sabato 30 marzo 2013

LAZIO-CATANIA 2-1


Una grande Lazio ritrova gol e vittoria dopo un mese intero di astinenza contro una squadra, il Catania, che si è guadagnata il titolo di rivelazione del campionato. Al fortunoso gol di Izco si sono succeduti l’autogol di Legrottaglie e il rigore trasformato da Candreva: torna a volare l’aquila all’Olimpico.

FORMAZIONI – Dopo un mese senza vittoria né gol, la Lazio di Vladimir Petkovic è chiamata alla reazione davanti ai propri tifosi. Le assenze illustri degli infortunati Dìas, Konko e Floccari e di Ciani (appiedato dal giudice sportivo) non influenzano le scelte del tecnico bosniaco, che ripropone un 4-5-1 che vede come uniche novità le presenze di Cana in mezzo alla difesa e l’esordio dal primo minuto del francese Louis Saha in vantaggio sia su Kozak che sul rientrante Klose.

Il Catania di Maran si schiera con l’ormai consueto 4-3-3, con Bellusci che nel reparto arretrato prende il posto dello squalificato Spolli, mentre Biagianti è pronto a sostituire a centrocampo l’indisponibile Almiròn affiancandosi alla collaudata coppia formata dal Izco e Lodi.

PRIMO TEMPO - Primo tempo di grande intensità di una Lazio che si mostra molto aggressiva già a partire dai primi minuti di gioco collezionando corner (addirittura dieci) e calci di punizione a raffica, ma senza riuscire a interrompere il digiuno dal gol. Il giocatore maggiormente ispirato sembra essere Candreva, che si rende protagonista di parecchie discese sulla fascia destra sfiorando anche il gol dopo 9’ con un destro potente ma centrale. In seguito è Saha a rendersi pericoloso: si avventa sul pallone dopo un rimpallo in area, ma da due passi fallisce una facile rete nell’incredulità dell’Olimpico.

L’occasione più clamorosa però capita sui piedi di Cana, che dopo un’ottima azione si fa deviare in pallone sulla traversa dall’accorrente Marchese. Un Catania che è parso in grande difficoltà nel tentativo di uscire dalla propria metà campo, asfissiato dal pressing avversario: urge un cambio di atteggiamento da parte degli uomini di Maran.

SECONDO TEMPO – Al rientro dopo l’intervallo è il Catania ad alzare ritmo e pressing, trovando rocambolescamente il gol al 49’: Izco respinge un rinvio di Radu e il pallone rimbalza in rete. Il vantaggio ospite demoralizza i biancocelesti, la cui reazione tarda ad arrivare almeno fino a quando Petkovic non inserisce Kozak, Ederson e Klose, il cui rientro in campo è accolto con un boato dall’Olimpico. Rivitalizzata dalle sostituzioni la Lazio insiste e al 78’ su un cross dalla trequarti di Radu, è Legrottaglie a deviare il pallone nella propria porta siglando il pareggio. Passano soltanto due minuti e Massa indica il dischetto in seguito ad un netto fallo di Bellusci su Ederson appena entrato in area: Candreva trasforma freddamente con destro rasoterra alla sinistra di Andujar.

CHIAVE – Con la propria squadra punita da imprecisione e sfortuna, è il tecnico laziale a trasformare una partita potenzialmente già indirizzata in una vittoria importante per continuare a sognare il terzo posto: sostituzioni a dir poco provvidenziali.

MOVIOLA - Al minuto 76 la Lazio reclama un rigore per una trattenuta di Alvarez su Kozak, ma giustamente Massa giudica irrisorio il contatto e lascia proseguire. Nettissimo invece il rigore del vantaggio biancoceleste. Molto buona nel complesso l’amministrazione del direttore di gara.

Dalle Pagelle:

IL MIGLIORE - Candreva. Uomo-ovunque, sforna una quantità incredibile di cross e conclusioni. Ottimo nel primo tempo, 'normale' nel secondo, ma riemerge nel finale e firma il 2-1 dal dischetto.

IL PEGGIORE - Saha. Non sfrutta l'occasione concessagli e si divora una clamorosa palla-goal nei primi 45'.

giovedì 28 marzo 2013

Probabili formazioni Lazio-Catania



Probabili formazioni Lazio-Catania – Il 30 marzo 2013 il Catania sarà ospite in casa della Lazio per la 30° giornata di Serie A. Sabato pomeriggio, quindi, capitolini ed etnei si affronteranno per la 3° volta in questa stagione. Nell’andata di campionato gli aquilotti furono umiliati con un clamoroso 4-0 al Cibali, ma si rifecero pochi mesi più tardi eliminando il Catania dalla Coppa Italia con un sonoro 3-0. La Lazio, che soltanto giovedì 4 aprile sarà impegnata ad Istanbul per l’andata dei quarti di finale di Europa League contro il Fenerbahce, è reduce da 3 sconfitte consecutive in Serie A, dove si è fatta raggiungere al 5° posto in classifica da Inter e Roma: il Catania ha solo 2 punti in meno!

Lazio – Sarà una difesa completamente rimaneggiata, quella di Petkovic sabato pomeriggio. Se Ciani è infatti squalificato (espulso nel 1° tempo di Torino), Dias è ancora infortunato, così come Konko e Brocchi. Marchetti è rientrato in anticipo dal ritiro della Nazionale ma pare recuperato, così come Biava e Mauri. Anche Klose è finalmente tornato in gruppo, ma sarà difficile vederlo già titolare e potrebbe essere preservato per la trasferta turca: in attacco ci sarà quindi Kozak (Floccari è infatti infortunato).

Ecco quindi la probabile formazione titolare (4-5-1): Marchetti; Radu, Biava, Dias, Pereirinha; Ledesma, Gonzalez, Candreva, Lulic, Hernanes; Kozak.
A disposizione: Bizzarri, Scarfagna, Onazi, Mauri, Ederson, Keita, Saha, Klose.
All. Petkovic.
Squalificati: Ciani.
Indisponibili: Dias, Konko, Brocchi, Floccari.

Catania – Anche la retroguardia etnea avrà diverse defezioni per la trasferta capitolina. Se Potenza è infatti squalificato, Spolli deve ancora scontare la 2° giornata di stop e Capuano resta ancora infortunato. In difesa si potrebbe quindi rivedere Bellusci al fianco di Legrottaglie. Buone notizie arrivano invece dagli attaccanti, tutti disponibili per sabato pomeriggio. Anche Bergessio, oltre a Ricchiuti, è infatti recuperato dall’infortunio e sarà titolare nel quartetto offensivo tutto argentino.
Ecco quindi la probabile formazione titolare (4-2-3-1): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Bellusci, Marchese; Lodi, Izco; Barrientos, Castro, Gomez; Bergessio.
A disposizione: Frison, Terracciano, Augustyn, Biaginati, Almiron, Ricchiuti, Keko, Doukara, Cani.
All. Maran. Squalificati: Spolli, Potenza.
Indisponibili: Capuano.

FORMELLO - Radu, Cana ed Hernanes in gruppo, solo palestra per Kozak e Mauri



AGGIORNAMENTO ORE 17.20 - È appena terminato anche l'allenamento pomeridiano della banda Petkovic. La squadra si è ritrovata poco prima delle 16 per la seconda seduta della giornata, durante la quale il gruppo ha utilizzato una partitella, con tanto di porticine, come riscaldamento. Poco dopo tutti agli ordini di Paolo Rongoni per un buon lavoro atletico, caratterizzato per circa mezz'ora da ripetute di 50 metri. Continua, quindi, il richiamo di preparazione da parte dello staff biancoceleste per rimettere benzina nelle gambe dei calciatori. Sul finale partita a campo ridotto 8 contro 8: da una parte Bizzarri, Stankevicius, Cana, Radu, Rozzi, Onazi, Candreva e Klose; dall'altra Strakosha, Pereirinha, Ciani, Lulic, Ledesma, Hernanes, Ederson e Saha. Tornano in gruppo, quindi, i nazionali Cana, Radu ed Hernanes. Contro il Catania tutti e tre partiranno dal primo minuto, i primi due dovrebbero formare l'inedita coppia centrale difensiva vista la squalifica di Ciani, il forfait di Dias e le non perfette condizioni fisiche di Biava. Ieri pomeriggio l'ex Genoa aveva abbandonato l'allenamento per un trauma al polpaccio: come rende noto lo staff sanitario biancoceleste sul sito ufficiale, il centrale ha "riportato un parziale miglioramento clinico e ha quindi svolto un blando lavoro atletico in palestra". Domani il numero 20 verrà valutato dallo staff medico, si spera di escludere una lesione alla zona interessata. Soltanto palestra per Kozak, tornato dopo la vittoria della sua Repubblica Ceca sul campo dell'Armenia. Stesso discorso per Mauri e Marchetti: il brianzolo rischia di saltare il match di sabato pomeriggio, nelle migliore delle ipotesi sarà inserito da mister Petkovic nella lista dei convocati. La ripresa è prevista per domani alle ore 11.

FORMELLO - "Avanti Lazio, non c'è tempo da perdere". Potrebbe essere questo il pensiero ricorrente nella testa di Petkovic. O almeno da una settimana a questa parte. Il tecnico non risparmia i suoi, anche il programma di oggi prevede due sedute. L'allenatore raddoppia le fatiche, è "stanco" dei passi falsi in campionato. La sosta per le Nazionali è alle spalle, il match con il Catania si avvicina, è ora di mettere a fuoco il mirino e puntarlo fisso sulla squadra di Maran.

PROVE DI CROSS E TIRI - Alle 11 è scattato il primo allenamento della giornata. Inizialmente sul terreno di gioco del "Fersini" si sono visti soltanto Ledesma, Ederson e Pereirinha, insieme ai tantissimi giovani della Primavera. Il gruppo ha effettuato un riscaldamento caratterizzato da balzi e scatti bravi, mentre il resto della squadra è sceso in campo dopo una mezz'ora piena di palestra. Di seguito, la seduta mattutina ha visto andare in scena alcune esercitazioni di cross e tiri dove Ederson e Keita si sono esaltati nelle conclusioni a rete. Ha partecipato all'intero allenamento anche Miro Klose, ormai riaggregatosi definitivamente al resto dei compagni. Differenziato, invece, per Mauri: il brianzolo ha lavorato a parte insieme al preparatore atletico Alessandro Fonte svolgendo prima una corsa blanda intorno al perimetro del centro sportivo, poi effettuando esercizi tecnici con il pallone. Assenti Dias e Biava (alle prese con una lesione all'adduttore destro e con un trauma contusivo al polpaccio), mentre Konko e Floccari hanno proseguito con i rispettivi protocolli riabilitativi.

ASPETTANDO I NAZIONALI - Petkovic recupera qualche pezzo dalle Nazionali impegnate nelle qualificazioni mondiali. Nel quartier generale di Formello si sono rivisti, infatti, Candreva, Marchetti ed Hernanes. L'esterno di Tor de Cenci, ieri utilizzato dal ct Prandelli negli ultimi 30 minuti della partita con Malta, ha svolto senza alcun tipo di problema l'intera seduta mettendo dentro traversoni a ripetizione dall'out di destra. Soltanto scarico in palestra per gli altri due: mentre Marchetti ha seguito da "spettatore" i due match dell'Italia, il Profeta ha disputato entrambe le amichevoli del suo Brasile totalizzando 180 minuti di impiego. Con ogni probabilità il brasiliano si riunirà al gruppo a partire da oggi pomeriggio. Intanto a bordo campo presente anche il ds Igli Tare.

lunedì 25 marzo 2013

Rapajc: “Lazio, il Fenerbahce è più forte del Galatasaray!”



Milan Rapajc, ala sinistra ex Perugia e Fenerbahce, è intervenuto in serata ai microfoni di Radiosei per parlare di Lazio e soprattutto dei prossimi avversari dei biancocelesti in Europa League, visto che ha vestito per due stagioni la maglia del club turco.

Milan, cosa ricordi di quel famoso Perugia-Juventus?
“Ricordo una partita dove potevamo giocare anche a pallanuoto per la quantità della pioggia caduta. Mazzone era un grande allenatore, lui ci caricava al 100% prima di ogni partita, anche prima di quella gara dove tutti ci davano per spacciati. Alla fine abbiamo fatto il nostro dovere e meritato la vittoria”.

Come giudichi la stagione della Lazio?
“La Lazio sta andando benissimo, credo che il presidente Lotito abbia fatto delle grandi cose nella capitale”.

Conoscevi Petkovic?
“Lo conosco benissimo dai tempi dello Young Boys quando buttò fuori il Fenerbahce. E’ un allenatore che ha mostrato un grande calcio anche in Svizzera e vi assicuro che quella squadra era molto più scarsa della Lazio”.

Visto che fra poco Lazio e Fenerbahce si sfideranno, che pronostico puoi fare?

“Contro il Fenerbahce mi aspetto una grande partita, dove entrambe le squadre avranno le stesse possibilità di vincere e passare il turno. Peccato che la Lazio debba giocare in casa senza tifosi, mentre a Istanbul invece, ci sarà un grandissimo ambiente. Nel club turco ci sono diversi giocatori importanti, però credo che il punto di forza sia nel calore del pubblico. Il Fenerbahce è in assoluto la squadra migliore del campionato turco, più forte anche del Galatasaray di Yilmaz e Drogba”.

venerdì 22 marzo 2013

Xhaka vicino alla Lazio. Ultime di mercato



I biancocelesti tornano sul centrocampista svizzero, in rotta con i tedeschi. Si offre Thereau, ipotesi Sestu a parametro zero. E il giallo Zarate si infittisce...
"Vuole lasciare la Bundesliga, partirà a fine anno, l’interesse della Lazio è vivo". La 'Bild' non ha dubbi e rilancia la candidatura di Xhaka, vecchio pallino di Tare, ormai ai ferri corti con il Borussia Monchengladbach e decisamente pronto a cambiare aria al termine della stagione in corso.

Centrocampista centrale, classe 92', ha una valutazione di otto milioni, destinata però a scendere. La Lazio intanto continua a monitorare anche altre piste. Piace sempre Ivan Rakitic, croato del Siviglia, la quotazione resta alta ma il suo acquisto rappresenterebbe un gran colpo con vista Champions.

Nelle ultime ore alla Lazio è stato associato il nome di Cyril Thereau, attaccante del Chievo che, in una recente intervista riportata oggi dal 'Corriere dello Sport', ha ammesso: "E’ arrivato il momento di cambiare, ne ho parlato con il mio club, le situazioni sono chiare. Cerco un grande club, anche la Lazio mi piace". Lotito drizza le antenne pronto a valutare la bontà dell'operazione.

Occhi biancocelesti puntati poi sul Portogallo. Piace Ederzito Antonio Macedo Lopes, detto Eder, classe 87', gioca nel Braga: nove goal in diciotto partite nella Primeira Liga. In Portogallo cresce bene anche Ricardo Pereira, ala destra in forza al Vitoria Guimaraes, stella dell'Under 20 lusitana.

Nel mirino di Tare sarebbe finito Marcos Rojo: difensore classe 1990, che gioca nello Sporting Lisbona. Nato come terzino, è diventato un centrale, la sua valutazione si aggira intorno ai cinque milioni di euro. Tornando in Italia si continua a parlare di Alessio Sestu, prodotto del vivaio biancoceleste, in scadenza a giugno con il Siena. L'esterno rappresenterebbe un'ottima alternativa a Candreva.

Dal Brasile ecco la voce di Felipe Anderson, grande rimpianto del mercato di gennaio, che in un'intervista alla 'gazetaesportiva.net' lascia le porte aperte per un futuro trasferimento: "Ho sentito che, quando i colloqui erano in corso, sono stato vicino a lasciare il club, ma di questo dovete chiedere a chi lavora per me. Ho ancora molto da fare qui e sono felice con il Santos, per ora penso solo a questa maglia. Per quanto riguarda il trasferimento, ci penserò più avanti".

Intanto, dopo l'ennesimo caso Zarate, la Lazio ha assicurato di non aver ricevuto nessuna comunicazione riguardo ad un possibile ricorso dell'argentino al Collegio arbitrale per chiedere la rescissione. Lotito si sente al sicuro: Zarate, così come tutti gli altri fuori rosa biancocelesti, sono sempre stati seguiti da un tecnico, un preparatore atletico e un medico, in piena osservanza delle norme federali.

lunedì 18 marzo 2013

Ledesma: "Crediamo nel terzo posto"



L'italo-argentino prima si scaglia contro il fischietto umbro, poi traccia la strada per il futuro: "Vogliamo rifarci contro il Catania, puntiamo all'Europa".

Una sconfitta che brucia. La Lazio esce sconfitta dall’Olimpico di Torino con più di un rammarico. Cosi la pensa Cristian Ledesma centrocampista biancoceleste che rivede il film della gara attaccando l’arbitro Tagliavento, soprattutto dopo il secondo giallo a Ciani, che poi è costato l’espulsione.

Dalle pagine del 'Corriere dello Sport', l’italo argentino, si presenta cosi: “L’arbitro non voleva fischiare il secondo fallo, glielo hanno comunicato. Da dietro sembrava che Ciani avesse preso il pallone. Il direttore di gara poteva anche sorvolare sulla prima ammonizione. Ora però è inutile recriminare su queste cose”.

Poi oltre le polemiche si concentra solo sull’aspetto tecnico dopo la sconfitta con i granata: “E’ difficile giocare in inferiorità numerica per tutta la partita, ma bisogna vedere il lato positivo delle cose, abbiamo retto sino alla fine. Potevamo portare a casa un punto che sarebbe stato importantissimo, anche dopo il loro gol abbiamo avuto la possibilità di pareggiare”.

Le ultime battute le riserva al capitolo terzo posto, che vale un piazzamento d’onore in Champions: “Noi ad inizio campionato abbiamo intrapreso un ciclo nuovo, abbiamo dimostrato anche in Europa di aver cambiato mentalità, gli obiettivi non devono cambiare ora, vogliamo arrivare più in alto possibile. Crediamo nel terzo posto”. Ha concluso Ledesma.

domenica 17 marzo 2013

TORINO-LAZIO 1-0



Il Torino batte di misura 1-0 la Lazio grazie a un goal di Jonathas nel finale di gara e avvicina la salvezza portandosi a quota 35 punti in classifica. Le due squadre scendono in campo sotto una fitta nevicata, in un terreno di gioco al limite della praticabilità.

All'11' i biancocelesti vanno vicini al goal con un colpo di testa di Cana che colpisce in pieno il palo su cross dalla sinistra di Gonzalez. Poi però Ciani rovina tutto, e con due falli in due minuti su Barreto si becca un doppio giallo e al 16' viene espulso da Tagliavento, lasciando i suoi in 10 uomini.

Nella ripresa la gara si gioca inizialmente a ritmi molto alti ma nonostante l'inferierica ospite non ci sono molte occasioni da rete. Dopo l'interruzione di qualche minuto al 77', decisa da Tagliavento per consentire di spazzare la neve dalle righe laterali, all'82' Jonathas con una bella girata trasforma in goal un calcio d'angolo battuto dalla sinistra da Cerci. La Lazio perde terreno nella lotta per l'Europa.

sabato 16 marzo 2013

Ultime e formazioni di Torino-Lazio



Probabili formazioni Torino-Lazio – Senza Floccari, infortunato, toccherà a Kozak rilanciare la Lazio anche in campionato. Superato il turno di Europa League con il tris del bomber ceco allo Stoccarda, i biancocelesti hanno bisogno di rialzare la testa in Italia: la sfida dell’Olimpico, valida per la 29^ giornata di Serie A, potrebbe essere quella giusta per dimenticare i ko contro Milan e Fiorentina e riprendere il cammino verso un piazzamento europeo. Anche il Torino, però, ha bisogno di punti per non farsi risucchiare nelle zone calde della classifica: dopo la sconfitta di Parma, Ventura va a caccia di una vittoria che manca da un mese esatto. Fischio d’inizio domenica alle ore 20.45, arbitro Paolo Tagliavento di Terni.

Torino – L’infortunio di Ogbonna è meno grave del previsto, ma il centrale della Nazionale domani non ci sarà: al centro della difesa giocherà Rodriguez. Sulle corsie, tre uomini si contendono due maglie: Ventura potrebbe far rifiatare Masiello, rilanciando Darmian a destra con lo spostamento di D’Ambrosio dalla parte opposta. In mezzo al campo, Brighi e Vives sono in ballottaggio per un posto accanto a Gazzi: con l’eventuale spostamento dell’ex Lecce qualche metro più avanti, però, giocherebbero tutti e due. Scontato il turno di squalifica, Cerci e Meggiorini sono pronti al rientro: l’esterno riprenderà il proprio posto sull’out di destra, l’attaccante è in vantaggio su Bianchi per affiancare Barreto.


Ecco la probabile formazione (4-2-4):
Gillet; Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio; Brighi, Gazzi; Cerci, Barreto, Meggiorini, Santana. A disposizione: Coppola, Di Cesare, Masiello, Caceres, Bakic, Basha, Vives, Birsa, Stevanovic, Menga, Jonathas, Bianchi. All. Ventura. Squalificati: Diop (1). Indisponibili: Diop, Ogbonna.

Lazio – Floccari è rimasto vittima di una lesione muscolare alla coscia destra e starà fuori per circa tre settimane: senza Klose, domani sera al centro dell’attacco ci sarà Kozak. Nessun problema, invece, per Marchetti, che ha già smaltito la contusione al capo di giovedì e sarà regolarmente tra i pali. In mezzo alla difesa si rivedrà Biava, rimasto a riposo contro la Fiorentina: viste l’assenza di Dias, non convocato, al suo fianco potrebbe giocare Ciani, favorito su Cana. Scontato il turno di squalifica, Candreva tornerà al proprio posto sull’out di destra. In mezzo al campo, invece, mancherà lo squalificato Hernanes: Mauri, in vantaggio su Ederson, è pronto a riprendersi una maglia da titolare anche in campionato.

Ecco la probabile formazione (4-4-1-1): Marchetti; Pereirinha, Biava, Ciani, Radu; Candreva, Gonzalez, Ledesma, Lulic; Mauri, Kozak. A disposizione: Bizzarri, Scarfagna, Onazi, Cana, Ederson, Crecco, Saha, Keita. All. Petkovic. Squalificati: Hernanes (1). Indisponibili: Konko, Stankevicus, Klose, Brocchi, Dias, Floccari.

giovedì 14 marzo 2013

LAZIO-STOCCARDA 3-1...Triplo Kozak!



La Lazio batte lo Stoccarda anche nel match di ritorno e certifica un meritatissimo approdo ai quarti di Europa League. I biancocelesti mettono le cose in chiaro dopo appena otto minuti con la doppietta di Kozak, il goal di Hajnal nella ripresa serve ai tedeschi solo per alleviare il passivo ma il ceco è scatenato e nel finale fa tripletta fissando il punteggio sul 3-1.

FORMAZIONI - Petkovic piazza Ciani al fianco di Dias in mezzo alla difesa con Pereirinha e Radu terzini; centrocampo con Ledesma in panchina e Onazi vertice basso a protezione di Hernanes e Mauri, mentre sulle fasce agiscono Candreva e Lulic. Unica punta Kozak. Labbadia propone uno Stoccarda a trazione anteriore lanciando Molinaro terzino sinistro e spostando Macheda sulla linea dei fantasisti con Ibisevic terminale offensivo.

PRIMO TEMPO - Nel surreale silenzio dell'Olimpico il primo squillo è dei tedeschi al 4' con un bel tiro di Holzhauser dalla distanza che costringe Marchetti a volare in corner. Ma è solo un fuoco di paglia, perchè al 6' Kozak viene dimenticato dalla difesa biancorossa e con un tap-in sotto misura sblocca il risultato su cross di Radu.

Il centravanti ceco è in serata di grazia, tanto da siglare la doppietta appena due minuti dopo con un contropiede concluso da un gran tiro che sbatte sotto la traversa e si insacca. I ritmi calano fino al 18' quando Ibisevic potrebbe riaprire il match agganciando male a due passi da Marchetti, cui risponde Hernanes con una punizione respinta da Ulreich.

Dopo qualche tentativo dalla distanza ancora una punizione impensierisce Ulreich che non trattiene la botta di Candreva al 35'. Al 37' Marchetti esce a vuoto ma lo Stoccarda non ne approfitta, ma al 42' si trattiene il fiato dopo che Ibisevic non frena la propria corsa e colpisce alla testa il portiere biancoceleste costretto a chiedere il cambio e venendo sostituito da Bizzarri. E' l'ultimo, amaro sussulto di un primo tempo a chiare tinte biancocelesti.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con la chance per il giapponese Sakai, che colpisce a botta sicura in area al 51' trovando la risposta di Bizzarri. Lo Stoccarda prova almeno a salvare l'orgoglio aumentando la pressione, ma i tentativi risultano essere fuori misura o 'telefonati'.

Decisamente più convinto è quello di Hajnal che al 62' trafigge il portiere argentino accorciando le distanze con un rasoterra da poco prima del dischetto. Al 65' finisce la partita di Mauri, al suo posto Ledesma. Al 70' Bizzarri compie un miracolo sulla conclusione volante di Gentner destinata all'angolino.

La girandola di cambi affievolisce ancor di più una gara chiusa dopo i primi dieci minuti e che nella parte finale si trascina sulla scia della buona volontà messa in mostra dallo Stoccarda e una Lazio attenta a difendersi fino al fischio finale. Prima che il sipario cali, c'è ancora il tempo per un goal divorato da Ederson a porta vuota (era subentrato a Hernanes) e la terza 'griffe' di Kozak su cross dalla destra di Candreva che lo fa balzare in testa alla classifica cannonieri di Europa League con 8 reti (scavalcato Cavani). La festa, adesso, è davvero completa.

CHIAVE - Il fiuto del goal messo in mostra da Kozak nell'ennesima notte europea ha spento le flebili speranze dello Stoccarda ancor prima di entrare in partita, per il resto la gara è vissuta su sporadici lampi nei quali tra le fila tedesche hanno spiccato i soli Hajnal e Gentner.

MOVIOLA - Il già ammonito Ibisevic, per il calcione rifilato in corsa al malcapitato Marchetti al minuto 42', era ampiamente passibile di secondo giallo e quindi andava espulso ma invece l'arbitro Hagen non l'ha sanzionato. Per il resto, match senza grossi scontri.

lunedì 11 marzo 2013

L'UEFA dice no alla Lazio: Olimpico chiuso contro lo Stoccarda



Respinta la richiesta del club: la squadra giocherà due partite di Europa League senza tifosi. Lotito: "Provvedimento abnorme, ci aspettavamo una valutazione diversa".

Il ricorso non è andato come tutti, nell'ambiente biancoceleste, speravano: l'Uefa ha confermato la sanzione inflitta alla Lazio dopo il saluto romano effettuato contro il Borussia Mönchengladbach da alcuni sostenitori, ovvero le due partite casalinghe di Europa League da disputarsi a porte chiuse.

Oltre alla sanzione delle porte chiuse, che avrà inizio giovedì nel match di ritorno contro lo Stoccarda e proseguirà in un eventuale accesso ai quarti di Europa League, la Lazio dovrà anche pagare 40000 euro di multa come già stabilito in un primo momento.

A Nyon era presente il numero uno biancoceleste in persona, Claudio Lotito, ascoltato dal giurì d'appello dell'Uefa. Dopo la sentenza, il presidente ha commentato con parole durissime la decisione di non accogliere il ricorso.

"Si tratta di un provvedimento abnorme - ha detto - Ci saremmo aspettati una valutazione diversa rispetto a quella effettuata dal delegato Uefa. Né la documentazione che abbiamo presentato, né il rapporto delle forze dell'ordine sono stati presi in considerazione".

PETKOVIC: "Non abbiamo creduto nei tre punti"



Il tecnico bosniaco ha inoltre ammesso che la formazione di Montella ha meritato di portare a casa i tre punti a scapito dei suoi giocatori.

Dopo la vittoria ottenuta in Europa League contro lo Stoccarda la Lazio è stata sconfitta in casa per 2-0 dalla Fiorentina di Montella. Nel post-partita è arrivato il commento da parte del tecnico biancoceleste Vladimir Petkovic, intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24.

"Il problema è che stasera non abbiamo creduto di poter vincere, abbiamo avuto diverse occasioni anche verso la fine del primo tempo. Le occasioni si devono sfruttare, noi non lo abbiamo fatto. La Fiorentina è stata più cinica rispetto a noi ed ha vinto meritatamente la partita; i due goal presi però potevano essere anche evitabili con un pizzico di attenzione in più".

Adesso la corsa alla Champions League si complica un po': "Champions League? Ancora ci sono tanti punti a disposizione e non siamo gli unici che abbiamo queste difficoltà. Per fare bene nelle prossime partite dobbiamo credere di più nelle nostre potenzialità. Non voglio che sia una scusa, ma è chiaro che giocando in Europa League perdiamo un po' di energie. Ma quando si gioca a questi livelli occorre uno sforzo maggiore da parte dei calciatori".

LAZIO-FIORENTINA 0-2



La Fiorentina ha battuto la Lazio per 2-0 allo Stadio Olimpico, superando i biancocelesti al quarto posto, a meno tre dal Milan e a meno sei dal Napoli. Viola cinici e attenti, una rete per tempo contro una formazione di Petkovic poco decisa. Jovetic apre, Ljajic chiude.

FORMAZIONI - Nessuna novità, undici iniziali confermati come da vigilia: Petkovic si affida ancora una volta a Floccari prima punta nel 4-5-1, supportato da un centrocampo di classe con Ederson ed Hernanes.

In difesa c'è Dias, Ledesma davanti alla difesa. Dall'altra parte Cuadrado torna nel tridente insieme a Ljajic e Jovetic, Migliaccio dal 1' con Tomovic e Pasqual nella retroguardia a quattro di Montella.

PRIMO TEMPO - Dopo i dubbi del pre-gara, visto il diluvio su Roma, si scende in campo all'Olimpico. Primi minuti nello stadio laziale che vedono entrambe le compagini studiarsi, 15' iniziali che passano velocemente, ci prova solo la Fiorentina con Cuadrado dal limite e con un Jovetic pescato in ritardo dalla sinistra.

Devono passare altri cinque minuti perchè la gara si sblocchi. In maniera grandiosa. Ljajic lavora sulla sinistra, stupenda fina di Borja Valero al limite e botta di prima da parte di Jovetic su cui Marchetti nulla può. Vantaggio e 12esimo centro del montenegrino.

Montella chiede ai suoi più decisione, grinta e attenzione nell'ultimo passaggio. Ma gli avanti toscani sono anticipati facilmente al momento del tocco finale, Marchetti non corre più pericoli a differenza di Viviano: portiere viola attento su Floccari ed Ederson, centrocampisti e punta laziale poco cattivi in area capitolina.

SECONDO TEMPO - Si riparte con un cambio, Petkovic sceglie Kozak per dare più peso all'attacco biancocelste. A trovare il goal, però, è ancora la Fiorentina: è Ljajic a raddoppiare, conclusione a giro velenosa, Marchetti indeciso nel tuffarsi troppo in ritardo alla sua sinistra.

Goal shock per la Lazio, Petkovic mugugna e medita un secondo cambio: dentro anche Onazi per Hernanes, con il brasiliano che aveva impegnato Viviano su punizione qualche secondo prima. Portiere ex Bologna decisivo anche sulla girata di Floccari da centro area.

Fiorentina in controllo, capitolini che cercano di dare una scossa con gli ingressi di Onazi e Mauri ma con il gioco di prima degli ospiti c'è ben poco da fare, sopratutto vista la poca grinta e due goal da rimontare. Finisce 2-0, Montella al quarto posto.

CHIAVE - Fiorentina cinica, Lazio poco decisa nell'ultimo passaggio e tagliata in due dalle accelerazioni di Cuadrado: sul secondo goal pesa l'indecisione di Marchetti. Centrocampo di casa coeso solo a tratti, più squadra la compagine di Montella.

MOVIOLA - Nessun episodio di rilievo in area di rigore, c'è la punizione da cui scaturisce il raddoppio del club toscano. Giusta la segnalazione di fuorigioco a Cana nella prima frazione.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Borja Valero. Quando arrivò dal Villarreal si sollevarono ooh di stupore. E lui stupisce in ogni gara, silenzioso, decisivo. Il velo per il goal di Jovetic è da laurea in atti sublimi.

IL PEGGIORE - Kozak. Un gigante fantasma. 45' di nulla, rispetto all'Europa League è un altro giocatore.

sabato 9 marzo 2013

Aspettando Lazio-Fiorentina, ultime e formazioni



Gara importantissima per la zona Champions, quella tra Lazio e Fiorentina. I biancazzurri vengono dalla splendida vittoria in europa League contro lo Stoccarda, e saranno certamente intenzionati a riconquistare il terzo posto, perso nello scontro diretto col Milan. La viola ha vinto nell’ultima giornata contro il Chievo, con gol di Larrondo nel finale. Squalificato Aquilani, al suo posto è pronto Migliaccio. Davanti torna Cuadrado nel tridente, a cui Montella darà un’ulteriore possibilità. In difesa Savic favorito per affiancare Rodriguez. Petkovic deve fronteggiare la squalifica di Candreva, ma in compenso riavrà a disposizione Mauri, che potrebbe anche lanciare subito dal primo minuto. Per il resto formazione invariata. Vediamo le quote, i precedenti e le probabili formazioni della gara.

QUOTE – 1 2,50 – X 3,25 – 2 2,75 – Under 1,72 – Over 2,00 – Gol 1,72 – NoGol 2,00

I PRECEDENTI - Il numero di match disputati nel campionato di Serie A tra Lazio-Fiorentina all’Olimpico, è pari a 63. In totale sono stati segnati 166 goal. La squadra di casa ha collezionato 31 vittorie contro 12 della squadra ospite. In tutto i pareggi sono 20.

PROBABILI FORMAZIONI Lazio-Fiorentina (domenica ore 20.45)

LAZIO (4-5-1): Marchetti; Pereirinha, Biava, Dias, Radu; Gonzalez, Cana, Ledesma, Hernanes, Mauri; Floccari.

Squalificato: Candreva.
Indisponibili: Brocchi, Stankevicius, Konko, Klose

FIORENTINA (4-3-3): Viviano; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual; Migliaccio, Pizarro, Borja Valero; Cuadrado, Jovetic, Ljaijc.

Squalificato: Aquilani.
Indisponibili: Rossi, Camporese, Hegazi

giovedì 7 marzo 2013

I tifosi dello Stoccarda ricordano Gabbo

STOCCARDA-LAZIO 0-2



La Lazio di Petkovic espugna la 'Mercedes-Benz Arena' mettendo di fatto più di un piede nei quarti di finale di Europa League. Di Ederson e Onazi le due reti biancocelesti che ora facilitano, e non poco, il passaggio al prossimo turno: Stoccarda mai in partita, evanescente la prestazione dell'italiano Macheda.

FORMAZIONI - Bruno Labbadia schiera il suo Stoccarda con uno speculare 4-2-3-1 che vede l'ex doriano Macheda (in prestito dallo United di Ferguson) unica punta. Alle sue spalle Maxim, Traorè e l'incursore giapponese Okazaki; parte dalla panchina invece il terzino sinistro Molinaro, ex Siena e Juventus.
Nella Lazio riposa Floccari, sostituito da Kozak, reduce dall'ottima prestazione nel turno precedente contro il Gladbach; chiavi del centrocampo affidate come sempre ad Hernanes, in difesa torna Ciani.

PRIMO TEMPO - Il primo quarto d'ora della gara è abbastanza soporifero, la Lazio attende lo Stoccarda che però non riesce ad incidere a dovere. La partita si accende al minuto 16 quando Marchetti è miracoloso su un colpo di testa di Okazaki, completamente dimenticato in area di rigore da Cana; sul corner susseguente altro colpo di testa, stavolta del capitano Tasci, sul quale a differenza del precedente, Marchetti non ha problemi.
I biancocelesti capiscono a questo punto che serve una scossa emotiva che arriva, puntuale, pochi minuti dopo: Pereirinha recupera un importante pallone al limite dell'area su cui si avventa Ederson, che con una stupenda conclusione in girata batte l'estremo difensore dei tedeschi Ulreich proprio sul suo palo.
Il goal dà maggiore slancio e vitalità alla manovra degli uomini di Petkovic che vanno vicini al raddoppio poco dopo con Cana, che non inquadra per poco la porta con un bel colpo di testa nato dagli sviluppi di un corner. Lo Stoccarda fatica a prender in mano le redini del gioco e pecca molto in fase d'impostazione, rendendo di fatto ancor più facile il compito della gestione del match agli ospiti che, ancora con Ederson, vanno vicini al goal al minuto 41, quando il brasiliano da due passi schiaccia troppo il pallone di testa che termina alto.
Nel finale di tempo c'è una reazione d'orgoglio dei tedeschi che vanno vicini al pareggio ancora con Okazaki, che grazia Marchetti sbagliando praticamente la mira con un colpo di testa ravvicinato nell'area piccola.

SECONDO TEMPO - Chi si aspettava uno Stoccarda col coltello tra i denti al rientro in campo sarà sicuramente rimasto deluso. A fare la partita è sempre la Lazio che dopo dieci minuti concretizza al meglio la sua superiorità nella manovra e nel palleggio: 'coast to coast' stupendo di Onazi che una volta davanti ad Ulreich, lo batte con estrema freddezza regalando il doppio vantaggio ai suoi.
Pochi minuti dopo è Candreva ad andare vicino alla marcatura con un calcio di punizione insidioso che lambisce il palo. Nello Stoccarda Labbadia inserisce Harnik ma la musica non cambia: pericoloso soltanto il solito Okazaki che supera Cana in area ma davanti a Marchetti colpisce male svirgolando il pallone.
La Lazio è completamente padrona del campo e su azione di ripartenza va vicina al goal dello 0-3 dapprima con Candreva (che spara alto sulla traversa), poi con Lulic che viene fermato in uscita da Ulreich. Lo Stoccarda cerca di trovare almeno il goal della bandiera con Tasci ma il suo colpo di testa è debole e non impensierisce Marchetti.
Negli ultimi minuti spazio anche per Floccari che ha anche l'opportunità di scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori, ma Ulreich gli dice no limitando dunque il passivo per la sua squadra.

CHIAVE - Stoccarda poco incisivo in fase offensiva, Macheda impalpabile: la poca tecnica degli uomini di Labbadia è stata la causa principale del tracollo interno, frutto anche della scarsa esperienza europea di molti componenti della squadra tedesca. Sicuramente tanto cuore e reazione d'orgoglio, ma senza notevoli doti tecniche e una certa bravura in fase d'impostazione del gioco non si va lontano.
Bravo Petkovic, dal canto suo, a saper leggere ottimamente la partita che di fatto può considerarsi come un vero e proprio trampolino di lancio verso i quarti di finale del torneo.

MOVIOLA - L'arbitro Tudor non ha molto lavoro da svolgere durante la partita: qualche dubbio solo sul giallo mostrato ad Hernanes nel primo tempo dopo una manata (che sembra essere involontaria) sul volto di Maxim che poco dopo ha dovuto abbandonare il campo per una ferita al naso.

IL MIGLIORE - Ederson. Porta avanti la Lazio con un sinistro da bomber, e in mezzo al campo perde pochissimi palloni.

IL PEGGIORE - Kvist. Non riesce a liberare nell'azione dell'1-0 di Ederson. Non si riprende più, fino alla sostituzione.

mercoledì 6 marzo 2013

Aspettando Stoccarda-Lazio



Tutto esaurito alla Mercedes Benz Arena di Stoccarda per la sfida tra i padroni di casa e la Lazio. A differenza del nome del loro stadio, però, i tedeschi non corrono, soprattutto in Bundesliga. Undicesimi in classifica, lontanissimi dalle posizioni che contano nonostante un passato glorioso. Gli uomini di Bruno Labbadia assomigliano molto a quelli del Borussia Mönchengladbach, eliminati nel turno precedente dalla Lazio. I biancocelesti partono favoriti nella sfida contro i tedeschi, ma arrivano da un periodo piuttosto negativo in campionato, dove hanno perso il terzo posto dopo il cappotto di Milano di sabato scorso.

COLONIA ITALIANA Nello Stoccarda giocano due italiani: Cristian Molinaro e Federico Macheda. Stoccarda, però, è anche la città della Germania con la più grande comunità italiana. Sono circa 120.000 i connazionali presenti in città e qualcuno vorrà di certo recarsi allo stadio per assistere al match.
Il terzino sinistro ex Juventus non è al meglio e dovrebbe partire dalla panchina, mentre è certa la presenza di Macheda. L'attaccante è caduto in disgrazia dopo lo strepitoso avvio di carriera. Tifoso laziale fin da bimbo, proprio a Formello ha mosso i primi passi da calciatore prima che il Manchester United strappasse lui e famiglia dall'Urbe. L'italiano dovrebbe far coppia con il bomber della squadra, il bosniaco Ibisevic tornato su buoni livelli dopo un gravissimo infortunio di un paio di stagioni fa. Il punto debole dei tedeschi è certamente la tenuta difensiva. Tra Bundesliga ed Europa League lo Stoccarda ha subito la bellezza di 50 gol in 34 gare. Una ghiotta occasione per le bocche di fuoco di Petkovic.

NO MAURI, FORSE FLOCCARI Nonostante il capitano della Lazio abbia recuperato dalla distorsione alla caviglia destra, Stefano Mauri non dovrebbe partire nell'undici titolare. Anzi, Petkovic potrebbe addirittura scegliere di non portarlo nemmeno in panchina in vista dei prossimi impegni. Al posto del capitano potrebbe essere rispolverato Ederson che agirebbe alle spalle dell'unica punta. Chi sarà a guidare l'attacco? Petkovic deve scegliere tra Floccari e Kozak. Il ceco sembra essere in vantaggio, anche perché nelle ultime settimane Floccari non è apparso brillante. In attesa di Klose, che tornerà a fine marzo, il ballottaggio continuerà anche per le prossime uscite. Galvanizzato Hernanes che, dopo la scialba prova di "San Siro", vuole festeggiare il ritorno in Nazionale. Il ct del Brasile, Felipe Scolari, lo ha infatti convocato per le amichevoli del 21 e 25 marzo contro Italia e Russia. L'aspetto emotivo avrà la sua importanza per sostituire quelle forze che al momento paiono mancare alla Lazio.

DOVE SEGUIRLA In tv giovedì 7 marzo ore 19.00 su Premium Calcio, SkyCalcio1 e SkySport1

PROBABILI FORMAZIONI


Stoccarda (4-4-2): Ulreich; G. Sakai, Tasci, Rüdiger, Boka; Harnik, Gentner, Okazaki, Traoré; Macheda, Ibisevic. All. Labbadia.

Lazio (4-3-2-1): Marchetti; Pereirinha, Biava, Dias, Radu; Hernanes, Ledesma, Gonzalez; Candreva, Ederson; Kozak. All. Petkovic.

Arbitro: Tudor (Rom)

domenica 3 marzo 2013

MILAN-LAZIO 3-0



Milan che centra l'obiettivo sorpasso ed ora mette nel mirino il Napoli di Mazzarri. Partita dominata dai rossoneri dal minuto 16' quando la Lazio è stata costretta a giocare in 10 per l'espulsione di Antonio Candreva e non ha avuto la forza di contrastare l'ottimo momento di forma dei rossoneri. Mattatore della sera Gianpaolo Pazzini che sfrutta a pieno il forfait di Balotelli. Tra le due reti del Pazzo il ritorno al goal in campionato di Boateng ancora una volta condito da una gran bella prestazione.

FORMAZIONI - Rossoneri con il 4-3-3 che recuperano Flamini e subito spedito in campo da Allegri. Assente Mexes per squalifica sostituito dall'ex Chievo Yepes, mentre sulla fascia confermato De Sciglio. In avanti Balotelli non è stato convocato: SuperMario ha ancora dolore alla tibia, al suo posto giocherà Pazzini. Infine qualche linea di febbre per El Shaarawy non gli impedisce comunque di essere in campo.

I biancocelesti perso Konko per 6 settimane sono obbligati a schierare l'esterno d'attacco Pereipinha sulla destra. Solito 4-1-4-1 e solite defezioni per i romani che recuperano all'ultimo momento Floccari che aveva avuto problemi al ginocchio con Kozak in preallarme.

PRIMO TEMPO - Inizio ricco di emozioni con le due formazioni che giocano a viso aperto ed alternano ripartenze molto veloci. Il Milan però va più volte vicino al gol con El Shaarawy solo grazie ad un'ottimo Marchetti. Sembra in ottima serata Pazzini che crea i presupposti per il gol all'11' quando serve un assist per El Shaarawy anticipato solo all'ultimo momento da Pereirinha.

Al 16' su una grande azione di El Sharawy diretto in rete, Candreva lo stende al limite dell'area di rigore (il Milan reclama il penalty), l'arbitro RIzzoli coaudiuvato dal collaboratore di linea espelle il n° 87 laziale per chiara occasione da gol. La Lazio in 10 cerca di rispondere alle offensive del Milan che si rendono sempre più pericolosi sugli esterni e centralmente. Al minuto 31 Pazzini reclama un rigore per un contatto con Radu ma viene ammonito per reazione nei confronti del difensore rumeno.

Campanelli che gridano al gol che arriva puntuale al 39' dopo un'azione confusa in area di rigore (con un intervento dubbio di El Shaarawy su Pereirinha) e Pazzini a porta vuota mette dentro per l'1-0.Continua a spingere il Milan che dopo soli 5 minuti trova il raddoppio sugli sviluppi di un angolo, incornata di Pazzini, grande intervento di Marchetti e tap-in di K.P.Boateng che chiude il primo tempo.

SECONDO TEMPO - ripresa che inizia con 2 sostituzioni (1 per parte). Cana prende il posto di Pereirinha nella lazio e Zaccardo sostiutisce Zapata nel MIlan. Dopo aver messo al sicuro il risultato nel primo tempo e con un uomo in più il Milan gestisce la ripresa in modo ordinato e senza sprecare energie. Pressing e ripartenza è la parola d'ordine del Milan che su un disimpegno maldestro di Radu trova il 3-0 ancora una volta di Pazzini in serata di grazia.

La gara continua a scivolare con giro palla del Milan ed arriva vicino al gol del 4-0 prima con Pazzini (destro al volo) e poi con El Sharawy. Affondi d'orgoglio di una Lazio che getta nella mischia negli ultimi 20' il brasiliano Ederson al posto del Profeta Hernanes. mentre Allegri regala la standing ovation a Pazzini facendo entrare il giovane Niang. Ultimi cambi, per la Lazio Saha preleva Floccari mentre Robinho sostituisce Boateng. La gara si chiude con una punizione dal limite per i biancocelesti con Saha che inquadra la porta ma Abbiati fa buona guardia.

CHIAVE - L'espulsione di Candreva ha pesato troppo su un'incontro che doveva vedere due squadre giocarsi il terzo posto alla pari ma che ha visto quasi subito l'incontro indirizzato verso la formazione rossonera che già rinfrancata dalle ultime buone prestazioni non ha avuto difficoltà ad avere la meglio sugli uomini di Petkovic.

MOVIOLA - L'episodio principale riguarda l'espulsione di Candreva che ha incautamente abbattuto El Shaarawy all'ingresso dell'area di rigore al 16'. Giusta la punizione dal limite, da esaminare attentamente la chiara occasione da gol. Pazzini reclama un calcio di rigore per un fallo di Radu che si attacca all'avversario mentre cerca di girare in porta una palla arrivata dalle sue parti. Sull' 1-0 del Milan da osservare l'intervento di El Shaarawy su Pereirinha nel momento in cui il difensore laziale prova a rinviare il pallone, da quell'intervento la palla arriva a Pazzini che mette la palla in rete.

Dalle Pagelle

IL MIGLIORE - Pazzini. Doveva sostituire Balotelli ed è riuscito a non farlo rimpiangere: il Pazzo trascina il Milan con una doppietta, mettendo lo zampino su tutti e tre i goal. Allegri gli regala la standing ovation, sarà fondamentale non solo in Champions...

IL PEGGIORE - Pereirinha. Il portoghese viene travolto dall'asse El Shaarawy-De Sciglio, Petkovic lo lascia negli spogliatoi all'intervallo

venerdì 1 marzo 2013

Petkovic e la Lazio all'assalto: "Contro il Milan per vincere imponendo il nostro gioco"



Il tecnico biancoceleste introduce il big match contro il Milan: "I rossoneri attraversano un grande momento, ma la classifica ci dà ragione. Squalifica Uefa? E' penalizzante".

Alla vigilia del match contro il Milan, fondamentale crocevia per la corsa al terzo posto, il tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic, è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-gara in quel di Formello.

I biancocelesti non espugnano 'San Siro' dal lontano 1989, Petkovic lo sa ma ricorda: "Ci sono sempre, ogni due settimane, tabù da sfatare. A me interessa andare a Milano da vera Lazio, presentarsi a testa alta e cercare di dominare e vincere la partita".

Quindi il tecnico della Lazio prosegue: "Più forti del Milan? La classifica al momento ci dà ragione. Al momento il MIlan è tra le più forti e più in forma. Lo ha dimostrato non solo in Italia ma anche in Europa contro il Barcellona. Ma io credo nei miei ragazzi. Partita decisiva? Ne mancano ancora tante. Se vinciamo possiamo prendere un distacco ma qualsiasi risultato ci sarà si lotterà fino alla fine".

Poi Petkovic si sofferma sulla squalifica inflitta dall'Uefa allo stadio 'Olimpico' per i cori razzisti e qualche saluto romano in Curva Nord: "Sono l'ultimo che deve commentare questa cosa. Sicuramente è sfavorevole per la squadra, non possiamo lottare ad armi pari con gli altri. E' penalizzante ma aspettiamo che la Uefa confermi con certezza che sia successo qualcosa. Il mio commento è che dobbiamo diventare ancora più forti e dare di più per combattere tutto questo".

Quindi il mister biancoceleste ammette: "Io guardo la mia squadra. Stiamo ritrovando la forma, non siamo al massimo anche per via delle assenze. Ma sono sicuro che domani faremo una bella gara e sono sicuro che giocando come nelle ultime gare possiamo portare i punti a casa". E sull'acciaccato Floccari rivela: "Sarà convocato, vedremo domani dopo l'allenamento".

Petkovic indica poi la strada per battere il Milan: "Dobbiamo presentarci a testa alta e credere in quello che stiamo facendo. Se lo facciamo possiamo competere contro tutte le squadre, lo abbiamo già dimostrato anche fuori casa contro squadre come Tottenham e Juventus".

E sottolinea la crescita della Lazio rispetto al match d'andata, in cui biancocelesti subirono la rimonta rossonera: "Il Milan praticamente ha iniziato a crescere dal nostro secondo tempo. Ha iniziato a giocare con convinzione e con qualità davanti. Con Balotelli ha aggiunto un tassello importante che ha aggiunto più classe a una squadra già buona. In diverse partite ha dimostrato che sono temibili. Anche il Milan dovrà avere un po' più paura di noi, dopo 40 partite in pochi mesi cambia anche la squadra".

Su Napoli-Juve osserva: "Sarà una bella partita. Qualora la Juventus dovesse vincere allungherebbe sulla seconda posizione, se invece vincesse il Napoli il campionato si riaprirebbe."

Infine Petkovic non si sbilancia sull'eventuale impiego di Pereirinha: "Bisogna vedere se giocherà. Ha dimostrato che può essere un giocatore interessante e che può dare molto. Manca ancora un po' di giocare con i compagni, sta migliorando e da qui fino alla fine del campionato potrà riverlarsi molto utile".

E chiosa fiducioso sul futuro: "Penso che non siamo ancora al massimo di quello che io voglio dalla squadra. Questo è un processo che abbiamo iniziato diversi mesi fa, è a buon punto. Ma questa squadra può e deve dare ancora qualcosa di più".