mercoledì 28 novembre 2012

Gonzalez: "Abbiamo giocato da grande squadra"


La sua rete, quella dell'1-0, ha aperto la strada al facile successo della Lazio contro l'Udinese. Anche contro la squadra di Guidolin Alvaro Gonzalez ha dato tutto in campo, risultato come spesso gli capito uno di quelli che hanno fatto il maggior numero di chilometri.

Ecco che cosa ha affermato ai microfoni di Sky Sport 24: "Abbiamo giocato da grande squadra, anche se l'Udinese era un avversario tosto. Ho esultato con il gesto della scarpa per cercare in questo modo di mandare un messaggio alla mia famiglia, che non vedo da un po' di tempo, spero abbiano sentito (ride, ndr)".

Gonzalez ha poi concluso: "Abbiamo recuperato al meglio dal punto di vista fisico dalla partita di Europa League, abbiamo giocato a buon ritmo non concedendo praticamente niente agli avversari. Stimolo in più per aver perso l'anno scorso la Champions contro i bianconeri? Un motivo in più è stato sicuramente questo, di solito abbiamo fatto sempre molta fatica a giocare contro di loro".

LAZIO-UDINESE 3-0


La Lazio batte 3-0 l'Udinese, accorcia le distanze da Inter e Fiorentina e si riaffaccia a ridosso della zona Champions. Biancocelesti padroni del campo e del gioco, mentre invece Guidolin deve ritrovare la sua vera squadra dopo l'opaca prova offerta all’Olimpico.

FORMAZIONI – Petkovic conferma l’esclusione di Hernanes dagli undici titolari e manda in campo Ederson. In difesa, coppia di terzini inedita con Radu-Cavanda. Per Guidolin scelte obbligate viste le tante assenze. Confermato Di Natale unica punta supportato da Maicosuel. In difesa torna Danilo, dopo il turno di squalifica.

PRIMO TEMPO – La Lazio parte subito bene. Grazie al fitto filtro a centrocampo, i biancocelesti lasciano pochi spazi agli avversari. Primo quarto d’ora completamente di marca biancoceleste. Al 10’ la squadra di Petkovic ha la possibilità di portarsi in vantaggio. Da una situazione di calcio d’angolo, Radu colpisce il pallone con il tacco che finisce sul braccio di Willians. L’arbitro dell’incontro Calvarese non fischia subito. Il rigore viene concesso dal giudice di linea. Ledesma si presenta sul dischetto, ma Brkic intuisce e respinge il penalty, calciato in modo poco debole e poco convinto.

I biancocelesti sembrano un po’ storditi e l’Udinese prende fiducia. Al quarto d’ora, dal possibile vantaggio, la Lazio rischia di capitolare. Sul vertice sinistro dell’area di rigore, Di Natale batte una punizione magistrale che si stampa sulla traversa. Il legno salva Marchetti. Partita piena di emozioni. Il goal è nell’aria e arriva puntuale al 17’. Azione stupenda della Lazio, con Mauri che serve un assist al bacio a Gonzalez. Il centrocampista uruguaiano arriva in area di rigore e fulmina l’incolpevole Brkic, mandando il pallone sotto la traversa.

Ora è l’Udinese ad accusare il colpo. I bianconeri sono in netta difficoltà e perdono anche Domizzi per infortunio. Al suo posto Guidolin mette in campo Angella. La Lazio continua a spingere e sfiora il raddoppio con Candreva che trova sulla sua strada ancora l’opposizione di Brkic, che evita il doppio svantaggio. Ma alla mezz’ora è ancora Mauri ad inventare. Verticalizzazione al bacio per Klose che si infila nella disattenta retroguardia friulana e spiazza con grande freddezza Brkic. La Lazio va sul meritato 2-0.

Con il doppio vantaggio la Lazio sembra rilassarsi e l’Udinese ci prova. Negli ultimi 10 minuti i friulani prendono coraggio. Danilo manda fuori su colpo di testa da calcio d’angolo. Poco dopo è Di Natale a creare qualche pericolo a Marchetti su punizione. Nonostante gli sforzi dei firulani, l’Udinese non riesce a pungere e il primo tempo termina con il meritato vantaggio della Lazio.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia con un cambio da una parte e dall’altra. Petkovic inserisce Hernanes per uno spento Ederson. Guidolin tenta il tutto per tutto con Ranégie al posto di Willians. Lo svedese dovrebbe assistere di più Di Natale apparso troppo isolato nel primo tempo. Ma l’Udinese questa sera non c’è e la dimostrazione arriva al 59’ sull’ingenuo fallo commesso da Coda al limite dell’area su Klose. Calcio piazzato magistrale di Hernanes, che supera la barriera e porta la Lazio sul 3-0.

La gara va pian piano spegnendosi. L’Udinese non riesce a rendersi pericolosa, grazie all’ottima disposizione in campo dei biancocelesti. La Lazio amministra il match senza cali di tensione come era invece accaduto nella parte finale del primo tempo. Termina la gara con la grande vittoria della Lazio per 3-0. Brutta sconfitta per l'Udinese, non pervenuta stasera.

LA CHIAVE – L’errore dal dischetto poteva riflettersi in modo negativo sulla squadra, invece la Lazio ha saputo reagire e gran parte del merito va a Stefano Mauri con la palla meravigliosa confezionata per il vantaggio di Gonzalez che con il suo goal spiana la strada verso i tre punti.

MOVIOLA - Partita molto tranquilla, corretta e ben condotta dal sestetto arbitrale. Unico episodio è il calcio di rigore assegnato alla Lazio nel primo tempo, decisione ineccepibile in quanto Willians interviene scomposto con il braccio lontano dal corpo e il pallone calciato da Radu lo colpisce in pieno.

lunedì 26 novembre 2012

Ultime e formazioni di Lazio-Udinese


Il posticipo della quattordicesima giornata di serie A è la partita tra Lazio ed Udinese si gioca Martedì 27 Novembre 2012 allo stadio Olimpico di Roma. Entrambe le squadre sono reduci dall’impegno di Europa League, con due risultati nettamente diversi. L’Udinese è stata eliminata, mentre la Lazio ha superato il turno, qualificandosi per i sedicesimi di finale. Per quanto riguarda le formazioni, Petkovic spera di recuperare Hernanes, mentre Konko si è ancora allenato solo in palestra ed in piscina. Guidolin invece dovrà fare a meno di diversi uomini a centrocampo, parliamo di Basta, Pinzi e Lazzari. Punti fermi in avanti Klose da una parte e Di Natale dall’altra.

Previsioni del tempo Lazio Udinese - La giornata di Martedì 27 Novembre 2012 su Roma sarà caratterizzata da cielo molto nuvoloso o coperto, con il rischio di pioggia nel corso della giornata. Precipitazioni intermittenti, tranne la sera, quando potranno essere localmente anche moderate. Temperature in rialzo, valori termici compresi tra i 12-13 gradi di minima ed i 17-18 di massima. La ventilazione sarà diretta prevalentemente dai quadranti Sudorientali, con la possibilità di raffiche a tratti superiori ai 30-35 chilometri orari. Per ulteriori dettagli consultate le previsioni del tempo per la partita Lazio Udinese

Probabili formazioni Lazio-Udinese:

Lazio (4-5-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Ciani, Lulic; Candreva, Hernanes(Ederson), Ledesma, Gonzalez, Mauri; Klose. A disposizione: Bizzari, Carrizo, Radu, Cavanda, Scaloni, Ederson, Cana, Onazi, Kozak, Zarate, Floccari, Rocchi.

Udinese (3-5-1-1): Brkic; Coda, Danilo, Domizzi; Faraoni, Badu, Allan, Pereyra, Pasquale; Maicosuel; Di Natale. A disposizione: Padelli, Pawlowski, Angella, Willians, Heurtaux, Gabriel Silva, Armero, Fabbrini, Barreto, Ranegie, Zieliniski.

giovedì 22 novembre 2012

Lazio già qualificata


LAZIO-TOTTENHAM 0-0


La Lazio non va oltre lo 0-0 contro il Tottenham ma riesce comunque ad ottenere la qualificazione ai sedicesimi di finale. La squadra di Petkovic domina per tutti i 90' ma non riesce a trovare il gol, un po' per la mancanza di precisione di Kozak, un po' per un paio di miracoli operati da Lloris.

Il Tottenham, al contrario, gioca una gara davvero deludente. I vari Adebayor,Dempsey,Sandro deludono tantissimo, Bale gioca a sprazzi. La squadra di Vilas-Boas non sembra in grado di fare il salto di qualità richiestole.

FORMAZIONI - Petkovic sceglie il 4-1-4-1 con Kozak unica punta. Ledesma è l'uomo davanti alla difesa, a completare il centrocampo ci sono Mauri,Hernanes,Gonzalez e Lulic. In difesa spazio per il giovane Cavanda e per il francese Ciani che sostituisce l'infortunato Dias.

Vilas Boas opta per un 4-5-1 con l'americano Dempsey a fare da sostegno all'unica punta Adebayor. A centrocampo c'è il giovane Carroll insieme a Sandro, sugli esterni Bale e Sigurdsson. In difesa turno di riposo per Gallas, al suo posto c'è Caulker, che ha da poco debuttato in nazionale. Giovani anche sugli esterni difensivi con Naughton e Walker.

PRIMO TEMPO - La Lazio parte subito molto aggressiva, tenendo la linea di difesa molto alta e aggredisce molto i portatori di palla del Tottenham. Questa tattica, però, porta anche a dei rischi dietro e, infatti, dopo sei minuti Bale si infila tra le maglie biancocelesti e segna, ma il guardalinee ferma tutto per la posizione di fuorigioco dell'ala gallese.

I biancocelesti reagiscono subito e creano una grande occasione con Ledesma, il centrocampista argentino prova una gran botta dalla distanza e Lloris la manda sul palo, con uno stile tutt'altro che impeccabile. La squadra di Petkovic continua ad insistere e porta per due volte Kozak molto vicino al gol, in entrambi i casi Lloris si supera e salva il risultato.

L'attaccante polacco, che sostituisce Klose, sembra molto coinvolto nel gioco e in grado di far soffrire la retroguardia degli Spurs. Il Tottenham si fa vedere soprattutto in fase di ripartenza, grazie alle sgroppate di Bale, una spanna sopra tutti i compagni.

Mauri e Ledesma sono molto bravi a dettare i tempi a centrocampo, dando il giusto ritmo e la giusta aggressività alla squadra. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, sostanziale equilibrio nei primi 45' ma Lazio capace di creare più pericoli rispetto agli inglesi.

SECONDO TEMPO - La Lazio inizia la ripresa in modo un po' sonnacchioso, lasciando troppo campo al Tottenham. Nonostante i primi minuti di appannamento, i biancocelesti creano una grande palla gol al 60', sfruttando un errore difensivo degli Spurs, Kozak, però, sbaglia clamorosamente a tu per tu con Lloris, con il portiere francese che aveva lasciato un angolo della porta completamente sguarnito.

Dopo questa grande occasione torna un grande equilibrio, la Lazio cerca soprattutto verticalizzazioni per Kozak, giocando un calcio complessivamente migliore, mentre il Tottenham di Vilas-Boas gioca solo ed esclusivamente in ripartenza, senza riuscire a creare grossi fastidi alla retroguardia della Lazio.

Il tecnico portoghese, allora, decide di dare maggiore brio al suo reparto offensivo e dalla panchina fa entrare Defoe e Lennon, al posto degli spenti Dempsey e Sigurdsson. Arriva un cambio anche nella Lazio, con l'ingresso in campo di Ederson al posto di un opaco Hernanes.

Ederson riesce a dare subito grande vivacità alla manovra della Lazio, muovendosi su tutto il fronte d'attacco. La gara, però, continua a non sbloccarsi. La squadra di Petkovic gioca decisamente meglio del Tottenham ma non riesce a trovare il gol, anche a causa di un paio di grandi interventi di Lloris, compreso quello arrivato al 84' su un colpo di testa di Ciani.

Petkovic prova il tutto per tutto ed inserisce Floccari e Candreva al posto di Kozak e Lulic. Ultimo cambio anche nel Tottenham: dentro Dembelè, al ritorno dopo l'infortunio, fuori Carroll. Nel finale la Lazio sfiora ancora il gol con Floccari ma il risultato resta inchiodato sullo 0-0. La Lazio passa il turno con questo punto ma resta un po' di rammarico per non aver vinto una partita dominata fin dall'inizio.

CHIAVE - Le geometrie di Ledesma e Mauri sono davvero preziose per la prestazione della Lazio. I due centrocampisti dettano tutti i tempi alla squadra e giocano una gara impeccabile, peccato non aver trovato il gol contro un Tottenham decisamente inferiore ai biancocelesti.

MOVIOLA - Gara gestita bene dall'arbitro, pochi episodi dubbi. Giusta la decisione del guardalinee sul gol annullato a Bale, anche se di poco il gallese è in fuorigioco. Un solo cartellino giallo a Vertonghen in una partita molto corretta.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Lloris. L'unica incertezza su un tiro dalla distanza di Ledesma poi cala la saracinesca a para tutto. L'intervento contro Ciani nel finale di partita è strepitoso. Kozak un paio di volte lo grazia e lui ringrazia

IL PEGGIORE - Kozak. Lotta, combatte ma un centroavanti deve buttarla dentro. Lui ha tante occasioni, un paio clamorose ma non riesce mai a buttarla dentro. Con Klose sarebbe stata una storia diversa

mercoledì 21 novembre 2012

Gazza domani all'Olimpico per vedere la sua Lazio! D'amico: "E' il giocatore che ho amato di più!"



"Gascoigne è il giocatore della Lazio che ho amato di più", sono le parole di Vincenzo D'amico, ex fantasista biancoceleste, ai microfoni di Radio Manà Sport durante la trasmissione 'La Lazio siamo noi': "Dal punto di vista tecnico ma soprattutto sotto l'aspetto delle emozioni trasmesse, Paul Gascoigne è stato il giocatore, che ha vestito la maglia nella lunga storia della Lazio, che ho amato di più. Era un piacere oltre che una gioa vederlo indossare quei colori, il pubblico la adorava e lo ama ancora. Sarà bello domani saperlo allo stadio Olimpico ad assistere alla "sua"partita, Lazio-Tottenham. Un rimpianto per il passato? Semplice, non aver potuto giocare insieme a lui. Senza dubbio mi sarei trovato a meraviglia con Gazza, il feeling tecnico e caratteriale sarebbe stato immediato".

Lazio-Tottenham, ultime e formazioni


Domani sera alle ore 19 allo stadio “olimpico” la Lazio si giocherà la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League affrontando il Tottenham di Andrè Villas Boas. Il gruppo biancoceleste eviterà il turnover proprio per cercare di arrivare alla vittoria.

La squadra londinese non è certo l’ultima delle arrivate visto che in squadra vanta nomi come quelli di Bale, Defoe e Dempsey. Il tecnico laziale Vladimir Petkovic per difendere la porta della squadra si affiderà a Federico Marchetti, che già contro la Juventus ha dimostrato di essere in una condizione fenomenale.

La difesa sarà in parte rivisitata anche se in campo andranno giocatori di sicura affidabilità. Il quartetto arretrato infattivedrà una linea composta da Konko, Biava, Radu e Lulic. A centrocampo ci saranno invece Candreva, Ledesma e Gonzalez con Hernanes che agirà vicino al capitano Mauri e a Miroslav Klose, unica punta.

Un successo contro gli “Hotspurs” garantirebbe ai romani l’automatico passaggio del turno come prima della classe. Attenzione comunque allo “Special Two”. Villas Boas schiererà i suoi con un 4-3-3 con l’obiettivo di tornare a “White Hart Lane” con una vittoria rigenerante.

Probabili formazioni:

LAZIO (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Biava, Radu, Lulic, Candreva, Hernanes, Ledesma, Gonzalez, Mauri, Klose. All.: Petkovic.

TOTTENHAM (4-3-3): Lloris; Walker, Caulker, Vertonghen, Naughton, Huddlestone, Sandro, Dempsey; Lennon, Defoe, Bale. All.: Villas Boas.

domenica 18 novembre 2012

JEVENTUS-LAZIO 0-0


Termina con uno spento 0 a 0 allo Juventus Stadium di Torino il match tra Juventus e Lazio. I bianconeri attaccano con grande continuità per tutto l’arco dei 90’ di gioco ma trovano sulla propria strada un Marchetti in giornata di grazia. Grande prestazione difensiva dei biancocelesti di Petkovic, i quali però non si rendono mai pericolosi in attacco.

FORMAZIONI - Il tecnico bianconero Antonio Conte, sostituito in panchina da Angelo Alessio, schiera la propria squadra col 3-5-2 lanciando in attacco la coppia Giovinco-Quagliarella. A centrocampo Pogba sostituisce lo squalificato Pirlo. Petkovic vara invece un coperto 4-5-1 per la Lazio. Centrocampo particolarmente corposo che punta principalmente sulla fantasia di Candreva ed Hernanes per offrire supporto all’unica punta Klose.

PRIMO TEMPO - Partita molto equilibrata sin dai primi minuti. La Juventus prova a premere sull’acceleratore, ma la Lazio si difende ordinatamente. I biancocelesti, però, non riescono ad avanzare il baricentro e offrono pochi palloni giocabili a Klose.
Al 18’ padroni di casa vicinissimi al vantaggio con Giovinco che in mezza rovesciata incontra sulla sua strada una grandissima parata di Marchetti; Quagliarella non riesce a ribadire in rete la respinta del numero 1 biancoceleste.

Alla mezz’ora due grandi occasioni consecutive create da Giovinco in seguito a due stop pazzeschi: in entrambi i casi, la Formica Atomica di destro non inquadra la porta. Sono queste le ultime emozioni di un primo tempo abbastanza deludente, soprattutto in chiave biancoceleste.

SECONDO TEMPO - La ripresa segue lo stesso canovaccio della prima frazione: la Juventus attacca, la Lazio difende senza ripartire. Marchetti salva ancora una volta i suoi al 60’, deviando con un colpo di reni incredibile, in controtempo, una conclusione di Vidal deviata da Quagliarella.

Qualche minuto più tardi ancora Marchetti provvidenziale nel deviare una conclusione di Marchisio. La Juventus non molla e al trentesimo colpisce la traversa con Bonucci su calcio d’angolo. Marchetti abbassa la saracinesca e ferma anche una conclusione di Marchisio dalla distanza.

La partita termina dopo 5 minuti di recupero. Un punto a testa, una riflessione particolare per i bianconeri: per sbloccare queste partite c’è bisogno di un attaccante di livello internazionale.

CHIAVE - La Juventus va alla ricerca del vantaggio sin dai primi minuti ma sbatte contro il muro difensivo eretto dalla Lazio. Male i biancocelesti in fase offensiva: va bene il volersi difendere e ripartire in contropiede, ma non risultare mai pericolosi in casa della prima della classe va contro le ambizioni della squadra e dei tifosi.

MOVIOLA - Episodio mal gestito nel primo tempo: Vidal viene atterrato da Ledesma con un colpo di anca, l’arbitro Orsato lascia proseguire; il fallo c’è ed è commesso appena al limite dell’area. Per il resto, partita gestita discretamente.

venerdì 16 novembre 2012

Formazioni di Juventus-Lazio


La 13a giornata sarà aperta dall’anticipo di lusso Juventus-Lazio (sabato ore 18).

La capolista dovrà rinunciare solo allo squalificato Pirlo, che sarà sostituito da Pogba. Per il resto Antonio Conte disporrà dell’intera rosa. In attacco con Vucinic agirà Quagliarella, in forma strepitosa. Sulla corsia di destra c’è un serrato ballottaggio tra Lichtsteiner e Isla, con lo svizzero in lieve vantaggio.

Petkovic deve fare a meno degli squalificati Lulic e Mauri, al loro posto agiranno Radu e Brocchi con Gonzalez spostato sulla fascia. In attacco è intoccabile Klose, unica punta.

A seguire le probabili formazioni di Juventus-Lazio.

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Giaccherini, Asamoah; Vucinic, Quagliarella. A disp.: Storari, Rubinho, Caceres, De Ceglie Lucio, Isla, Marchisio, Marrone, Padoin, Pepe, Bendtner, Giovinco, Matri. All.: Alessio.

LAZIO (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu; Candreva, Brocchi, Hernanes, Ledesma, Gonzalez; Klose. A disp.: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Scaloni, Cavanda, Cana Ederson, Onazi, Floccari, Kozak, Rocchi, Zarate. All.: Petkovic.

domenica 11 novembre 2012

Questo derby dedicato a te!


Candreva, era scritto nel destino: "Vivo un sogno, quando ho visto la palla entrare..."


La Lazio si prende il terzo derby consecutivo, con una grande prova, soprattutto sotto l'aspetto caratteriale. Il là, alla riscossa biancoceleste, è stato dato dalla grande punizione di Antonio Candreva che, con la complicità del portiere romanista Goicoechea, ha pareggiato il conto al 35' della prima frazione. Al termine dell'incontro, il talento di Tor de Cenci, ha commentato la partita a Sky Sport:”Una partita particolare, che sentivo molto personalmente. Abbiamo fatto una grandissima gara, vincendo il derby". Candreva, a suon di prestazioni, sta diventando uno dei punti fermi di questa Lazio, ma lui ha i piedi ben piantati per terra: “Questo inizio di stagione deve essere un punto di partenza, perché la continuità non deve mai mancare. Sono contento del periodo, ma devo dire grazie alla squadra, al gruppo”. Chiusura con un dedica particolare:”Dedico il goal a mia moglie e a mia figlia, che probabilmente non hanno neanche visto la partita”.

Il centrocampista romano poi ha aggiunto, ai microfoni di Lazio Style Radio:”Ci eravamo detti prima della partita di non mollare nulla, sia in vantaggio che in svantaggio. Fortunatamente questo derby lo abbiamo vinto”. Candreva torna sulla rete del pari, descrivendo le sue emozioni dopo il goal: “E' un'emozione unica, finché non lo vivi non ti rendi conto, poi lo stadio era bellissimo”. La Lazio prima di questa partita non aveva mai recuperato il risultato, ma oggi è riuscita anche in questo: “Speriamo questo succeda spesso di avere queste reazioni, siamo stati bravi a non mollare in una partita così importante e con quel campo”. Sorriso ben stampato sul volto, un gol che sembrava scritto nel destino: "Diciamo che è un sogno. E' dal primo giorno che sono qui, speravo che arrivasse questo momento. Con Hernanes abbiamo un bel rapporto, quindi la prima punizione a lui e poi la seconda a me. Quando ho visto la palla dentro, non ho capito più niente ed è stato fantastico". Nel finale è uscito stremato "ma solo crampi", nel momento di maggiore sofferenza. La Lazio gioca e segna, poi toglie il piede dall'acceleratore e rischia qualcosa: "Il nostro difetto è questo -ha continuato Candreva in mixed zone-, anche se questa è una partita particolare e gli ultimi minuti sono stati un po' di sofferenza, ma credo che la vittoria sia meritata. Dovevamo dare un segnale dopo Catania e ci siamo riusciti con Panathinaikos e Roma".

LAZIO-PEPERONES 3-2...Roma è nostra!


Partita fantastica all’Olimpico e trionfo dei biancocelesti: la Lazio fa suo il Derby della Capitale avendo la meglio sull’undici di Zeman. L’inizio è segnato dal black out allo stadio che fa sospendere l’incontro per 3’, poi è calcio giocato con il vantaggio di Lamela, il pareggio di Candreva e il sorpasso biancoceleste con Klose e Mauri. Nella ripresa ci pensa Pjanic ad accorciare le distanze. De Rossi sfodera un pugno ai danni di Mauri nel finale di primo tempo a gioco fermo, inevitabile il rosso diretto. Lascerà anzitempo anche il capitano biancoceleste per somma d’ammonizione.

FORMAZIONI – Petkovic non sorprende e nel classico 4-5-1 biancoceleste schiera la miglior formazione possibile, con i soli Cavanda ed Ederson indisponibili; confermata la coppia Biava-Dias in difesa, così come il centrocampo tutto tecnico con Ledesma in regia, Hernanes, Candreva e Mauri liberi di inventare dietro alla punta Klose.

Zeman ritrova De Rossi dopo il forfait contro il Palermo e lo schiera in cabina di regia. Il greco Tachtsidis, infatti, va in panchina lasciando spazio nell’undici titolare a Bradley. Nel tradizionale 4-3-3, Burdisso vince il ballottaggio con Castan per un posto al centro della difesa, mentre è confermatissimo il tridente Lamela-Osvaldo-Totti. Indisponibili soltanto lo squalificato Destro e gli infortunati Stekelenburg e Lobont. Dirige l’incontro il signor Rocchi di Firenze.

PRIMO TEMPO – 137° derby capitolino di campionato. Lazio e Roma vanno a caccia di un prestigioso successo nella partita dell’anno nella Capitale per restare in corsa per il 3° posto. A Roma la giornata è uggiosa, piove a tratti, terreno appesantito. Prima del fischio d’inizio, giro di campo per il fratello di Gabriele Sandri, che ha deposto un mazzo di fiori vicino alla Curva Nord. Applausi da tutto lo stadio, bel momento di condivisione di un lutto che fa ancora male a tutti i tifosi di calcio. Inoltre tutti i calciatori sono scesi con la maglia Gabriele 81.

Neanche 5’ di gioco e Rocchi sospende momentaneamente la partita perché si sono spenti i riflettori all’Olimpico e la visibilità non è delle migliori, dopo un po’ il match riprende con i tifosi intanto la mettono sul ridere: accesi gli accendini in gran parte dello stadio. Il derby di Roma è anche questo. Al 10’ si sblocca il match: corner dalla destra di Totti, Lamela si butta di testa e insacca, ma ci sono le proteste della Lazio per un blocco di Burdisso su André Dias. La Roma si salva più volte col passare dei minuti mentre le condizioni meteorologiche compromettono fortemente la visibilità tant’è che in tribuna non si vede più nulla.

Scorrono i minuti e l’undici di Zeman è tutto schiacciato dietro, la Lazio si spinge in avanti ma in queste condizioni fatica a gestire il pallone; Hernanes e Klose costituiscono più che un pericolo per Goicoechea, salvato anche dal fuorigioco. I biancocelesti prendono le misure fin quando non arriva il goal del pareggio firmato Candreva che al 35’ fa partire un missile dal suo destro su punizione, Goicoechea ci va con i pugni e commette la papera del secolo spedendo il pallone in rete.

La partita è viva, la Lazio è ora galvanizzata e i giallorossi provano a spingere nuovamente, ma la partita sembra essere cambiata. Klose mette tutti d’accordo al 42’ portando i suoi in vantaggio in contropiede su assist di Hernanes che dapprima salta Lamela; Balzaretti non chiude sul tedesco, Goicoechea questa volta non può nulla. Le cose si complicano per Zeman allo scadere del primo tempo, quando De Rossi sfodera un pugno in faccia a Mauri a palla ferma sugli sviluppi di una punizione di Totti dalla sinistra: rosso inevitabile, Roma in dieci, partita ad altissima tensione quando arriva il duplice fischio di Rocchi.

SECONDO TEMPO – Zeman opta per un cambio nell’intervallo: fuori Lamela, dentro Tachtsidis. Al 47’ Piris mette al centro di testa e serve al limite dell’area il capitano della Lazio Mauri, palla sul destro ed è goal. Terzo errore pesantissimo della difesa giallorossa, giocatori decisamente impresentabili per la Serie A; partita quasi chiusa, adesso c’è solo la Lazio in campo. Roma che non riesce più a tenere il pallone.

Con un uomo in meno e due goal da recuperare per la Roma ora appare quasi impossibile evitare la sconfitta: Lazio nettamente padrona del campo, giallorossi senza sbocchi di gioco e ciò favorisce ancor di più la Lazio che non ha difficoltà a controllare la situazione. Sono numerose le conclusioni ambo le parti le quali mantengono un certo stato di vivacità alla partita nonostante il risultato non cambi, Goicoechea prova a non commettere più errori e sembra riuscirci, Osvaldo sciupa clamorosamente un goal già fatto al 66’, la Roma ci prova anche da lontano, i biancocelesti partono in contropiede.

Intanto, tra le varie sostituzioni, esce Hernanes ed è standing ovation per il fantasista brasiliano; al suo posto entra Brocchi, mentre in casa giallorossa Zeman richiama Totti in panchina e butta nella mischia Pjanic. Servirà? Sembra di sì, perché nel giro di un minuto Mauri si fa espellere per somma d’ammonizione e proprio Pjanic, esattamente all’85’, riapre le ostilità grazie a una gran botta su punizione da 45 metri, complice una clamorosa dormita di Marchetti. Nel finale Osvaldo ha l’opportunità di regolare i conti, ma questo pareggio non s’ha da fare e la Lazio vola.

LA CHIAVE – Lazio determinata e pragmatica, Roma che, come di consueto, si è fatta rimontare dopo essere subito andata in vantaggio. I biancocelesti prendono il sopravvento del gioco e schiacciano gli avversari nella loro metà campo nei primi 45’ conquistando il match, nonostante i brividi nel finale scaturiti dal goal del 3-2 all’85’.

MOVIOLA – Il primo ammonito del derby è Klose al 18’ che si aiuta con il braccio in un contrasto con De Rossi; al 25’ tocca a Bradley per un fallo tattico su Hernanes che si stava lanciando in contropiede dopo il corner per la Roma. 8’ più tardi viene ammonito Burdisso: fallo su Klose che stava scappando via in contropiede. Allo scadere arriva l’ammonizione stupida di Candreva per una tacchettata dura su Osvaldo, poi l’ancor più stupida espulsione di De Rossi. All’84’ Mauri viene espulso per somma d’ammonizione complice un fallo di mano a centrocampo: in precedenza era stato ammonito per un fallo tattico di Bradley.

Dalle Pagelle

IL MIGLIORE - Klose. Se Hernanes è il re del centrocampo lui è il re dell'attacco: onnipresente su tutti i palloni, encomiabile.

IL PEGGIORE - De Rossi. Lascia i suoi in 10 a un minuto dalla fine del primo tempo per una grave ingenuità. Se la Roma ha perso, gran parte delle colpe sono anche le sue.

sabato 10 novembre 2012

Formazioni per il derby!


Lazio (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Lulic; Candreva, Hernanes, Ledesma, Gonzalez, Mauri; Klose
A disp.: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Ciani, Radu, Cavanda, Cana, Onazi, Zarate, Floccari, Kozak, Rocchi. All.: Petkovic
Indisponibili: Ederson

Roma (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; De Rossi, Tachtsidis, Florenzi; Lamela, Osvaldo, Totti A disp.: Svedkauskas, Taddei, Dodò, Castan, Romagnoli, Bradley, Perrotta, Marquinho, Pjanic, Lopez. All.: Zeman
Squalificati: Destro (1), Guberti (fino ad agosto 2015) Indisponibili: Lobont, Stekelenburg

venerdì 9 novembre 2012

Lotito in vista del derby: "Conferenza congiunta? Non ci è arrivata nessuna proposta ufficiale. Io scaramantico? Sono un cattolico praticante, la scaramanzia è di matrice pagana"


Visibilmente soddisfatto per la bella vittoria della Lazio contro il Panathinaikos, il presidente biancoceleste, Claudio Lotito, nel dopo gara è tornato sulla querelle con la Roma riguardo all’idea di una conferenza congiunta dei due tecnici in vista del derby.

“Una conferenza congiunta Zeman-Petkovic? A me non è arrivata alcuna proposta ufficiale da parte della Roma”, ha affermato Lotito , che ha voluto replicare alle voci, circolate attraverso fonti giallorosse, di un presunto rifiuto della società biancoceleste.

“E comunque – ha aggiunto Lotito per mettere i puntini sulle i – l’idea l’avevo lanciata io nella passata stagione, ma la Roma mi disse di no”. Il discorso si è poi spostato sulla prestazione della squadra.

“Se sono soddisfatto? Siamo soddisfatti perché abbiamo portato a casa un risultato positivo. – ha sottolineato – Sono contento perché ho visto una squadra motivata, determinata e serena, che ha raggiunto la vittoria piena senza troppa difficoltà. Sono felice per il gruppo che ha vinto, dimostrando tutto il suo valore”.

Il patron biancoceleste preferisce non parlare dei singoli, ma si concede un’eccezione per Kozak. “Se mi è piaciuto qualcuno in particolare? Non voglio fare nomi, nella Lazio ci sono molti calciatori di valore e che sono messi nella condizione di poterlo esprimere. Kozak? Ha fatto un’ottima prestazione. È un ragazzo che ho voluto ardentemente, che ho portato alla Lazio, sul quale ho creduto e tra l’altro ritengo che alcuni tecnici lo abbiano utilizzato poco. È molto volitivo, uno che ha un’ansia di affermarsi e di migliorarsi”.

Poi sul derby di domenica: “I punti che contano sono quelli di domenica, speriamo che i punti di sutura messi a Kozak servano a suturare le ferite di qualcun altro (scherza ndr)… Non ho messaggi da lanciare, l’unico messaggio che voglio lanciare è che la gara sia giocata nei valori dello sport e il rispetto delle regole, dove prevalga un gruppo coeso e determinato ma allo stesso tempo umile”.

“Sappiamo – ha aggiunto – che è una partita fondamentale e noi dobbiamo fare una grande prestazione per dare soddisfazione ai nostri tifosi. Se sono scaramantico? Io sono un cattolico praticante, la scaramanzia è di matrice pagana e sono legato alla Divina Provvidenza”.

Infine una battuta contro l’uso particolare della lingua italiana che viene fatto nei Social Network. “Se uso Twitter? No non lo uso… – ha dichiarato – Purtroppo sono un amanuense, che preferisce le lingue antiche. La lingua italiana sta per essere dimentica proprio per l’utilizzo della tecnologia, in più questi social network creano dei danni incalcolabili”.

LAZIO-PANATHINAIKOS 3-0


La Lazio batte il Panathinaikos 3-0 e torna a sorridere: decide il match la bella doppietta di Libor Kozak nel primo tempo e la rete di Floccari ad inizio ripresa. Bellissimo soprattutto il primo goal dell'attaccante ceco, che infila il portiere greco con un gran tiro a giro di destro nell'angolino alto.

Gli uomini di Petkovic dominano la partita per quasi tutti i 90' e non soffrono praticamente mai. Biancocelesti che adesso guidano in testa il gruppo J a quota 8 punti e si candidano seriamente per il passaggio del turno.

FORMAZIONI - Petkovic opta per il turn over, anche in vista del derby, ma non rinuncia ad un assetto piuttosto offensivo e cambia il modulo, trasformandolo in un 4-3-1-2. Torna in porta Marchetti, protetto da una linea difensiva inedita: torna Radu titolare sulla fascia sinistra, a destra ci sarà Scaloni.

La coppia centrale è tutta nuova con Ciani e Cana, che ha già ricoperto questo ruolo nella nazionale albanese. Il vertice basso dei tre di centrocampo è Ledesma, con Gonzalez e Onazi a supporto. In attacco altra occasione per l'argentino Zarate, che agirà da trequartista, alle spalle di Floccari e Kozak, per una Lazio a trazione anteriore.

I greci rispondono con un 4-3-3, con Karnezis in porta, Seitaridis, Velazquez, Vyntra e Spyropoulos in difesa. Centrocampo tecnico con lo spagnolo Vitolo, il portoghese Zeca e Chouchomis, avanzato nel ruolo di mezz'ala. Il trio d'attacco è formato da Christodoulopoulos, dallo spagnolo Tochè e dal ghanese Quincy.

PRIMO TEMPO - Il match comincia con ritmi blandi, con gli uomini di Petkovic che partono leggermente contratti, in attesa di trovare le giuste intese in una formazione fortemente rimaneggiata. I greci tentano un buon possesso palla, ma non riescono mai ad impensierire il rientrante Marchetti.

I primi venti minuti scivolano via senza particolari occasioni da rete, con le squadre molto corte, che lottano principalmente a centrocampo. Ma al 23' arriva la prodezza di Libor Kozak, che tira fuori dal cilindro una traiettoria perfetta con un gran destro a giro nell'angolino, spezzando gli equilibri della partita.

A questo punto il Panathinaikos accusa il colpo e non riesce a reagire, lasciando il pallino del match ai padroni di casa. Aumenta il nervosismo in campo e fioccano anche alcuni cartellini gialli, a dimostrazione di un incontro molto muscolare sulla mediana.

Passa un altro quarto d'ora e la Lazio raddoppia, ancora con Kozak: l'attaccante ceco stavolta sfrutta l'assist involontario di Chouchoumis e da grande opportunista infila il portiere greco con un sinistro di prima nell'angolino basso. Gli uomini di Petkovic arrivano quindi all'intervallo nel migliore dei modi.

SECONDO TEMPO - La ripresa comincia con lo stesso copione del primo tempo: Lazio che continua a fare la partita e greci che non riescono a reagire. La posizione di Zarate, che agisce tra le linee, mette in grande difficoltà la retroguardia in maglia verde, con l'argentino che sembra molto vivace e riesce anche a strappare i primi applausi ai tifosi dell'Olimpico.

Proprio da un calcio di punizione ben eseguito da 'Maurito' arriva il tris biancoceleste: grande stacco in area di Floccari e Lazio che chiude virtualmente il match.

Le seconde linee di Petkovic mostrano grande personalità e continuano ad essere totali padroni del campo, sfiorando anche in più di un'occasione la quarta segnatura. Solo un paio di ottimi interventi di Karnezis evitano un passivo più pesante alla compagine greca.

Ad un quarto d'ora dalla fine arriva un timido tentativo da fuori di Christoudopoulos, che non impegna però Marchetti. Nel finale il più attivo è sempre Zarate, che cerca a tutti i costi un goal che significherebbe molto a livello personale. Gli ultimi minuti di gioco concedono un ritmo molto basso, complice anche l'ottima gestione della palla dei padroni di casa, che mostrano una superiorità tecnica imbarazzante sui rivali ellenici.

LA CHIAVE - La traiettoria inventata da Kozak nel primo tempo è tanto bella quanto decisiva, nell'indirizzare il match sui binari giusti per la Lazio. La serata di grazia dell'attaccante ceco, che segna una doppietta e crea sempre pericoli alla difesa avversaria, regala i tre punti a Petkovic.

MOVIOLA - Partita molto combattuta a centrocampo, specialmente nei primi minuti di gioco, ma l'arbitro tiene bene in pugno la situazione e le sanzioni fischiate sembrano tutte giuste. Nessun episodio rilevante comunque per il direttore di gara.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Kozak. Grande serata per il centravanti laziale, sostituisce degnamente Klose con una fantastica doppietta. Favolosa la prima realizzazione.

IL PEGGIORE - Chouchoumis. Gravissimo l'errore sul secondo goal di Kozak.

domenica 4 novembre 2012

CATANIA-LAZIO 4-0


La settimana che precede il derby inizia nel peggiore dei modi per la Lazio. Gli uomini di Petkovic affondano al Massimino sotto i colpi di un Catania in versione argentina cui riesce tutto a meraviglia. Biancocelesti che si ritrovano già sotto di tre goal in appena mezz’ora. Sugli scudi Gomez, autore di una doppietta. Sconfitta senza appello per una Lazio quasi mai in partita e surclassata sul piano del gioco dagli uomini di Maran. Il Catania si gode la quarta vittoria in campionato e il sesto posto in campionato.

FORMAZIONI – Maran ritorna al 4-3-3. In difesa rientrano Legrottaglie al fianco di Spolli, e Marchese sulla sinistra, mentre a destra c’è con Alvarez al posto di Rolin. In mezzo al campo, confermati Izco, Lodi e Almiron. In attacco, il tridente Barrientos –Bergessio-Gomez.

Al ‘Massimino’Petkovic ripropone il 4-5-1. Il tecnico biancoceleste perde Klose per squalifica, ma ritrova Hernanes e Ledesma dal primo minuto. In attacco Rocchi preferito a Floccari.

PRIMO TEMPO – Catania che comincia alla grande. Pronti via, è Gomez a portare gli etnei in vantaggio. Dopo appena otto minuti, l’argentino, servito da Spolli, con un sinistro fulminate, appena dentro l’area, sorprende Bizzarri non immune da responsabilità. Eppure in avvio era stata la Lazio con Rocchi a rendersi pericolosa. Il goal non scuote i biancocelesti che non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Andujar. Rocchi appare troppo isolato nonostante Petkovic provi a ruotare i centrocampisti per ridurre la distanza tra i reparti.

Ma c’è solo una squadra in campo. I rossazzurri, dopo una bella occasione di Barrientos, raddoppiano. Al venticinquesimo l’arbitro fischia un rigore a favore dei padroni di casa per un fallo di mano di Dias. E dal dischetto Lodi non perdona. La Lazio va in apnea, condizionata anche mentalmente dal grave errore di Bizzari in avvio. E prima della mezz’ora capitola. Marchese scappa via dalla sinistra, mette al centro una palla d’oro che Gomez mette dentro (Biava prova invano a salvarla sulla linea). Tre goal in appena mezz’ora: la Lazio, sulle gambe e incapace di reagire, va al tappeto. Primo tempo che si chiude in anticipo.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa Petkovic passa al 4-3-1-2. Bocciati Cavanda e Hernanes, dentro Brocchi e Floccari, con Mauri spostato in posizione da trequartista. La Lazio prova a scuotersi dal torpore grazie all’orgoglio e alla rabbia accumulata nel corso di un primo tempo “orribile”. Non bastano, però, per riaprire una gara ormai compromessa. Il Catania contiene e in contropiede cala il poker.

Al venticinquesimo c’è gloria anche per Barrientos, servito da Gomez dopo una fuga sulla corsia di sinistra. Passivo che potrebbe essere più pesante; prima Lodi e poi Castro mancano la quinta marcatura. Per la Lazio una giornata da dimenticare e in fretta. Giovedì c’è l’impegno casalingo in Europa League e poi il derby contro la Roma che dirà di più sulle reali ambizioni di un gruppo, oggi, allo sbando.

LA CHIAVE – L’errore di Bizzarri, in occasione del goal del vantaggio etneo, condiziona oltremodo i biancocelesti che vanno al tappeto nel giro di trenta minuti.

MOVIOLA – Netto il fallo di mano di Dias che spinge Mazzoleni a fischiare il penalty in favore dei padroni di casa. Quanto al terzo goal, la palla oltrepassa nettamente la linea di porta, nonostante il disperato salvataggio di Biava.

Dalle nostre pagelle:

IL MIGLIORE - Alejandro Gomez. Anche il pubblico resta per un attimo interdetto quando il pallone sferrato dal suo sinistro si infila incredibilmente alle spalle di Bizzarri, da applausi anche l'assist per Barrientos e il tocco che vale il 2-0 per gli etnei, standing ovation per l'assist a favore di Barrientos per il 4-0 e al momento dell'uscita dal campo.

IL PEGGIORE - Abdoulay Konko. Il funambolo Gomez lo mette subito alle corde, soffre per gran parte del confronto.

sabato 3 novembre 2012

Lazio senza Klose, Petkovic chiama a rapporto gli altri attaccanti: "Mi aspetto qualche goal in più, se giochi dal 1' devi lasciare un timbro"


La Lazio si prepara alla difficile trasferta di Catania, banco di prova importante per la squadra allenata da Vladimir Petkovic, che dovrà fare a meno dello squalificato Klose. In conferenza stampa il tecnico serbo ha chiamato a raccolta gli altri attaccanti della rosa, chiedendo di non far rimpiangere il tedesco: "Mi aspetto qualche gol in più. Quando hai l'occasione di giocare dal 1', devi lasciare un timbro. Nell'ultima partita abbiamo trovato il goal di Mauri e ora mi aspetto segnali positivi per la squadra anche da loro".

Non è escluso che possa trovare spazio anche Zarate: "Dipende solo da lui. In questi ultimi giorni l'ho visto un po' meglio, con la voglia di dimostrare il suo valore e questo mi rincuora". L'argentino potrebbe tornare in lizza per una maglia se il tecnico dovesse cambiare modulo: "Prima deciderò chi gioca e in base a quello vedremo come metterli al meglio in campo. Le due punte? Può essere, anche se nel secondo tempo contro il Torino siamo andati meglio con Mauri in appoggio. Dobbiamo fare in modo che la squadra funzioni al meglio".

Potrebbero tornare a disposizione anche Brocchi e Radu: "Cristian potrebbe essere pronto anche se non so per quanto. Radu sarebbe un piccolo azzardo, ma l'importante è che si sia allenato bene. Mercoledì ha avuto un po' d'influenza, è sfortunato. Domani mattina deciderò chi scenderà in campo".

Brocchi potrebbe far rifiatare Gonzalez, tra i più impiegati da Petkovic: "E' normale che sia un po' stanco, io devo fare dei cambi ragionati e questo non mi preoccupa. Mi preoccupa fare dei cambi non ragionati. Comunque potrebbe anche riposare".

Il tecnico però non teme il turnover: "Non sono preoccupato per niente, abbiamo perso troppi punti per alcuni errori e mancanze di concentrazione. Sicuramente come allenatore ho il dovere di pensare anche a quello che verrà, ma quello che deve interessarci è dare il massimo a Catania".

giovedì 1 novembre 2012

LAZIO-TORINO 1-1



Reduce dalla sconfitta, non senza polemiche di Firenze, la Lazio non va oltre l'1-1 interno contro il Torino. Una prova, quella della squadra biancoceleste, buona soprattutto dopo il goal granata che sembra aver dato la scossa alla squadra di Petkovic. Alla fine il punto messo in cascina è uno solo, le primissime della classe scappano via. Pareggio importantissimo per i ragazzi di Ventura.

FORMAZIONI - Petkovic deve fare i conti con le pesanti squalifiche di Ledesma ed Hernanes ed è quindi costretto a cambiare qualcosa a centrocampo. Si passa quindi al 4-4-2 che prevede davanti a Bizzarri, Konko, Biava, Dias e Lulic. A centrocampo, ci sono Candreva e Mauri sulle fasce con Gonzalez e Cana al centro, in attacco si rivede Rocchi con Klose.

Ventura risponde con il consueto 4-2-4 con Gillet in porta e Darmian, Glik, Rodriguez e D'Ambrosio a costituire la linea difensiva. Brighi e Gazzi formano il duo di mediana con Cerci e Santana che sulle fasce giocano a supporto di Sgrigna e Rolando Bianchi.

PRIMO TEMPO - Torino subito pericoloso a causa di un errore di Bizzarri. Cerci prova a servire Bianchi, la retroguardia biancoceleste in qualche modo se la cava. La Lazio fa non poca fatica ad imporre il proprio gioco e al 10' va sotto. Sugli sviluppi di un corner, la difesa lascia indisturbato Glik che di testa trafigge l'incolpevole Bizzarri. Al 12' la Lazio reclama un rigore con Rocchi, l'arbitro lascia correre, un minuto dopo Candreva ci prova dalla distanza.

Al 22', altra occasione per i padroni di casa sempre con una gran conclusione di Candreva, palla fuori di poco. 5' dopo Mauri, da ottima posizione, mette a lato graziando Gillet. Al 34', Candreva ancora scatenato, salta un paio di avversari ed impegna il portiere granata. Al 46', l'ultima emozione della frazione è di marca torinista con Bizzarri che è bravo a fermare Cerci.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con un bel recupero di Konko su Bianchi e con la risposta laziale affidata a Mauri. Al 56', lo stesso centrocampista della Lazio, trova l'1-1 con un preciso diagonale sul quale non può nulla Gillet. Al 61', Sgrigna sciupa una buona occasione mentre 1' dopo e Rocchi a mettere sull'esterno della rete.

Al 69', ancora capitano della Lazio protagonista, è Rodriguez a murare la sua conclusione a botta sicura. I biancocelesti sono in costante proiezione offensiva ma non riescono a portarsi in vantaggio e, nonostante qualche tentativo, la gara si chiude sul risultato di parità.

CHIAVE - La brutta serata dell'attacco biancoceleste. La Lazio, dopo lo svantaggio si riversa in avanti e, nel finale di partita chiude in costante proiezione offensiva. Nè Rocchi nè Klose sono però bravi a concretizzare.

MOVIOLA - Al 65', Klose viene atterrato in area da Glik, Giannoccaro lascia correre, l'episodio però lascia qualche dubbio.

Dalle Pagelle:

IL MIGLIORE - Alessio Cerci. Il più forte del Torino. Ogni volta che si invola palla al piede crea scompiglio nella difesa laziale. Si mangia a fine primo tempo la palla del 2-0.

IL PEGGIORE - Tommaso Rocchi. Si vede che dopo tanto tempo fermo ha voglia di tornare al goal. Nella ripresa ha una chance incredibile che fallisce.