domenica 10 maggio 2009

Lazio-Udinese 1-3


Lazio e Udinese,due squadre con ambizioni e interessi diversi, i padroni di casa con la testa alla finale di Coppa Italia e l’Udinese che guarda con malizia all’utilissimo sesto posto. Rocchi al 56’ sblocca il match con una magia, Marino inserisce Floro Flores e ribalta il risultato con i goal dello stesso attaccante, una punizione splendida di D’Agostino e il rigore del definitivo 1-3 di Quagliarella.

In campo – Delio Rossi in ottica Coppa Italia fa turnover ma non in maniera esasperata, Zarate a sorpresa parte dall’inizio e affianca capitan Tommaso Rocchi. Nella linea difensiva rimane a riposo il solo Kolarov, in mediana non c’è Foggia sostituito da un ritrovato Del Nero, Ledesma è squalificato. Pasquale Marino ha sicuramente più motivazioni e meno preoccupazioni, formazione tipo ad eccezione di Felipe e del lungodegente Di Natale, sostituito nel tridente dal nino maravilla Alexis Sanchez.

Si gioca – Primi minuti piuttosto concitati, Zarate inizia a spaventare gli avversari con i suoi soliti spunti, al 4’ Zapata sbaglia un comodo appoggio e innesca Rocchi che invece di calciare cerca un improbabile dribbling e getta al vento un’occasione colossale. Lazio che sembra avere il pallino del gioco ma è solo un’impressione, l’Udinese è viva e punge con il suo tridente. Al 19’ Quagliarella mette giù un pallone sublime, il suo destro è però troppo strozzato e si perde sul fondo. La partita si addormenta soprattutto perché la Lazio perde troppi metri, Sanchez sembra il clone di Zarate e meriterebbe un rigore ma occasioni nitide non ce sono. Al 40’ un cross di Radu crea scompiglio in area, Rocchi non ci arriva e Handanovic toglie la palla dai piedi di Lichtsteiner, aiutato da un ottimo Domizzi. La miglior palla goal è però di marca friulana, Rozehnal e Siviglia rimangono a guardare Isla che tutto solo gira a rete mettendo fuori di un niente.

Secondo tempo con Brocchi al posto di De Silvestri. Lazio che spinge sull’acceleratore col solito Zarate, corre il minuto 11 quando l’argentino appoggia per Rocchi, veronica su Domizzi del bomber veneziano e destro sotto il sette per il vantaggio laziale, 1-0. Marino inserisce Floro Flores per l’ottimo Sanchez e l’attaccante napoletano ci mette due minuti a lasciare il segno, assist di Pasquale e gran destro sul primo palo dal limite per il pareggio immediato, 1-1. La reazione biancoceleste è immediata, Zarate calcia una splendida punizione dai 16 metri con palla che fa la barba all’incrocio. Ancora l’argentino pochi minuti più tardi, i difensori non chiudono e il talento scaglia un destro micidiale dalla trequarti che Handanovic fatica a mettere in corner. Ma il calcio a volte è spietato, Asamoah guadagna una punizione dal limite che D’Agostino pennella in maniera sublime per il vantaggio friulano, 1-2. Rossi cambia qualcosa inserendo Meghni e Mauri, ne trae giovamento Rocchi che sfiora la doppietta con un altro gran destro da fuori area. Match frenetico, D’Agostino cresce sempre più e impegna più volte Muslera. Al 35’ contropiede udinese con Floro Flores, palla a tagliare la difesa per Pepe che scavalca Muslera con una pallonetto ma trova un grandissimo recupero di Siviglia sulla linea di porta. Poco più tardi lo stesso difensore calabrese abbatte uno scatenato Floro Flores in area e Quagliarella sancisce il definitivo 1-3 dal dischetto.

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