giovedì 20 dicembre 2012

LAZIO-SIENA 1-1 (4-1 d.c.r.)



Continua la mala sorte del Siena all’Olimpico in cui non ha mai battuto la Lazio: il sogno s’infrange al 95’ quando Ciani riporta le squadre sul pareggio. L’eroe della serata non può che essere Juan Pablo Carrizo che parando due rigori su tre conferma la sua fama di para-rigori (9 su 24 in carriera). Iachini stecca la prima con molto rammarico: Larrondo si divora il possibile 0-2 al 93’, e capitan Vergassola sciupa un’altra nitidissima occasione al 109’. Alla fine saranno i laziali a passare il turno, ai quarti di finale incontreranno il Catania.

FORMAZIONI – Ampio turnover per entrambe le formazioni. Petković sperimenta la difesa a tre con Diakité-Cana-Ciani a proteggere Carrizo, a centrocampo spazio per Brocchi e Onazi, ma il tecnico non vuole rinunciare a Hernanes, incursore alle spalle di Floccari e Kozák. Da segnalare la mancata convocazione di Mauro Zarate ormai fuori rosa.

Il primo Siena del subentrante Iachini, all’esordio sulla panchina toscana, si presenta con un 5-3-2, evoluzione della difesa a tre di Cosmi con l’inserimento di Belmonte e Del Grosso sulle fasce, D’Agostino a sviluppare il gioco per la coppia offensiva Bogdani-Reginaldo.

PRIMO TEMPO – La sceneggiatura è quella di un film visto troppe volte, la Lazio di Petković vuole essere padrona del campo mentre il piccolo Siena non può che chiudersi a riccio e sperare in qualche contropiede, ma il gioco fatica a decollare. Quel che più si avvicina a una situazione da rete arriva sempre da palla inattiva. Il colpo di testa di Ciani al 7’ arriva da un corner e si spegne lentamente sul fondo, al quarto d’ora ci prova D’Agostino su punizione, ma il suo sinistro termina ampiamente a lato.

Per assistere a qualcosa di veramente buono bisogna avvolgere il nastro alla mezz’ora quando un invitante lancio di Brocchi lancia Floccari, l’attaccante laziale lascia sfilare il pallone e libera un gran tiro sul primo palo. Ma è decisiva la deviazione del romano Farelli che sventa il pericolo. Poco altro nel finale.

SECONDO TEMPO – Stavolta la grande noia s’interrompe al 56’ quando Valiani spaventa Carrizo con un tiro ravvicinato ma la risposta dell’argentino è tempestiva, sul pallone vagante spazza Ciani ma il suo rinvio colpisce Cana e il pallone carambola nella propria rete. Così il Siena si porta in vantaggio e inizia a creare qualcosa di interessante.

Prima ci prova Larrondo, appena subentrato, ma il suo tiro è troppo centrale; pochi minuti dopo è il turno di Belmonte che si ritrova solo in area e calcia al volo su un traversone da sinistra ma il suo tiro esce dalle parti della bandierina. I padroni di casa si affacciano al 69’ quando Cavanda ci prova di testa, ma la Lazio del secondo tempo sembra un’altra squadra, poco dopo è ancora la Robur a sfiorare il raddoppio.

Reginaldo tenta il destro, il portiere laziale non trattiene, si avventa sulla sfera Larrondo ma Carrizo riesce a bloccare il pallone in due tempi. Nel finale i laziali si sbilanciano, Petković all’83’ toglie Diakité e inserisce il giovane attaccante Rozzi ma la manovra s’impantana nella torbida difesa toscana. Al 93’ Reginaldo sfrutta un pertugio nella compagine capitolina per lanciare a rete Larrondo ma nel face-to-face con Carrizo l’attaccante del Siena non sa fare di meglio che tirargli addosso. Errore pesantissimo, a 30’’ dalla fine Cavanda crossa per la testa di Ciani che indisturbato può realizzare il pareggio.

SUPPLEMENTARI – Dopo un monologo biancoceleste, al 95’ Reginaldo riceve palla a due passi dal portiere e senza marcatura alcuna, ma il brasiliano (in posizione di fuorigioco non ravvisata) colpisce male e manda il pallone alle stelle. Al 109’ il Siena ha un’altra nitida occasione da goal, ancora Reginaldo manda Vergassola a tu per tu con Carrizo, ma il centrocampista della Robur si allunga il pallone e Carrizo chiude lo specchio della porta respingendo il tiro ritardato di Vergassola.

RIGORI – Decisivo Carrizo che sul 2-1 per la Lazio para su Vergassola e subito dopo sul lato opposto smanaccia il tiro di Larrondo che finisce sul palo. Il tiro della vittoria è di Kozák: Farelli respinge il pallone che però rotola nella porta. Continua la tradizione vincente del portiere argentino della Lazio che salva la Lazio.

CHIAVE – Iachini dopo un paio di allenamenti non avrebbe mai avuto il tempo di dare un’identità alla sua squadra, si è limitato a modularla con un atteggiamento difensivo: copertissimo al centro e rapido nei contropiedi, la cosa ha funzionato per 94 minuti. Negli ultimi minuti nella Lazio erano saltati tutti gli schemi, e il tutto per tutto.

MOVIOLA – Giacomelli lascia scorrere al 79’ quando Contini colpisce Kozák al limite dell’area disinteressandosi del pallone, poteva starci la punizione (da valutare se il contatto fosse dentro o fuori area). Stessa decisione un paio di minuti più tardi sul contatto Paci-Kozak, ma l’impressione è che l’intervento possa essere considerato lecito. Idem all’85’: Floccari cade marcato da Neto, sembra esserci una lieve trattenuta, ma bisognerebbe esaminarne l’entità. Probabilmente nel complesso potrebbe essere considerato almeno un rigore negato ai padroni di casa.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Carrizo. E' l'eroe di giornata: mantiene a galla i suoi nei primi 90 minuti ed è decisivo poi su Vergassola nei supplementari; Nei rigori dice di no a Vergassola e Larrondo.

IL PEGGIORE - Larrondo. Riesce a dare maggiore vivacità all'attacco bianconero rispetto a Bogdani, ma non sfrutta poco prima del goal di Ciani, un'occasione davanti a Carrizo che alla fine, gli devia sul palo uno dei calci di rigore finali.

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