martedì 3 maggio 2011

LAZIO-RUBENTUS 0-1


Non bastano un primo tempo dominato e un possesso palla superiore alla Lazio di Edy Reja che perde l’ennesima occasione per dare la svolta alla qualificazione in Champions League. Biancocelesti sciuponi e poco incisivi davanti, Mazzoleni nella ripresa nega un netto rigore su Floccari e la Juventus attendista e fortunata decide la partita con il sinistro deviato di Pepe a pochi minuti dal termine. Brutta botta morale per i capitolini, ancora quarti, grande iniezione di fiducia per la Juventus di Gigi Del Neri che torna a sperare in una disperata rimonta al quarto posto.

FORMAZIONI – Radu e Sculli out, Reja ripropone il timido Garrido al posto del rumeno e inserisce il rientrante Matuzalem in linea mediana. Ovviamente confermato Zarate, Floccari preferito per l’ennesima volta a Kozak. Del Neri non recupera Marchisio e piazza Pepe sulla sinistra, Barzagli vince il ballottaggio con Bonucci. Ancora Matri – Del Piero davanti.

PARTITA – Parte in quarta marcia una Lazio vogliosa, il duo Zarate – Hernanes confeziona le giocate più spettacolari e proprio il brasiliano è il primo a calciare leggermente a lato con il sinistro. Grande possesso palla dei capitolini, i bianconeri non riescono a portare un pressing adeguato e Matri non anticipa mai Biava e Dias. Al 26’ splendida intuizione di Ledesma che pesca Brocchi in area, il colpo di testa del centrocampista da pochi metri è però sciagurato. Biancocelesti con parecchie varianti di gioco, i terzini spingono molto e gli avanti non danno mai riferimenti. Da una percussione di Zarate nasce la più grande occasione, Floccari in area a tu per tu con Buffon calcia col sinistro ma è bravo il portiere a respingere con i piedi. Stessa sorte per la prima pericolosissima azione dei bianconeri, l’ottimo Lichtsteiner respinge malamente un cucchiaio di Del Piero servendo Matri, sinistro del centravanti e strepitosa uscita di Muslera che salva con il piede sinistro. Negli ultimi minuti va in scena lo “Zarate contro tutti”, l’argentino salta avversari a ripetizione ma non trova il pertugio giusto per battere Buffon.

Inizio ripresa con la Juventus che pare più tonica, Lazio leggermente sotto ritmo rispetto alla prima frazione. Le occasioni migliori capitano sempre tra le grinfie di Brocchi, l’assist di Hernanes è perfetto ma il sinistro del compagno finisce alto di poco. I capitolini alzano il ritmo prima di metà tempo, al 20’ grande palla dentro per Floccari che si invola verso Buffon, Chiellini lo tocca nettamente ma l’arbitro non fischia il rigore e il conseguente rosso. Prova a farsi giustizia da sola la squadra di Reja, Hernanes carica il bazooka e dai trenta metri costringe Buffon alla respinta difficoltosa in corner. Si fa male Biava e Reja inserisce Scaloni, la Lazio perde metri e soprattutto Ledesma per doppia ammonizione. La Juventus ci crede, la Lazio è in difficoltà e Pepe, troppo solo sulla sinistra, raccoglie palla e calcia in porta trovando la deviazione decisiva di Scaloni che beffa Muslera e la Lazio. Succede poco altro, Juventus che riapre la corsa all’Europa che conta.

CHIAVE – L’infortunio di Biava e l’espulsione di Ledesma arretrano troppo il baricentro della Lazio e la Juventus trova il colpo del ko con un tiro deviato proprio dal sostituto di Biava, Lionel Scaloni. Pesantissimo però il rigore negato alla Lazio sullo 0-0.

CHICCA – Negativa però… Il coro di scherno dei sostenitori bianconeri durante il minuto di silenzio dedicato a Luigi Polentes è quanto di peggio si possa sentire in uno stadio di calcio e non, di certo non bastano i fischi di un Olimpico gremito per cancellare una schifezza di difficile dicitura.

MOVIOLA – Al 13’ fallo di mani di Chiellini in area ma Floccari lo spinge leggermente. Pepe rischia il doppio giallo per una mezza gomitata, al 65’ netto fallo da rigore di Chiellini (conseguentemente da rosso) su Floccari ma la terna arbitrale non vede. Espulso giustamente Ledesma per doppia ammonizione.

TATTICA – 4-3-1-2 per Reja, con Hernanes spesso ala aggiunta a formare un 4-4-2 puro. Brocchi a sinistra per dare man forte a Garrido, altrimenti ghiotta preda di Milos Krasic. Zarate spesso decentrato a cercar fortune nella zona di Motta. Dopo l’espulsione di Ledesma spazio al 4-4-1. 4-4-2 classico per Del Neri che con l’inserimento di Pepe in vece di Marchisio torna alle vecchie abitudini. Dentro Toni e Salihamidzic, stesso modulo ma più lanci lunghi.

PROMOSSI&BOCCIATI – Lichtsteiner si concede un solo errore in una partita di grandissima spinta e voglia, Zarate fa un gran primo tempo ma si spegne nella ripresa. Stranamente impreciso Ledesma, poi costretto a uscire per doppia ammonizione. Ottima prestazione di Barzagli, Pepe risolleva una partita sottotono con il goal decisivo. Inesistente Krasic per quasi tutti i novanta minuti, Matri lo si vede solo quando sbaglia a tu per tu con Muslera.

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