mercoledì 27 febbraio 2013

Tegola Konko: fuori 6 settimane!



Petkovic ha già perso per lungo tempo Miro Klose e Cristian Brocchi e, come se non bastasse, adesso deve fare i conti con un altro stop importante: quello di Abdoulay Konko.

Il laterale francese si è fermato ieri nei primi minuti della sfida con il Pescara ed oggi, sul sito ufficiale della Lazio, è apparsa una nota che spiega quali sono le sue condizioni: "Nella giornata di oggi l'atleta Abdoulay Konko è stato sottoposto a controllo di risonanza magnetica presso la Clinica Paideia. Tale controllo ha evidenziato la presenza di una lesione di primo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro. I tempi previsti per il recupero sono di circa sei settimane".

Il club capitolino ha anche riassunto quella che è la situazione legata alle condizioni di Mauri: "Nella stessa giornata l'atleta Stefano Mauri è stato sottoposto a nuovo controllo della caviglia che ha evidenziato il miglioramento del quadro precedentemente diagnosticato".

Quella di Konko è ovviamente un’assenza pesante per la Lazio in un momento decisivo della stagione.

LAZIO-PESCARA 2-0



Nel Monday Night tutto facile per la Lazio di Petkovic, che con il minimo sforzo porta a casa 3 punti che le permettono di tornare al terzo posto solitario ed accorciare sul Napoli secondo in classifica. Partita 'tranquilla' per i biancocelesti, gestita ottimamente e chiusa con due eurogol dalla distanza. Il Pescara non deve certo trovare punti in questo tipo di partite e forse non ci prova neanche più di tanto, vista la prestazione anonima degli uomini di Bergodi.

FORMAZIONI - Lazio e Pescara si presentano a questa sfida con molti problemi di formazione. Tra i biancocelesti, che ritornano al modulo classico di inizio stagione (4-1-4-1), ancora out Mauri e Klose per infortunio e Ciani che sconta un turno di squalifica. Fuori per un turno di riposo dopo gli sforzi di coppa Biava che lascia il posto a Cana in coppia con Dias davanti a Marchetti, mentre sugli esterni ci sono Radu e Konko. Rientra Ledesma a far da boa tra difesa e centrocampo lasciando la manovra nelle mani di Hernanes coaudiuvato da Gonzales al centro, con Candreva e Lulic sugli esterni. Confermato ancora in attacco come unica punta Floccari.

Assenze pesanti anche per il Pescara che deve fare a meno di Zanon, Blasi e Weiss per squalifica oltre che di Quintero, Sforzini e Togni per problemi fisici. Prudente lo schieramento di mister Bergodi che si presenta all'Olimpico con un 5-3-2 con la novità Pelizzoli tra i pali dietro i centrali Capuano, Bocchetti e Cosic, esterni bassi Zauri (ex Lazio) e Balzano. Centrocampo affidato al trio Cascione, Bjarnason, Rizzo, in avanti Celik affianca Abbruscato.

PRIMO TEMPO - In un'Olimpico semi-deserto, Lazio e Pescara iniziano la gara studiandosi a vicenda, ma la formazione biancoceleste perde dopo 4 minuti Konko per una botta al ginocchio, al suo posto Pereirinha. Prima palla-goal per i biancocelesti al 13', con Floccari che in piena area di rigore va vicino alla rete con una bella rovesciata che sfila vicino al palo della porta difesa da Pelizzoli.

Gara avara di vere emozioni ma solo di sporadiche conclusioni da fuori area senza mai impensierire i due estremi difensori. Il dominio della Lazio è comunque netto e a sbloccare la partita ci pensa al 29' Radu, al suo primo goal in Serie A, che approfitta di un gran cambio gioco dalla destra, Lulic controlla e appoggia apppena fuori area dove il difensore rumeno fa partire un sinistro che si infila sotto l'incrocio di pali.

Sbloccata la gara la Lazio comincia a gestire il gioco ed approfittando del Pescara ormai in confusione, sigla la seconda rete, questa volta con Lulic che dopo l'assist dell'1-0 al 35' calcia di destro ancora all'incrocio fulminando l'incolpevole portiere abruzzese. Dieci minuti finali del primo tempo in completo controllo della formazione di Petkovic, che non corre alcun pericolo.

SECONDO TEMPO - La ripresa inizia come era finito il primo tempo, con ritmi bassissimi e Lazio pronta ad approfittare di eventuali svarioni della difesa del Pescara, che con due clamorosi errori regala alla Lazio le occasioni per portare a tre le proprie segnature, ma Lulic e Floccari non ne approfittano.

Girandola di sostituzioni nell'ultima mezzora di gara, con il ritorno al calcio giocato di Peppe Sculli per il Pescara e minutaggio nella Lazio per Onazi ed Ederson. Completa gestione senza problemi del risultato sino al 93' per la Lazio, con la partita che non regala altre emozioni.

LA CHIAVE - L'infortunio di Konko ha portato la Lazio a sfruttare maggiormente la fascia sinistra non avendo grande fluidità di manovra sulla destra con Pereirinha ed è proprio da quella parte che arrivano i 2 goal dei biancocelesti, con anche un Lulic quasi ritrovato.

MOVIOLA - Forse non capita spesso in Serie A, ma in questi 93' non ci sono stati clamorosi o curiosi casi da moviola.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Lulic. Inizia con qualche balbettio ma poi trova un missile per far vedere al compagno Radu che lui non è da meno. Nella ripresa continua a scartavetrare la fascia sinistra. Ottimo match per lui.

IL PEGGIORE - Abbruscato. Non s'intende col compagni di reparto. Sempre solo, cerca poche volte di farsi vedere.

lunedì 25 febbraio 2013

Formazioni di Lazio-Pescara



ROMA – Lazio e Pescara scendono in campo in questo lunedì di campionato per andare a disputare la loro 26esima giornata di campionato. Gli uomini di Petkovic dovranno vincere per riprendersi il terzo posto solitario in campionato, e per questo il serbo nonostante le fatiche di coppa dovrebbe schierare la formazione tipo. Nel Pescara probabile la sorpresa Abbruscato in avanti. Ecco le probabili formazioni .

Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu; Ledesma; Gonzalez, Hernanes, Candreva, Lulic; Floccari. All: Petkovic

Pescara (4-4-2-): Perin; Balzano, Bianchi Arce, Cosic, Modesto; Bjarnason, D’Agostino, Rizzo, Cascione; Caraglio, Abbruscato. All: Bergodi

venerdì 22 febbraio 2013

Ottavi di Europa League: la Lazio affronterà lo Stoccarda



Dopo l'abbuffata di gare valevoli per i sedicesimi di finale, l'Europa League continua la propria opera di selezione verso la finale di Amsterdam. È ora il turno degli ottavi di finale, dove a rappresentare l'Italia ci saranno Inter e Lazio.

La squadra di Stramaccioni se la vedrà contro i temibili inglesi del Tottenham, che hanno eliminato negli ultimi secondi il Lione. Sfida che riporta alla mente la fase a gironi della Champions League 2010-11, quando Gareth Bale fece il fenomeno ridicolizzando Maicon e la difesa nerazzurra.

Per quanto riguarda i biancocelesti, ecco un'altra tedesca sulla strada verso la gloria: dopo aver eliminato il Borussia Mönchengladbach, è lo Stoccarda il prossimo avversario degli uomini di Petkovic. Ostacolo che non appare insormontabile.

Incerti gli accoppiamenti tra Anzhi e Newcastle e tra Benfica e Bordeaux, mentre Fenerbahce, Zenit e Rubin Kazan paiono aver qualcosa in più rispetto a Viktoria Plzen, Basilea e Levante, così come il Chelsea sulla Steaua Bucarest.

In totale, sono rimaste in corsa tre squadre inglesi e tre russe. L'Italia se la cava invece con due rappresentanti. Completano il quadro una squadra francese, una portoghese, una ceca, una svizzera, una spagnola, una romena, una turca e una tedesca.

Lazio-Borussia M'Gladbach 2-0



Bastava il pari, la Lazio non si è accontentata. Complice una difesa del Borussia Monchegladbach traballante, la formazione biancoceleste ha battuto il club tedesco per 2-0 grazie alle reti di Candreva e Gonzalez qualificandosi agli ottavi di Europa League, dove affronterà lo Stoccarda. Una vittoria che risolleva il morale dopo il k.o di campionato.

FORMAZIONI - Con Mauri out per un problema al polpaccio, Vlad Petkovic schiera un 4-1-4-1 con Floccari unica punta. Recuperato Radu in difesa, insieme al rumeno Biava, Konko e Cana. Davanti alla difesa, edesma, centrocampo folto con Hernanes e Candreva.

Gli ospiti di Favre si affidano al 4-4-2; De Jong ed Herrmann di punta, Arango, Cigerci e Marx a centrocampo. Tra i pali uno dei portieri più desiderati del continente, ter Stegen mentre Wendt e Dominguez in difesa come da vigilia.

PRIMO TEMPO - Primi minuti di gioco molto equilibrati, con i tedeschi a giostrare in mezzo al campo e i biancocelesti a tentare lo sfondamento attraverso le fasce. Il match, però, cambia radicalmente al decimo minuto, causa erroraccio degli ospiti.

Dominguez si fa rubare palla da Candreva sulla propria trequarti con l'ex juventino ad involarsi rapidamente, ed indisturbatamente, verso la porta, insaccando alle spalle dell'incolpevole ter Stegen. Borussia che non riuscirà a riprendersi dopo tale episodio.

Lulic e Gonzalez tentano la conclusione da fuori trovando la risposta dell'estremo difensore o la curva dello stadio Olimpico, fino al minuto 33: discesa di Radu e conclusione respinta dal portiere, Gonzalez bravissimo a scagliarsi sul pallone aiutato da una difesa Gladbach completamente ferma.

SECONDO TEMPO - Si riparte con gli stessi ventidue e i padroni di casa sempre più pericolosi rispetto al club di Arango. Un Arango completamente ingabbiato come il resto dei suoi compagni. Si decide così per il cambio, fuori il venezuelano, dentro il giovane Younes.

Ed è proprio il 20enne appena entrato a creare pericoli alla difesa capitolina, dribbling e controdribbling con botta, però, sull'esterno della rete. Dopo l'ora di gioco Marchetti effettua la prima parata sulla conclusione di Stranzl.

La Lazio non corre pericoli, Petko decide di far rifiatare l'autore del secondo goal Gonzalez per Onazi, recude dal successo in Coppa d'Africa. Fuori anche Cigerci, deludente, e Floccari, stanco: Hanze e Kozak in campo per il rush finale, a parte un salvataggio di Lulic su Herrmann all'80', senza emozioni. 2-0 Aquila e ottavi di finale.

CHIAVE - Ha subito cinque goal nelle due gare dei sedicesimi, il club di Favre. L'allenatore svizzero non sarà affatto soddisfatto dei suoi dopo una sfida colma di errori come quella odierna: Dominguez spezza in due il match, il resto della retroguardia è troppo disattenta nel secondo goal.

MOVIOLA - L'arbitro Gocek controlla bene la partita senza troppi patemi, sopratutto in una prima frazione senza il minimo cartellino. Primo giallo al minuto 77: Younes si butta senza essere toccato, simulazione e giusta sanzione.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Candreva. Fondamentale il suo goal, che sul piano mentale permette ai biancocelesti di giocare con scioltezza. Buona prova.

IL PEGGIORE - Dominguez. Ha sulla coscienza il goal che sblocca l’incontro. Imperdonabile l’errore apre la strada al vantaggio biancoceleste.

martedì 19 febbraio 2013

Petko: "Chiediamo scusa"



Il tecnico della Lazio è molto deluso non solo per la sconfitta subita a Siena ma anche, e soprattutto, per la prestazione della sua squadra.
E' un Vladimir Petkovic molto deluso quello che, ai microfoni di Sky Sport, ha commentato la debacle della sua Lazio contro il Siena. Un risultato di 3-0 che è pesante per i biancocelesti ma meritato per quanto fatto vedere in campo, come anche il tecnico biancoceleste non teme di ammettere.

"E' difficile da spiegare la nostra prestazione - ha detto Petkovic - Il primo goal era assolutamente evitabile. Siamo stati poco concentrati, poi quando abbiamo subito il secondo goal la partita è diventata molto difficile".

Il tecnico biancoceleste non cerca alcuna attenuante per la prestazione assolutamente sottotono della sua squadra... "Oggi non abbiamo scuse - ha detto - Dobbiamo solo guardarci negli occhi. Siamo dispiaciuti e chiediamo scusa a tutti quelli che oggi ci hanno guardato. Se mi sono arrabbiato coi calciatori? Adesso è inutile alzare la voce. I ragazzi sono grandi e capiscono anche con poche parole. Adesso, però, non basta solo capire e spero che nelle prossime partite riusciremo a dimostrare di nuovo il vero carattere della squadra".

Sulle scelte tattiche, Petkovic si assume le responsabilità... "E' chiaro che dopo una sconfitta qualcosa è andato storto - ha detto - Io mi assumo le mie colpe, ma sono anche stato un po' obbligato a mettere fare certe scelte tattiche e di formazione. Subendo il goal subito, poi, sono anche cambiate le carte in tavola".

Grande protagonista del match è stato Emeghara, nigeriano naturalizzato svizzero e che in Svizzera, dove allenava Petkovic prima di approdare alla Lazio, è nato calcisticamente... "Lo conoscevo bene - ha detto il mister biancoceleste - E ho spiegato bene ai ragazzi le sue caratteristiche. Sapevamo che è molto veloce e dovevamo anticiparlo nelle giocate. Sapevamo tutto ma non abbiamo fatto nulla. Comunque, complimenti al Siena che ha giocato una bella partita".

Siena-Lazio 3-0



Passo falso per la Lazio in ottica terzo posto, battuta con un perentorio 3-0 dal Siena 'ammazzagrandi' di Iachini. Di Emeghara (doppietta) e Rosina i goal dei bianconeri che ora, nonostante la penalizzazione di sei punti, credono ancor di più alla salvezza e agganciano il Pescara a quota 21 punti, relegando all'ultimo posto solitario il Palermo.

FORMAZIONI - Iachini schiera ancora una volta dal primo minuto il trio offensivo Rosina-Sestu-Emeghara, che tanto bene ha fatto due settimane fa contro l'Inter. In difesa c'è il portoghese Texeira. Petkovic ha invece a che fare con i problemi muscolari di Radu che viene sostituito da Dias e, sempre in difesa, dà spazio a Ciani. In attacco il duo Kozak-Floccari.

PRIMO TEMPO - Il tridente d'attacco dei bianconeri mette in croce, sin dai primi minuti, la difesa laziale che soffre in modo clamoroso le percussioni di Rosina&Co., lasciando di fatto ampi spazi per la manovra degli avanti di Iachini che trovano il vantaggio dopo appena sette minuti con un colpo di testa del nigeriano naturalizzato svizzero Emeghara: Rosina serve Rubin sulla fascia sinistra, il laterale a sua volta lascia partire un cross perfetto per l'incornata del centravanti che anticipa Ciani.

La Lazio è in chiara difficoltà e il centrocampo fatica a servire palloni giocabili di una certa pericolosità a Kozak e Floccari, che non riescono a trovare spazi. Ci prova Candreva con un tiro da fuori area abbastanza velleitario che Pegolo battezza senza problemi sul fondo. Rosina è l'incubo giornaliero di Ciani che si becca un cartellino giallo per aver colpito duramente il piccolo fantasista senese che, poco dopo, sfrutta un altro assist dalla fascia sinistra di uno scatenato Rubin (che aveva ricevuto la palla dopo un delizioso colpo di tacco di Emeghara) e batte da pochi passi Marchetti anticipando ancora una volta un imbarazzante Ciani, completamente fuori forma.

Petkovic si accorge che così non si può andare avanti e sostituisce il malcapitato difensore francese con Pereirinha. I biancocelesti cercano di reagire ancora una volta con Candreva ma il suo tiro centrale viene respinto da Pegolo. Da segnalare, nel finale di tempo, un infortunio alla testa di Kozak, colpito in modo involontario da Felipe: per lui una vistosa fasciatura al capo.

SECONDO TEMPO - La Lazio entra in campo con un piglio decisamente diverso rispetto a quello adottato nel primo tempo, apparso decisamente troppo arrendevole e rinunciatario. Nonostante l'apparente padronanza del campo, gli uomini di Petkovic, però, non riescono a trovare conclusioni degne di nota verso la porta di Pegolo.

Iachini decide di sostituire Sestu con Valiani ed è proprio l'ex Parma al quarto d'ora, a cercare Emeghara con un pallone sul quale Biava sembrava essere nettamente in vantaggio. Emeghara, però, brucia incredibilmente sullo scatto il difensore laziale e anticipa anche l'intervento di Marchetti in uscita siglando il goal del 3-0. Per la Lazio questa è una vera e propria mazzata: nel frattempo entra in campo anche Saha che sostituisce Candreva. Iachini concede la standing ovation ad Emeghara che lascia il campo per far spazio a Bogdani.

I biancocelesti cercano il goal della bandiera con uno splendido calcio di punizione di Hernanes su cui è altrettanto splendido Pegolo che vola per deviare in corner. Ci prova anche il neo-entrato Ederson, dapprima con una conclusione che colpisce la parte superiore della traversa spegnendosi sul fondo, poi con un colpo di testa ravvicinato che trova però la pronta risposta di Pegolo che riesce a mantenere inviolata la propria porta fino alla fine.

CHIAVE - Pessima la prestazione di Ciani, colpevole sui primi due goals del Siena e in netto ritardo negli altri interventi. Petkovic se ne accorge e lo sostituisce dopo appena trenta minuti. Merito naturalmente anche al Siena che sull'asse Rubin-Rosina-Emeghara sta costruendo passo passo la sua salvezza. Strepitosa la prestazione dell'ex Lorient che con 4 goals in 3 gare si candida ad essere la sorpresa più lieta del calciomercato invernale.

MOVIOLA - In una partita tranquilla e corretta c'è poco lavoro per Giannoccaro che non ha problemi a gestirla. Giusto il giallo a Ciani, in netto ritardo su Rosina nel primo tempo.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Emeghara. Arrivato dal nulla si sta dimostrando un craque. Quattro reti in tre match con vittime Inter, Bologna e Lazio. Imprendibile in velocità. Cinico davanti alla porta. Da tenere d'occhio. Gran colpo della dirigenza senese.

IL PEGGIORE - Ciani. Un disastro totale. In mezzora raccatta tre falli, un giallo, due buchi difensivi che constano due reti e una meritatissimo sostituzione. Serata da dimenticare il prima possibile anche se non sarà facile.

domenica 17 febbraio 2013

formazioni di Siena-Lazio



GASPORT – Questa non è una notizia per i tifosi brasiliani. Già, perché loro non si stupirebbero mica nel leggere che Hernanes, domani a Siena, farà il regista. Al Morumbì, ai tempi del San Paolo, erano abituati a vederlo comandare le operazioni in mezzo al campo. Da queste parti, invece, la novità è interessante, importante, intrigante. È la novità della Lazio, punto e a capo.
Numeri diversi Perché qualche prova generale c’è stata, ma mai dall’inizio in campionato. In Europa s’era già visto qualcosa a dicembre, a Maribor. Ma la svolta, figlia pure della squalifica di Ledesma, arriva dopo l’ottimo secondo tempo di Moenchengladbach. Il Profeta lì in mezzo ha condotto la Lazio al pareggio, sfoderando carattere e pure l’assist per Kozak nel finale. «Difficile battere questa Lazio — dice lui —. Con il caschetto mi trovo bene, per fermarmi deve davvero succedermi qualcosa di importante». Vallo a dire a Petkovic, che ha costruito questa Lazio partendo da un punto fermo chiamato Hernanes. È l’unico biancoceleste sempre presente in Europa, non è un caso. Non può esserlo, come pure le sostituzioni sparite. L’Hernanes interruptus — parente stretto del Rui Costa anni Novanta, sempre sostituto da Ranieri nella Fiorentina che fu — è oggi solo un lontano ricordo. Lo dicono i numeri: fin qui solo 7 volte (su 22 presenze) Petkovic ha fatto uscire il numero 8, tre delle quali oltre il minuto 80 del match. Un anno fa, a questo punto del campionato, le sostituzioni erano già 15 (su 24 gare!) ed erano già diventate un caso, tanto da far venire strani pensieri al Profeta. E a fine torneo i cambi in totale furono 21.
Ecco il 4-4-2 La traduzione è presto fatta: quella era una Lazio che, almeno a partita in corso, faceva a meno del brasiliano per portare a casa il risultato. Questa ha scelto la strada opposta. Petkovic si appoggia a Hernanes, sempre e comunque. Lo fece fin dal ritiro della scorsa estate: un giorno il tecnico prese sotto braccio il brasiliano, dopo averlo provato più o meno in tutte le zone del campo, e gli chiese dove avrebbe voluto giocare. «Dove posso toccare più palloni», rispose il Profeta. Accontentato. E domani Petkovic gli darà le chiavi della Lazio. Regista per un giorno, a Siena, per guidare la squadra di nuovo al terzo posto dopo l’aggancio subìto dal Milan in classifica. Non un’impresa semplice: la vittoria manca da oltre un mese, Mauri non recupera e c’è pure da pensare al ritorno di giovedì in Europa League. Così Petkovic dovrebbe scegliere il 4-4-2: uno tra Gonzalez e Cana a fare da spalla a Hernanes in mezzo, Lulic in fascia e la strana coppia Floccari-Kozak in avanti. Ma tutto ruota intorno al Profeta: dal casco in testa, ricordino e protezione dopo la botta subita contro la Juve, pare aver tratto giovamento. Ora non gli resta che comandare la Lazio, cercando un gol da dedicare a Maximo, il terzo figlio nato il 28 gennaio. E questa sì che sarebbe una novità anche per i tifosi brasiliani.

venerdì 15 febbraio 2013

B. MONCHENGLADBACH- LAZIO 3-3



Finisce sul rocambolesco risultato di 3-3 il match tra Borussia Moenchengladbach e Lazio. Bella prestazione dei ragazzi di Petkovic, che vanno in svantaggio nel primo tempo e ribaltano il risultato nel secondo. L'arbitro fischia ben tre rigori per i padroni di casa, che vanno in vantaggio a pochi minuti dal termine. Ma in pieno recupero uno scatenato Kozak regala un pareggio che vale oro.

FORMAZIONI - Formazione solida ed equilibrata quella schierata dallo svizzero Favre: nel 4-4-2 i due centrali a protezione del giovane Ter Stegen sono l'olandese Brouwers e lo spagnolo Alvaro Dominguez, con due terzini molto
fisici come Stranzl e Wendt. A centrocampo gli esterni alti sono il turco Cigerci ed il venezuelano Arango, a supporto dei due mediani Nordtveit e Jantschke. Davanti la coppia è composta da Herrmann e Luuk de Jong.

La Lazio risponde con il classico 4-1-4-1. Petkovic sceglie la coppia difensiva Dias-Biava, con Konko e Radu sugli esterni. A centrocampo Lulic agisce da esterno destro, con Gonzalez spostato a sinistra e Candreva nel ruolo di mezz'ala destra. Hernanes e Ledesma completano la folta mediana. Davanti l'unica punta è Sergio Floccari.

PRIMO TEMPO - Nel gelo del Borussia Park il Gladbach affronta la Lazio con una cornice di pubblico da brividi. La partita comincia su ritmi non troppo elevati, con i padroni di casa che lasciano a sorpresa l'iniziativa agli uomini di Petkovic, aspettando nella propria metà campo con baricentro molto basso. Le due squadre si studiano e si rendono pericolose soltanto con conclusioni dalla distanza: da una parte è un ispiratissimo Arango a tentare fortuna da fuori area, dall'altra risponde Candreva. Ma al 16' arriva l'episodio che sblocca il match: contropiede fulmineo dei ragazzi di Favre, Herrmann entra in area e viene steso ingenuamente da Dias. Dal dischetto l'esperto Stranzl sceglie la soluzione potente e porta in vantaggio i suoi.

A questo punto il Borussia sembra prendere in mano il controllo della gara, con la Lazio che sbanda sulle veloci ripartenze degli attaccanti avversari. I biancocelesti provano comunque a reagire sfruttando i calci piazzati per penetrare nella folta difesa tedesca: ci provano prima Candreva e poi Hernanes, che creano non pochi pericoli alla porta di Ter Stegen. Ma in contropiede il 'Gladbach sfiora il raddoppio con De Jong, che sovrasta Konko di testa e sfiora il palo. Nel finale Floccari fa tremare i tifosi di casa con un gran colpo di testa su cross di Lulic ed è necessario uno strepitoso intervento del portiere tedesco per sventare il pareggio. Il match rimane comunque apertissimo e molto divertente, con continui ribaltamenti di fronte, ma sono i padroni di casa a sfiorare il raddoppio a quattro minuti dalla fine, quando Arango disegna una perfetta traiettoria su punizione e colpisce in pieno il palo.

SECONDO TEMPO - Nell'intervallo Petkovic gioca la carta Kozak al posto di Ledesma, per dare maggiore fisicità all'attacco nel tentativo di scardinare l'organizzatissima retroguardia tedesca. Il cambio tattico produce subito i suoi effetti e la Lazio preme sull'acceleratore con maggiore convinzione, costringendo i padroni di casa a ripiegare nella propria area di rigore. Al 57' arriva finalmente il pareggio con il solito Floccari, che non fa rimpiangere assolutamente l'assenza di Klose: stupendo cross dalla destra di Candreva e zampata al volo di destro del centravanti calabrese, che riporta in equilibrio la partita. Passano soltanto nove minuti e la squadra capitolina colpisce ancora: sempre dalle fasce arriva un bel cross di Lulic, il neo entrato Kozak anticipa tutti e batte ancora Ter Stegen, completando un uno-due terribile.

A questo punto la Lazio prova a controllare la partita, ma dopo soli quattro minuti arriva un'altra doccia fredda: Dias trattiene vistosamente Browuers in area e per l'arbitro è ancora penalty, con il difensore brasiliano che prende il secondo giallo e conclude anzitempo una serata da incubo. Ma questa volta Marchetti ipnotizza Stranzl e para con un gran tuffo, mantenendo in vantaggio la Lazio. Nell'azione successiva è lo stesso Stranzl che va vicino alla rete centrando in pieno il palo da ottima posizione. Nei minuti seguenti Petkovic inserisce Cana al posti di Candreva per dare più copertura davanti la difesa, mentre Favre getta nella mischia Marx, Xhaka e Hanke per un Borussia a trazione anteriore.

Questa sera però la difesa della Lazio è fin troppo fallosa ed arriva anche il terzo rigore per il Borussia: evidente trattenuta in area di Cana e per l'arbitro si va ancora dagli undici metri, dove Marx sigilla il risultato sul 2-2 battendo Marchetti. A due minuti dalla fine arriva anche la doccia fredda per la Lazio, con la perfetta esecuzione di Arango su punizione che batte Marchetti e porta in vantaggio i suoi. Ma quando tutto sembra già deciso, arriva a sorpresa il 3-3 finale di uno scatenato Libor Kozak, che insacca di testa su assist di Hernanes, regalando un risultato tanto emozionante quanto positivo per gli ospiti.

LA CHIAVE - L'inserimento di Kozak nell'intervallo produce sicuramente effetti positivi per la Lazio, che ribalta in pochi minuti il risultato con maggiore fisicità in attacco. La serata negativa e troppo fallosa dei difensori biancocelesti (Dias su tutti) condiziona la bella prestazione degli attaccanti di Petkovic.

MOVIOLA - Serata ricca di episodi per l'arbitro che fischia ben tre rigori in favore della squadra di casa. Netto il primo fallo di Dias nel primo tempo, che entra ingenuamente in ritardo su Herrmann, con relativa ammonizione. Nella ripresa sembra leggermente generoso il secondo fallo fischiato allo stesso brasiliano in area, con conseguente secondo giallo, anche se la trattenuta è comunque prolungata. Sacrosanto invece il terzo rigore provocato da Cana, per una trattenuta molto più evidente.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Kozak. E' lui l'uomo dell'Europa in casa Lazio. Entra e spacca in due la partita, fa impazzire la difesa del Gladbach col suo strapotere fisico e segna due goal da grandissimo attaccante.

IL PEGGIORE - Dias. Se la Lazio non torna da Gladbach con un successo la colpa è sua. Serata decisamente no, provoca due rigori e finisce anzitempo sotto la doccia.

giovedì 14 febbraio 2013

Borussia Monchengladbach-Lazio: le probabili formazioni




Petkovic recupera capitan Mauri a centrocampo. Il peso dell'attacco sempre sulle spalle di Floccari

MONCHENGLADBACH (Germania) - Queste le probabili formazioni di Borussia Monchengladbach-Lazio, match d'andata dei sedicesimi di Europa League, in programma stasera alle ore 21.05 al 'Borussia-Park' di Monchengladbach:

Borussia (4-4-2):
Stegen; Alvaro Dominguez, Jantschke, Brouwers, Wendt; Arango, Xhaka, Nordtveit, Herrmann; Hanke, de Jong. All.: Favre.

Lazio (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Ciani, Radu; Candreva, Ledesma, Hernanes, Gonzales, Mauri; Floccari. All.: Petkovic.

Arbitro: Karasev (Russia).


G.M.

lunedì 11 febbraio 2013

Notizie rassicuranti per Gazza


AGGIORNAMENTO ORE 19.10 - Continuano a giungere appelli alla rassicurazione da parte delle persone vicine a Gascoigne. A sostenere che Gazza non sia in pericolo di vita è John McKeown, psicoterapeuta che ha lavorato con l'ex biancoceleste per più di dieci anni: "Avendo seguito le notizie di oggi, mi sembra opportuno informare la gente sulle condizioni di Paul Gascoigne - riporta mtnfootball.com -. Paul è andato incontro a diverse complicazioni dopo la disintossicazione. Ciò non è insolito per chi ha bevuto così pesantemente come ha fatto lui. E' stato trasferito dalla clinica in ospedale per essere monitorato, cosicché si possa essere sicuri che non ci siano altre complicazioni per la sua salute. Sta ancora ricevendo le cure necessarie, ma dall'ospedale mi hanno riassicurato che Paul si è alzato ed è quasi in grado di camminare. Non esistono timori per la sua vita. Ci preoccuperemo nel tenere aggiornate le persone".

AGGIORNAMENTO ORE 18.55 - Il momento di difficoltà di Paul Gascoigne sta cominciando a suscitare reazioni dal mondo dello sport. Tanti i messaggi di pronta guarigione per l'ex biancoceleste, uno di questi porta la firma d’autore di Wayne Rooney: “E’ un peccato leggere notizie del genere – ammette l’attaccante inglese - è veramente triste perché è stato uno dei miei eroi durante la mia fase di crescita. Faccio i miei migliori auguri sperando che possa uscire il prima possibile da questa situazione. Sono sicuro ogni tifoso in Inghilterra stia augurando a Gascoigne di riprendersi in fretta. Mi sono allenato un paio di volte con lui ai tempi dell’Everton. Avevo solo 14 o 15 anni, per me era incredibile avere vicino un calciatore di quel calibro. Per anni l’ho visto giocare per la Nazionale, anche se all’Everton era nella fase finale della sua carriera, aveva ancora una grande confidenza con il pallone. Non mi sognerai mai di fare alcune delle cose che ha fatto o soltanto il modo in cui correva con la palla. Allenarmi con lui è stata una grande esperienza, quando andavo a casa lo dicevo sempre a tutti i miei amici. Come dimenticare quel gol contro la Scozia a Euro ’96, non capii l’esultanza ma quello fu veramente un grande gol”. Forse un incontro con Sir Alex Ferguson avrebbe potuto semplificare la vita di “Gazza”, il numero 10 dello United ha le idee chiare: “Non so cosa sarebbe potuto succedere, ma Ferguson è il migliore nel seguire i suoi calciatori e cerca sempre di indirizzarli a fare la cosa più giusta. Sono sicuro che in qualche modo avrebbe cercato di aiutarlo”.

AGGIORNAMENTO ORE 16.03 - Proprio in questi ultimi minuti, dall'Inghilterra sembrano giungere notizie positive riguardo alle condizioni di Gascoigne. Gazza si starebbe riprendendo, a rivelarlo ai microfoni di Sky Sports è stato l'ex compagno di squadra al Tottenham Gary Mabbutt: "La prima cosa a cui Paul è stato sottoposto è stato un processo di disintossicazione. Purtroppo ha reagito molto molto male. E' stato trasferito all'ospedale, in terapia intesiva, ma ora sta recuperando e speriamo che presto possa tornare in clinica".

AGGIORNAMENTO ORE 14.55 - "E' una bruttissima notizia. Siamo molto dispiaciuti di questa sua ricaduta, sembrava fosse uscito definitivamente dal tunnel...". Con queste parole - riportate da repubblica.it - il presidente della Lazio Claudio Lotito commenta la situazione legata a Gascoigne: "Da allora non lo abbiamo più sentito, siamo molto rammaricati di questa situazione. La Lazio ora si attiverà per conoscere le sue esatte condizioni di salute e vedremo che cosa può fare il club per aiutarlo".

AGGIORNAMENTO ORE 13.55 - L'opinione pubblica inglese sta seguendo con particolare apprensione la situazione legata a Paul Gascoigne. Il portale online del Sun - tra i principali tabloid britannici - apre in questi minuti con un titolo raggelante: "La leggenda del calcio Gazza 'vicina alla morte'". Nel titolo viene riassunta - in maniera enfatica - la testimonianza rilasciata da una "fonte vicina" a Gascoigne: "Gazza sta male. Sta molto peggio rispetto alle altre volte e ha un disperato bisogno di aiuto. Ha accusato dei tremendi sintomi di astinenza, dovuti al fatto che non ha bevuto fin dal suo arrivo in clinica. I suoi organi interni stanno collassando, lui si trova in terapia intensiva: è una situazione che mette a repentaglio la sua vita. Se non riceverà le migliori cure dai medici, potrebbe morire". La fonte - sempre secondo quanto riporta il Sun - ha rivelato che Paul è rimasto senza soldi e che sarebbe in discussione la stessa permanenza dell'ospedale, nel caso non potesse pagare il conto: "Gazza non ha soldi per pagarsi le cure, la salute negli Usa è molto cara. La sua vita dipende da questo". Come noto, nei giorni scorsi amici e personaggi famosi del calcio e dello spettacolo inglese si erano già organizzati per finanziare la permanenza presso la clinica di riabilitazione.

Ancora problemi per Paul Gascoigne. L'ex giocatore della Lazio ha accusato un malore mentre stava ricevendo delle cure a Tucson, in Arizona dove sta cercando di disintossicarsi dall'alcool. Un portavoce, attraverso le colonne del Daily Star, ha dichiarato di "aver saputo del ricovero di Gazza attraverso una telefonata. Ora è in terapia intensiva. Non ha avuto un attacco di cuore, ma la situazione non è buona. Sembra che il trattamento e la riabilitazione dovranno essere molto più ampi di quanto pensato". Gascoigne, appena arrivato al centro, è stato sottoposto ad un programma di disintossicazione molto rigoroso ma, soprattutto a causa della grande quantità di alcool ingerito, è crollato quasi subito. L'ex nazionale inglese non sarà restituito al Cottonwood fino a quando i medici non lo riterranno opportuno, poi inizierà la riabilitazione in un centro specializzato dove rimarrà almeno sei settimane. Dall'Inghilterra, intanto, stelle del calibro di Frank Lampard, Steven Gerrard e Wayne Rooney hanno promesso di aiutare il campione in difficoltà e durante la partita tra Tottenham e Newcastle i tifosi hanno intonato cori per Gazza durante l'ottavo minuto di gioco in omaggio del loro ex giocatore. E' iniziata una nuova partita per Gascoigne, un'altra sfida da vincere.

domenica 10 febbraio 2013

LAZIO-NAPOLI 1-1


Floccari ci ha provato in tutti i modi a fare a pieno il favore alla Juventus, ma alla fine si è dovuto accontentare di lasciare un punto al Napoli. La Lazio tiene il vantaggio fino a due minuti dalla fine, ma poi Campagnaro segna un goal da Play Station e riporta in quota gli uomini di Mazzarri.

Tutto in parità alla fine, anche i legni, l'ultimo colpito da Floccari pochi istanti del fischio finale. Dopo il quale si può dire che il Napoli non muore mai, ma la Juve è comunque a +5.

FORMAZIONI - Petkovic conferma il 4-1-4-1 della vigilia: Biava e Dias tornano dalla squalifica e riprendono il loro posto al centro della difesa, Hernanes recupera e parte dal primo minuto grazie anche all'ausilio di un caschetto protettivo. Davanti, con Klose che ne avrà per due mesi, c'è Floccari a sostenere il peso dell'attacco.

Consueto 3-5-2 per il Napoli: nel terzetto difensivo ritorna Campagnaro, mentre Maggio ce la fa soltanto per la panchina, al suo posto Mesto. Behrami-Inler il tandem in mediana, vista l'assenza dell'altro svizzero Dzemaili.

PRIMO TEMPO - La Lazio parte forte, Mazzarri si arrabbia e si stira anche un polpaccio a furia di richiamara i suoi, troppo schiacciati dal pressing asfissiante della squadra di Petkovic. Dopo 11 minuti, infatti, i biancocelesti sono già avanti: Konko mette in mezzo per Floccari, che ha tutto il tempo di girarsi nel nulla ed impallinare De Sanctis.

Capitan Mauri esulta troppo per il goal del vantaggio ed è addirittura costretto ad uscire a causa di una botta fortuita alla caviglia. La Lazio continua intanto a giocare bene: Candreva costringe alla gran parata De Sanctis, ed il Napoli non riesce ad uscire. Per lo meno fino a quando non decide di svegliarsi Cavani.

Il Matador si fa trovare prontissimo in area di rigore e di tesa coglie in pieno la traversa con pallone che rimbalza pericolosamente vicino alla linea di porta. Dall'altra parte, però, Floccari non vuole essere da meno e colpisce il palo con una gran conclusione da fuori area che De Sanctis non avrebbe mai preso.

SECONDO TEMPO - I ritmi calano ed aumenta l'agonismo. I cartellini gialli fioccano e la partita non concede altre emozioni. Almeno fino al 75', quando Hamsik - chiuso all'ultimo istante da un grandissimo Marchetti - fa partire la giostra.

Dieci minuti dopo la Lazio risponde con Lulic, ma il bosniaco fa tutto bene tranne la conclusione. Sarà un'occasione che rimpiangerà. Inler fa le prove generali del goal con una botta dalla distanza che fra Marchetti e traversa finisce in angolo. Angolo dal quale scaturisce il goal del pari. E che goal: Campagnaro riceve il pallone al limite dell'area e lascia partire un destro tremendo che buca un incredulo ed incolpevole Marchetti.

Il Napoli a quel punto ci crede e si fa ancora pericoloso con Pandev, ma nel recupero è la Lazio ad avere per due volte la palla del match point. Prima con Floccari che colpisce il quarto legno della serata, e poi con Candreva che con un gran diagonale stava per far venire giù l'Olimpico.

E' l'ultimo brivido di una gran partita: Lazio e Napoli si dividono un punto. Ma la più felice è la Juventus, che allunga in vetta a +5 sugli azzurri.

CHIAVE - Il Napoli non muore mai. Anche quando mancano le giocate ed i goal di Hamsik e Cavani, la squadra di Mazzarri riesce a non cadere. Stasera ci ha pensato Campagnaro con un goal assolutamente fuori dal suo repertorio. Domare il Ciuccio è davvero un'impresa.

MOVIOLA - Orsato si merita una piena sufficienza per la sua direzione di gara. I cartellini gialli sono stati distribuiti nel modo giusto, ed è giusto anche il fuorigioco fischiato a Cavani - a cui poi Marchetti ha comunque parato la conclusione - su filtrante di Insigne. Infine è nettamente fuori dalla porta il rimbalzo dopo il colpo di testa dello stesso Cavani finito sulla traversa.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Floccari. In stato di grazia, l'attaccante calabrese è letteralmente scatenato. Prima firma l'1-0 con un gran goal, poi centra il palo con un tiro a giro da fuori, infine, negli ultimi minuti di gara, colpisce anche una traversa su colpo di testa.

IL PEGGIORE - Behrami. Gioca quasi tutto il primo tempo, e soffre molto le giocate e la classe di Hernanes. Poi si fa male da solo ed è costretto a uscire.

mercoledì 6 febbraio 2013

Saha è un calciatore della Lazio


Firma fino a giugno, maglia numero 28. Si è già allenato a Formello. Lotito lo presenta: "E' motivato, ha una storia importante. Ma quali dubbi? Studiatevi le norme". Per la Fifa è ok, risolto il dubbio sulla sua tesserabilità in base alle norme Figc

Il k.o. di Klose, fuori dai giochi per due mesi, quelli cruciali per capire che stagione sarà quella della Lazio, ha spinto la società a correre ai ripari: Louis Saha, 34 anni, svincolatosi dal Sunderland il 31 gennaio, è la scelta dei biancocelesti, in crisi di gioco e risultati. Saha ha firmato un contratto (500mila euro) fino al 30 giugno e nella mattinata di giovedì 7 farà le visite mediche.

può giocare? — L'annuncio è arrivato in via ufficiale sul sito dei biancocelesti, con la convocazione della conferenza stampa di presentazione fissata per le ore 19. Il giocatore in mattinata ha scritto su Twitter di essere in viaggio per Roma. "Buongiorno, scalo a Parigi e poi direzione Roma", le parole affidate al social network. Dovrebbe essere tutto a posto. Ma... Il viaggio di Saha per tutto il pomeriggio pareva essere inutile: secondo i regolamenti Figc, infatti, possono essere tesserati dopo la chiusura del mercato solo gli svincolati che non abbiano giocato in questa stagione: Saha invece ha messo insieme 11 presenze in Premier con il Sunderland. A conferma di questa interpretazione, c'è il parere dell'avvocato Dario Canovi a Tuttomercatoweb.it: "Saha non può firmare per la Lazio in questo momento. Al massimo, può farlo adesso per giugno. Saha aveva un contratto col Sunderland, se fosse stato svincolato sin da giugno la situazione sarebbe stata diversa e avrebbe potuto iniziare da subito la nuova avventura. Ma stando così le cose, col mercato italiano chiuso, Saha non può arrivare adesso a Roma".

la lazio ci crede — Di fatto però Saha ha già firmato un contratto, si è allenato a Formello e ha conosciuto il tecnico Petkovic e i nuovi compagni. La Lazio avrebbe deciso di organizzare questa conferenza stampa subito proprio per chiarire e chiudere le mille voci, convinta di poter tesserare il giocatore anche senza ricorrere alle deroghe. Una questione di interpretazione delle norme. Il club si appiglia al regolamento Fifa che parla di un contratto "expired" entro le 19 del 31 gennaio. Una norma che consentirebbe quindi il tesseramento del giocatore, il cui contratto non è scaduto ma è stato risolto per mutuo consenso. E per la Fifa conta che il legame con il vecchio club sia appunto terminato. Dunque parrebbe proprio che problemi non ce ne siano.

lotito sicuro — Così il presidente Claudio Lotito: "Studiatevi le norme prima di parlare. Il tesseramento è regolare e il giocatore è fin d'ora a disposizione di Petkovic. Abbiamo aggiunto un altro tassello importante per questa squadra: per lui parla la sua storia. Saha è arrivato motivato e l'organico è competitivo. Una persona di spicco e di qualità. L'ambiente è giusto, ci sono le condizioni per raggiungere obiettivi importanti".


saha felice — Louis Saha, è stato accolto così da Petkovic: "Ottimo: abbiamo una possibilità in più per avere l'organico più competitivo. Non è solo il sostituto di Klose, che quando tornerà mi permetterà di scegliere se giocare con due o tre punte, per dare fastidio a tutte le rivali". Saha ha scelto il numero 28 e parlato in inglese: "Sono molto felice, entusiasta di essere venuto in questa grande squadra. Ho trovato un grande gruppo, che ho conosciuto nel pomeriggio, quando mi sono allenato. Voglio aiutare i miei compagni per vincere tutto ciò che è possibile vincere. La sfida col Napoli? A disposizione, pronto a giocare". E Petkovic? "Forse già per il Napoli non sarà pronto a partire titolare, vediamo".

lunedì 4 febbraio 2013

Baronio attacca Matuzalem dopo l'entrata killer su Brocchi


ROMA - L'intervento killer di Matuzalem su Brocchi durante la sfida Genoa-Lazio ha fatto scoppiare un polverone su Twitter. Protagonista l'ex centrocampista della Lazio Roberto Baronio che, dopo aver visto il bruttissimo fallo del brasiliano ai danni dell'ex compagno, ha cinguettato un tweet al veleno: "Le questioni personali, risolvile da uomo!!! ripeto Matuzalem sei una merda!!". Questo è stato solo l'ultimo commento di una sequenza di frasi dal contenuto inequivocabile. "Matuzalem sei una merda!", il primo in ordine di tempo. Pochi minuti dopo, ecco la spiegazione: "Entri da dietro da rosso, vedi un tuo ex compagno piangere dal dolore, uscire in barella soffrendo, nn chiedi nemmeno scusa? sei una merda!!", tanto per ribadire.

domenica 3 febbraio 2013

GENOA-LAZIO 3-2



Appena arrivato e già decisivo all'ultimo respiro. Si presenta così Marco Rigoni, con una deviazione vincente al 94' a frustrare la faticosa risalita di una Lazio che, giunta all'intervallo sotto nel gioco e nel passivo per le reti di Borriello (16') (sempre a segno nelle ultime quattro gare contro i biancocelesti) e Bertolacci (22'), agguanta il momentaneo pari grazie a Floccari (58') e ad un contestatissimo rigore realizzato da Mauri nel finale (81'). Gara molto intensa giocata bene dal Genoa, ad intermittenza dagli ospiti e diretta in maniera assai approssimativa da Tagliavento di Terni.

FORMAZIONI: L'undici di Ballardini, schierato col 3-5-1-1, prevede Frey a protezione della porta; Granqvist, Manfredini e Portanova in difesa; Moretti, Cassani, Kucka, Rossi e Matuzalem a infoltire il centrocampo con Bertolacci ad agire alcuni metri alle spalle di Borriello elemento più avanzato ma con il compito di sacrificarsi anche in ripiegamento.

Quasi speculare (3-5-2) è lo schema proposto da Petkovic: davanti a Marchetti stazionano Ciani, Cana e Radu; Konko, Gonzalez, Ledesma, Mauri e Lulic; in attacco vanno Floccari e Klose.

PRIMO TEMPO - Genoa bello e propositivo subito premiato da una girata di sinistro di Borriello che va ad infrangersi sotto la traversa. La Lazio fatica a reagire ed è punita ancora una manciata di minuti dopo quando Bertolacci raddoppia con un'imparabile mancino da venti metri.

Cassani regge poco e, per infortunio, viene rilevato da Ferronetti. Più duratura è invece la tenuta del campo dei Grifoni che, ben indottrinati da mister Ballardini, sono bravi a interrompere sistematicamente le azioni in profondità degli ospiti per poi imbastire ripartenze spesso lucide. In questa frazione l'unica vera chance concessa ai capitolini è un corner spazzato via con i pugni da Frey.

SECONDO TEMPO - Klose, acciaccato, resta negli spogliatoi sostituito da Kozak. La Lazio si ripresenta più aggressiva, ma a sfiorare la rete sono Borriello, con una sforbiciata all'altezza del dischetto, e Bertolacci murato da Marchetti.

La paura scuote gli ospiti che accorciano le distanze su tocco ravvicinato di Floccari. Petkovic cerca idee e energie per aumentare la pressione richiama Ledesma inserendo Brocchi a sua volta sostituito, causa infortunio, dall'esordiente Pereirinha. Dall'altra parte il braccio di ferro prevede anche la presenza del neo-acquisto Rigoni e di Olivera al posto di Rossi e Bertolacci a corto di fiato.

Il Genoa si raccoglie per chiudere spazi e trovare coraggio di fronte alla crescita laziale che, a seguito di una corta respinta di Frey, potrebbe andare a segno con Konko. A dieci dal termine Tagliavento concede un generoso rigore agli ospiti (Cana va per terra toccato da Borriello) che Mauri trasforma spiazzando il portiere.

Il Genoa, toccato nell'orgoglio, reagisce e dopo aver colto la parte superiore della traversa con Kucka, mette sotto i riflettori il neo-acquisto Rigoni che in pieno recupero prima costringe al miracolo in angolo Marchetti e poi lo trafigge di testa mandando in estasi i rossoblù.

CHIAVE - La voglia di riscatto mostrata dal Genoa nella tana della Juve trova ulteriore evoluzione contro una Lazio fin troppo sorpresa dalle reti iniziali subite e che impiega decine di minuti prima di ritrovarsi. Sfida bellissima.

MOVIOLA - Non appare in uno dei suoi pomeriggi migliori Tagliavento. L'arbitro di Terni dirige in maniera insufficiente affidandosi costantemente al supporto dei propri assistenti, cambiando spesso idea e non sempre optando per la soluzione più corretta.

Cervellotica la concessione del penalty alla Lazio per un leggero contatto Borriello-Cana. Nel primo tempo è probabilmente involontario un tocco di Lulic col braccio nella propria area. Nel finale grazia con il giallo Lulic, ultimo uomo, che atterra Olivera involtatosi verso Marchetti.

IL MIGLIORE - Granqvist. Grande prestazione per il difensore svedese:in difesa è insuperabile e i palloni alti sono tutti suoi, ci mette lo zampino sul primo goal di Borriello e sul goal di Rigoni con l'assist di testa.

IL PEGGIORE - Ciani. Soffre molto Borriello nel primo tempo, sempre impreciso e disattento nelle chiusure difensive.

venerdì 1 febbraio 2013

Diramata la lista della Lazio per l'Europa League: out Zarate, c'è Pereirinha


Arriva anche l'elenco della Lazio. La società biancoceleste, infatti, ha diramato la lista dei 25 giocatori che potranno giocare in Europa League dal prossimo turno. Dentro Pereirinha, unico acquisto del calciomercato capitolino a gennaio.

Insieme a lui anche Brocchi, mentre Zarate e Diakitè non sono stati inseriti. Tra i giovani Cataldi e Rozzi, terzo portiere Scarfagna. In attacco quattro giocatori, dal titolarissimo Klose alle due riserve Floccari e Kozak fino alla quarta scelta, Rozzi.

Di seguito la lista:

PORTIERI: Albano Bizzarri, Federico Marchetti, Tiziano Scarfagna

DIFENSORI: Giuseppe Biava, Luis Pedro Cavanda, Michael Ciani, Andrè Dias, Abdoulay Konko, Senad Lulic, Bruno Pereirinha, Stefan Radu

CENTROCAMPISTI: Cristian Brocchi, Lorik Cana, Antonio Candreva, Danilo Cataldi, Hernanes, Ederson, Alvaro Gonzalez, Cristian Ledesma, Stefano Mauri, Ogenyi Onazi

ATTACCANTI: Sergio Floccari, Miroslav Klose, Libor Kozak, Antonio Rozzi

Formazioni di Genoa-Lazio


Nel Genoa è squalificato Antonelli, Ballardini non potrà contare neanche su Jankovic, Vargas e Floro Flores infortunati. Tra i nuovi acquisti, partiranno titolari, Manfredini, Pisano, Matuzalem e Olivera. Pochi i dubbi di formazione per Ballardini, che schiererà il Grifone con un 4-4-2: Frey in porta, difesa composta da Granqvist e Manfredini al centro, con Pisano e Moretti esterni. A centrocampo Matuzalem e Olivera in mediana con Kucka e Rossi sulle corsie laterali. In attacco la coppia Borriello-Immobile. Nella Lazio, squalificati Dias e Biava, mancheranno anche Ederson ed Hernanes infortunati, con Onazi impegnato nella Coppa d’Africa. Per Petkovic difesa da inventare, i centrali dovrebbero essere Ciani e Cana. Klose sarà titolare, con Floccari che siederà in panchina. Con Hernanes fuori Gonzales farà l’interno di centrocampo e sulle fasce agiranno Candreva e Lulic. La formazione biancoceleste dovrebbe presentarsi con il 4-4-1-1: Marchetti tra i pali. In difesa Konko, Ciani, Cana, Radu. A centrocampo Ledesma e Gonzalez in regia con Lulic e Candreva esterni. Mauri a supporto dell’unica punta Klose.

Genoa-Lazio, probabili formazioni

Genoa (4-4-2): Frey; Pisano, Granqvist, Manfredini, Moretti; Kucka, Matuzalem, Olivera, Rossi; Borriello, Immobile. A disp.: Tzorvas, Ferronetti, Bertolacci, Nadarevic, Said, Jorquera, Tozser, Donnarumma. All.: Ballardini. Squalificati: Antonelli. Indisponibili: Jankovic, Vargas, Floro Flores.

Lazio (4-4-1-1): Marchetti; Konko, Ciani, Cana, Radu; Candreva, Ledesma, Gonzalez, Lulic; Mauri; Klose. A disp: Carrizo, Bizzarri, Cavanda, Stankevicius, Brocchi, Lulic, Zauri, Rozzi, Kozak, Floccari. All.: Petkovic. Squalificati: Biava, Dias. Indisponibili: Onazi, Ederson, Hernanes.

Salta l'affare D.Kiev-Zarate che attacca Lotito: "Avevano accettato ma lui ha chiesto di più. Dovrò rimanere, è una scelta sua non mia"


Rischia clamorosamente di saltare in extremis il passaggio di Mauro Zarate dalla Lazio alla Dinamo Kiev. L'attaccante argentino, da tempo in rotta con la società, aveva deciso nelle scorse ore di accettare il trasferimento in Ucraina dopo che la società del presidente Surkis aveva raggiunto un'intesa di massima con Lotito sulla base di circa 8 milioni di euro.

Attraverso il proprio profilo Twitter ufficiale (@MAUZ10) il giocatore ha annunciato che la trattativa è saltata, attaccando pesantemente il presidente biancoceleste: "Nessun problema d clausola! Sono tutte cosa che inventa il vostro presidente! Che chiede una cosa questo viene accettata e dopo chiede di piu. (..) Vedo che pure lui vuole che rimanga 1 anno e mezzo in piu. Gente dovro rimanere !! Non e scelta mia. E dell presidente!!!"

Di fatto, secondo la ricostruzione di Zarate, Lotito, dopo che la Dinamo Kiev aveva dato la propria disponibilità a mettere sul piatto gli 8 milioni pattuiti, avrebbe alzato in extremis la richiesta, facendo così sfumare la possibilità per l'argentino di trasferirsi in Ucraina.

A rincarare la dose è arrivato anche il tweet di Natalie Weber, moglie dell'attaccante argentino, visibilmente infastidita dalla vicenda: "Sei un bugiardo come pochi e cativo comò nessuno!!!!!! tutto ti tornerà indietro,vedrai!!!!!". A Lotito staranno fischiando le orecchie...

Zauri e Sculli al Pescara, JP Carrizo all'Inter


La Lazio prova a smalitre la delusione per il mancato arrivo di Felipe Anderson sfoltendo l'organico. Hanno infatti lasciato ufficialmente la capitale Giuseppe Sculli, Juan Pablo Carrizo e Luciano Zauri. Ecco quanto si legge sul sito ufficiale biancoceleste.

"La S.S Lazio comunica le cessioni a titolo temporaneo dei giocatori Juan Pablo Carrizo e Giuseppe Sculli rispettivamente all'F.C. Internazionale ed alla Delfino Pescara".

"La Società comunica altresì la cessione a titolo definitivo del giocatore Luciano Zauri alla Delfino Pescara".

Il Pescara di Bergodi si rinforza quindi ulteriormente con l'arrivo di Sculli e Zauri, che in Abruzzo cercheranno il riscatto dopo alcune stagioni tra più ombre che luci. Per quanto riguarda Carrizzo, all'Inter sarà lui a coprire le spalle ad Handanovic in caso di infortunio.