venerdì 21 agosto 2009

LAZIO-ELFSBORG 3-0...l'Aquila vola alto..


Anno nuovo, Lazio nuova. La compagine di Davide Ballardini inanella la seconda vittoria su due partite, segnale decisamente incoraggiante rispetto alla moltitudine di sconfitte della stagione passata. Il tecnico ravennate si affida alla linea mediana della Supercoppa, trovando in un ispirato Baronio il metronomo perfetto. Dopo qualche singhiozzo iniziale ci pensa Kolarov con un sinistro letale a portare in vantaggio i suoi, al resto pensa il fuoriclasse Mauro Zarate che prima raddoppia con un goal dei suoi e poi manda in porta Mauri per il 3-0 con un assist delizia per palati fini. Poca resistenza degli scandinavi, pericolosi con un palo di Avdic e nel finale di partita trovando sempre un attento Muslera.

In campo – Debutto ufficiale all’Olimpico e in Europa per coach Davide Ballardini che schiera la Lazio con la formazione vincente della Supercoppa Italiana eccezion fatta per Diakitè e Rocchi sostituiti da Cribari e Cruz. Spazio quindi al 4-4-2 mascherato con Matuzalem che si sposta a fare il vertice alto di centrocampo, per supportare la supercoppia argentina Cruz – Zarate. Il giovane tecnico degli svedesi Magnus Haglund risponde con la collaudata formazione che veleggia nei piani alti della prima divisione svedese. Manca il centravanti inglese Keene, squalificato, spazio quindi al solito 4-2-3-1 con Advic punta avanzata.

Si gioca – E’ subito una Lazio vivace in campo, conscia dei propri mezzi e vogliosa di chiudere in fretta il discorso qualificazione. Cruz mette giù sempre i lanci lunghi, Zarate stagna sulla trequarti sinistra e nei primi dieci minuti va per due volte vicino al goal dopo le sue oramai famose serpentine. Al 12’ però scorre un brivido freddo sulla schiena dei 20.000 presenti, al termine di un’azione confusa Avdic raccoglie palla e scarica a rete, il palo salva la Lazio e Muslera dalla capitolazione. E’ il momento di minore brillantezza dei padroni di casa, l’ Elfsborg sembra prendere bene le misure finché nella partita irrompe Kolarov; è il 24’ quando il terzino serbo scende sulla sinistra, salta Karlsson con una finta e dal limite corto sinistro dell’area scarica una saetta terrificante che si infila sotto la traversa di uno sconvolto Covic. 1-0, prodezza clamorosa del serbo. Non finisce qui l’arrembaggio, Zarate dopo alcuni dribbling inefficaci ci riprova al 35’ con risultati decisamente diversi, discesa in slalom dalla sinistra e destro a giro nell’angolino imprendibile per l’incolpevole Covic. 2-0, partita in ghiaccio. Lazio che avrebbe la possibilità di chiudere il discorso pochi minuti dopo quando Brocchi serve una palla verticale eccellente per Cruz che calcia di sinistro chiudendo però troppo l’angolo.

Ripresa con gli stessi effettivi. Lazio pericolosa più volte su calci piazzati di Baronio, l’occasione migliore capita però a Zarate che ruba palla ad un ingenuo Floren, entra in area ma invece del tiro cerca l’assist al centro intercettato dalla difesa scandinava. Ancora il folletto argentino pochi minuti dopo si esibisce nell’ennesimo slalom speciale e mette in mezzo per Cruz che non ci arriva. Gli svedesi si risvegliano intorno a metà tempo e creano due clamorose palle goal con Danielsson che sfiora prima il palo e poi la traversa trovando pronto l’ottimo Muslera. Al 23’ va però ancora in onda sul canale principale lo Zarate show; Maurito riceve palla, punta l’area avversaria e serve un cucchiaio perfetto per l’inserimento di Mauri che stoppa di petto e gira a rete col sinistro per il 3-0. Solita girandola di cambi nel finale, l’ Elfsborg cerca di limare lo svantaggio con Ishizaki ma Siviglia salva sulla linea e chiude di fatto il match.

La chiave – Il centrocampo laziale fa un gran lavoro in possesso palla e non. Matuzalem svaria dietro le punte ottimamente e dà sempre riferimento ai compagni, Brocchi e Mauri sgobbano su e giù per le fasce e Baronio dà ordine e geometrie alla squadra. Un capolavoro di mister Ballardini…

La chicca – Come al solito nella rubrica dedicata alle perle della serata ci troviamo lui, Mauro Matias Zarate da Haedo. Il talento argentino semina giocate d’alta scuola per tutta la partita trovando la massima espressione con il morbido cucchiaio con cui manda in porta il compagno Mauri. Giù il cappello…

Top&Flop – Solo promossi nella bella Lazio serale, su tutti uno Zarate e Kolarov autori degli importantissimi goals del primo tempo. Tra gli svedesi si salvano un sempre temibile Danielsson, il redivivo Svensson e il corazziere Avdic, abbandonato a sé stesso lì davanti. Male la difesa nel complesso, Haglund avrà parecchie cose da rivedere in vista del match di ritorno.

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