domenica 17 maggio 2009

Palermo-Lazio 2-0


La differenza di motivazioni e di formazione fanno la differenza in una sfida tutto sommato apprezzabile. Un Fabrizio Miccoli in grande spolvero porta in vantaggio i padroni di casa grazie ad un generoso rigore, la Lazio non si vede finchè Rossi inserisce il solito scatenato Zarate che pareggia i conti ma nessuno dei quattro addetti alla direzione arbitrale se ne accorge. Nel finale Migliaccio incorna il goal della sicurezza sull’ennesima uscita a vuoto di Juan Pablo Carrizo.

In campo – Ballardini è ancora in lotta per un posto in Europa League e schiera la formazione migliore, Miccoli recupera e fa coppia con Cavani, rientra in regìa l’indispensabile Fabio Liverani. Sensazioni diametralmente opposte sulla panchina di Delio Rossi, reduce dalla splendida vittoria della Coppa Italia e automaticamente qualificato alla sopraccitata coppa europea. Turnover forsennato dopo tre giorni di riposo e festeggiamenti, in porta si rivede Juan Pablo Carrizo, in difesa De Silvestri, Radu e Diakitè, Mauri e Del Nero partono titolari nel centrocampo a quattro. Debutta dal primo minuto il bomber della primavera Ettore Mendicino, in panchina va il fuoriclasse Mauro Zarate.

Si gioca – Partenza illusoria della Lazio che spinge forte nonostante un modulo assolutamente inedito, al 5’ però Russo non vede un fallo a metà campo e innesca il contropiede rosanero, Miccoli va giù in area e l’arbitro non esita a fischiare un rigore alquanto dubbio. Dal dischetto lo stesso Miccoli spiazza Carrizo e fa 1-0. Reazione degli ospiti immediata, Mendicino sembra motivatissimo e al 12’ serve Rocchi a centro area, destro immediato del capitano e deviazione decisiva di Kjaer che facilita la presa di Amelia. Palermo che prova a chiudere il match con i calci da fermo, al 23’ Cassani raccoglie una respinta corta da calcio d’angolo ed esplode un destro micidiale che sfiora il sette più vicino. Partita strana che corre via senza grandi acuti, al 30’ Kolarov calcia un corner insidiosissimo che Liverani respinge male, palla che finisce sul volto di Diakitè e si spegne sul fondo di un niente. Pochi minuti dopo Liverani perde palla in seguito ad una distorsione al ginocchio, Mendicino e Rocchi buttano fuori il pallone nonostante la limpidissima occasione da rete: grandissimo gesto di fair play, applaude forte il Barbera. Miccoli si scalda a sprazzi, al 39’ pennella un lancio al bacio per Simplicio che da due passi sbuccia clamorosamente il pallone sul fondo.

Ripresa senza cambi iniziali. Miccoli prosegue il suo show inventando calcio ad ogni latitudine, al 10’ il Romario del Salento riceve sulla trequarti e scarica un destro micidiale che sfiora il palo alla destra di Carrizo. Sempre Farbizio Miccoli poco più tardi, dribbling in un fazzoletto su Diakitè, Carrizo gli chiude la strada per la doppietta. Lazio allo sbando totale, al 20’ ancora Palermo con Bovo che centra per il solissimo Cavani che in corsa cicca clamorosamente il pallone buttando all’aria il raddoppio. Al 23’ Delio Rossi inserisce Zarate ed è subito panico nei rosanero, l’argentino ci mette un paio di minuti a mettere la palla in rete su assist di Rocchi ma ci pensano l’arbitro e l’assistente a non convalidare un goal con la palla che aveva completamente varcato la linea di porta. Al 42’ il Palermo mette la parola fine alla partita, Simplicio crossa in mezzo all’area dove Carrizo sbaglia completamente il tempo e concede il 2-0 all’ottimo Migliaccio.

La chiave – La terna arbitrale è in assoluto la chiave della partita. Dopo cinque minuti di partita Russo vede un rigore assai dubbio su Miccoli e non esita a fischiare la massima punizione per il vantaggio rosanero, nella ripresa né lui né i suoi assistenti vedono un goal “fantasma” di Zarate che aveva varcato completamente la linea di porta. Giornataccia e risultato condizionato.

-Manuel-

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