo-stipendio di 3 milioni: "Sappiamo che gli ingaggi alla Lazio sono più bassi, ma questo – prosegue il papà – sarà Roque a valutarlo". Intanto, per la fascia sinistra non tramonta l’ipotesi Antonelli del Parma, inseguito anche dal Genoa. Ledesma apre al Palermo: "Mi lusinga che il presidente e Delio Rossi, con cui ho un rapporto speciale, mi vogliano in Sicilia, ma il mio futuro è nelle mani della Lazio". Martedì incontro decisivo. Continuano i contatti per il rinnovo di Mauri sino al 2015. Giovanni Lopez, secondo di Reja, ha prolungato il contratto per un altro anno. Carrizo scopre le carte: "Voglio tornare al River". Adios.

"THE HAMMER" se ne va al West Ham


ANSA - LONDRA, 5 GIU - Il centrocampista della Lazio Hitzlsperger e' il primo acquisto del West Ham del nuovo tecnico Avram Grant, che ha preso il posto di Zola. L'ex allenatore israeliano del Chelsea ha voluto fortemente il 28enne tedesco, che ha raggiunto un accordo triennale a partire dal primo luglio. ''E' la prima firma di numerosi contratti che saranno siglati questa estate'', ha commentato uno dei proprietari del club, David Sullivan.