venerdì 18 settembre 2009

Lazio-Salisburgo 1-2


Dopo la sconfitta della Roma è arrivata anche la sconfitta della Lazio, battuta all'Olimpico dagli austriaci del Salisburgo. Non è andata bene la prima sfida del girone di Europa League agli uomini di Ballardini, illusi dal goal di Foggia e traditi dagli svarioni di Bizzarri e Cribari.

In campo - Ballardini fa rifiatare Muslera, Mauri e Siviglia inserendo Bizzarri, Meghni e Cribari e al posto dello squalificato Kolarov punta su Radu. In avanti confermato il duo Zarate-Cruz.

Si gioca - Il primo tempo non è di quelli destinati a rimanere nella storia: a partire meglio è il Salisburgo, ma la prima occasione è della Lazio, al 10', con Lichtsteiner che non centra il bersaglio. Al 20' caos nell'area biancoceleste, ma Bizzarri e compagni si salvano. Tchoyi lì davanti è un gigante, ma Diakite riesce a tenergli testa, sebbene il camerunense, alto 1 metro e 90, ci provi con insistenza. A cavallo della metà del primo tempo, prima Diakitè e poi Cruz si fanno pericolosi dalle parti di Gustafsson, ma al 34' la Lazio rischia grosso per un dubbio atterramento in area ai danni del bomber austriaco Janko. Il finale di tempo è di marca biancoceleste, con Cruz che spreca un'ottima ripartenza.

La ripresa si apre con Foggia in campo al posto di Dabò: un cambio che si dimostra azzeccato sin da subito, quando il peperino biancoceleste inizia a spaziare da destra a sinistra facendo ammattire la squadra austriaca. Zarate e Foggia, con Cruz ad agire da boa, imperversano seminando il panico tra i difensori del Salisburgo, messi ripetutamente in difficoltà dalle loro serpentine fino al 59' quando Foggia riesce a fare centro: raccogliendo un pallone sulla trequarti, il genio napoletano lascia partire un tiro dalla distanza che sorprende Gustafsson, in colpevole ritardo, e vale l'1-0. Ballardini, trovato il goal, torna allo schieramento di partenza, inserendo Mauri per Cruz e poco dopo Eliseu per Meghni, ancora una volta bocciato. Foggia continua il suo personale show sulla trequarti e anche Mauri ci prova dalla distanza, senza successo. La gara sembra ormai in ghiaccio ma all'81' succede l'imponderabile: su azione d'angolo, Bizzarri smanaccia malamente e trova pronto il difensore austriaco Schiemer a beffarlo per l'1-1. La Lazio non ci sta e vuole riprendersi i tre punti: Baronio ci prova con una sassata che sibila a lato di poco, ma per i biancocelesti il peggio deve ancora arrivare: durante il 2' minuto di recupero, infatti, Cribari la combina grossa sbagliando un facile disimpegno e servendo a Janko un pallone d'oro a tu per tu con Bizzarri: il bomber austriaco non sbaglia e i tre punti, incredibilmente, se li prende il Salisburgo.

La chiave - Topiche finali della difesa escluse, l'ingresso in campo di Pasquale Foggia aveva cambiato le sorti della gara e, goal a parte, il napoletano aveva incanalato la gara sui binari biancocelesti.

La chicca - Spesso, scelta più o meno condivisa, in Europa League viene dato spazio ai giocatori meno impiegati in campionato. Il risultato? Meghni è un fantasma, Bizzarri e Cribari fanno harakiri.

Top&Flop - Gli errori di Bizzarri e Cribari sono troppo grossolani e decisivi, Foggia dà il cambio di marcia ma non basta, Radu non è Kolarov. Nel Salisburgo bene Tchoyi e Janko, non convince del tutto il portiere Gustafsson.

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