mercoledì 2 febbraio 2011

REJA: "Cuore e carattere, che squadra!"


"Buttalo via... un pareggio a San Siro". Potremmo prendere in prestito un tipico detto romano per commentare il risultato ottenuto dalla Lazio contro il Milan. E' sostanzialmente anche il pensiero di Mister Reja, che non nasconde le difficoltà e non nega un pizzico di fortuna, ma rende merito ai suoi giocatori: "Abbiamo avuto qualche difficoltà, nel primo tempo abbiamo provato a fare qualche ripartenza, ma noi avevamo per 10/11 la stessa formazione di sabato. La nostra idea era quella di difenderci e ripartire, ma quando fai tante gare ravvicinate, diventa difficile avere risorse. Noi di solito facciamo girare più palla, ma oggi non avevamo neanche le caratteristiche per farlo, ci mancavano diversi giocatori in grado di fare quel tipo di lavoro".

Non è stata una Lazio troppo difensiva? "Non avevamo intenzione di fare barricate, ma il Milan è una grande squadra e se ti costringe a difenderti, noi sappiamo farlo molto bene. Abbiamo fatto un punto importante, anche grazie alla buona sorte, ma ci vuole se vuoi fare risultato a San Siro. Non si può pretendere che il Milan vinca sempre, ha anche molte assenze, quando recupererà tutti gli uomini, tornerà ad essere la maggiore candidata allo Scudetto insieme all'Inter".

E' comunque una squadra ritrovata? "Sì, abbiamo ritrovato lo spirito giusto, quello che avevamo un po' perso nelle ultime gare, ora miglioreremo anche dal punto di vista tecnico e recupereremo anche giocatori importanti. Abbiamo balbettato con squadre di media-bassa classifica, nelle partite in cui gli stimoli vengono da soli, invece, non abbiamo mai avuto problemi. Se affrontiamo tutte le gare col piglio giusto, noi ce la possiamo giocare contro chiunque".

Si è innamorato di Kozak? "Gli ho sempre voluto bene, volevano mandarmelo via già in estate, invece ho voluto vederlo e poi ho deciso di tenerlo. Mi dispiace per lo scontro con Legrottaglie, ma lui è un bravo ragazzo, non ha fatto apposta, è stato un incidente. Chiedo scusa per lui, ma sono sicuro che semplicemente non ha fatto in tempo a levare la gamba, nessuno può dare volontariamente una ginocchiata in testa all'avversario, tanto meno un ragazzo buono come lui.”.

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