martedì 19 aprile 2011

Hernanes il "Profeta mascherato"


Il Profeta si è trasformato, il Profeta è un attaccante mascherato, è diventato cannoniere. Nove gol in cam­pionato, in Brasile al massimo era arri­vato a quota 6 con San Paolo e Santo Andrè, il nuovo ruolo lo affascina, lo in­triga, lo stuzzica: «Quan­do giocavo nel San Pao­lo avevo il compito di co­prire le zone laterali e di marcare. Stavo a centro­campo, partivo da die­tro, con la Lazio ho mol­ta più libertà d'azione, mi posiziono più in alto, sono quasi un attaccan­te. Ho accettato questa sfida e sto ap­prezzando sempre più il cambiamento. Posso sfruttare il tiro da fuori area...» , ha confessato in esclusiva al portale brasiliano Lancenet. Nove gol in serie A nella prima stagione italiana per un centrocampista-trequartista, è un re­cord.

LE MISSIONI - Il Profeta Hernanes non si ferma, ha raggiunto la doppia cifra con­siderando la rete rifilata alla Roma in Coppa Italia (il totale dei gol stagionali è di 10). Vuole conquistare la Champions e convincere Menezes a convocarlo per la Coppa America. A Catania è partito die­tro Floccari, poi s’è spostato a sinistra, ha fatto l’attaccante ester­no e non ha perdonato, sta imparando a giocare ovunque, Edy era entu­siasta: «Dobbiamo man­tenere questa continuità di rendimento, l’obiettivo è continuare a vincere in trasferta, sarebbe la svol­ta » . La sfida all’Inter di Leonardo è già lanciata, il tecnico brasi­liano voleva Hernanes al Milan, sognava il suo acquisto. Il Profeta non fa sconti a nessuno: «La Lazio è stata avvantaggia­ta dal fatto che non ha avuto impegni di coppa durante la settimana, ma la se­quenza di gare è stata comunque impor­tante. La corsa si è rivelata dura» . Nove gol sono tanti eppure non si accontenta, promette altre magie: «Ancora non mi so­no totalmente adattato al campionato italiano. Non è facile giocare come in Brasile dove conosco tutti gli stadi e il modo di giocare di ciascuna squadra» .

IL FUTURO - Hernanes vuole restare in Eu­ropa, a Roma, nella Lazio:«Questo momento mi ri­corda quando ero piccolo e guardavo giocare in te­levisione Rivaldo, Rober­to Carlos. Per un certo pe­riodo in Brasile c’è stata carenza di talento, adesso si è riaperto un ciclo. Nel mio caso non penso di tornare a casa, voglio giocare più a lun­go in Europa e nella Lazio». Vuole can­cellare l’episodio di Francia-Brasile, fu espulso per un’entrata poco elegante fat­ta ai danni di Benzema:«Un errore del genere non lo commetterò mai più. Sono convinto che avrò un'altra chance, Mene­zes ama i giocatori offensivi, bravi con ipiedi a centrocampo. Il suo stile di calcio mi garantisce altre possibilità».

NEDVED - Hernanes vuole entrare nella storia biancoceleste, con tre gol supere­rebbe Pavel Nedved per numero di reti segnate in un campionato. Il ceco riuscì a laurearsi capocannoniere della Lazio nel 1997/98, realizzò 11 gol in 26 presenze, è ri­masto il suo primato in Italia. Negli annali della serie A laziale il Profeta s'è già affiancato ai cen­trocampisti più prolifici, a gente come Nedved, co­me Simeone (6 reti nel 2002-03), come Stankovic (7 reti nel 2001-2002) e come Fiore (8 re­ti nel 2003-04), ma solo Pavel riuscì a conquistare lo scettro di bomber. Gli al­tri furono superati dagli attaccanti del­l'epoca: Hernanes per il momento è da­vanti a Floccari, Zarate, Mauri e Rocchi. E vuole restarci.



Fonte: Rassegna stampa a cura di Lazialita.it tratta da "Il Corriere dello Sport"

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