
REGALI - Il primo tempo è divertente. Giocato a ritmo alto da due squadre affamate di punti, consapevoli di quanto conti questa partita, per il morale e per la classifica. La gara è equilibrata, ma la Lazio ai punti si fa preferire. Perché in attacco è sempre pericolosa, grazie a un Pandev particolarmente ispirato. Ma i gol che decretano l'1-1 del primo tempo sono due regali. Il primo è gentile omaggio di Loria, che pasticcia sul passaggio di Manninger, Pandev gli ruba palla e poi batte il portiere austriaco di sinistro. Al secondo regalo manca solo il fiocco natalizio: per una volta Ballotta la combina grossa in uscita: il portiere non trattiene la palla, Maccarone segna a porta vuota. È il suo quinto centro in campionato.
PALI - La Lazio dopo i primi 45' può recriminare per due pali. Kolarov, pericolosissimo su ogni calcio piazzato con il suo sinistro al tritolo, colpisce il palo esterno con una punizione mancina dalla destra. Poi Firmani centra il montante con un sinistro incrociato, sulla respinta Makinwa segna, ma è in fuorigioco.
BENZINA FINITA - Nel secondo tempo il ritmo cala. Le squadre sono stanche, continuano entrambe a cercare il successo, ma adesso segnare diventa complicato. E i regali sono già stati scartati. Ora è soprattutto il Siena a fare la partita, ma Frick con il passare dei minuti funziona come un lettore cd con le pile scariche, e Maccarone è più centravanti d'area di rigore che da manovra. La Lazio perde per infortunio Meghni, ma ha comunque le occasioni più ghiotte della ripresa: dopo l'uscita di Manninger sul cross di Mudingayi, Firmani spara fuori il sinistro da posizione favorevole. E nel recupero Cribari in mischia sfiora solo il 2-1.
-Riccardo Pratesi-
1 commento:
Ci sono alcune particolarità che accomunano le squadre che non dovevano lottare per la retrocessione e che alla fine ci lottano, spesso soccombendo.
E sono: gli infortuni, la sfortuna sotto forma di pali e traverse e una latente contestazione da parte dei tifosi.
Se ben guardiamo, purtroppo, Noi abbiamo tutto in gran quantità...
Dobbiamo fare al piu' presto i punti (quanti sono 45o49?) che ci possono mettere in uno stato di tranquillità normale prima di fare ogni altro tipo di discorsi.
Per questo, lo dico senza tanti giri di parole, la partita piu' importante tra quella di oggi(Inter), quella di sabato (Catania) e quella di martedi al Bernabeu, quella che non possiamo proprio permetterci di non vincere è quella contro gli etnei.
Meditiamo gente...meditiamo...
Marco.
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