mercoledì 28 novembre 2012

LAZIO-UDINESE 3-0


La Lazio batte 3-0 l'Udinese, accorcia le distanze da Inter e Fiorentina e si riaffaccia a ridosso della zona Champions. Biancocelesti padroni del campo e del gioco, mentre invece Guidolin deve ritrovare la sua vera squadra dopo l'opaca prova offerta all’Olimpico.

FORMAZIONI – Petkovic conferma l’esclusione di Hernanes dagli undici titolari e manda in campo Ederson. In difesa, coppia di terzini inedita con Radu-Cavanda. Per Guidolin scelte obbligate viste le tante assenze. Confermato Di Natale unica punta supportato da Maicosuel. In difesa torna Danilo, dopo il turno di squalifica.

PRIMO TEMPO – La Lazio parte subito bene. Grazie al fitto filtro a centrocampo, i biancocelesti lasciano pochi spazi agli avversari. Primo quarto d’ora completamente di marca biancoceleste. Al 10’ la squadra di Petkovic ha la possibilità di portarsi in vantaggio. Da una situazione di calcio d’angolo, Radu colpisce il pallone con il tacco che finisce sul braccio di Willians. L’arbitro dell’incontro Calvarese non fischia subito. Il rigore viene concesso dal giudice di linea. Ledesma si presenta sul dischetto, ma Brkic intuisce e respinge il penalty, calciato in modo poco debole e poco convinto.

I biancocelesti sembrano un po’ storditi e l’Udinese prende fiducia. Al quarto d’ora, dal possibile vantaggio, la Lazio rischia di capitolare. Sul vertice sinistro dell’area di rigore, Di Natale batte una punizione magistrale che si stampa sulla traversa. Il legno salva Marchetti. Partita piena di emozioni. Il goal è nell’aria e arriva puntuale al 17’. Azione stupenda della Lazio, con Mauri che serve un assist al bacio a Gonzalez. Il centrocampista uruguaiano arriva in area di rigore e fulmina l’incolpevole Brkic, mandando il pallone sotto la traversa.

Ora è l’Udinese ad accusare il colpo. I bianconeri sono in netta difficoltà e perdono anche Domizzi per infortunio. Al suo posto Guidolin mette in campo Angella. La Lazio continua a spingere e sfiora il raddoppio con Candreva che trova sulla sua strada ancora l’opposizione di Brkic, che evita il doppio svantaggio. Ma alla mezz’ora è ancora Mauri ad inventare. Verticalizzazione al bacio per Klose che si infila nella disattenta retroguardia friulana e spiazza con grande freddezza Brkic. La Lazio va sul meritato 2-0.

Con il doppio vantaggio la Lazio sembra rilassarsi e l’Udinese ci prova. Negli ultimi 10 minuti i friulani prendono coraggio. Danilo manda fuori su colpo di testa da calcio d’angolo. Poco dopo è Di Natale a creare qualche pericolo a Marchetti su punizione. Nonostante gli sforzi dei firulani, l’Udinese non riesce a pungere e il primo tempo termina con il meritato vantaggio della Lazio.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia con un cambio da una parte e dall’altra. Petkovic inserisce Hernanes per uno spento Ederson. Guidolin tenta il tutto per tutto con Ranégie al posto di Willians. Lo svedese dovrebbe assistere di più Di Natale apparso troppo isolato nel primo tempo. Ma l’Udinese questa sera non c’è e la dimostrazione arriva al 59’ sull’ingenuo fallo commesso da Coda al limite dell’area su Klose. Calcio piazzato magistrale di Hernanes, che supera la barriera e porta la Lazio sul 3-0.

La gara va pian piano spegnendosi. L’Udinese non riesce a rendersi pericolosa, grazie all’ottima disposizione in campo dei biancocelesti. La Lazio amministra il match senza cali di tensione come era invece accaduto nella parte finale del primo tempo. Termina la gara con la grande vittoria della Lazio per 3-0. Brutta sconfitta per l'Udinese, non pervenuta stasera.

LA CHIAVE – L’errore dal dischetto poteva riflettersi in modo negativo sulla squadra, invece la Lazio ha saputo reagire e gran parte del merito va a Stefano Mauri con la palla meravigliosa confezionata per il vantaggio di Gonzalez che con il suo goal spiana la strada verso i tre punti.

MOVIOLA - Partita molto tranquilla, corretta e ben condotta dal sestetto arbitrale. Unico episodio è il calcio di rigore assegnato alla Lazio nel primo tempo, decisione ineccepibile in quanto Willians interviene scomposto con il braccio lontano dal corpo e il pallone calciato da Radu lo colpisce in pieno.

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