mercoledì 27 febbraio 2008

ROOOOLANDINHOOOOOOOOOOO!!!


Dopo solo tre giorni dalla brutta sconfitta contro il Cagliari ultimo in classifica, Delio Rossi e la sua squadra erano chiamati dai tifosi a ritrovare la grinta dello scorso campionato. L'allenatore romagnolo fa riposare Rocchi e inserisce, per la prima volta, dal primo minuto Bianchi. La Reggina al contrario, è reduce dall'esaltante vittoria sulla Juventus, ma per l'incontro odierno Ulivieri deve fare a meno del suo miglior attaccante Amoruso e del difensore Lanzaro assenti per squalifica, oltre agli indisponibili Gargia e Modesto.

La difesa schierata a muro da Ulivieri , non da' modo di avvicinarsi a Campagnolo agli uomini di Rossi e fino al 30' l'unico sussulto lo da Dabo con un tiro dai 30' che costringe Campagnolo in angolo. Al 43' si sblocca il risultato. Aronica atterra Pandev in area, Saccani non ha dubbi e assegna il rigore. Rolando Bianchi s'incarica del tino e non sbaglia, Lazio in vantaggio.

Nella ripresa Ulivieri sostituisce Alvarez con Barreto e la Reggina si fa subito pericolosa con Cascione che di testa lambisce il palo alla sinistra di Ballotta. Al 50' Makinwa nell'area piccola non arriva su un ottimo pallone di Cirillo. La Lazio risponde con Radu che colpisce di testa la traversa su azione di calcio d'angolo.

Al 66' occasione ghiotta sui piedi di Makinwa che, solo davanti a Ballotta, si fa anticipare dal portiere. Al 79' azione travolgente della Lazio ma Rocchi ci pensa troppo e spreca a porta vuota.

La gara termina così come deve, la Reggina in attacco e la Lazio che protegge lo striminzito 1-0, importante per classifica e morale. Sconfitta pesante per la Reggina che rimane in coda alla classifica.

-Daniela Pucci-

Lazio-Reggina le probabili formazioni


Le probabili formazioni di Lazio-Reggina: la gara si disputa stasera alle 20.30.

LAZIO (4-3-1-2): Ballotta, De Silvestri, Siviglia, Cribari, Kolarov, Mudingayi, Ledesma, Manfredini, Mauri, Rocchi, Bianchi. All. Rossi.

REGGINA (3-4-2-1): Campagnolo, Cirillo, Valdez, Aronica, Alvarez, Barreto, Cascione, Hallfredsson, Vigiani, Brienza, Makinwa. All. Ulivieri.

lunedì 25 febbraio 2008

Lazio contestata anche a Formello


Stavolta li hanno fatti arrabbiare davvero. I tifosi della Lazio hanno espresso nuovamente il proprio risentimento alla squadra, reduce dalla brutta sconfitta di Cagliari. La scene dell'aeroporto sardo, con giocatori ed allenatore contestati dai sostenitori presenti, si è ripetuta a Formello.

Una rappresentanza di tifosi biancocelesti (circa una ventina) ha accolto la squadra con cori piuttosto eloquenti: «Mercenari» e «Andate a lavorare» quelli più teneri. Nel mirino soprattutto Delio Rossi, ma anche Mauri, Ledesma e, udite udite, Rocchi, nonostante il fresco rinnovo.

Per finire, durante la partitella, gli aquilotti sono stati bersagliati con un lancio di uova dai contestatori: contro la Reggina urge una reazione, per la classifica e per il morale di tutto l'ambiente.

domenica 24 febbraio 2008

Stesi dal Cagliari...ce mancava solo questa!


Cielo sereno e vento forte al Sant’Elia di Cagliari dove si sfidano la compagine locale guidata da Davide Ballardini e la ritrovata Lazio di Delio Rossi, reduce dal rotondo successo casalingo a scapito dell’Atalanta di Gigi Del Neri. Rossoblù sfortunati nella recente trasferta palermitana, una sconfitta immeritata che ha reso ancora più amara una classifica che si fa sempre più difficile. Defezioni importanti per la squadra isolana, mancheranno lo squalificato Daniele Conti e l’infortunato Michele Ferri, oltre ai lungodegenti Koprivec, Shala e Marchini. Ballardini schiera un 4-4-2 inedito con Fini e Foggia sulle fasce, Jeda a supporto di Larrivey. Infermeria che va via via svuotandosi per Delio Rossi, rimangono però ai box Mutarelli, alle prese con un fastidioso problema inguinale, Firmani e capitan Zauri. Rientra dalla squalifica il serbo Kolarov, Radu sostituisce un affaticato Cribari al centro della difesa. Coppia d’attacco composta dall’affidabile duo Rocchi-Pandev, supportato da un Mauri in crescita nelle ultime uscite. Bianchi si accomoda per l’ennesima volta in panchina. Sorti del match affidate al fischietto di Firenze, il signor Nicola Pierpaoli.

Calcio d’inizio affidato alla Lazio. Squadre inizialmente timorose, niente da segnalare nei primi dieci minuti se non tanti errori in disimpegno. Al 13’ si risvegliano il match e Ledesma che effettua uno splendido lancio di 40 metri per Rocchi che polverizza sullo scatto Lopez, entra in area di rigore ma spara altissimo sopra la traversa. 19’: rimessa laterale di Behrami che serve Pandev, giravolta del macedone che mette in mezzo, non ci arriva Mauri, palla a Rocchi che dal dischetto calcia ancora altissimo con il piede destro! Altra grande occasione per il bomber veneziano, ennesimo errore di mira. Corre il 21’ quando Pandev conquista un calcio di punizione dai 35 metri, sul pallone va Kolarov che calcia forte e basso sul primo palo, palla fuori di una manciata di centimetri.

Sul capovolgimento di fronte si rivede il Cagliari: Fini dall’out destro lascia partire un tiro cross che costringe Ballotta alla smanacciata in corner. 26’ ed è ancora la Lazio in avanti con la discesa di Behrami, tocco per Pandev che si gira e mette in mezzo, Mudingayi e Rocchi svirgolano, palla a Manfredini che col sinistro calcia malamente in curva. Al 28’ grandissima occasione per i rossoblù: Jeda trova il corridoio giusto per Foggia che entra in area e prova il diagonale con il destro, Ballotta devia in corner con la gamba destra. Si riaddormenta la partita e prova a svegliarla un ispirato Foggia che però predica nel deserto. Errori in fase di appoggio da ambo le parti, Mudingayi e Fini mostrano i loro limiti in fase di palleggio. Prima della chiusura di tempo prova l’acuto al 41’ Goran Pandev, in mezzo a tre avversari si gira in un fazzoletto, prova il destro che viene però deviato, torna sul pallone ma Storari gli chiude l’angolo.

Inizia la ripresa. De Silvestri al posto di Manfredini è l’unica variazione, Behrami va a centrocampo sull’out sinistro. Al 1’ occasione per Pasquale Foggia che in area affretta il sinistro ma trova De Silvestri sulla sua strada. 12’, Ledesma riceve palla sulla trequarti, cross in mezzo per Rocchi che colpisce di testa, miracolo di Storari, raccoglie Behrami, sinistro alto! Al 14’ si vede il Cagliari su corner, mischia furibonda in area, con Ballotta che si oppone due volte a Cossu. Al 16’ si vede Larrivey con una sponda per Foggia che tutto solo entra in area e mette in mezzo nella terra di nessuno, facile per Ballotta. Un minuto dopo Fini commette una brutta entrata su Mudingayi e viene giustamente espulso.

Delio Rossi inserisce Bianchi incredibilmente al posto di Pandev, furibondo per la sostituzione. Al 20’si accende Jeda: fuga per vie centrali, salta Behrami e calcia con il destro sfiorando il palo alla destra di Ballotta. Al 26’ Cossu si allunga il pallone e falcia Kolarov, clamorosamente Pierpaoli non fischia e non espelle il cagliaritano già ammonito. La Lazio con l’uscita di Pandev si è persa, ci prova timidamente Mauri al 31’ ma il suo tiro dai 25 metri è da dimenticare. Al 32’ la migliore occasione per la Lazio, Siviglia serve in area Rocchi, gran lavoro d’appoggio per Behrami che non ci pensa su due volte e spara a botta sicura col sinistro, Storari compie il secondo prodigio di giornata e salva i suoi.

37’ ancora Lazio in avanti, Ledesma controlla un bel pallone e prova il destro rasoterra da fuori area, tiro fuori di un soffio! Al 43’ succede l’imprevedibile: Agostini galoppa sulla fascia sinistra priva di De Silvestri rimasto in attacco, salta Mudingayi e crossa al centro, Siviglia buca, Matri anticipa Radu e di testa infila l’angolino alla sinistra di un Ballotta pietrificato. 1-0, festa totale sugli spalti di un Sant’Elia incredulo. Non succede più niente, il Cagliari trova 3 punti pesantissimi in chiave salvezza, la Lazio sprofonda ancora una volta nella lotta per non retrocedere grazie a delle incomprensibili scelte di Delio Rossi e a idee di gioco poco chiare.

-Massimo Culello-

Aspettando Cagliari-Lazio...


Le probabili formazioni di Cagliari-Lazio, valida per la 24.a giornata di Serie A, in programma domenica alle 15.

CAGLIARI (4-3-2-1): 13 Storari, 14 Pisano, 6 Lopez, 20 Bianco, 31 Agostini, 8 Biondini, 18 Parola, 23 Fini, 10 Foggia, 27 Jeda, 19 Larrivey. A disposizione: 4 Capecchi, 28 Magliocchetti, 13 Del Grosso, 33 Cotza, 22 Gomes, 9 Acquafresca, 32 Matri. All.: Ballardini.

LAZIO (4-3-1-2): 32 Ballotta, 85 Behrami, 13 Siviglia, 25 Cribari, 3 Kolarov, 26 Mudingayi, 24 Ledesma, 68 Manfredini, 11 Mauri, 19 Pandev, 18 Rocchi. A disposizione: 1 Muslera, 29 De Silvestri, 7 Rozehnal, 2 Radu, 6 Dabo, 10 Baronio, 9 Bianchi. All.: D.Rossi.

ARBITRO: Pierpaoli di Firenze.

sabato 23 febbraio 2008

Pelonzi: “Sì allo stadio Lazio, no al quartiere”


“Lo scorso Ottobre con un ordine del giorno approvato in Consiglio Comunale ci siamo impegnati ad esaminare, qualora provenissero dalla S.S. Lazio, le proposte di valorizzazione immobiliare di aree di proprietà della società stessa, purchè in linea con i nuovi strumenti urbanistici comunali e regionali ed a promuovere un tavolo di confronto con gli enti competenti e con il governo nazionale per individuare nuove forme di gestione degli impianti esistenti da parte delle società di calcio” è quanto dichiara in una nota Giulio Pelonzi (PD) presidente del Lazio Club in Campidoglio intervenendo sulle dichiarazioni di Lotito in merito alla costruzione del nuovo stadio della Lazio: “Le dichiarazioni del Presidente della Lazio Claudio Lotito, sono più che mai tendenziose, forse non ha ben compreso, o non vuole comprendere, che non si possono aggirare le regole secondo i propri comodi” – ed aggiunge – “Il nuovo Piano regolatore, voluto dal Sindaco, ed approvato dal Consiglio Comunale, non è incompatibile dal punto di vista urbanistico con la realizzazione di un terzo stadio, il Prg, come strumento flessibile - ha spiegato Pelonzi- non esclude la creazione di una “città sportivà”, ossia uno stadio accompagnato da abitazioni, attività commerciali e alberghiere. Sono quelle che si chiamano Centralità urbane metropolitane e da parte dell’amministrazione comunale non c’è chiusura nè opposizione di principio. Il Comune di Roma era, è e sarà sempre pronto a mettere a disposizione lo strumento urbanistico per la valorizzazione immobiliare proposta dalle società sportive, purchè siano compatibili con le regole del Prg stesso, come stiamo mettendo in pratica per la cittadella dello sport della Polisportiva Lazio.”

“Basta speculare sui sentimenti delle persone” – prosegue Pelonzi – “Non è possibile usare la buona fede dei tifosi per sostenere la legittimità di progetti che aggirano le regole Fino ad oggi Lotito ha proposto l’impossibile. Due milioni di metri cubi per costruire uno stadio di 330mila metri cubi sono fuori da ogni logica. Tanto più se si tiene conto dei vincoli paesaggistici e idrogeologici che limitano l’uso dei terreni proposti e della spesa che l’amministrazione dovrebbe accollarsi per realizzare infrastrutture che non ci sono. Speriamo che in futuro vengano avanzati progetti più ragionevoli e non solo parole gettate al vento per convenienza personale.”

-PiazzaDellaLibertà

mercoledì 20 febbraio 2008

Rocchi rinnova per 5 anni


Tommaso Rocchi ha prolungato il suo contratto con la Lazio per altri cinque anni. Lo annuncia lo stesso giocatore dal suo sito ufficiale. La vicenda andava avanti dalla scorsa estate, ma ieri c'e' stato l'incontro decisivo tra il manager del bomber e il presidente Lotito. Rocchi dovrebbe guadagnare intorno a 1,2 milioni di euro a stagione, compresi i premi. L'attaccante della Lazio, firmando il nuovo contratto che scadra' nel 2012, chiudera' la carriera in maglia biancoceleste.

-Manuel-

Rocchi vicino alla firma


ROMA, 19 febbraio - Oscar Damiani, procuratore di Rocchi, ha lasciato Villa San Sebastiano pochi minuti prima delle 15. Un’ora e un quarto è durato l’incontro con Lotito: sul tavolo il rinnovo del contratto del centravanti veneziano sino al 30 giugno 2012: «Siamo abbastanza vicini, resto ottimista, ma la parola finale spetta al giocatore. Deve decidere Tommaso, con cui ho bisogno di parlare. Stiamo parlando di un contratto per la vita, bisogna pensare bene a tutte le situazioni. Credo comunque che alla fine l'accordo si troverà, aspettiamo gli ultimi dettagli. Mi auguro proprio di essere in prossimità del traguardo» ci ha spiegato dal suo telefono cellulare Oscar Damiani, appena concluso il vertice. La Lazio ha ritoccato ancora la proposta su cui le parti avevano lavorato a fondo tra dicembre e gennaio. Dopo l’arrivo di Bianchi e il prolungamento di Stendardo, c’era stato però un altro rallentamento. Rocchi, un mese fa, avrebbe firmato per un ingaggio di circa un milione di euro. Ora l’accordo, premi compresi, balla intorno a 1,2-1,3 a stagione sino al 2012.

FUTURO NELLA LAZIO - Lotito ha anche ipotizzato per il centravanti veneziano, quando avrà smesso, un futuro da dirigente. Rocchi è sceso in campo a Formello, per la ripresa degli allenamenti, proprio quando si stava concludendo l’incontro tra Lotito e Damiani, che in serata si presenterà all’Olimpico per seguire la partita di Champions tra Roma e Real Madrid. È possibile che in nottata avvenga il confronto decisivo tra il centravanti della Lazio e il suo procuratore per valutare l’ultima proposta di Lotito e dare una risposta alla società.

-Fabrizio Patania-

domenica 17 febbraio 2008

Le pagelle di Lazio Atalanta


Lazio-Atalanta 3-0

Marcatori: 26', 87' Rocchi, 56' Pandev

Lazio (4-3-1-2): Ballotta 7; Behrami 5,5, Siviglia 6, Cribari 6, Radu 6; Mudingayi 6,5 (89' Dabo sv), Ledesma 6,5, Manfredini 6,5; Mauri 6 (84' De Silvestri sv); Pandev 7 (79' Bianchi sv), Rocchi 7. In panchina: Muslera, Rozehnal, Baronio, Vignaroli. All. Rossi 6,5

Atalanta (4-4-1-1): Coppola 6; Rivalta 5, Capelli 5,5, Pellegrino 5, Bellini 6; Ferreira Pinto 5,5 (46' Guarente 6), Tissone 5,5, De Ascentis 6, Langella 6 (50' Inzaghi 6); Doni 6,5; Floccari 5,5 (64' Muslimovic 5,5). In panchina: Ivan, Carrozzieri, Belleri, Padoin. All. Del Neri 5,5

Arbitro: Girardi 5,5

Lazio-Atalanta 3-0: Rocchi e Pandev


Reazione ci doveva essere, e reazione c'è stata. La Lazio si lascia alle spalle la disastrosa domenica di Empoli e tiene a distanza di sicurezza la zona calda della classifica, adesso cinque punti più giù: non un gran margine, ma la squadra vista oggi trasmette tranquillità. L'Atalanta, cliente scomodo, è stata domata senza eccessivi patemi, con l'assistenza degli stessi giocatori di Del Neri, autori di gravi amnesie in fase difensiva. Il chiarimento con i tifosi avuto in settimane, insomma, sembra aver giovato agli aquilotti.

Lo si è capito praticamente subito. Cinque minuti, e Mauri mette Rocchi solo solo davanti a Coppola: splendida la risposta del portiere napoletano. Ma si tratta solo di un fuoco di paglia, perchè l'Atalanta prende le misure all'undici avversario e si riorganizza. La manovra capitolina viene così costantemente spezzata, con gli orobici pronti a ripartire sfruttando il solito gran lavoro sulle fasce: apprezzabili soprattutto le combinazioni sull'out mancino tra Langella e Bellini, favorite da uno spaesato Behrami. Anche la retroguardia di Del Neri funziona alla perfezione, sempre attenta e puntuale nell'applicazione del fuorigioco. Fino al 25', quando Pandev pesca Manfredini a pochi passi da Coppola, con Rivalta a tenerlo colpevolmente in gioco. L'ex Chievo cincischia, ma riesce a guadagnarsi un rigore trovando il contatto con il numero uno avversario: dal dischetto Rocchi non sbaglia. Da lì in poi è un'altra sfida, e i padroni di casa, più sollevati, riescono a contenere senza problemi la reazione della Dea, meno fluida e rapida rispetto ai primi minuti di gara. Gli ultimi minuti prima dell'intervallo, però, sono da brividi per il pubblico dell'Olimpico: prima Doni, su calcio piazzato, costringe Ballotta ad un grande intervento, poi è lo stesso portiere a pasticciare in uscita, senza gravi conseguenze.

Durante l'intervallo Del Neri ridisegna la sua Atalanta: nel giro di una manciata di minuti fuori gli esterni, Langella e Ferreira Pinto, e dentro Inzaghi e Guarente (subito pericoloso) per un più spregiudicato 4-3-1-2. Ma i progetti nerazzurri di rimonta ci mettono poco a naufragare. Undici minuti, per la precisione: uno svarione di Pellegrino al 56' innesca Pandev, che si presenta a tu per tu con Coppola e realizza il raddoppio in due tempi. Partita in cassaforte per gli uomini di Delio Rossi, che rischiano di dilagare, complice un'altra incertezza difensiva degli ospiti con Rivalta. Nell'Atalanta soltanto Cristiano Doni continua a credere nel pareggio. Per informazioni chiedere a Ballotta, protagonista di altre due parate superbe sul trequartista. Nel finale c'è spazio e gloria anche per Bianchi, che sfrutta al meglio i pochi minuti di vetrina guadagnandosi un penalty all'87': tutti pregustano il primo sigillo in biancoceleste dell'ex Reggina, e invece è ancora Rocchi ad andare in rete dagli undici metri. Rolandinho, per scalare posizioni nelle gerarchie di Rossi, ha ancora da sgomitare...

-Sergio Chesi-

sabato 16 febbraio 2008

Aspettando Lazio Atalanta


Le probabili formazioni di Lazio-Atalanta, 4.a di ritorno di Serie A, in programma domenica alle 15.

LAZIO (4-3-1-2): 32 Ballotta; 85 Behrami, 13 Siviglia, 25 Cribari, 2 Radu; 26 Mudingayi, 24 Ledesma, 68 C. Manfredini; 11 Mauri; 18 Rocchi, 9 Bianchi. A disp. 1 Muslera, 7 Rozehnal, 29 De Silvestri, 10 Baronio, 6 Dabo, 19 Pandev, 21 Vignaroli. All. Rossi.

ATALANTA (4-4-1-1): 30 F. Coppola; 3 Belleri, 16 Rivalta, 26 Pellegrino, 6 Bellini; 79 Ferreira Pinto, 15 De Ascentis, 21 Tissone, 23 Langella; 72 C. Doni; 33 Floccari. A disp. 18 Ivan, 32 Fissore, 27 Capelli, 5 T. Manfredini, 22 Padoin, 11 Muslimovic, 9 Paolucci. All. Del Neri

ARBITRO: Girardi di San Dona` di Piave

mercoledì 13 febbraio 2008

RIVANGANDO IL PASSATO DI LOTITO...più lo sgrulli più esce la merda!


Ho ripescato questo articolo da un vecchio giornale...stiamo parlando di un Lotito Gangster...

-Manuel Auciello-

Formello, domani i tifosi presenti per una contestazione pacifica


Una contestazione pacifica. I tifosi sono pronti ad invadere Formello domani, nel corso della consueta amichevole del giovedì, quella a porte aperte. «Per dare una bella svegliata ai ragazzi, per caricarli in vista della gara contro l’Atalanta», spiega gran parte dei sostenitori biancocelesti in rete. Ma non la pensano tutti alla stessa maniera e c’è chi propone solo di riempire domenica l’Olimpico per cercare di uscire dalla crisi. Nel bene o nel male è la prima volta che i tifosi, da quando Rossi è sulla panchina della Lazio, hanno puntato il dito su tecnico e giocatori.
Due ex, intanto, si preparano a calcare il prato dell’Olimpico da avversari: Simone Inzaghi e Belleri. Quest’ultimo crede che la crisi della Lazio sia solo passeggera: «Basta un risultato positivo e passa tutto. Purtroppo la squadra paga gli sforzi della Champions».

-Enrico Sarzanini-

domenica 10 febbraio 2008

Promossi e bocciati di Empoli Lazio


Rossi: in questa stagione il gioco della Lazio dello scorso anno è un miraggio, le cause sono molteplici: il sovraccarico di lavoro dovuto alla Champions, gli infortuni e la sfortuna, ma il tecnico fa degli errori che sembrano dovuti alla mancanza di concentrazione. Rozehnal è appena arrivato e già gioca come titolare in un ruolo non suo, Mauri non è in forma come lo scorso anno e gioca sempre titolare, Baronio è completamento escluso. Nella gara di oggi i cambi sono incomprensibili. Voto 4,5

Vannucchi: Come il resto degli uomini in campo non brilla, ma la sua punizione al 7’ regala alla sua squadra i 3 punti che fanno respirare la sua squadra. Troppo nervoso e falloso nei confronti di Siviglia (Voto 5,5). Voto 6,5

Pozzi: Lotta su tutti i palloni, aiuta la squadra e si sacrifica anche in difesa. Voto 6,5

Dabo: Giornata no per l’ex di ritorno, gioca male, fa solo falli, viene ammonito subito e rischia più volte di essere espulso. Voto 5,5

Malesani: la sua squadra non ha gioco, a braccetto con Rossi sembra d’accordo nel far addormentare gli spettatori, ma mette i suoi in campo in modo tale da non far giocare gli avversari, la sua squadra gestisce il risultato e ottiene 3 punti pesanti. L’importante per chi naviga in fondo alla classifica è fare punti. Voto 6

Kolarov: era il migliore in campo per quanto riguarda i biancocelesti, ha rovinato tutto con l’espulsione nel finale di gara, ma l’unico laziale che ha provato a giocare si merita comunque una sufficienza. Voto 6

Pubblico: il sole aiuta a riempire gli spalti, il Castellani non è colmo ma numeroso, a differenza delle squadre è caldo e aggressivo, i numerosi tifosi laziali ci credono fino alla fine, mentre i tifosi toscani cantano senza limiti. Questi ultrà meriterebbero di vedere giocare a calcio. Voto 10

-Daniela Pucci-

Vannucchi e Rosetti affondano la Lazio


L’Empoli, reduce da 3 sconfitte consecutive, cerca punti-salvezza. Malesani schiera davanti Pozzi unica punta, con Vannucchi e Giovinco a sostegno. In difesa in sostituzione degli infortunati Pratali e Adani, giocano Marzoratti e Piccolo. Delio Rossi oltre allo squalificato Mudingayi deve fare a meno di Mutarelli, Meghni, Firmani, Zauri, De Silvestri, Diakite e Behrami. Il neo acquisto Rozehnal fa il terzino destro, Vignaroli l'esterno di centrocampo.

I padroni di casa, ben messi in campo, passano subito in vantaggio, grazie ad una splendida punizione a giro di Vannucchi che, salta la barriera e, insacca alla sinistra di Ballotta. Gara noiosa dove l’Empoli controlla il vantaggio e la Lazio fa poco e nulla per tentare di pareggiare. Il centrocampo biancoceleste manda poche palle agli attaccanti. Al 40’ palla splendida di Pandev dalla destra per Mauri che, in diagonale, lambisce il palo alla sinistra di Bassi.

Nella ripresa Rossi torna al rombo e sposta Mauri dietro le punte. La squadra migliora nettamente e gia' al 52’ l’estremo difensore dell’Empoli alza in angolo una palla velenosa colpita da Rocchi e deviata da un difensore toscano. Al 63’ Bassi para un colpo di testa di Rocchi. Successivamente Rossi sostituisce Dabo con Bianchi, ma non si vedono miglioramenti.

Da segnalare solo una botta dai venticinque metri di Kolarov che Bassi para con i pugni. La gara non tende a decollare, i padroni di casa gestiscono il risultato mentre gli ospiti non fanno nulla di concreto per pareggiare. All’88’ espulsione diretta per Kolarov che chiude le speranze di pareggio per la Lazio, il serbo entra a piedi pari su Maranini a centrocampo.

Nulla di fatto per la Lazio che, dopo la gara interna contro la Sampdoria sembrava rinata. La squadra di Rossi si rivela la squadra senza gioco e fantasia di questa stagione. Allenatore, squadra e dirigenza devono trovare la formula giusta per uscire dal tunnel che potrebbe portare direttamente in B.

-Daniela Pucci-

Empoli-Lazio probabili formazioni


Le probabili formazioni di Empoli-Lazio, gara in programma per la 22.a giornata di Serie A oggi alle 15.

Empoli (4-4-1-1): 1 Bassi, 46 Raggi, 16 Marzoratti, 2 Piccolo, 77 Antonini, 6 Abate, 32 Budel, 5 Moro, 8 Marianini, 10 Vannucchi, 9 Pozzi. A disp. 23 Balli, 7 Tosto, 15 Vanigli, 19 Marchisio, 18 Giacomazzi, 21 Giovinco, 11 Saudati. All. Malesani.

Lazio (4-4-2): 32 Ballotta; 7 Rozehnal, 13 Siviglia, 25 Cribari, 3 Kolarov; 85 Behrami, 24 Ledesma, 6 Dabo, 11 Mauri; 19 Pandev, 18 Rocchi. A disp. 1 Muslera, 2 Radu, 68 Manfredini, 10 Baronio, 81 Del Nero, 17 Tare, 9 Bianchi. All. Rossi.

Arbitro: Rosetti di Torino.

martedì 5 febbraio 2008

Avv.Sandri: “Aspettiamo perizia”


“Siamo in attesa che il perito Domenico Compagnini depositi la sua consulenza sulla traiettoria del proiettile che ha ucciso Gabriele”, cosi’ a quasi tre mesi dalla morte di Gabriele Sandri, risponde l’avvocato di famiglia Michele Monaco. Erano da poco passate le 9.20 di una domenica dell’11 novembre quando in un autogrill, a Badia al Pino, in provincia di Arezzo, la vita di Gabriele Sandri, tifoso laziale in trasferta con alcuni amici, e’ stata spezzata a soli 28 anni da un colpo partito dall’arma di Luigi Spaccarotella agente in servizio alla Polstrada. Sono ancora tante le domande che attendono una sola risposta: “Giustizia”. “L’unica cosa certa e’ - ha concluso Monaco - che dalla perizia e’ emerso che il proiettile non ha impattato contro la rete quindi significa che il colpo e’ partito mirando a misura d’uomo”. L’agente e’ attualmente in aspettativa.

-PiazzaDellaLibertà.it-

Cragnotti: “Lazio? Per ora non sono interessato”


Sergio Cragnotti è intervenuto a Radio incontro durante la trasmissione di Gabriella Grassi: “Gli scenari dopo la decisione della Consob? Credo che questo provvedimento sia un atto dovuto anche perchè c’è un processo penale in corso. Il problema è complesso visto che ora è stato rimesso in discussione il controllo della società. Spero che il presidente Lotito riesca a giustificare le sue operazioni per rimettere a posto il controllo azionario della sua società. Questo evento mette in evidenza alcune lacune organizzative”.

SCALATA ALLA Lazio : “Non capisco perchè esce fuori il mio nome -sorride Cragnotti. Il mondo sportivo e i suoi cronisti non hanno una conoscenza finanziaria elevata e quindi si fa facilmente confusione. La Lazio è grande società, di una portata impegnativa per chi oggi la dirige e per chi domani la vorrà controllare. Ripeto, in questo momento non sono interessato al club biancoceleste, visto che ho problemi più importanti da risolvere. Comunque ho sempre raccomandato a Lotito e a chi avesse voglia di prendere la Lazio di agire con la massima trasparenza. Bisogna dare a questi tifosi un futuro uguale a quello del passato, ad alti livelli competitivi anche dal punto di vista degli investimenti. Chi volesse comprare la società deve essere prima azionista e poi illustrare sul piano istituzionale e in una assemblea straordinaria gli impegni che si vuole assumere. Chi prende la posizione di controllo è obbligato a presentare un’OPA al 100% del capitale. Ci sono delle regole che non possono essere trasgredite, altrimenti fare una gestione della società che ne impoverisce i contenuti o i programmi economico-sportivi è inutile”.

LE PAROLE DI LOTITO SU CRAGNOTTI: “Perché dovrei desiderare che questa società scompaia dal quadro sportivo? Il problema è che qualcuno ha male interpretato le mie parole e ha risposto in maniera offensiva. Credo che se un qualsiasi tifoso che ama la sua società può aggiungere conoscenze, queste conoscenze dovrebbero essere accettate per costruire cose importanti o aprire discussioni tali da creare valore aggiunto ai progetti che si vorrebbero fare.
Il grande bacino e il grande patrimonio di una società calcistica sono i tifosi. Bisogna cercare di far crescere il bacino, sarebbe una depressione vedere allo stadio pochi tifosi se fossi il presidente.

QUANTO COSTA LA LAZIO? :”Dipende tutto dall’interesse di chi vuole cedere. Se fa una forte resistenza perché il prezzo lo ritiene non equo evidentemente a questi prezzi non le cederà, mano a mano che l’offerta cresce lui prenderà una decisione. Dipende dal mercato e dalla voglia che il mercato ha di cedere le azioni. Ad esempio Lotito ha fatto un’Opa ad un prezzo prefissato: il 40% non ha trovato però quell’offerta equa. Se avesse raddoppiato il prezzo, forse, sarebbe cambiato qualcosa.Dipende da chi vuol cederle e non da chi vuol comprarle.

ROCCHI: “Ho visto la Lazio domenica e ho visto un gran gol di Rocchi, molto simile a quello di Pato”.

domenica 3 febbraio 2008

Lazio-Samp 2-1...Noi c'avemo Rocchigol!


Ventunesima giornata del campionato di Serie A, sul palcoscenico dello stadio Olimpico si sfidano la rifondata Lazio di Delio Rossi e la lanciatissima Sampdoria di Walter Mazzarri. Match importante per entrambe le compagini. Lazio alla ricerca della vittoria in campionato che manca da troppo tempo, Sampdoria che cerca conferme in chiave qualificazione Uefa. Assenze pesanti per la squadra capitolina. Oltre agli squalificati Kolarov e Bianchi mancheranno gli infortunati Massimo Mutarelli, migliore in campo in Coppa Italia contro la Fiorentina, De Silvestri, Diakitè, Firmani, Zauri e Meghni. Confermato tra gli undici di partenza Stefan Radu, debutto per Ousmane Dabo. Rozehnal parte dalla panchina. I liguri affrontano la difficile trasferta privi del lungodegente Montella al quale si aggiungono gli acciaccati Sammarco, Lucchini e il giovane Kalu. Arbitra il signor Daniele Orsato di Schio, contestatissimo fischietto del recente Palermo – Lazio.

Calcio d’inizio affidato alla Lazio. Partita che stenta a decollare, la pioggia non facilita lo spettacolo e bisogna aspettare il 18’ per la prima emozione della partita. Punizione dal limite per i padroni di casa, tira Ledesma, ribatte la barriera, ancora Ledesma col sinistro, palla deviata in rete da Mauri in evidente fuorigioco davanti a Castellazzi. Si vedono gli ospiti al 20’, Siviglia sbaglia il fuorigioco e Bellucci può allungare la falcata sulla fascia destra, palla in mezzo all’area per Cassano che a porta praticamente vuota spara clamorosamente alto sulla traversa. Un minuto dopo Ballotta sbaglia il controllo del pallone, arriva Cassano velocissimo ma il portiere biancoceleste si salva nel contrasto. Si riaddormenta la partita, errori di impostazione da una parte e dall’altra, Ledesma impreciso come mai, Palombo lo imita sul lato opposto. E’ il 37’ minuto quando la Lazio passa in vantaggio. Corner corto di Ledesma, palla tra i piedi di Pieri che rinvia male, Mauri raccoglie e col sinistro insacca nell’angolino basso. 1-0. Si risveglia dal torpore la squadra di Delio Rossi, al 38’ bellissima combinazione Mauri – Pandev – Rocchi, Campagnaro sbroglia all’ultimo secondo utile. Orsato concede 3 minuti di recupero e al 46’ Bellucci prova il destro dai 25 metri con la palla abbondantemente sopra la traversa. Ma la Lazio di quest anno non finisce mai di stupire. 47’ altro errore sul fuorigioco, Maggio va sul fondo e mette in mezzo, Siviglia liscia, Behrami non copre e Cassano insacca facile col destro e l’aiuto della traversa. 1-1.

Inizia la ripresa con Pandev che al 1’ prova subito ad innescare Rocchi, il bomber veneziano non arriva sul pallone per un soffio. Al 3’ errore in disimpegno di Ledesma, Cassano cerca e trova il tunnel su Cribari, Bellucci col destro calcia addosso a Ballotta. 8’ minuto, triangolazione Radu – Rocchi – Radu, sinistro del rumeno, Castellazzi in corner. Partita che va via via spegnendosi. Il campo pesante e la condizione fisica non ottimale evidenziano le lacune delle due squadre. Un paio di azioni sprecate dalla Samp con Delvecchio e Maggio e poco altro. Al 27’ contropiede pericolosissimo di Rocchi che mette in mezzo un pallone sporco, Pandev e Mauri si schiacciano i piedi, rientra la difesa doriana, palla al limite per Mudingayi che calcia centrale con l’interno destro. Al 30’ intuizione di Mauri che vede la progressione sulla fascia sinistra di Manfredini che tutto solo entra in area, miracolosa chiusura in corner di Campagnaro. 32’, Rocchi prende palla sull’out sinistro, scambio con Pandev che scucchiaia in area per il compagno, controllo con il destro, giravolta e magnifico sinistro a incrociare sul quale Castellazzi nulla può. 2-1, chapeau per lo splendido goal di Tommaso Rocchi. La Samp si riversa tutta in avanti lasciando spazio al contropiede avversario. Al 42’ Pandev, solissimo a metà campo, riceve dal neo entrato Rozehnal, corre per 50 metri di campo senza avversari, esce Castellazzi, sinistro mirato del macedone fuori di un niente. Incredibile errore del talento di Strumica! Orsato concede 3 minuti di recupero nei quali non succede più nulla. Torna a vincere la Lazio di Delio Rossi dopo un lungo digiuno, Sampdoria troppo poco cinica lontano da Marassi.

-Massimo Culello-

sabato 2 febbraio 2008

Lazio-Samp le probabili formazioni

Lazio (4-4-2): 32 Ballotta, 85 Behrami, 13 Siviglia, 25 Cribari, 2 Radu, 5 Mutarelli, 26 Mudingayi, 24 Ledesma, 11 Mauri, 19 Pandev, 18 Rocchi. A disp. 1 Muslera, 7 Rozenhal, 10 Baronio, 6 Dabo, 81 Del Nero, 21 Vignaroli, 17 Tare. All. Rossi

Sampdoria (3-5-2): 1 Castellazzi, 16 Campagnaro, 28 Gastaldello, 5 Accardi, 7 Maggio, 17 Palombo, 4 Volpi, 19 Franceschini, 46 Pieri, 99 Cassano, 11 Bellucci. A disp. (83 Mirante, 32 Miglionico, 14 Sala, 3 Zielger, 77 Zenoni, 40 Delvecchio, 13 Bonazzoli. All. Mazzarri.

Arbitro: Orsato di Schio

Dabo: «La Lazio è un sogno dopo un incubo»


«Davvero non me lo aspettavo. Per me è stata una triplice uscita da un incubo, si avvera un sogno». Ousmane Dabo, 31 anni, torna a indossare la maglia della Lazio dopo la sfortunata esperienza in Gran Bretagna al Manchester City.

«Quando ho saputo che ero di nuovo un giocatore della Lazio sono stato emozionantissimo - ha detto il centrocampista -. Mi sono ricordato di quanto mi volevano bene con la maglia biancoceleste e anche che i momenti più felici della mia vita li avevo vissuti nella Lazio come la Coppa Italia vinta. E di tutti gli amici che avevo e che avevo mantenuto. Insomma, ho fatto la scelta giusta».

«Farò benissimo». Il calciatore francese è uno dei rinforzi che la società biancoceleste ha messo a disposizione del tecnico Delio Rossi nel mercato invernale. «In Inghilterra volevo fare una esperienza nuova e invece mi sono capitate tante cose brutte: squalifiche, infortuni, travolto in una rissa per poi non giocare più. Un incubo dal punto di vista sportivo», dice Dabo. Il feeling con la Lazio comunque non si è mai interrotto. «L'ho seguita sempre», racconta. «E sono stato arcicontento per il terzo posto e per la bella Coppa Campioni. D'altronde conoscevo bene i ragazzi ed ero felice di vederli giocare bene».

«La Lazio ha ottimi tecnici, è un ottima società , un ottimo gruppo. Sono fiducioso, farà benissimo», dice ancora il francese scommettendo su un girone di ritorno ricco di soddisfazioni. «Era scritto che tornassi. Ho ritrovato anche la mia maglia numero 6. Doveva prenderla Radu, ma combinazione ha voluto che un problemino con il transfer di Scaloni abbia obbligato Stefan a prendersi il numero 2 per giocare a Firenze. Anche ritrovare la mia maglia numero 6 è un segno del destino».

«Fisicamente sto benissimo nel senso che mi sono molto allenato, specie in vista di un trasferimento a gennaio, anche se non ho giocato con la prima squadra, ma nelle amichevoli e con il campionato riserve che in Inghilterra è una cosa seria. Penso che mi possa mancare il ritmo della partita, ma in un paio di uscite dovrei rimediare», dice il centrocamposta. «Comunque, io sono a disposizione dell'allenatore che valuterà quando e se impiegarmi. Non ho nessuna preoccupazione ad andare in panchina ed a rendermi utile quando necessario. Io credo che nel calcio a vincere sia sempre il gruppo».

Lotito e il ritorno del figliol prodigo. «Considero Dabo più che un cavallo di ritorno un figliol prodigo cui ho aperto le braccia anche perché ci eravamo lasciati molto bene un anno e mezzo fa», dice il numero uno del club Claudio Lotito. «Lui - racconta il presidente - mi aveva detto, con molta franchezza e lealtà, che per fare esperienza e per ragioni economiche avrebbe desiderato tentare la carta inglese. Io, non potendo trattenerlo sul piano delle richieste economiche, accettai la nuova situazione solo ammonendolo che avrebbe potuto trovarsi male in un ambiente freddo come quello inglese. Quando ho saputo che voleva ritornare gli ho aperto le braccia dicendogli "te l'avevo detto!". Lui mi ha risposto: "avevi ragione!". Dabo - ha concluso Lotito - è un valore aggiunto che si va ad incastrare nel progetto Lazio in virtù di valore tecnico, ma anche della sua capacità di fare gruppo. Insomma è un uomo da Lazio».

venerdì 1 febbraio 2008

PRESO ROZENHAL...Lotirchio s'è 'mpazzito!


La Reggina si è assicurata il prestito del nigeriano Makinwa dalla Lazio che dà il bentornato a Dabò e si assicura il difensore della Repubblica Ceca, Rozenhal.
Il club biancoceleste deposita in Lega all'ultimissimo momento il contratto del 27enne difensore ceco Rozenhal del Newcastle. Non aveva potuto farlo prima perché un fax era rotto e in un altro non c'era più inchiostro. Lo ha rivelato Lotito ai microfoni di Sky.

-Manuel-