
ROMA (e.pi.) - Laser su Muslera, cosa deciderà il Giudice Sportivo? In base all’articolo 12, comma 3 del Codice di Giustizia Sportiva, le società « rispondono per la introduzione o utilizzazione negli impianti sportivi di materiale pirotecnico di qualsiasi genere, di strumenti ed oggetti comunque idonei a offendere» . Per l’eventuale violazione, si applica « la sanzione dell’ammenda nelle seguenti misure: ammenda da € 10.000,00 ad € 50.000,00 per le società di serie A (...)» (articolo 12, comma 6). E fino ad oggi, Gianpaolo Tosel si è sempre attenuto a questo trariffario. Lo sa la Roma che, dopo la partita contro il Genoa, fu sanzionata con 10mila euro per il laser che colpì un guardalinee. Quest’anno, multe varie sono state comminate anche al Napoli (in coppa Italia), Juventus ( ben 35mila, ma c’erano anche bengala e petardi e l’invasione di campo durante il minuto di silenzio, storia di Juve-Milan di due sabati fa), Bari (laser sull’arbitro e portiere avversario, la partita era quella contro l’Inter).
Bastano 25 euro per un laser fuorilegge
Sul web o sulle bancarelle, spesso prodotti in Cina: superano la potenza consentita
ROMA - La macchia verde sull’occhio di Diego al momento di battere ( e sbagliare) un rigore che avrebbe rimesso la Juve in gara a Bari: era il 12 dicembre 2009, un paio di mesi prima era già successo a Dida al San Paolo, ma quella dello juventino bersagliato dai tifosi pugliesi resta l’immagine simbolo di una cattiva abitudine ormai diffusa in tutti gli stadi italiani. Cioè quella di usare un raggio laser per disturbare un giocatore avversario con un “puntatore”.
A COSA SERVE - La tecnologia laser permette di emettere un fascio di luce monocromatico (ecco perché vediamo spuntare sul “bersaglio” un pallino rosso o verde) attraverso un processo di “emissione stimolata”. Al di là dei paroloni, il laser è in tutte le nostre case: lettori cd, dvd e masterizzatori sfruttano questa tecnologia. Ma tutti hanno una bella etichetta che segnala il pericolo di esposizione ai raggi. Tra i prodotti di uso comune ci sono anche i puntatori laser: sui grandi schermi funzionano come le bacchette di una volta rispetto alla lavagna, servono per indicare. Hanno bassa potenza e sono ritenuti innocui per la salute, anche se puntati contro una persona. Sempre che si tratti, però, di prodotti conformi alle normative.
FUORI NORMA - Il problema è che la maggior parte dei puntatori laser in circolazione, e che spesso finiscono nelle mani dei bambini, sono prodotti fuori legge, di importazione, tipicamente di fabbricazione cinese. Sulla confezione non c’è il marchio CE ( quello dell’Unione Europea) o c’è ma è palesemente contraffatto, all’interno non ci sono adeguate istruzioni. E soprattutto non ne viene dichiarata la potenza. In Europa possono essere venduti laser di classe 1 e 2, con potenza inferiore a 1 milliwatt. Sulle bancarelle, a volte anche in negozi o più semplicemente su internet, invece, per 25 euro circa si può acquistare un “ green laser” della potenza di 50 milliwatt, cioè 50 volte il limite fissato dalla legge. Sembrano tutti grosse penne o banali portachiavi, dunque oggetti di uso comune: facile eludere eventuali controlli, anche allo stadio. All’ingrosso i sequestri di puntatori illegali sono frequenti: prodotti fuori norma, puntati direttamente sugli occhi, a distanza ravvicinata, possono creare gravi danni alla retina. Tra i bersagli non ci sono solo i calciatori. Negli ultimi due anni l’Enac (l’aviazione civile) ha ricevuto parecchie segnalazioni, come quelle dei piloti che in fase di atterraggio a Bari sono stati disturbati da raggi verdi in cabina.
«Danno fastidio solo se potenti»
«Dipende soprattutto dalla potenza del laser. Un laser professionale può certamente dare fastidio e nei casi più gravi fare anche danni. I laser che vengono commerciati legalmente sono invece del tutto innocui e non hanno neanche l’effetto di disturbare la visione ». E’ il parere della Dott.ssa Marina Rondana, specialista in oftalmologia.
STUDIO INGLESE - Nei casi più gravi il laser può danneggiare la retina attraverso il calore o con meccanismi fotochimici; l'entità del danno dipende dalla potenza del raggio puntato, dalla sua lunghezza d'onda, dalla durata dell'esposizione e anche dalle caratteristiche individuali, ad esempio la grandezza della pupilla.
Nella maggior parte dei casi l'effetto è quello che si ha quando per sbaglio ci troviamo a guardare una fonte di luce intensa, come una lampadina: rimaniamo abbagliati, resta l'ombra della luce per qualche minuto ma niente di più. Oppure, può capitare di procurarsi una piccola bruciatura sulla cornea.Questo è un piccolo estratto di uno studio inglese sugli effetti di questi puntatori laser sugli occhi di chi ne venga colpito. Studio pubblicato dal British Medical Journal a seguito di un caso di un ragazzino che ebbe gravi problemi dopo essersi auto-puntato uno di questi laser comprati su una bancarella.
La UK Health Protection Agency ha sottolineato che i puntatori laser in vendita per vie legali hanno scarsa potenza (meno di un milliwatt) e non possono creare danni di gravi; in genere si tende a considerare i puntatori laser poco più di un giocattolo e non si pensa a loro come a un “vero” laser. Invece lo sono eccome: la maggior parte però non ha una potenza tale da fare molti danni anche se accidentalmente vengono puntati verso gli occhi.
Rassegna stampa a cura di Lazialità.it tratta da "Il Corriere dello Sport"
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