giovedì 21 ottobre 2010

"Boicotta il derby del tesserato"(?)


ROMA (21 ottobre) - «Boicotta il derby del tesserato». Lo slogan che da giorni circola sul web è di conio romanista, ma il concetto è ampiamente condiviso anche dai tifosi biancocelesti. A meno di venti giorni da Lazio-Roma, partita che dovrebbe essere attesissima, visto l’attuale primato della Lazio, gli ultrà delle due curve invece dichiarano di essere seriemente intenzionati a disertare gli spalti. Motivo della protesta, la tessera del tifoso (e questa non sarebbe una novità, anche se di derby si tratta) in riferimento questa volta alla decisione del Casms di riservare la vendita dei biglietti di tribuna Tevere ai soli possessori della carta del tifoso. L’ultima parola in merito spetta al Prefetto, che dovrà pronunciarsi nei prossimi giorni. Ma nel frattempo la protesta è già divampata sul web.

«Boicotta il derby del tesserato». Da Facebook ai siti internet e blog frequentati quotidianamente dalla componente più calda di ciascuna tifoseria la parola d’ordine è «Boicotta il derby del tesserato». Le idee lanciate per realizzare la protesta sono molte, alcune di queste del tutto provocatorie, eppure se anche poche centinaia di persone dovessero seguirle, il clima intorno all’Olimpico, il 7 novembre prossimo, rischierebbe di essere quello delle domeniche peggiori dal punto di vista dell’ordine pubblico.

I romanisti: «Tutti in curva nord». «Qui si rischia una Genova due - ammonisce Lorenzo Contucci, tifoso romanista e avvocato penalista tra i più esperti in materia di tifosi - Per ora regna il caos. Non si capisce quali siano i settori destinati agli ospiti». Perché quando la Lazio gioca in casa il settore riservato è il Distinto sud lato Monte Mario. «I romanisti con la tessera potranno andare solo in quel settore oppure si avrà un ampliamento del settore ospiti fino a comprendere la Curva Sud e i Distinti Sud?», domanda Contucci. Se la Curva sud fosse riservata ai soli possessori di tessera del tifoso, il popolo romanista saprebbe già cosa fare: «Tutti in curva nord» è la provocazione lanciata sul sito asromaultras.org e subito rilanciata sui social network.

Il tam tam su internet. Dalla biglietteria di Formello si invita alla calma: «Sono allarmismi inutili, ancora non è stato deciso nulla».Ma i tifosi non si fidano. «Aggiriamo le limitazioni: tutti in nord», scrive Luca sulla pagina di Facebook “Boicotta il derby del tesserato”. «Lasciamo lo stadio ai maroniani e ai tesserati - sentenzia Giuseppe - che se lo giochino loro il derby all'Olimpico». Anche Valeriuccio Rodriguez è tra i tanti che invitano a: «disertare completamente lo stadio. Meglio rimanere fuori, sentire la partita organizzati con radioline, e dopo, quel che succede succede...».

Le curve: «No grazie». Una provocazione, certo. Eppure gli ultrà in carne e ossa, non smentiscono il boicottaggio del derby. «Ancora non abbiamo preso nessuna decisione ufficiale ma è molto probabile che diserteremo lo stadio - afferma Gianluca Tirone, uno dei punti di riferimento della Curva nord laziale - Il caos che si sta creando intorno a questa partita dimostra ancora una volta il fallimento della tessera del tifoso». In casa romanista, invece, la decisione definitiva verrà presa a ridosso dell’incontro. «Non abbiamo le idee chiarissime - dice una voce interna alla Curva sud - Ma non escludiamo di disertare anche noi».

I laziali della tribuna Tevere. Rischia seriamente di essere un derby senza coreografie («poco male», direbbero alcuni) ma soprattutto senza troppi tifosi quello del 7 novembre. «Vista la limitazione imposta dal Casms per l’acquisto dei tagliandi di Tevere, quasi certamente non entreremo neppure noi - assicura Paolo Bravaccini, vice presidente dell’associazione Sodalizio Biancoceleste - Invieremo solo due alfieri con lo striscione Gabriele sempre nei nostri cuori». Come la curva nord infatti, anche quelli del Sodalizio sono da sempre contrari alla tessera del tifoso.

L’ultima parola al Prefetto. E mentre i supporters insorgono contro la decisione del Casms, Contucci, che gli ultrà li conosce bene, lancia l’appello: «Il Prefetto ci pensi bene, Dal 1927 ad oggi non si è mai visto un derby senza tifosi. Chi ha deciso di non entrare, andrà comunque fuori lo stadio. La cosa migliore da fare per scongiurare qualsiasi tipo problema è dividere equamente lo stadio. Come si è sempre fatto. E come accade anche in Inghilterra. Dove anche derby tra i più incandescenti come Chelsea - Millwall si giocano con lo stadio pieno e senza limitazioni di sorta». Ora non resta che attendere la decisione del Prefetto, sperando che il 7 novembre tutto fili per il verso giusto.

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