giovedì 23 settembre 2010

LAZIO-MILAN 1-1...e vola l'Aquila...


Continua la striscia positiva dal punto di vista del gioco per gli uomini di Reja che preparano una gara accorta e di qualità. Sorretti da un pubblico esaltato dal volo di un’aquila americana nel pre-gara, creano parecchi grattacapi alla retroguardia ospite. Il lampo di Ibra non intacca la convinzione degli uomini di Reja che nel finale agguantano anche il pareggio con Floccari, servito da una devastante percussione di Hernanes.

FORMAZIONI – Reja spiazza tutti e concede l'esordio al giovane Cavanda al posto di Lichtsteiner in una gara così delicata. Sulla sua fascia di competenza un’altra sorpresa: Foggia. Si arrende Matuzalem all'affaticamento e si accomoda in panchina, al suo posto il recuperato Brocchi. In avanti torna bomber Floccari, con Zarate e Rocchi in panca. Allegri cambia le carte in tavola e si tutela: niente Robinho, al suo posto Boateng, che forse agirà centralmente e non lateralmente per dare più equilibrio. Anche i terzini sono scelte dell'ultim’ora: Abate a destra e Zambrotta a sinistra, col grande rientro dell'ex Alessandro Nesta a dirigere la retroguardia! In mezzo Gattuso assieme a Pirlo e Seedorf.

PARTITA – Partono forte le due formazioni, sorrette dalla bolgia dell’Olimpico. Entrambe sembrano molto equilibrate, ma è il Milan ad approfittare della prima disattenzione, con Radu che non sale e permette a Ibra di involarsi sul lancio di prima di Ronaldinho: a tu per tu con Muslera spara sui piedi del portiere una palla d’oro. Alto il pressing degli uomini di Reja, ma il Milan sembra sempre in grado di poter pungere: ancora Ibra su una palla vagante in area viene stoppato da un attento Muslera insidiato da una deviazione. La Lazio cresce in quadratura e intraprendenza e punge con una velenosa punizione di Hernanes sul palo di Abbiati, ma Ibra risponde ancora con un grande stacco in area su cross di Boateng: palla alta sopra la traversa. Un numero di Hernanes che taglia la trequarti e incrocia di sinistro sfiorando il palo intima al Milan che la Lazio c’è. E infatti poco dopo la mezzora Hernanes approfitta di un gran recupero palla di Biava per servire in profondità in area Mauri: Abbiati di piede alza con fatica in angolo l’occasione da rete più ghiotta della prima frazione di gioco.

Biancocelesti chiusi dal seppur prevedibile gioco rossonero al rientro dagli spogliatoi. Assalto che si conclude con la botta da fuori di Ronaldinho che sibila pericolosa alla sinistra del palo. Poi esce di nuovo la Lazio, che si rende pericolosa al 56’ con un gran sombrero ai danni di Gattuso con susseguente rasoterra mancino da fuori, bloccato da Abbiati che si distende bene. Ci prova anche Hernanes dopo un’azione prolungata di forza dalla Lazio, ma l’esito è lo stesso: rasoterra debole e facile preda di Abbiati. Ma la Lazio col passare dei minuti diventa sempre più devastante in contropiede, evidenziando i limiti dello statico centrocampo rossonero. Ma proprio nel momento migliore ecco l’acuto: sul filo del fuorigioco Seedorf serve lo svedese che brucia sul movimento Dias e Biava, vince un po' fortunosamente il rimpallo sull'uscita di Muslera e appoggia in rete a porta vuota. La Lazio non si scompone e con una girandola di cambi che vedono Zarate e Rocchi in campo. Ma l’invenzione risolutrice arriva dai piedi del Profeta, percussione in area sulla sinistra con tre maglie rossonere lasciate alle sue spalle, rasoterra in mezzo per Floccari che di prepotenza spara sotto l’incrocio. Con la Lazio a quasi quattro punte ormai, il Milan riesce ancora a procurarsi un paio di occasioni, ma la traversa colpita dal siluro al volo di Zambrotta e la respinta di Radu sul tiro di Boateng quasi a botta sicura negano al Milan la vittoria, che sarebbe stata comunque immeritata per la qualità espressa questa sera dagli uomini di Reja, che finiscono la gara all’assalto.

CHIAVE – Il fiuto del goal di Ibra è il fattore determinante che sblocca una gara che poteva anche terminare in una sconfitta per gli uomini di Allegri.

CHICCA
– Il sombrero di Floccari con successiva conclusione da fuori funge da simbolo delle eleganti giocate tecniche biancocelesti, incorniciate dalle belle movenze del Profeta.

MOVIOLA – Banti non delude, supportato anche da una gara tutto sommato corretta. Qualche dubbia decisione su alcuni contrasti, ma nel complesso una prova positiva.

TATTICA – Perfetta la disposizione tattica degli uomini di Reja, nonostante l’azzardo del giovane Cavanda in una gara così impegnativa dal punto di vista emotivo. Anche lo scacchiere di Allegri è più equilibrato e Boateng si muove bene tra attacco e centrocampo, non sbilanciando troppo la squadra. Dopo il goal subito i biancocelesti riversano in campo le due punte in panchina e rischiano qualcosa di troppo, ma l’intraprendenza del tecnico di Gorizia viene premiata.

PROMOSSI&BOCCIATI – Biancocelesti tutti sulla sufficienza, bella la prestazione complessiva. Hernanes (voto 7) fatica a collocarsi in campo e si vede ancora a sprazzi, ma che sprazzi quando le giocate gli vengono. Ancora in ombra Foggia (voto 6) che si prodiga in difesa, ma il suo apporto in avanti non convince. Il Milan sembra un po’ spaesato in più circostanze e grazie ai Ibra (voto 6.5) rattoppa le falle che provoca il periodo di assestamento. Un po’ in ansia Abate (voto 5.5) che patisce sulla sua fascia di competenza le danze di Hernanes e il periodo di grazia di Mauri. Curiosa l’iniziativa del volo dell’aquila (voto 7) che, contestabile o no, è almeno un lodevole e originale tentativo di riavvicinare alla Lazio il popolo biancoceleste.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grandiosi! un saluto da

http://mondobiancoceleste.blogspot .com