sabato 23 febbraio 2008

Pelonzi: “Sì allo stadio Lazio, no al quartiere”


“Lo scorso Ottobre con un ordine del giorno approvato in Consiglio Comunale ci siamo impegnati ad esaminare, qualora provenissero dalla S.S. Lazio, le proposte di valorizzazione immobiliare di aree di proprietà della società stessa, purchè in linea con i nuovi strumenti urbanistici comunali e regionali ed a promuovere un tavolo di confronto con gli enti competenti e con il governo nazionale per individuare nuove forme di gestione degli impianti esistenti da parte delle società di calcio” è quanto dichiara in una nota Giulio Pelonzi (PD) presidente del Lazio Club in Campidoglio intervenendo sulle dichiarazioni di Lotito in merito alla costruzione del nuovo stadio della Lazio: “Le dichiarazioni del Presidente della Lazio Claudio Lotito, sono più che mai tendenziose, forse non ha ben compreso, o non vuole comprendere, che non si possono aggirare le regole secondo i propri comodi” – ed aggiunge – “Il nuovo Piano regolatore, voluto dal Sindaco, ed approvato dal Consiglio Comunale, non è incompatibile dal punto di vista urbanistico con la realizzazione di un terzo stadio, il Prg, come strumento flessibile - ha spiegato Pelonzi- non esclude la creazione di una “città sportivà”, ossia uno stadio accompagnato da abitazioni, attività commerciali e alberghiere. Sono quelle che si chiamano Centralità urbane metropolitane e da parte dell’amministrazione comunale non c’è chiusura nè opposizione di principio. Il Comune di Roma era, è e sarà sempre pronto a mettere a disposizione lo strumento urbanistico per la valorizzazione immobiliare proposta dalle società sportive, purchè siano compatibili con le regole del Prg stesso, come stiamo mettendo in pratica per la cittadella dello sport della Polisportiva Lazio.”

“Basta speculare sui sentimenti delle persone” – prosegue Pelonzi – “Non è possibile usare la buona fede dei tifosi per sostenere la legittimità di progetti che aggirano le regole Fino ad oggi Lotito ha proposto l’impossibile. Due milioni di metri cubi per costruire uno stadio di 330mila metri cubi sono fuori da ogni logica. Tanto più se si tiene conto dei vincoli paesaggistici e idrogeologici che limitano l’uso dei terreni proposti e della spesa che l’amministrazione dovrebbe accollarsi per realizzare infrastrutture che non ci sono. Speriamo che in futuro vengano avanzati progetti più ragionevoli e non solo parole gettate al vento per convenienza personale.”

-PiazzaDellaLibertà

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