lunedì 23 maggio 2011

LECCE-LAZIO 2-4


Di cinque sfide contro maglie giallorosse (due contro la Roma in campionato, una in coppa Italia sempre con i cugini e due contro i salentini) questa è la prima ed unica di questa stagione che i Laziali vincono. Non basta però agli uomini di Reja per salvare una corsa alla Champions rovinata da un finale di stagione da dimenticare. L’Udinese pareggia col Milan e conferma il meritato quarto posto. Al Via Del Mare il Lecce onora la sfida con un gioco scoppiettante che risponde colpo su colpo alle reti biancocelesti fino all’espulsione di Benassi che apre la strada alla vittoria biancoceleste.

FORMAZIONI – Qualche problema per De Canio che deve stravolgere la propria formazione: carenza di centrali che costringono il mister ad accentrare Giuliatto e arretrare Giacomazzi, inedita accoppiata davanti alla porta difesa da Benassi e non da Rosati. In mezzo Coppola vince il ballottaggio con Grossmuller, mentre l'attacco è affidato a Piatti e Di Michele, con Jeda e Chevanton in panchina. Biancocelesti con la miglior formazione possibile per il tutto per tutto: rientra Dias dalla squalifica, Garrido sulla sinistra preferito a Scaloni, mentre Lichtsteiner scende in campo ancora con la mano fasciata. Matuzalem dà forfait, mediana quindi a Brocchi e Ledesma. Ancora fiducia a Rocchi unica punta, supportato dal terzetto di trequarti Mauri-Hernanes-Zarate.

PARTITA – La Lazio parte subito con il piglio giusto, rischiando di passare in vantaggio dopo pochi istanti con una spizzata di testa di Rocchi che si spegne però sul fondo. Al 7’ il capitano non sbaglia: riceve palla sul filo del fuorigioco e in volata infila Benassi con un preciso diagonale mancino. Come ormai consuetudine di questo campionato, la squadra di Reja una volta in vantaggio lascia ingenui e clamorosi spazi agli avversari che riescono a creare più di una chiara occasione per il pari. Dias sventa con mestiere un’azione aerea in area al limite del calcio di rigore, mentre un minuto dopo si supera su una botta volante di Piatti da posizione ravvicinata respingendo quasi sulla linea di porta a Muslera battuto. Anche Biava non scherza e si prodiga in un paio di miracoli all’ultimo secondo. Si rivede al 22’ la Lazio con Zarate che taglia l’areasuggerendo il lancio millimetrico di Mauri, ma il tocco sotto a Benassi si infrange sul palo lontano. Al 29’ Rocchi, servito intelligentemente da Hernanes, ha una metà campo da percorrere da solo, ma dopo il dribbling su Benassi, sporca il sinistro permettendo a Giacomazzi di rientrare e spazzare al limite. Goal mangiato, goal subito recita un teorema del calcio: Pallonetto volante di Coppola su lancio da trequarti e Muslera scavalcato dopo un’uscita un po’ azzardata. La risposta degli ospiti però è immediata, micidiale si rivela l’uno-due al limite tra Zarate e Rocchi con l’argentino preciso nel diagonale di destro a infilare Benassi. La Lazio cresce e crea pericoli soprattutto grazie alla mobilità del redivivo Rocchi, ma al 41’ è il Lecce a passare: cross dalla destra che attraversa tutta l’area e permette dall’altra parte a Piatti di stoppare e infilare Muslera con un diagonale dalla precisione chirurgica.

Il Lecce riparte più offensivo, ma dopo neanche 10 minuti è costretto all’inferiorità numerica per il fallo da rigore di Benassi. Zarate batte il penalty e insacca per il nuovo vantaggio biancoceleste. Il Lecce resta comunque in corsa soprattutto grazie alla vivacità del neo entrato Corvia. Aumenta però il vantaggio della Lazio grazie a una svirgolata di Vives nella propria porta su corner di Zarate. La spinta biancoceleste si attenua col passare dei minuti e l’inferiorità numerica dei padroni di casa contribuisce alla vistosa flessione di una gara ad alta spettacolarità per un’ora abbondante. A un quarto d’ora dal termine arriva anche l’occasione per il neo entrato Floccari, ma l’azione si infrange sui piedi di Rosati che respinge. Non accade più nulla fino al fischio finale.

CHIAVE – La superiorità numerica fa pendere l’ago della bilancia definitivamente dalla parte della Lazio, ma il Lecce ha dato del filo da torcere per quasi un’ora.

CHICCA – Stupenda la festa salvezza del Via Del Mare: a fine gara si spengono completamente le luci dello stadio per accendere le coreografie preparate appositamente sul campo di gioco, fuochi compresi.

MOVIOLA – Non ci sono episodi a sfavore di Rocchi. La rete di Rocchi e quella di Zarate, sul filo del fuorigioco, sono entrambe regolari, come dimostrano le immagini.

TATTICA – Si parte dal 4-42 di De Canio contro il consolidato 4-2-3-1 di Reja. La superiorità salentina sulle fasce è assoluta e i biancocelesti faticano a contenere le folate offensive giallorosse. Nella ripresa il Lecce passa al 4-3-3 e mette ancora più in apprensione Muslera, ma l’espulsione di Benassi rovina i piani a De Canio che voleva regalare un po’ di spettacolo ai suoi tifosi. Lazio rimaneggiata con l’uscita di Hernanes: 4-4-2 più quadrato.

PROMOSSI&BOCCIATI – Nel Lecce vincono le seconde linee: Chevanton, Piatti e Corvia fanno vedere di meritare maggiore spazio. Male lo scivolone di Vives in occasione dell’autorete. Tra le fila biancocelesti Rocchi torna ad essere devastante come i bei tempi. Mauri e Garrido spersi in mezzo al campo.

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