martedì 27 aprile 2010

GENOA-LAZIO 1-2


Il sogno Europa League da una parte, quello salvezza dall’altra. Genoa – Lazio è tutta in queste motivazioni e a vincere tra le due è stata la voglia di Serie A della squadra di Edy Reja. Il Genoa, subito in vantaggio con Palacio, è sembrato rinunciatario e svogliato, soprattutto in alcuni protagonisti annunciati come Palladino e Acquafresca. Grande reazione della squadra capitolina con un mostruoso Andrè Dias che realizza il goal del pareggio e annulla gli avanti avversari, poi con il grande ex Floccari che non perdona mai dentro l’area di rigore. La ripresa è un continuo tentativo dei grifoni di arrivare al pareggio ma, tra imprecisione ed espulsione di Bocchetti, il goal non arriva. Tre punti pesantissimi per la Lazio che può quasi festeggiare la salvezza, ennesima delusione per un Genoa poco propenso a fare il salto di qualità.

In campo – Gianpiero Gasperini deve rinunciare agli infortunati Rossi, Suazo e Jankovic e allo squalificato Dainelli. L’allenatore di Grugliasco è alle prese con la roulette dei ballottaggi, Scarpi batte Amelia, Tomovic ha la meglio su Mesto e Palladino ruba il posto a Beppe Sculli. Edy Reja ha decisamente meno fortuna del collega ligure, il giudice sportivo toglie Ledesma e Kolarov mentre l’infermeria registra il tutto esaurito con Matuzalem, Cruz e Stendardo oltre ai soliti Meghni, Bizzarri e Makinwa. Spazio al 3-5-2 classico, davanti Rocchi affianca lo shockato Floccari e Del Nero si piazza a sinistra.

Si gioca – Primi minuti di gioco con la Lazio che dà l’impressione di avere il pallino del gioco e su azione di calcio d’angolo sfiora subito il vantaggio con Dias. Al primo guizzo passano però i grifoni; punizione dal limite per fallo di Radu, biancocelesti tutti fermi a discutere, palla a Palacio che da fuori area indovina il diagonale killer che fredda Muslera, è 1-0. Doccia gelata, ma la squadra di Reja c’è. Prima è Floccari a sfiorare il goal di testa, poi Mauri conclude una splendida discesa di Radu con un sinistro al volo che fa la barba all’incrocio dei pali. Al 25’ la spinta laziale viene premiata, corner di Baronio e stacco imperioso di Dias che sovrasta Criscito e insacca in rete il goal dell’ 1-1. Gasperini è una furia e ne ha ben donde. Al 32’ il neo entrato Mesto si addormenta e offre palla in area a Floccari, controllo e esterno destro dell’attaccante che piazza la classica zampata dell’ex e fa 1-2. La reazione dei rossoblu è affidata a Palacio, troppo discontinuo, una sua giocata propizia la sponda di Acquafresca per Palladino che calcia a botta sicura ma trova la risposta d’istinto di Muslera. Sul ribaltamento di fronte è Del Nero ad offrire una magia sulla fascia che lancia Floccari, taglio perfetto del bomber che appoggia per Rocchi, destro a colpo sicuro del veneziano e palla che si stampa sull’incrocio dei pali! Nell’ultimo minuto di gioco Mesto commette l’ennesimo erroraccio, Floccari ne approfitta ma tarda la conclusione sulla quale Scarpi riesce a rispondere efficacemente.

Ripresa senza cambiamenti. Il Genoa prova a riorganizzare le idee ma la manovra è lenta e gli interpreti appannati. Palladino arricchisce la personale compilation di fischi con un continuo caracollare che lo porta al cambio, l’unico che prova a inventare qualcosa è Palacio ma non viene seguito da nessuno. La Lazio aspetta intelligentemente e prova a ripartire in contropiede. Le uniche occasioni per i grifoni arrivano da un sinistro con poche pretese di Fatic e un colpo di testa di Criscito che da centro area consegna la palla alle braccia di Muslera. L’ultima occasione della sterile reazione genoana arriva da una sponda involontaria di Morganti che “serve” Palacio, palla per Sculli che al volo calcia però altissimo. Non succede più nulla complice anche la giusta espulsione di Bocchetti, vittoria meritata per la compagine capitolina.

La chiave – La differente solidità difensiva delle due squadre determina il risultato finale. Il tridente Palacio – Acquafresca – Palladino sbatte sempre contro il muro laziale, mentre la coppia Floccari – Rocchi, ben supportata da Mauri, trova sempre spazio tra le maglie rossoblu e tiene alta la squadra.

La chicca – Nonostante l’inferiorità numerica finale, il Genoa si ritrova improvvisamente di nuovo in undici contro undici. In una delle concitate azioni nel finale è infatti Morganti a stoppare il rilancio di Biava e servire Palacio per il quasi goal del 2-2. Ovviamente involontario, chissà cosa sarebbe successo se Sculli avesse segnato…

Top&Flop –
Nel Genoa si salvano un tosto Papastathopoulos e un poco preciso ma vivace Palacio. Male il resto della difesa, Palladino irritante, Mesto spaesato. Negli ospiti grandissima prestazione di Andrè Dias, Floccari si conferma bomber di razza anche a Marassi. Muslera riscatta la poca reattività sul goal di Palacio con due ottime parate, Zarate trova pochi spunti nella mezzoretta scarsa concessagli da Reja.

Massimo Culello

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