sabato 8 dicembre 2007

Lazio 2, Catania niente!

La Lazio ce l'ha fatta. Con una grande prova di orgoglio la formazione di Delio Rossi è riuscita a battere il Catania 2-0 e a portare a casa tre punti fondamentali nella corsa alla salvezza. Sì, perché l'obiettivo odierno dei biancocelesti è uscire dalle zone basse della classifica e rilanciarsi in campionato. Per farlo serve una grande prestazione contro un Catania in ottima forma: 3-1 contro il Palermo e una freschezza atletica che alla lunga può mettere pressione alla squadra biancoceleste.
PRIMO TEMPO - La Lazio entra in campo con qualche novità rispetto alla formazione preventivata alla vigilia: Pandev e Mauri in panchina risparmiati in vista del decisivo match di Champions League contro il Real Madrid e Makinwa e Meghni in campo. In difesa non c'è Stendardo, ma viene utilizzato Scaloni come centrale, metre sulle fasce agiscono De Silvestri e Zauri. A centrocampo Ledesma, Mudingayi e Mutarelli, Meghni dietro Rocchi e Makinwa. Per il Catania nessuna novità in formazione.
INIZIO BRUCIANTE - Pronti via e subito i siciliani mettono paura ai romani con un colpo di testa ravvicinato di Terlizzi che, lasciato colpevolmente libero dai difensori laziali, colpisce clamorosamente la traversa. La Lazio però reagisce subito e con Ledesma e Rocchi si porta in vantaggio: cross del centrocampista argentino, Rocchi si avvita in area e realizza il suo quinto gol in campionato. La squadra di Delio Rossi mostra una buona condizione atletica (almeno in questo inizio) e con Mutarelli si ripropone in avanti. Il centrocampista ex-Palermo non riesce però a concludere in rete, nonostante la vantaggiosa posizione. Da quel momento in poi gli uomini di Rossi non riescono ad essere più incisivi come prima e il Catania, con il passare dei minuti, guadagna fiducia anche se fino alla fine del primo tempo non crea occasioni importanti.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa la formazione di Baldini rientra in campo con la convinzione di poter trovare il pareggio. Nonostante le buone intenzioni, però, la Lazio è quella che crea le occasioni migliori. Al 6' minuto Rocchi appoggia un pallone a Mutarelli che, dopo essersi aggiustato la sfera, tenta la conclusione. È un tiro dalla media potenza, ma che prende velocità rimbalzando più volte sul terrendo di gioco: Polito, estremo difensore catanese, non riesce a trattenere, ma a sua volta Makinwa è troppo arretrato per tentare di appoggiare in rete.
DOPPIO CAMBIO - Al 12' Baldini si convince che per pareggiare serve qualche cambiamento: entrano Morimoto e Biagianti, escono Edusei e Colucci. Non cambia sostanzialmente l'assetto anche se Morimoto è più propositivo come giocatore. E proprio il nipponico a creare una buona occasione al 25': cross dalla fascia, Ballotta esce e respinge. Un bell'intervento per il portiere quarantatreenne, anche oggi autore di alcuni episodi non proprio rassicuranti per la difesa romana.
CALO FISICO - La Lazio cerca di assestarsi meglio a centrocampo, ma Meghni è stanchissimo e anche Makinwa ha molti probelmi nel mantenere il possesso del pallone. Rossi decide dunque di cambiare entrambi e di inserire Mauri e Pandev. È la mossa giusta perché al 43', nel momento di maggior sforzo del Catania, Pandev, dopo una caparbia azione e un bellissimo doppio dribbling in velocità, realizza il gol del 2-0. La rete è facilitata dal mancato riassetto difensivo del Catania che due minuti prima ha dovuto sopportare l'espulsione per proteste di Spinesi ("vaffa" all'arbitro). In ogni caso, con la rete di Pandev, la partita è finita. La Lazio con questa vittoria si porta a 17 punti in classifica: decisamente una posizione più tranquilla. Ora, però, serve un cambio di marcia netto, soprattutto da un punto di vista fisico-atletico, se si vorrà ambire a posizioni di più alto rango.
IL RINNOVO - Subito dopo il fischio finale di Mazzoleni è tanta la felicità dei giocatori laziali che ora possono pensare all'impegno con il Real Madrid e alla realizzazione di un'impresa francamente impossibile: la qualificazione agli ottavi di finale. Rocchi, però, ci vuole credere fino alla fine: «Contro il Real serve di più - ammette l'attaccante della Lazio - Sappiamo che quel che abbiamo fatto stasera non potrà bastare. Al Bernabeu servirà l'impresa: ma undici siamo noi, undici sono loro. E noi ci proviamo». Poi arriva anche una battuta sul contratto e sul possibile rinnovo che ormai, a detta dell'attaccante, è solo una questione di tempo: «Siamo sempre più vicini. Manca ancora qualche particolare, ma credo che il rinnovo arriverà presto. Abbiamo pazientato tanto, pazienteremo ancora un po'».
SODDISFAZIONE E AMAREZZA - Delio Rossi per quanto riguarda il 2-0 sui siciliani è soddisfatto: «Rocchi ha fatto una delle migliori partite dell'anno - ha spiegato nel dopo-gara il tecnico della Lazio - Peccato che non riusciamo ad essere una squadra cinica. Abbiamo interpretato bene la partita, ci siamo ritrovati, il gioco era abbastanza fluido, a fine gara poi ci è venuto il braccino. Siamo in una situazione non brillantissima ma ora la classifica respira di più». Questo non basta a placare la delusione dei tifosi, che hanno fischiato Ballotta, Manfredini, Makinwa e Mauri. Un comportamento che ha fatto imbestialire Rossi: «Sono un pò amareggiato, perché ho visto cose che non stanno in cielo né in terra. I fischi preventivi non mi piacciono. È successo con Mauri, Ballotta, Manfredini e Makinwa. Non se lo meritano. Saremo scarsi, avremo dei limiti ma abbiamo sempre onorato la maglia. Sono molto amareggiato per questo. Preferisco che lo stadio intero ci fischi, ma non questa situazione dove uno fischia, un altro non fa il tifo... È una brutta situazione, va a finire che ci facciamo del male da soli e che ne esca male la Lazio. Sembra ci sia un'aria da "Muoia Sansone con tutti i filistei" e a me non sta bene».
L'IMPRESA - Un'impresa a Madrid metterebbe a posto anche queste cose: «Se vorremo recitare la nostra parte a Madrid - ha concluso il coach della Lazio - dovremo fare ancora meglio rispetto a questa gara. Servirà la partita della vita e un pizzico di fortuna in più. Non avremo niente da perdere perché affronteremo i più forti del mondo". Cribari non dà molte chance alla sua squadra di passare agli ottavi di finale: «Abbiamo il 20% di possibilità di passare il turno - ha detto il difensore biancoceleste - Dobbiamo vincere per forza e ci proveremo, perché nel calcio non c'è nulla di impossibile. Senza sbagliare nulla, all'andata, van Nistelrooy ci ha castigato. Bisogna sbagliare ancora di meno e restare concentrati al 100%. In campionato, invece, sono convinto che piano piano verremo fuori».
TABELLINO di LAZIO-CATANIA
2-0
Lazio (4-3-1-2): Ballotta; De Silvestri, Scaloni, Cribari, Zauri; Mudingayi (47' st C. Mafredini), Ledesma, Mutarelli; Meghni (32' st Mauri); Makinwa (29' st Pandev), Rocchi. A disp. Muslera, Stendardo, Baronio, Tare. All. Rossi.
Catania (4-3-3): Polito; Sardo, Terlizzi, Stovini, Vargas; Izco, Edusei (13' st Biagianti), Baiocco; Colucci (13' st Morimoto), Spinesi, Mascara. A disp. Bizzarri, Silvestri, Sottil, Sabato, Llama. All. Baldini.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Marcatori: 8' pt Rocchi, 44' st PandevNote: espulso al 41' st Spinesi (C) per comportamento irriguardoso verso l'arbitro. Ammoniti Colucci e Mudingayi. Recupero 1' pt, 3' st. Spettatori 18 mila circa.
-Francesco Tanilli-

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao sn ankio della lazio cmq sempre forza lazio andiamo sempre avanti fino in fondo e nn mollare mai irriducibili ovunque