domenica 20 settembre 2009

Catania-Lazio 1-1...non basta Cruz


Un bel Catania, vivo e voglioso di riscatto, mette alle corde la Lazio di Ballardini ma si ritrova con in mano un risicato pareggio. Dopo un bell’inizio della Lazio è il Catania a passare con un’invenzione di Martinez, ci vuole poi l’ingresso nella ripresa di Julio Cruz per stabilire la parità, bravo il centravanti a mettere dentro una bella giocata di Foggia. Inutile la veemente reazione dei padroni di casa dopo il pareggio, il palo e Lichtsteiner tengono a galla i capitolini che tornano a Roma con un punto.

In campo – Atzori per uscire dalla crisi di risultati sceglie ancora un modulo offensivo con Mascara e Martinez alle spalle di Morimoto punta centrale. Accantonate le ipotesi di difesa a tre, in difesa Spolli preferito ad Augustyn e Bellusci, centrocampo confermato in blocco in attesa del rientro del talentuoso Barrientos, fermo ancora ai box. Ballardini vuole riscattare la pessima figura in Europa League e per farlo silura il colpevole Cribari, troppo spesso vittima di amnesie, ma deve rinunciare a Julio Cruz e Dabo, sostituiti da Foggia e Meghni che completano una formazione a dir poco sperimentale.

Si gioca – Catania molto contratto e timoroso nei primi minuti, la Lazio fa molto possesso palla e pressa alto gli avversari. Subito pericolosi gli ospiti con Meghni che ruba un buon pallone sulla destra e centra per Zarate, destro immediato dell’argentino alto sulla traversa. Continuano a spingere gli ospiti, il vivacissimo Foggia prova il sinistro dal limite ma Andujar respinge con efficacia. Quando meno te lo aspetti, il Catania si sveglia; Martinez punta centralmente, scambio stretto con Morimoto e destro letale sotto l’incrocio che fulmina Muslera, 1-0. Sussulto immediato della Lazio con una serpentina di Zarate che appoggia per Baronio, destro preciso del centrocampista che sfiora il palo. La reazione degli ospiti si spegne qui, il Catania prende fiducia e e chiude tutti i varchi possibili cercando di fare male con lo scatenato Martinez. Ballardini si sbraccia, ma senza una prima punta si può solo affidare alle invenzioni di Foggia e Zarate, oggi stranamente abulico. Al 38’ altro contropiede catanese innescato da “Malaka” Martinez, palla per Delvecchio cheu tutto solo in area cerca un improbabile assist per Morimoto gettando all’aria l’occasione per chiudere la partita. Lazio annichilita.

Ballardini cambia uomini e modulo, dentro Cruz per Meghni e 4-3-3 con Foggia e Zarate larghi. Subito al 5’ discesa dirompente di Kolarov, cross basso e teso per Cruz che incredibilmente cicca il pallone da poco più di due metri dalla porta! Ma si sa, “El Jardinero” non perdona due volte, al 12’ Foggia va in slalom gigante sulla destra e crossa teso sul secondo palo dove Cruz tutto solo non può proprio sbagliare e insacca di testa il goal del pareggio, 1-1. Il Catania si risveglia e schiaccia la Lazio nella propria area, al 18’ Potenza riprende una respinta corta e calcia a colpo sicuro, decisiva la deviazione in corner di Siviglia. Passa meno di un minuto, Martinez raccoglie un cross di Capuano e da due passi centra il palo più vicino. Lazio con le spalle al muro, ancora super Martinez che asfalta in velocità Siviglia, cross per Morimoto che calcia a porta praticamente vuota, straordinario il salvataggio in tackle di Lichtsteiner. Serie infinita di cambi da ambo le parti, il match scorre però senza pericoli fino al termine dei quattro minuti di recupero concessi da Morganti.

La chiave – La posizione di Martinez, libero di svariare tra Morimoto e Mascara, mette in continua difficoltà la difesa biancoceleste, costringendo i due centrali ad aprirsi e non dando mai punti di riferimento agli stessi. L’uruguagio insacca il bellissimo goal del vantaggio, coglie un palo e serve a Morimoto la palla del possibile 2-1.

La chicca – Verso la metà della prima frazione i tifosi rossoblu alzano a gran voce il coro “Gabriele uno di noi” che risuona alto nel cielo catanese. Una bella dimostrazione di affetto e solidarietà da parte di una tifoseria che negli ultimi anni è stata troppo spesso giudicata con sufficienza…

Top&Flop – Su tutti l’oggi immarcabile Martinez, Morimoto fa un ottimo lavoro ma manca il goal del raddoppio. Male Mascara, stranamente fuori dal gioco e impalpabile, centrocampo muscolare ma privo di inventiva. Nella Lazio bene Foggia, rapido e autore dell’importante assist del pareggio, e Kolarov, sempre sicuro nel ruolo e pericoloso in avanti. Male Zarate, inconcludente come mai, Siviglia si fa saltare sul primo goal e non prende mai Martinez. Meghni continua nella sua irritante carriera capitolina fatta di ghirigori e poco altro.

-Massimo Culello-

Nessun commento: