giovedì 27 agosto 2009

Elfsborg-Lazio 1-0...Avdic si prende la gloria, la Lazio il passaggio del turno


La Lazio, partita da tre reti di vantaggio, si è limitata a contenere, dare spazio e minuti nelle gambe a chi di solito si accomoda in panchina, ed ora si gode il passaggio del turno. Perchè la rete di Avdic concede un pò di gloria al modesto Elfsborg, ma non scombina i piani della compagine di Lotito. Che però, in chiave prossimo turno, perde Kolarov, espulso, ed in vista dela sfida di domenica in campionato contro il Chievo rischia di perdere gli infortunati Brocchi e Siviglia.

In campo - Ballardini, sceglie il turn - over, Lazio con Radu in difesa e Meghni alle spalle di Rocchi e Cruz. Elfsoborg con Keene unica punta.

Si gioca - Parte forte la squadra di casa, che pressa alto, tiene palla, prova a spaventare i ragazzi di Lotito. Poco prima del decimo, è Svensson da fuori ad atterrire Muslera: gran botta da venti metri, palo e sfera che rimbalza sull'estremo difensore prima di finire in corner. La prima azione per gli ospiti arriva cinque minuti dopo: botta da fuori dell'ex escluso divenuto ora pedina preziosa, Roberto Baronio, ma Covic fa suo il pallone. Poco dopo inizia la girandola dei cartellini, i primi a finire sul taccuino sono Keene e Meghni. Ma è solo l'inizio.
Pochi minuti dopo il ventesimo, si infortuna Siviglia: problemi mucolari per lui, al suo posto Kolarov. Al venteseiesimo è la Lazio a colpire il primo legno: Rocchi lanciato da Matuzalem, a portiere battuto, prende la traversa. Quattro minuti dopo ancora lui, servito questa volta da Kolarov, costringe Kovic al miracolo. Poi riparte l'Elfsborg: ci prova Bajrami, poi Floren, poi Ishizaki. Nel mezzo, un liscio di Cruz e u abotta da fuori di Baronio. Finisce così un primo tempo senza infamia ne lode, con gli svedesi più pimpanti ma la Lazio maggiormente concreta.
Ecco il prmo cambio per la squadra di casa: dentro Avidic per Keene, nessun cambio di modulo, ma svedesi pericolosi già al quarto minuto, con Muslera costretto a tre super interventi consecutivi sullo scatenato Ishizaki ed, al nono, ad un miracolo su una botta di testa da pochi passi di Avidic. Nel mezzo, out anche Brocchi per un acciacco fisico, dentro Eliseu. E' praticamente un monologo dell'Elfsborg, che si chiude sulle ripartenze e continua ad attaccare, trovando la rete al venticinquesimo con Avidic, dopo un vero e proprio assedio: assist di Bajrami, brava la punta ad insaccare. E dare agli svedesi ancora maggior grinta nella spinta, mentre ai laziali saltano i nervi. Lichtsteiner ferma le offensive come può, prendendosi rischi ed ammonizione, Muslera si supera su Ishizaki, poi Kolarov decide di stendere Bajrami e prendersi un bel cartellino rosso: è il trentasettesimo. Matuzalem non vuole essere da meno, e si prende un bel giallo, così come Svensson, per proteste, e lo stesso fa Muslera al quarantreesimo. Nel mezzo, qualche rimpallo, poco o nulla di importante. La partita va in archivio così, con sette ammoniti, un espulso e la Lazio che passa il turno.

La chiave - La Lazio sceglie di non fare troppa fatica, contiene e si limita a qualche ripartenza. Ne approfittano gli svedesi, che si prendono un'inutile vittoria in Europa League.

La chicca - Sette ammoniti, un espulso. Se l'ucraino Oriekhov voleva passare alla storia della competizione...probabilmente ci è riuscito!

Top e Flop - Kolarov croce e delizia: bene dietro, non male in avanti, ma quanta foga. Troppa. Cruz si mangia una rete quasi già fatta. Nell'Elfsborg bravo e decisivo Covic, gloria anche per Avdic, autore dell'unica rete.

Francesca Devincenzi

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