giovedì 30 aprile 2009

PRIMA ZARATE...POI LO STADIO


Il 29 aprile 1998 la La­zio vinse la Coppa Italia, il pri­mo trofeo della gestione Cra­gnotti. Fu una data spartiacque nella storia biancoceleste. Chis­sà, forse tra qualche tempo si ri­corderà questo 29 aprile di 11 anni dopo con la stessa enfasi. È stato un giorno chiave del­l’era Lotito. Non solo l’affare Za­rate, il più impegnativo di sem­pre. Ma il presidente ha trovato anche il tempo di andare in Campidoglio per lo stadio. «Presenterò il progetto entro fine mese», aveva detto il presidente. Non siamo ancora all’ultimo atto. La visita di ieri è però servita a Lotito per mostra­re il progetto e ricordare agli uo­mini del sindaco Alemanno che la Lazio è pronta. Non è stato l’atto ufficiale, ma in ogni caso un passaggio non trascurabile. Perché se è vero che Alemanno aveva posticipato al 30 aprile l’ultimatum per la presentazio­ne dei progetti, è altrettanto ve­ro che l’ulteriore slittamento— ora si parla del 10 maggio — è dovuto ai ritardi della Roma.

Il progetto Lotito è pronto: lo stadio nascerà sulla Tiberina. Caduta l’ipotesi Settebagni, per la felicità di Lotito; i terreni sul­la Tiberina sono i suoi, quelli di Settebagni avrebbe dovuto ac­quistarli. Il progetto è stato por­tato avanti dall’architetto Alfon­so Mercurio dell’Amagroup, ti­foso laziale, lo stesso che ha la­vorato alla ristrutturazione del palazzo della Borsa a Milano nel 2001 e, curiosità, degli in­terni dei negozi Cartier di Ro­ma, Firenze e Bologna. La strut­tura avrà 55 mila posti, costerà circa 800 milioni di euro e po­trebbe essere pronto per la fine del 2012. A differenza della Ju­ventus, Lotito non farà ricorso al credito sportivo. Lo stadio na­scerà grazie al project finan­cing, quindi con l’aiuto di priva­ti che poi beneficeranno di una parte degli introiti. Il nome? Non è detto che si chiamerà Sta­dio delle Aquile. L’impianto po­trebbe prendere il nome dello sponsor (Puma?). Insieme allo stadio sorgeranno alcune attivi­tà commerciali, una struttura alberghiera e ci sarà spazio per tutte le attività della Polisporti­va.

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