martedì 28 giugno 2011

Per il "caso Olimpico" DEFERITO LOTITO


Il 'caso Olimpico', con la Lazio debitrice di circa 2 milioni di euro nei confronti del Coni, che dal canto suo aveva posto l'aut-aut al club biancoceleste per il pagamento altrimenti non avrebbe potuto disputare le partite casalinghe nello stadio capitolino, hanno innescato una guerra fra il club biancoceleste e lo stesso Coni.

Le dichiarazioni rilasciate venerdì scorso dal patron laziale, Claudio Lotito in merito alla vicenda e alla richiesta, formulata al Coni di una ridiscussione del contratto d'affito dell'impianto hanno portato il Procuratore Federale della Figc a deferite alla Commissione Disciplinare sia Lotito che la Lazio, per responsabilità oggettiva.

Le dichiarazioni di Lotito, in particolare la frase "Questa è un'estorsione del Coni", sono state giudicate "lesive del presidente e dei dirigenti del Coni muniti di poteri decisionali in ordine alla locazione dello Stadio Olimpico, nonché del prestigio, della reputazione e dell'onorabilità dell'Istituzione stessa nel suo complesso".

La Lazio, comunque, non correrà il rischio di non disputare le gare interne nel suo stadio, visto che lo stesso Coni, sempre venerdì scorso, aveva spiegato che "grazie al decreto del tribunale civile sul debito della società romana abbiamo la ragionevole certezza di soddisfazione del credito, pertanto la squadra di Lotito può iscriversi al campionato in base alla convenzione d'uso accettata il 28 aprile scorso".

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