domenica 30 dicembre 2012

Ultime di mercato: è il giorno di ROCCHI all'Inter


È il giorno di Rocchi all’Inter, manca solo l’ufficialità. Le parti sono d’accordo, è arrivato anche il sì di Lotito, ultimo ostacolo da superare. Il bomber si trasferirà a Milano fino a giugno, guadagnerà 800 mila euro per sei mesi, alla Lazio andranno 400 mila euro, diventerà il vice di Milito.

In attacco restano da piazzare Kozak e Zarate: il primo piace al Pescara (gli abruzzesi potrebbero offrire Quintero in cambio), mentre l’argentino è stato proposto al Milan. Reparto arretrato: Diakitè suscita l’interesse del Liverpool. In entrata spunta Izet Hajrovic, esterno offensivo del Grassopphers.

Il Tempo

martedì 25 dicembre 2012

BUONE FESTE


Il secondo posto raggiunto in solitaria dalla Lazio nel turno che ha chiuso il 2012 galvanizza Stefano Mauri, che approfitta del 'magic moment' dei biancocelesti di Petkovic per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Il centrocampista ha fatto gli auguri ai tifosi, accompagnando il messaggio da una frecciata ai 'detrattori'.

"Tre punti in trasferta su un campo non facile, sorpasso all'Inter e 2° posto... Una grande Lazio, così forse cominceranno a parlare anche di noi... Forse...", questo il messaggio apparso sul sito ufficiale di Mauri in giornata e rivolto a chi non credeva nei capitolini.

Dopo aver lanciato la 'stoccata', per il numero sei assicura: "Auguro un buon Natale di cuore a tutti voi e ci rivediamo nel 2013... Pronti a ripartire alla grande!".

Mauri: "Forse ora parleranno anche di noi"


Il secondo posto raggiunto in solitaria dalla Lazio nel turno che ha chiuso il 2012 galvanizza Stefano Mauri, che approfitta del 'magic moment' dei biancocelesti di Petkovic per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Il centrocampista ha fatto gli auguri ai tifosi, accompagnando il messaggio da una frecciata ai 'detrattori'.

"Tre punti in trasferta su un campo non facile, sorpasso all'Inter e 2° posto... Una grande Lazio, così forse cominceranno a parlare anche di noi... Forse...", questo il messaggio apparso sul sito ufficiale di Mauri in giornata e rivolto a chi non credeva nei capitolini.

Dopo aver lanciato la 'stoccata', per il numero sei assicura: "Auguro un buon Natale di cuore a tutti voi e ci rivediamo nel 2013... Pronti a ripartire alla grande!".

SAMPDORIA-LAZIO 0-1


Sotto l'albero Petkovic si regala la piazza d'onore del campionato. La sua Lazio “sgambetta” anche l'ex-Delio Rossi rendendogli amaro il debutto sulla panchina di una Sampdoria volitiva ma dai limiti evidenti in ogni reparto. Un goal di Hernanes dopo 28' è più che sufficiente a sigillare il risultato. La sfida si consuma nei limiti dei padroni di casa e nella quadratura di ospiti che non devono fare gli straordinari per portarsi a casa quei tre punti che in trasferta gli mancavano dal viaggio a Pescara dello scorso 7 ottobre.

FORMAZIONI - Delio Rossi si presenta riportando in panchina Palombo (accolto da ovazioni) e proponendo un 4-3-1-2: Romero in porta; Berardi, Rossini, Gastaldello e Costa a sua diretta protezione, linea mediata composta da Munari, Krsticic e Obiang con Poli a ridosso del duo Eder-Icardi.

Petkovic schiera un 4-5-1 che prevede il portiere Marchetti sostenuto da Konko, Dias, Biava e Radu; a centrocampo vanno Hernanes, Mauri, Ledesma, Gonzalez e Luljc a supporto dell'unica punta Klose.

PRIMO TEMPO - Avvio attento, concentrato e vispo della Samp che cerca di affrettare i tempi impegnando seriamente Marchetti con tentativi di Krsticic e Eder. Per gran parte del tempo a spaventare i padroni di casa è solo Lulic: saetta di poco alta. Alla mezz'ora, però, proprio il bosniaco filtra in area surclassando Berardi e mettendo in mezzo un pallone sul quale si avventa Hernanes, rasoterra e rete che vale lo 0-1.

Lo svantaggio shakera le poche idee doriane e la reazione è più istinto che raziocinio. Di meglio gli ospiti non possono chiedere concedendosi il lusso di regalare a Gastaldello una chance, mal sfruttata, su azione d'angolo.

SECONDO TEMPO - Soriano rileva Krsticic seguito da Berardi sostituito da De Silvestri. La Samp, a cui ormai gli avversari sembrano aver preso le misure, gira spesso a vuoto. Icardi stavolta senza sostanza pare esserne l'emblema e Rossi provvede a cambiarlo con Pozzi.

Lui se non altro scalpitante al punto da dare, ad una ripresa tutt'altro che spettacolare, il primo vero sussulto: violento diagonale di destro a fil di palo. Sono appena trascorsi 30' minuti di un bolso braccio di ferro. Nel finale Petkovic fa rifiatare Hernanes dando spazio a Cavanda. L'occasione più nitida capita sui piedi di Konko, murato da Rossini al momento di colpire a colpo sicuro. Si vedono anche Ciani e Floccari per Mauri e Klose. Ma si tratta di comparsate o poco più.

CHIAVE - La smania dei blucerchiati di ben figurare innanzi al nuovo tecnico si scioglie contro il pragmatismo laziale.

MOVIOLA - Dirige senza troppi patemi, Rizzoli di Bologna. Parsimonioso nello dispensare i cartellini e adeguatamente supportato dai suoi assistenti.

Dalle Pagelle:

IL MIGLIORE - Senad Lulic. Sostituisce con grande impeto lo squalificato Candreva confezionando l'assist per la rete di Hernanes dopo una pregievole giocata.

IL PEGGIORE - Nenad Krsticic. Prova opaca per il serbo che non riesce a trovare la giusta collocazione in campo.

a cura di Manuel Auciello

venerdì 21 dicembre 2012

Formazioni Lazio-Sampdoria


Sembrava finito il momento difficile della Sampdoria dopo le vittorie contro Genoa e Bologna e il bel punto strappato a Firenze, ma le ultime due sconfitte con Udinese e Catania hanno fatto ripiombare i blucerchiati vicino alla zona rossa. Oggi i liguri vogliono chiudere l'anno solare della promozione in A facendo punti contro una Lazio in gran forma che non perde in campionato dai primi giorni di novembre e che ha affondato l'Inter seconda in classifica nell'ultimo turno.

I biancocelesti però devono fare i conti con una sorta di maledizione che non li vede vincitori a Marassi da più di 8 anni (settembre 2004): era la prima di campionato e quel giorno decise una rete di Di Canio, ma da quella volta si sono giocate altre sei partite tra Sampdoria e Lazio e la squadra genovese ha vinto cinque incontri e pareggiato una volta. In totale però i precedenti sono più equilibrati: nelle 46 sfide complessive i successi doriani sono 17 contro i 13 dei laziali, 16 i pareggi

QUI SAMPDORIA - Delio Rossi può far affidamento sull'intera rosa, eccezion fatta per lo squalificato Tissone e Maxi Lopez, ancora impegnato nel proprio iter riabilitativo. Al centro della difesa blucerchiata rientra dal 1' Gastaldello, Costa tornerà pertanto ad agire sulla fascia mancina.

QUI LAZIO - In occasione del match esterno contro la Sampdoria, Petkovic è intenzionato a confermare l'11 vittorioso contro l'Inter. A centrocampo verrà riproposto Lulic per via della squalifica inflitta a Candreva, mentre al centro della retroguardia Ciani è favorito su Dias. Durante l'allenamento del giovedì Biava ha rimediato una contusione al ginocchio ma dovrebbe essere regolarmente in campo. Nuovamente a disposizione Cavanda e Kozak.

PROBABILI FORMAZIONI

Sampdoria (4-4-2): Romero; Berardi, Rossini, Gastaldello, Costa; Krsticic, Maresca, Obiang, Poli; Eder, Icardi
A disp.: Da Costa, Berni, De Silvestri, Castellini, Mustafi, Soriano, Renan, Pozzi, Palombo, Poulsen, Estigarribia, Juan Antonio.
All.: Rossi
Squalificati: Tissone (1)
Indisponibili: Maxi Lopez, Munari

Lazio (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Ciani, Radu; Gonzalez, Hernanes, Ledesma, Mauri, Lulic; Klose
A disp.: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Dias, Cavanda, Diakite, Cana, Onazi, Floccari, Brocchi, Zarate, Kozak.
All.: Petkovic
Squalificati: Candreva (1)
Indisponibili: Ederson, Rocchi

giovedì 20 dicembre 2012

LAZIO-SIENA 1-1 (4-1 d.c.r.)



Continua la mala sorte del Siena all’Olimpico in cui non ha mai battuto la Lazio: il sogno s’infrange al 95’ quando Ciani riporta le squadre sul pareggio. L’eroe della serata non può che essere Juan Pablo Carrizo che parando due rigori su tre conferma la sua fama di para-rigori (9 su 24 in carriera). Iachini stecca la prima con molto rammarico: Larrondo si divora il possibile 0-2 al 93’, e capitan Vergassola sciupa un’altra nitidissima occasione al 109’. Alla fine saranno i laziali a passare il turno, ai quarti di finale incontreranno il Catania.

FORMAZIONI – Ampio turnover per entrambe le formazioni. Petković sperimenta la difesa a tre con Diakité-Cana-Ciani a proteggere Carrizo, a centrocampo spazio per Brocchi e Onazi, ma il tecnico non vuole rinunciare a Hernanes, incursore alle spalle di Floccari e Kozák. Da segnalare la mancata convocazione di Mauro Zarate ormai fuori rosa.

Il primo Siena del subentrante Iachini, all’esordio sulla panchina toscana, si presenta con un 5-3-2, evoluzione della difesa a tre di Cosmi con l’inserimento di Belmonte e Del Grosso sulle fasce, D’Agostino a sviluppare il gioco per la coppia offensiva Bogdani-Reginaldo.

PRIMO TEMPO – La sceneggiatura è quella di un film visto troppe volte, la Lazio di Petković vuole essere padrona del campo mentre il piccolo Siena non può che chiudersi a riccio e sperare in qualche contropiede, ma il gioco fatica a decollare. Quel che più si avvicina a una situazione da rete arriva sempre da palla inattiva. Il colpo di testa di Ciani al 7’ arriva da un corner e si spegne lentamente sul fondo, al quarto d’ora ci prova D’Agostino su punizione, ma il suo sinistro termina ampiamente a lato.

Per assistere a qualcosa di veramente buono bisogna avvolgere il nastro alla mezz’ora quando un invitante lancio di Brocchi lancia Floccari, l’attaccante laziale lascia sfilare il pallone e libera un gran tiro sul primo palo. Ma è decisiva la deviazione del romano Farelli che sventa il pericolo. Poco altro nel finale.

SECONDO TEMPO – Stavolta la grande noia s’interrompe al 56’ quando Valiani spaventa Carrizo con un tiro ravvicinato ma la risposta dell’argentino è tempestiva, sul pallone vagante spazza Ciani ma il suo rinvio colpisce Cana e il pallone carambola nella propria rete. Così il Siena si porta in vantaggio e inizia a creare qualcosa di interessante.

Prima ci prova Larrondo, appena subentrato, ma il suo tiro è troppo centrale; pochi minuti dopo è il turno di Belmonte che si ritrova solo in area e calcia al volo su un traversone da sinistra ma il suo tiro esce dalle parti della bandierina. I padroni di casa si affacciano al 69’ quando Cavanda ci prova di testa, ma la Lazio del secondo tempo sembra un’altra squadra, poco dopo è ancora la Robur a sfiorare il raddoppio.

Reginaldo tenta il destro, il portiere laziale non trattiene, si avventa sulla sfera Larrondo ma Carrizo riesce a bloccare il pallone in due tempi. Nel finale i laziali si sbilanciano, Petković all’83’ toglie Diakité e inserisce il giovane attaccante Rozzi ma la manovra s’impantana nella torbida difesa toscana. Al 93’ Reginaldo sfrutta un pertugio nella compagine capitolina per lanciare a rete Larrondo ma nel face-to-face con Carrizo l’attaccante del Siena non sa fare di meglio che tirargli addosso. Errore pesantissimo, a 30’’ dalla fine Cavanda crossa per la testa di Ciani che indisturbato può realizzare il pareggio.

SUPPLEMENTARI – Dopo un monologo biancoceleste, al 95’ Reginaldo riceve palla a due passi dal portiere e senza marcatura alcuna, ma il brasiliano (in posizione di fuorigioco non ravvisata) colpisce male e manda il pallone alle stelle. Al 109’ il Siena ha un’altra nitida occasione da goal, ancora Reginaldo manda Vergassola a tu per tu con Carrizo, ma il centrocampista della Robur si allunga il pallone e Carrizo chiude lo specchio della porta respingendo il tiro ritardato di Vergassola.

RIGORI – Decisivo Carrizo che sul 2-1 per la Lazio para su Vergassola e subito dopo sul lato opposto smanaccia il tiro di Larrondo che finisce sul palo. Il tiro della vittoria è di Kozák: Farelli respinge il pallone che però rotola nella porta. Continua la tradizione vincente del portiere argentino della Lazio che salva la Lazio.

CHIAVE – Iachini dopo un paio di allenamenti non avrebbe mai avuto il tempo di dare un’identità alla sua squadra, si è limitato a modularla con un atteggiamento difensivo: copertissimo al centro e rapido nei contropiedi, la cosa ha funzionato per 94 minuti. Negli ultimi minuti nella Lazio erano saltati tutti gli schemi, e il tutto per tutto.

MOVIOLA – Giacomelli lascia scorrere al 79’ quando Contini colpisce Kozák al limite dell’area disinteressandosi del pallone, poteva starci la punizione (da valutare se il contatto fosse dentro o fuori area). Stessa decisione un paio di minuti più tardi sul contatto Paci-Kozak, ma l’impressione è che l’intervento possa essere considerato lecito. Idem all’85’: Floccari cade marcato da Neto, sembra esserci una lieve trattenuta, ma bisognerebbe esaminarne l’entità. Probabilmente nel complesso potrebbe essere considerato almeno un rigore negato ai padroni di casa.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Carrizo. E' l'eroe di giornata: mantiene a galla i suoi nei primi 90 minuti ed è decisivo poi su Vergassola nei supplementari; Nei rigori dice di no a Vergassola e Larrondo.

IL PEGGIORE - Larrondo. Riesce a dare maggiore vivacità all'attacco bianconero rispetto a Bogdani, ma non sfrutta poco prima del goal di Ciani, un'occasione davanti a Carrizo che alla fine, gli devia sul palo uno dei calci di rigore finali.

domenica 16 dicembre 2012

Ledesma: "Mentalità giusta"


Soffertissima, ma alla fine la vittoria che proietta la Lazio al terzo posto è arrivata. Klose 'mata' l'Inter e non spegne i sogni biancocelesti d'altissima classifica. L'entusiasmo regna sovrano, come quello di Cristian Ledesma.

"Credo sia una vittoria meritata - dice a 'Sky' il centrocampista italo-argentino - nel primo tempo abbiamo sbagliato qualche occasione di troppo, nella ripresa abbiamo creato altre palle goal. Siamo più squadra dell'Inter, che punta molto sulle individualità".

Ancora una volta, la Lazio vola appoggiandosi sulle spalle - e sui piedi - di Miro Klose. "Ma non siamo dipendenti da lui - dice ancora Ledesma - e se Petkovic lo ha detto non credo che lo pensasse veramente. L'importante è metterlo nelle condizioni giuste per segnare".

"Stiamo bene - continua il laziale - e abbiamo acquisito la mentalità giusta, questa è la cosa più importante. Partita dopo partita stiamo dimostrando che lassù ci possiamo stare anche noi. La Juve? Non esistono partite facili, nemmeno per loro".

LAZIO-INTER 1-0...ci pensa Miro


Finisce col risultato di 1-0 il match dell’Olimpico tra Lazio e Inter. Dopo un primo tempo noioso, la ripresa è più bella da vedere e sorride alla formazione di casa, che conquista i tre punti in virtù di un goal di Miroslav Klose. Tante occasioni da goal per l’Inter, che ha colpito due pali, ma zero punti.

FORMAZIONI - Il tecnico biancoceleste Petkovic conferma il 4-5-1. Mauri, Gonzalez, Ledesma, Hernanes e Lulic supportano l’unica punta Klose. Niente tridente per l’Inter. Stramaccioni tiene fuori Palacio e, nel 4-3-1-2, consegna a Guarìn le chiavi della trequarti alle spalle di Milito e Cassano.

PRIMO TEMPO - Entrambe le squadre provano a fare la partita senza, però, riuscire a rendersi pericolose prima del 26’, minuto in cui Ledesma non inquadra la porta con un tiro dalla distanza. Pochi minuti dopo l’Inter va vicina al goal su palla inattiva con un bel colpo di testa di Ranocchia.
E’, in teoria, l’ultima azione di un primo tempo abbastanza noioso, che ha visto una leggera supremazia territoriale da parte dei padroni di casa ma poche occasioni degne di nota.

SECONDO TEMPO - Dopo circa 10 noiosi minuti della seconda frazione le squadre cominciano ad allungarsi. Prova ad approfittarne Guarìn con una giocata personale conclusa con una conclusione di mancino che termina a lato. Lo stesso colombiano colpisce il palo di destro a metà tempo. Stessa sorte per il tiro di Cassano di qualche minuto più tardi, sul quale è provvidenziale Marchetti, che compie poi un miracolo sulla successiva conclusione a botta sicura di Nagatomo. A provarci è anche Palacio, che di piatto sfiora il palo. L’Inter produce il suo massimo sforzo, ma la Lazio si salva con fortuna.

I biancocelesti non stanno a guardare e rispondono con Klose. Il campione tedesco sbaglia due volte sottoporta ma alla terza palla che capita sui suoi piedi in area batte Handanovic con un diagonale chirurgico, siglando il goal che decide la gara.

CHIAVE - Dopo un primo tempo particolarmente equilibrato, la ripresa ha offerto maggiore spettacolo. L’Inter ha avuto diverse occasioni ma non ha saputo sfruttarle. La Lazio, al contrario, è riuscita a trovare il goal con Klose e a portare a casa l’intera posta in palio.

MOVIOLA - Al 40’ episodio dubbio: su un cross lungo, Klose inciampa sui piedi di Pereira. L’arbitro Mazzoleni lascia giustamente proseguire: il danno procurato c’è ma è involontario e non provocato da eccesso di foga. Nella ripresa proteste dell'Inter per un tre contro due fermato dall'arbitro per un fallo di Milito su Biava.

Le Pagelle

IL MIGLIORE - Klose. Lotta e sgomita contro l'intera difesa nerazzurra. Sbaglia una volta davanti ad Handanovic, non la seconda che permette alla Lazio di portare a casa il bottino pieno.

IL PEGGIORE - Milito. Gira molto a largo alla ricerca di qualche palla giocabile che puntualmente non arriva. Anche lui, però, non si dà molto da fare.

martedì 11 dicembre 2012

Matuzalem-Lazio: scritta la parola"fine"


Cronaca di un addio annunciato: la 'storia' tra Matuzalem e la Lazio è ormai ai titoli di coda. A confermarlo è lo stesso giocatore, intervistato in esclusiva da 'Lazionews.eu': "Voglio ringraziare tutti i tifosi della Lazio perché in tutti questi anni mi hanno sempre sostenuto ed applaudito. La Lazio mi resterà nel cuore, voglio però anche ringraziare per il sostegno il d.s. Igli Tare: mi è stato vicino e questo l'ho apprezzato molto. Mi dispiace concludere così la mia avventura in biancoleste ma ormai non poteva finire diversamente. Ho vissuto 4 anni meravilgiosi a Roma e la Supercoppa di Pechino resterà il ricordo più bello ed indelebile. Ho letto che il presidente Lotito dice che ho bisogno di iodio…..a lui consiglio invece una cura di fosforo…".

Manuel Auciello

BOLOGNA-LAZIO 0-0


Congelate sullo 0-0, Bologna e Lazio pensano più a coprirsi che ad attaccare. erano 22 anni che le due squadre non pareggiavano. Espulso per doppia ammonizione Kozak. Bologna più pimpante dei biancocelesti.

FORMAZIONI - Bologna con la difesa a 4 e Kone e Diamanti dietro a Gilardino. Lazio con Klose in panchina e Kozak in campo. Lunga per entrambi la lista degli infortunati, ma perlomeno nessuno squalificato.

PRIMO TEMPO - Nella notte gelida del Dall'Ara anche il risultato tra Bologna e Lazio resta congelato. Taider si sistema su Ledesma sin dalle prime battute di gioco per cercare subito la marcatura a uomo. Passano tre minuti quando Gilardino imbecca Diamanti, solo a centro area, il quale si coordina bene, ma manda fuori di poco. Il Bologna é coraggioso e pressa molto alto per buona parte del primo tempo. Pioli l'ha pensata bene quella di lasciare un uomo fisso su Ledesma, dato che l'intera impostazione di gioco della Lazio ne risente. Candreva fa sentire che anche la Lazio c'é, impegnando Agliardi nella prima parata della serata al quarto d'ora.

Buono il lavoro svolto dai due centrali difensivi del Bologna, che di fatto arginano le manovre dei due centrocampisti avanzati di Petkovic e bloccano le incursioni degli attaccanti. Stesso discorso per Biava e Ciani che annullano qualsiasi intenzione di Gilardino. Al 44' Agliardi salva il risultato su Biava che si è improvvisato centravanti in un'azione un po' confusa. Bella prova di riflessi del portiere bolognese, piccato ultimamente dalle voci di mercato.

SECONDO TEMPO - La Lazio si fa attendere sul campo e una bordata di fischi l'accoglie al suo ritorno dagli spogliatoi. Perez non ce la fa e al suo posto entra Guarente. L'atteggiamento offensivo del Bologna é proprio quello che vuole Pioli, la Lazio dal canto suo non riesce ad aumentare il ritmo e resta schiacciata indietro, salvo alterne incursioni nell'area rossoblù. La difesa laziale si lamenta con il proprio centrocampo reo di non fare abbastanza filtro. Guarente, su spunto delizioso di Gilardino, colpisce di collo pieno dalla distanza, ma non centra lo specchio della porta.

Bologna ancora pericolosissimo con Taider e Gilardino che confezionano un'altra golosa occasione, che però mancano di un soffio. Hernanes dà il là al risveglio laziale che in due azioni ravvicinate mette in guardia la retroguardia bolognese. Lulic al posto di Gonzalez che gioca esterno a sinistra facendo accentrare Mauri.

Entra Klose (al posto di Candreva) e Pioli passa alla difesa a tre, esce anche Kone ed entra Morleo. Bologna ancora più pericoloso della Lazio all'82', con Gilardino che fa stendere tutto Marchetti. Kozak incappa nel secondo giallo con un brutto fallo su Taider e viene espulso. Pioli se la gioca subito facendo entrare un giocatore offensivo come Pasquato e togliendo Krhin. E proprio il neoentrato Pasquato costringe Marchetti ad una super parata su tiro dalla distanza per evitare di prendere goal.

LA CHIAVE - Entrambe le squadre hanno fatto più attenzione alla fase difensiva che a quella offensiva.

MOVIOLA - Ciani reclama per un fallo di Cherubin in area, ma viene ignorato, Cavanda ammonito deve saltare la prossima partita contro l'Inter, nessuno protesta sulla doppia ammonizione che porta all'espulsione di Kozak.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Agliardi. Aveva abituato i propri tifosi a prestazione tutt'altro che entusiasmanti, ma oggi l'estremo bolognese non ha sbagliato un intervento dando sicurezza a tutto il reparto.

IL PEGGIORE - Kozak. Peggiore in campo. Bloccato dalla coppia nordica Sorensen-Antonsson non ne azzecca una. Non è quello che ci ha finora deliziato in Europa League. Petkovic inspegabilmente lo premia facendogli giocare tutti i 90 minuti ma lui, testardo, preferisce essere il primo dei suoi ad entrare negli spogliatoi e si prende un doppio giallo a tre dal termine.

domenica 9 dicembre 2012

Aspettando Bologna-Lazio...


Pioli ritrova Sorensen, Petkovic deve decidere se rischiare Klose: queste le principali novità sulle probabili formazioni di Bologna-Lazio, in programma domani sera al Dall’Ara. Messo in cassaforte il primo posto nel girone di Europa League con il poker di Maribor, i biancocelesti si rituffano in campionato con l’obiettivo di dare continuità ai recenti risultati positivi: sfruttando gli scontri diretti di Milano e Roma, Mauri e compagni potrebbero riavvicinarsi alle zone altissime della classifica. Il Bologna, però, è squadra da prendere con le molle, soprattutto davanti ai propri tifosi: dopo il ko di fine ottobre contro l’Inter, in casa i rossoblù hanno sempre fatto bene, raccogliendo sette punti in tre partite. Fischio d’inizio domani alle ore 21, arbitro Antonio Damato di Barletta. Diretta tv su Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1 e Premium Calcio.

Bologna – Salvo sorprese dell’ultim’ora, Sorensen farà parte dell’undici titolare: con il recupero del centrale danese, Pioli tornerà alla difesa a tre. Rispetto al match con l’Atalanta, il tecnico ritrova sia Garics (che ha superato i guai muscolari) che Morleo (che ha scontato la squalifica): il primo dovrebbe soffiare il posto a Motta sull’out di destra, il secondo si muoverà dalla parte opposta. Senza Gabbiadini, appiedato dal Giudice Sportivo, Gilardino agirà da unica punta: alle sue spalle ci sarà Diamanti, con Kone pronto a dare una mano.
Questa la probabile formazione (3-4-2-1): Agliardi; Antonsson, Sørensen, Cherubin; Garics, Taider, Perez, Morleo; Diamanti, Kone; Gilardino.
A disposizione: Stojanovic, Malagoli, Motta, Carvalho, Radakovic, Krhin, Abero, Pulzetti, Pazienza, Guarente, Pasquato, Paponi. All. Pioli.
Squalificati: Portanova (fino al 10/12/2012), Gabbiadini (1).
Indisponibili: Gimenez, Acquafresca, Curci, Lombardi, Natali.

Lazio – Lo schieramento con tre difensori, adottato in Europa League, è pronto a tornare in soffitta: al Dall’Ara Petkovic si affiderà al consueto modulo con quattro difensori, cinque centrocampisti ed una punta. Rispetto alla sfida contro il Parma, il tecnico rischia di dover rinunciare a Klose: il tedesco ha ripreso ad allenarsi con i compagni e potrebbe stringere i denti, ma Floccari e Kozak restano in preallarme. Per il resto, confermata la squadra di domenica scorsa: Cavanda e Ciani sostituiranno gli infortunati Konko e Dias, in mezzo al campo ci sarà ancora Gonzalez.
Questa la probabile formazione (4-5-1): Bizzarri; Cavanda, Biava, Ciani, Radu; Candreva, Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Mauri; Klose.
A disposizione: Carrizo, Scarfagna, Zauri, Diakité, Scaloni, Ederson, Stankevicius, Cana, Onazi, Lulic, Floccari, Kozak, Rozzi. All. Petkovic.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Brocchi, Zarate, Dias, Rocchi, Marchetti, Konko.

sabato 8 dicembre 2012

Radu si è sposato oggi. Auguri!


Presso la chiesa di santa Maria in Tempula, questo pomeriggio, si è sposato con rito civile il giocatore della Lazio Radu. A officiare la cerimonia, il delegato allo sport di Roma Capitale Alessandro Cochi e Roberto Bianchini.

Tanti Auguri dal Popolo Laziale.

venerdì 7 dicembre 2012

Classifiche finali dei gironi e possibili avversari per la Lazio

Può essere l'anno del riscatto in Europa League. L'Italia arriva alla fase ad eliminazione diretta con tre italiane su quattro pronte a dare battaglia. Dal 14 febbraio 2013, Lazio, Inter e Napoli proveranno a dare l'assalto ad un trofeo che manca da troppi anni al nostro calcio.

Il 20 dicembre, alle 14.00, nel quartier generale Uefa di Nyon si definiranno gli accoppiamenti de sedicesimi di finale (ampia copertura in diretta su Goal.com). Le 24 squadre qualificate, alle quali si aggiungono le otto retrocesse dalla Champions, saranno divise in due gruppi: le vincenti dei gironi più le migliori quattro retrocesse e le seconde classificate più le peggiori retrocesse.

La griglia si compone dunque così:
La procedura del sorteggio è la solita della fase post-gironi: non potranno essere accoppiate squadre della stessa nazione o provenienti dal medesimo gruppo. Semplice, dunque, tracciare la lista delle possibili avversarie delle nostre rappresentanti.
La Lazio, unica ad essersi qualificata come prima, potrebbe essere clamorosamente beffata con un sorteggio scomodo. Occhio all'Atletico Madrid - detentore del trofeo già affrontato la passata stagione -, temibili anche Anzhi, Newcastle e Bayer Leverkusen. Tra le retrocesse dalla Champions attenzione speciale per l'Ajax. Preoccupa di meno, oggi, la polveriera Zenit.


MARIBOR-LAZIO 1-4...è primo posto


Goleada, tanto divertimento, e un primo posto in cassaforte: la Lazio conferma il proprio magic moment anche in Slovenia, travolge il malcapitato Maribor e chiude al comando il gruppo J. Grande partita di Floccari: il centravanti segna due goal, di cui uno – il secondo – fenomenale. Il resto lo fanno Kozak, Radu e un eccellente Ederson. Handanovic, poi, limita un passivo che per i padroni di casa avrebbe potuto assumere proporzioni gigantesche, prima che nel finale Marcio Tavares segni l’inutile 1-4. Insomma, questa Lazio è solo allegria.

FORMAZIONI – Milanic si affida a un 4-2-3-1: Beric è l’unica punta, dietro di lui agiscono i talentuosi e mobili Marcio Tavares, Mezga e Ibrahimi. In porta c’è Jasmin Handanovic, cugino dell’interista Samir ed ex numero 1 di Empoli e Mantova. Petkovic fa turnover e dà una chance in attacco a Floccari e Kozak. Cana ancora centrale difensivo con Ciani, Ederson titolare in mezzo al campo. Out Ledesma.

PRIMO TEMPO – Che per il Maribor sarà un disastro non lo si capisce sin da subito. Gli sloveni tentano di costruire gioco, anche se si arenano immancabilmente una volta giunti nei pressi della difesa laziale. Mentre la formazione di Petkovic è mortifera là davanti: 16’, assist al bacio di Ederson e Kozak supera Jasmin Handanovic con un lob morbidissimo per l’1-0.

È l’inizio di una valanga che si scatenerà sui malcapitati sloveni. Tempo altri 16 minuti e Radu, di testa, indirizza in rete il calcio d’angolo di Hernanes, scaturito da una parata di Handanovic sullo scatenato Ederson. Non basta? Ecco il 3-0 del 38’: contropiede veloce della Lazio, tocco di Ederson per Floccari che segna col sinistro e manda un messaggio a Petkovic.

La gara, come si può capire, è già chiusa prima che le squadre rientrino nell’intervallo. Solo negli ultimi minuti del primo tempo, comunque, il Maribor trova la forza per rendersi pericoloso: Bizzarri dice di no al lanciato Marcio Tavares, poi Cvijanovic colpisce la traversa con una conclusione da fuori area dopo un uscita sbagliata del numero 1 argentino.

SECONDO TEMPO – Un goal nel finale di prima frazione degli sloveni avrebbe forse riaperto l’incontro, chi lo sa. A chiuderlo a doppia mandata ci pensa ancora Floccari: strepitoso il secondo goal messo a segno dall’ex parmense, che parte dalla propria metà campo, supera tutti gli avversari che gli si parano di fronte e batte ancora Handanovic con un preciso sinistro.

Da lì, la Lazio pensa soprattutto a non prendere goal e a divertirsi. La squadra di Petkovic giostra il pallone a proprio piacimento e sfiora ancora la rete: Floccari, Ciani, Cana e Ederson attentano alla porta del povero Handanovic, che si salva come può. Il collega Bizzarri non è da meno: grande, la sua respinta sulla conclusione da fuori del neo entrato Dodlek.

Nel finale il Maribor va in goal, ma non esulta nessuno: la soddisfazione personale se la prende il brasiliano Marcio Tavares, tra i meno peggio tra i padroni di casa, che batte Bizzarri dopo una bella azione a tutto dribbling. Non serve a nulla, se non all’onore. La Lazio si prende tutto: dopo la qualificazione c’è l’ennesimo trionfo, e pure un primo posto da non sottovalutare in chiave sorteggi.

CHIAVE – Il tremendo uno-due di Radu e Floccari chiude un match forse mai davvero aperto, ma fino a quel momento il Maribor qualche ambizione poteva anche metterla in mostra. Dopo, non più.

MOVIOLA – Un paio di offside mal fischiati agli avanti laziali all’inizio di partita, ma per il resto l’ungherese Vad non ha difficoltà nell’arbitrare una gara senza storia.

Dalle pagelle

IL MIGLIORE - Floccari. La rete del 4-0 è uno spettacolo di potenza, tecnica e velocità: se l'avesse fatto Messi se ne parlerebbe per una settimana. Imprendibile per tutta la partita.

IL PEGGIORE - Beric. Calcia verso la porta solo una volta: destro parato senza problemi da Bizzarri. Dato che spiega tutto.

mercoledì 5 dicembre 2012

Petko non si accontenta «Vincere per arrivare in testa al girone»


ROMA - «Giocheremo contro una squadra forte in Slovenia, il Maribor darà tutto per vincere e noi dovremmo essere pronti per prendere questi tre punti e il primato nel girone. Dobbiamo giocare con intelligenza». La Lazio è già qualificata per i sedicesimi di Europa League, ma il tecnico Vladimir Petkovic non si accontenta e giovedì vuole chiudere in testa il girone J.

«I ragazzi hanno avuto due giorni di riposo, ci sarà un turnover ragionato, come prima del derby. Adesso voglio una squadra per competere e vincere», dichiara il bosniaco ai microfoni di Lazio Style Radio, commentando anche il match in programma tra Tottenham e Panathinaikos, l'altra sfida del girone. «Contro il Panathinaikos la favorita è il Tottenham - rileva -, ma i greci arrivano in un momento positivo e non è da escludere una sorpresa perchè con il cambio di allenatore sono in forma. Gli inglesi rimangono comunque in vantaggio e stanno andando bene anche in campionato. Sarà importante la preparazione mentale per una partita decisiva come questa».

Tra gli indisponibili per la trasferta slovena c'è anche Miroslav Klose che, dopo la visita in Germania che ha scongiurato un lungo stop, oggi è tornato a Formello a curare il risentimento muscolare alla coscia destra: l'obiettivo è recuperare almeno per il big match con l'Inter del 15 dicembre. «I dolori e guai muscolari sono sempre pieni di insidie, deve sentirsi al meglio e decidere quando rientrare - spiega Petkovic -. Mi ha assicurato che non è niente di grave, ci ho parlato ieri. Lui sa accorgersi dei problemi del suo corpo per evitare problemi più gravi».

Gli infortuni. Contro il Maribor non ci saranno neanche gli infortunati Dias, Brocchi e Konko. I tre oggi sono stati sottoposti a una visita di controllo in Paideia: il brasiliano spera di tornare a disposizione prima del 2013 mentre l'ex centrocampista di Milan e Fiorentina punta alla sfida con i nerazzurri. Konko, invece, soffre ancora per un'infiammazione a un piede ed è in dubbio anche per il posticipo di lunedì con il Bologna. Con l'auspicio di ben figurare giovedì in Europa, l'allenatore di Sarajevo si gode intanto il buon momento della sua Lazio battagliera. «È il mio spirito e cerco di trasmetterlo alla squadra - le sue parole -. Dobbiamo ancora migliorare e alzare ancora di piu l'asticella, ma questo equilibrio psico fisico è importante per ottenere risultati, per l'entusiasmo e per rialzarsi dopo una sconfitta importante come quella di Catania».

Fase positiva. Da quel match in poi i biancocelesti hanno inanellato, tra Europa e campionato, una striscia di sei risultati utili consecutivi: l'ultimo è stato il 2-1 rifilato a un Parma «in difficoltà, che si è giocato il tutto per tutto ma è stato comunque merito nostro aver concesso una sola occasione». Ma l'obiettivo è allungare la striscia sino in Slovenia.

Manuel Auciello

lunedì 3 dicembre 2012

IFFHS - La Lazio vola e sale al 33esimo posto..


ROMA - La Lazio vola, non solo in campionato. L'IFFHS,(l'istituto mondiale di storia e statistica del calcio) ha reso nota la classifica dei migliori 400 club al mondo, nel periodo compreso tra il 1° dicembre 2011 e il 30 novembre 2012. Il club più antico di Roma, guadagna 2 posizioni e passa dal 35esimo al 33esimo posto. Per guardare la classifica completa clicca qui(link sotto).
http://www.iffhs.de/?10f42e00fa2d17f73702fa3016e23c17f7370eff3702bb1c2bbb6f28f53512
Rob.Ma. - Cittaceleste.it

Una curiosità?..la Roma è 168esima!!!

Manuel A.

domenica 2 dicembre 2012

LAZIO-PARMA 2-1



Ripetersi è sempre più difficile, come si suol dire. La Lazio ce la fa: dopo il 3-0 di martedì all’Udinese, arriva anche il 2-1 al Parma. Ma che sofferenza: Biava e Klose sembrano chiudere il match già nel primo tempo, poi la squadra di Petkovic si svuota dopo l’uscita per infortunio del tedesco e rischia, nella ripresa, con il goal di Belfodil. Ma porta a casa i 3 punti e si issa, in attesa della Fiorentina, al quarto posto. L’Aquila vola sempre più in alto.

FORMAZIONI – Petkovic conferma il 4-1-4-1 che tante soddisfazioni ha dato fin qui. Due soli i cambi rispetto alla formazione che ha demolito l’Udinese: Bizzarri in porta al posto dell’infortunato Marchetti, Hernanes di nuovo titolare in luogo del connazionale Ederson. In avanti, ovviamente, Miro Klose. Donadoni non ha a disposizione Rosi e lo rimpiazza con Benalouane. Musacci titolare in mezzo al campo, nemmeno panchina per Valdes. Davanti, nel tridente, c’è anche Sansone, carnefice dell’Inter.

PRIMO TEMPO – Per 25 minuti, all’Olimpico vince la noia. A tentare con più convinzione è la Lazio, che imprime costantemente velocità e verticalità alle proprie iniziative. Ma i biancocelesti non superano l’attenta retroguardia piazzata da Donadoni, nonostante un Hernanes in palla. I ducali, dal canto loro, si avvicinano raramente all’area presidiata da Mirante

Poi, d’un tratto, due lampi accendono il match. Il primo, appunto, del 25’: calcio d’angolo di Candreva, e Biava è il più lesto a uscire da una mischia e scagliare il pallone sotto la traversa di Mirante; il secondo dopo 9 minuti, quando Klose mette in mostra ancora una volta il proprio killer instinct, anticipando il numero 1 gialloblu su illuminante tocco in profondità di Gonzalez.

Il Parma prova a reagire soltanto nel finale di tempo, ma sbatte costantemente contro il muro formato dalla difesa laziale. Semmai, i ducali possono recriminare per un paio di episodi in area. Nel più chiaro, Klose (uscito poi a poco dall’intervallo a causa di un guaio muscolare) colpisce la palla con la mano, ma Guida non assegna un rigore sacrosanto.

SECONDO TEMPO – L’inizio di ripresa pare non promettere nulla di buono per il Parma, in odore di goleada al passivo: Mirante è strepitoso nel ribattere la conclusione potente di Candreva, che sarebbe valsa i titoli di coda sul match. E proprio la parata del numero 1 gialloblu ridà fiato e speranze agli emiliani, che iniziano ad architettare progetti di rimonta.

Il primo mattone, in questo senso, viene posto al minuto 66: Sansone dribbla in slalom mezza retroguardia laziale e, in area di rigore, viene sgambettato da Mauri. Rigore solare, che compensa il Parma di quello non concesso nel primo tempo. Belfodil, incaricatosi della battuta nonostante il rigorista sia Marchionni, si fa murare da Bizzarri ma segna sulla ribattuta.

Il portiere argentino è fondamentale, qualche minuto dopo, nel negare il pari agli ospiti. Riflesso felino ancora su Belfodil, servito in area da Gobbi, e vantaggio conservato. Il 2-1 dura fino al termine, perché il Parma pecca di precisione in avanti e la Lazio non ha la forza di organizzare contropiedi veloci. E al 93’, quando Guida fischia tre volte, l’Olimpico esplode.

CHIAVE – I tifosi della Lazio devono ringraziare Albano Bizzarri. Il sostituto di Marchetti neutralizza la zampata a colpo sicuro di Belfodil, che qualche minuto prima aveva realizzato – su ribattuta – il rigore dell’1-2. Senza quell’intervento miracoloso, i biancocelesti si sarebbero trovati a ricostruire tutto daccapo.

MOVIOLA – Brutta prestazione, quella dell’arbitro Guida. I ducali protestano per un intervento sospetto in area di Ciani su Biabiany, ma soprattutto per un presunto rigore non concesso per mani di Klose. Solare l’altro penalty, quello che consente a Belfodil di andare a segno.

Dalle Pagelle

IL MIGLIORE - Candreva. Ci prova sempre, e da ogni posizione. Non trova il goal solo per difetto di mira e per una grande parata di Mirante.

IL PEGGIORE - Amauri. Un fantasma. Tocca pochissimi palloni, fa poco movimento, non è mai pericoloso dalle parti di Bizzarri. Donadoni lo toglie a inizio ripresa.