domenica 2 novembre 2008

Ci pensa Pasqualino!


Una Lazio volitiva, confusionaria e sprecona, strappa coi denti tre punti fondamentali per la risalita in classifica. Dopo un primo tempo in cui il Catania chiude tutti gli spazi, nella ripresa Zarate crea voragini sulla fascia sinistra catanese e da un’invenzione del talento argentino nasce il goal vittoria di Foggia, bravo e glaciale dinanzi a Bizzarri. Partita a scacchi tra i due allenatori, bravo Rossi a crederci fino alla fine, un gradino sotto Zenga che tiene inspiegabilmente in panchina il bomber Paolucci per tutti novanta minuti.

In campo – Delio Rossi stupisce tutti e schiera una squadra a trazione anteriore. Zarate, Pandev e Rocchi insieme dal primo minuto e Mauri in mediana in pieno stile Zemaniano. Difesa confermata in blocco. Walter Zenga continua col turnover forsennato, fuori Martinez e dentro Izco a comporre con Plasmati e Mascara un tridente decisamente mascherato.

Si gioca – Buona verve iniziale da parte dei padroni di casa, trame fitte di passaggi alla ricerca dei tre uomini davanti. Subito pericoloso Pandev che col sinistro da posizione defilata impegna Bizzarri in una parata scomposta. Il Catania prende presto le misure alla squadra di Rossi, ottimo il lavoro dei tre mediani, bravo Plasmati a tenere su i suoi con ottime sponde per l’accorrente Mascara. Il tridente capitolino stenta come nelle peggiore delle previsioni, Zarate per i primi trenta minuti sbatte contro gli avversari, Pandev è troppo defilato mentre Rocchi è avulso dalla manovra. Nel finale di tempo Zarate comincia però a carburare seminando il panico nella zona di Sardo ma i suoi assist non trovano compagni pronti a trovare la rete. Ci si aspetta Foggia e invece ecco Meghni al posto di Rocchi dal primo del secondo tempo. Riprende lo Zarate show che salta a ripetizione Sabato con numeri impressionanti; doppi passi, elastici, cambi di direzione, sfugge in tutti i minuscoli spazi lasciati dai ragazzi di Zenga e offre assist importanti per Pandev che prima sciupa malamente di testa, poi sull’ennesimo invito del compagno si gira stupendamente ma calcia addosso a Bizzarri. Rossi vuole vincere, dentro Inzaghi e Foggia. Proprio quest’ ultimo, dopo un’azione personale dell’imprendibile Zarate, controlla splendidamente in area, salta Silvestre e insacca nell’angolino basso, mettendo la parola fine ad una partita esageratamente tattica.

La chiave – L’ingresso di Foggia, tardivo, crea scompiglio sul lato destro della difesa etnea, sin lì efficace con il tandem Sardo–Silvestre. Le iniziative del napoletano mettono in ansia il Catania che è costretto così a lasciare più spazio a Zarate, spostato sulla destra e letale quando può puntare l’uomo nell’uno contro uno. Pensare che Delio Rossi nell’intervallo aveva preferito inserire un abulico Meghni, fuori forma e senza meta fissa in questo modulo.

La chicca – Che dire, le chicche! Zarate fulmina gli avversari in continuazione, saltando il povero Sabato in dribbling di tutte le salse. Splendido il doppio passo multiplo, sensazionale la capacità di sfruttare i centimetri di campo disponibili, un giocatore veramente unico.

Top&Flop – Zarate su tutti, ottimo il reparto arretrato con Rozehnal e Radu sugli scudi. Decisamente fuori condizione Rocchi e Meghni, in assoluto i peggiori dei padroni di casa. Tra gli uomini di Walter Zenga bene Ledesma e Stovini, a tratti insuperabile, grande spirito di abnegazione di Mascara che sgroppa per tutta la partita tra difesa,centrocampo e attacco. Male Sabato, scherzato da Zarate, così così Izco senza una posizione precisa in campo.

-Massimo Culello-

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao..volevo rinnovarvi la proposta di scambio sciarpe fra ultras...
la mia mail...flaviopuglia90@hotmail.it...
attendo risposta...

Anonimo ha detto...

Vediamo se Delio Rossi capisce ke deve schierarlo dall'inizio alla fine...daje lazio

Juan y Fer ha detto...

Hello,
very important victory against a good defensive team.
Grande Foggia!
Saluti,
http://saqueneutral.blogspot.com/
(a blog about sport in English and Español)