mercoledì 12 novembre 2008

Derby: tridente si, tridente no


Tridente sì, tridente no, tridente forse. La vigilia più lunga dell’anno per la Lazio si consumerà (si già sta consumando) con un grande dilemma: utilizzare o meno i tre super-attaccanti? Il cuore dice sì, la ragione invece frena. Perché i magnifici tre hanno finora giocato assieme solo un paio di frazioni di partite; perché con loro tre in campo contemporaneamente gli equilibri di squadra diventano precari; e perché Tommaso Rocchi non ha ancora la condizione fisica per reggere per novanta minuti.

I giorni di Rocchi E allora che fare? Delio Rossi potrebbe decidere di tenere Rocchi in panchina, come ha fatto contro il Siena, per scatenarlo nel secondo tempo. Potrebbe però anche rompere gli indugi e affrontare con lo Za-Pa-Ro la serata più attesa dell’anno. Molto dipenderà da come il capitano risponderà alle sollecitazioni cui sarà sottoposto negli allenamenti dei prossimi giorni. Un Rocchi che si dimostri di nuovo a livelli accettabili difficilmente potrebbe essere tenuto fuori. Anche perché, pur non essendo al meglio, domenica scorsa gli sono bastati 45 minuti per dimostrare tutta la sua forza, cambiando la storia di una partita che sembrava segnata. D’altro canto nella prima porzione di gara giocata assieme (la prima mezzora del secondo tempo di Verona col Chievo) i tre super-attaccanti biancocelesti hanno fatto venire il mal di testa agli avversari. Meno bene era poi andata per lo Za-Pa-Ro nel primo tempo della partita contro il Catania.

La variante Lichtsteiner Tridente sì, dunque, a patto che Rocchi stia bene. Ma come la mettiamo con i famosi equilibri di squadra? A Verona, un po’ per mancanza di alternative un po’ per convinzione, Rossi controbilanciò il tridente pesante con l’avanzamento a centrocampo di Lichtsteiner. Ci riproverà nel derby? L’interno sinistro di centrocampo dovrebbe essere Mauri, ma Rossi potrebbe piazzare lì anche il «treno svizzero» con tanto di ripescaggio di De Silvestri per il ruolo di terzino destro. Un Lichtsteiner interno sinistro potrebbe essere la mossa in grado di sparigliare il campo, come successe con Behrami nell’ultimo derby, vinto per 3-2 dalla Lazio grazie ad un gol nel recupero proprio di Valon. Di Behrami Lichsteiner ha la stessa nazionalità, lo stesso ruolo-base e la stessa duttilità tattica capace di farne un jolly preziosissimo. E allora sì, potrebbe essere proprio lui, l’uomo rivelazione della Lazio, l’«equilibratore » del tridente.

Foggia fermo Tridente sì, dunque. Anche perché la principale alternativa all’utilizzo di Rocchi, Pasquale Foggia, non sta bene. Ieri il napoletano ha saltato l’allenamento a causa di una contusione all’emitorace sinistro: le sue condizioni saranno valutate soltanto nei prossimi giorni. Rossi si è potuto consolare con il ritorno in gruppo di Cristian Manfredini, che sembra aver risolto i problemi muscolari che lo hanno fermato nelle ultime settimane. Niente da fare, invece, per Matuzalem e Firmani che continuano a lavorare a parte.

-STEFANO CIERI-

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