domenica 14 dicembre 2008

Udinese-Lazio 3-3....Partita incredibile...


Una partita di quelle che non si possono dimenticare tanto facilmente. L’Udinese strapazza la Lazio per sessanta minuti, complice delle scelte inspiegabili dell’allenatore biancoceleste. Di Natale e Quagliarella fanno ciò che vogliono, sembra una passeggiata per i friulani. Nella ripresa il ritorno della Lazio al 4-3-3 con Pandev in campo rivoluziona la gara, lo stesso attaccante macedone confeziona la prima rete in collaborazione con Zarate, l’argentino mette poi sulla testa di Diakitè il goal che riapre definitivamente il match. Un altro argentino, Ledesma, chiude i conti con la sassata del definitivo 3-3.

In campo – Defezioni pesanti per i due allenatori, costretti ad uscire dalle relative crisi con i giocatori contati. Marino ha abbondanza solo nel reparto avanzato, in difesa c’è spazio addirittura per Sala, acquistato in estate come “tappabuchi” per gli infortuni di Zapata e Felipe. Isla non ce la fa, centrocampo a quattro con Motta e Lukovic esterni. Addirittura peggio sta Delio Rossi, costretto a rinunciare contemporaneamente a Brocchi, De Silvestri, Matuzalem e Pandev. Formazione stravolta, si passa al 4-4-2 con i debutti stagionali di Belleri e Del Nero, misteriosamente preferito a Foggia. In difesa confermato Diakitè, ne fa le spese a sorpresa David Rozehnal.

Si gioca – Subito Lazio freneticamente propositiva, squadra completamente riversata nella metà campo udinese. Radu potrebbe sbloccare il match ma sulla punizione di Ledesma alza con la coscia. I friulani si fanno vedere in avanti con Quagliarella che spalle alla porta fa salire la squadra, Cribari si addormenta e tiene in gioco Di Natale che sull’assist del compagno fredda Carrizo in uscita. 1-0. Passano poco più di cinque minuti e la Lazio fa harakiri. Corner di Zarate al limite dell’area, Dabo litiga con la palla invece che calciare, parte velocissimo in contropiede Di Natale che davanti a Carrizo porge l’assist a Quagliarella che da due passi non sbaglia. 2-0, la Lazio è un disastro. Carrizo pensa a salvare i suoi con un paio di interventi, davanti i biancocelesti si vedono solo con una zuccata di Rocchi alta sopra la traversa.

Nella ripresa Rossi cerca di rimediare al disastro schierato inzialmente, dentro Pandev e Meghni per Belleri e Del Nero. Al 10’ Meghni perde un pallone incredibile sulla trequarti, Di Natale in contropiede calcia addosso a Carrizo che non trattiene, palla ancora al funambolo napoletano che scarta il portiere e insacca il 3-0. Non ci sta la Lazio, Zarate e Pandev schiantano la difesa avversaria e sul tiro del macedone respinto da Handanovic si avventa lo stesso Zarate che accorcia le distanze, 3-1. Udinese timorosa, Lazio riversata in attacco. Al 27’ corner ad effetto di Zarate, in area sbuca Diakitè che incorna spledidamente sul palo lontano e fa 3-2! Si aprono voragini da una parte e dall’altra, schemi completamente saltati, Quagliarella prova ad approfittarne ma Carrizo vola vicino all’incrocio dei pali e mette in angolo. Sul ribaltamento di fronte Zarate raccoglie al limite dell’area, destro secco ad incrociare e palla fuori di un’inezia. Rossi inserisce anche Foggia creando una sorta di 4-1-1-4 che manda in tilt la squadra di Marino. A ciqnue minuti dalla fine Pandev cerca Zarate che viene anticipato, la palla finisce sul piede di Ledesma che scarica in rete un destro rabbioso per il clamoroso 3-3. Prima del fischio di chiusura ci provano Floro Flores e Zarate ma senza fortuna. Partita incredibile.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il limite della Lazio di quest'anno è il tecnico che ogni partita regala sempre un tempo agli avversari per poi recuperare nella ripresa. Se giocasse con la stessa formazione tutte le partite e se la squadra avesse sempre la stessa intensità di gioco la Lazio avrebbe molti più punti!

archigenius ha detto...

peggio. La Lazio regala sempre ALMENO un uomo all'avversario. Gioca bene il 90% delle partite (come spesso accade in 10...)ma non hai MAI occasioni da gol (come sempre avviene in 10....). Rocchi e Zarate sono INCOMPATIBILI. Rocchi e' un campione altruista (gol ed assist), Pandev e' diventato un campione altruista (anche grazie a Rocchi...), insieme duettano e scambiano come nessuna altra coppia d'attacco al mondo. Anche Zarate e' molto forte ma puo' giocare SOLO alle spalle della coppia, facendo (meglio...) il lavoro di Foggia.