giovedì 7 marzo 2013

STOCCARDA-LAZIO 0-2



La Lazio di Petkovic espugna la 'Mercedes-Benz Arena' mettendo di fatto più di un piede nei quarti di finale di Europa League. Di Ederson e Onazi le due reti biancocelesti che ora facilitano, e non poco, il passaggio al prossimo turno: Stoccarda mai in partita, evanescente la prestazione dell'italiano Macheda.

FORMAZIONI - Bruno Labbadia schiera il suo Stoccarda con uno speculare 4-2-3-1 che vede l'ex doriano Macheda (in prestito dallo United di Ferguson) unica punta. Alle sue spalle Maxim, Traorè e l'incursore giapponese Okazaki; parte dalla panchina invece il terzino sinistro Molinaro, ex Siena e Juventus.
Nella Lazio riposa Floccari, sostituito da Kozak, reduce dall'ottima prestazione nel turno precedente contro il Gladbach; chiavi del centrocampo affidate come sempre ad Hernanes, in difesa torna Ciani.

PRIMO TEMPO - Il primo quarto d'ora della gara è abbastanza soporifero, la Lazio attende lo Stoccarda che però non riesce ad incidere a dovere. La partita si accende al minuto 16 quando Marchetti è miracoloso su un colpo di testa di Okazaki, completamente dimenticato in area di rigore da Cana; sul corner susseguente altro colpo di testa, stavolta del capitano Tasci, sul quale a differenza del precedente, Marchetti non ha problemi.
I biancocelesti capiscono a questo punto che serve una scossa emotiva che arriva, puntuale, pochi minuti dopo: Pereirinha recupera un importante pallone al limite dell'area su cui si avventa Ederson, che con una stupenda conclusione in girata batte l'estremo difensore dei tedeschi Ulreich proprio sul suo palo.
Il goal dà maggiore slancio e vitalità alla manovra degli uomini di Petkovic che vanno vicini al raddoppio poco dopo con Cana, che non inquadra per poco la porta con un bel colpo di testa nato dagli sviluppi di un corner. Lo Stoccarda fatica a prender in mano le redini del gioco e pecca molto in fase d'impostazione, rendendo di fatto ancor più facile il compito della gestione del match agli ospiti che, ancora con Ederson, vanno vicini al goal al minuto 41, quando il brasiliano da due passi schiaccia troppo il pallone di testa che termina alto.
Nel finale di tempo c'è una reazione d'orgoglio dei tedeschi che vanno vicini al pareggio ancora con Okazaki, che grazia Marchetti sbagliando praticamente la mira con un colpo di testa ravvicinato nell'area piccola.

SECONDO TEMPO - Chi si aspettava uno Stoccarda col coltello tra i denti al rientro in campo sarà sicuramente rimasto deluso. A fare la partita è sempre la Lazio che dopo dieci minuti concretizza al meglio la sua superiorità nella manovra e nel palleggio: 'coast to coast' stupendo di Onazi che una volta davanti ad Ulreich, lo batte con estrema freddezza regalando il doppio vantaggio ai suoi.
Pochi minuti dopo è Candreva ad andare vicino alla marcatura con un calcio di punizione insidioso che lambisce il palo. Nello Stoccarda Labbadia inserisce Harnik ma la musica non cambia: pericoloso soltanto il solito Okazaki che supera Cana in area ma davanti a Marchetti colpisce male svirgolando il pallone.
La Lazio è completamente padrona del campo e su azione di ripartenza va vicina al goal dello 0-3 dapprima con Candreva (che spara alto sulla traversa), poi con Lulic che viene fermato in uscita da Ulreich. Lo Stoccarda cerca di trovare almeno il goal della bandiera con Tasci ma il suo colpo di testa è debole e non impensierisce Marchetti.
Negli ultimi minuti spazio anche per Floccari che ha anche l'opportunità di scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori, ma Ulreich gli dice no limitando dunque il passivo per la sua squadra.

CHIAVE - Stoccarda poco incisivo in fase offensiva, Macheda impalpabile: la poca tecnica degli uomini di Labbadia è stata la causa principale del tracollo interno, frutto anche della scarsa esperienza europea di molti componenti della squadra tedesca. Sicuramente tanto cuore e reazione d'orgoglio, ma senza notevoli doti tecniche e una certa bravura in fase d'impostazione del gioco non si va lontano.
Bravo Petkovic, dal canto suo, a saper leggere ottimamente la partita che di fatto può considerarsi come un vero e proprio trampolino di lancio verso i quarti di finale del torneo.

MOVIOLA - L'arbitro Tudor non ha molto lavoro da svolgere durante la partita: qualche dubbio solo sul giallo mostrato ad Hernanes nel primo tempo dopo una manata (che sembra essere involontaria) sul volto di Maxim che poco dopo ha dovuto abbandonare il campo per una ferita al naso.

IL MIGLIORE - Ederson. Porta avanti la Lazio con un sinistro da bomber, e in mezzo al campo perde pochissimi palloni.

IL PEGGIORE - Kvist. Non riesce a liberare nell'azione dell'1-0 di Ederson. Non si riprende più, fino alla sostituzione.

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