martedì 31 gennaio 2012

TARE: "Abbiamo provato a prendere Honda e Nilmar... Candreva ha caratteristiche che ci mancavano...Puntiamo al terzo posto"


MILANO – Si era partiti “dall’ufficioso” arrivo di Keisuke Honda della giornata di ieri e si è arrivati, passando per un tentativo in extremis per Nilmar, alla deposizione all’ultimo secondo del contratto che porterà Antonio Candreva in biancoceleste. Di sicuro non è stata la stessa cosa, soprattutto considerando gli umori del popolo laziale che, dopo la cessione di Cisse al QPR si aspettava sicuramente qualcosa di più.

LE ILLUSIONI HONDA E NILMAR, E L’ARRIVO DI CANDREVA – A fare il punto su questa sessione di mercato ci ha pensato direttamente il Direttore Sportivo della Lazio Igli Tare in Esclusiva alla redazione de Lalaziosiamonoi.it, partendo proprio dall’operazione Honda: «Come ho già detto in precedenza le difficoltà del mercato di gennaio sono queste trattative, perché ognuno ne approfitta in maniera eccessiva. Il CSKA non ha accettato la nostra proposta che è stata migliorata due-tre volte. Abbiamo preso atto della loro decisione. La distanza era tra domanda e offerta, non nella modalità di pagamento». Saltato il giapponese, la Lazio ha virato con decisione su Nilmar ma i tempi a quel punto erano troppo risicati e pure il giocatore ha tentennato un po’ troppo: «Un po’ lo scetticismo del ragazzo nelle ultime due ore perché c’era tutto da fare, e alla fine ha preso un’altra decisione». Il DS però non vuole parlare di rosa indebolita: «Abbiamo preso Candreva, un giocatore con delle caratteristiche che mancavano nel nostro centrocampo. Anche la sua storia calcistica presenta un buon curriculum visto che ha giocato nella Juve, nella Nazionale italiana, nell’Udinese. Un giocatore giovane che può contribuire, gli abbiamo dato la possibilità con un prestito di sei mesi e si giocherà le sue carte alla Lazio per il futuro».

L’ADDIO DI DJIBRIL CISSE, UNA RICHIESTA DEL FRANCESE – Reja oggi si era dimostrato molto fiducioso, parlando anche di nomi importanti, ma alla chiusura del mercato si è ritrovato con Cisse e Sculli in meno e con un Candreva in più: «Sa perfettamente come sono andate le cose. Non era una questione di soldi perché la Lazio ha fatto delle proposte che in pochi in Europa hanno fatto. Vedi caso di Honda o di Nilmar, o lo stesso Guarin. Il problema è che le tempestiche e le decisioni delle società hanno preso questa squadra qua». I tifosi avevano pensato che i soldi incassati dalla cessione di Cisse, fossero un input per un’operazione importante in entrata, ma Tare scinde le due trattative: «Non centra niente. Le proposte che sono state fatte per Honda e per Nilmar sono nettamente superiori alla cifra incassata per Cisse». Non c’è delusione per questa avventura alla Lazio del francese durata solo pochi mesi: «Non sono deluso da Cisse. Abbiamo anche parlato all’inizio del campionato e abbiamo discusso delle difficoltà del calcio italiano. Uno dei motivi per cui voleva andare via era il fatto che gli spazi che ha avuto altrove in Italia non ci sono. Ha dimostrato comunque di essere un grande giocatore, perché anche se non ha segnato ha fatto otto assist. È stata una decisione condivisa da tutte e due le parti, ma è stata una sua richiesta».

ROSA COMPETITIVA PER IL TERZO POSTO - Adesso però senza Sculli e Cisse, la Lazio si ritrova in rosa con i soli Klose, Rocchi, Kozak e Alfaro, che oltretutto è stato subito vittima di un infortunio: «Uno stiramento muscolare, non è un grande infortunio. Quando abbiamo preso la decisione di lasciare andare Cisse abbiamo anche pensato che i nostri attaccanti potevano bastare fino alla fine del campionato». Non solo l’attacco, anche la rosa nel suo complesso, a giudizio di Tare, resta competitivo anche in ottica del finale di stagione: «La rosa fino a questo punto ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per lottare per la Champions League. Nel mercato di gennaio abbiamo cercato di fare investimenti importanti anche a livello economico, proprio per dare una scossa in più ma le cose si fanno sempre in due. Resta il fatto che abbiamo provato in tutti i modi e che cercheremo di recuperare il primo possibile gli infortunati e con l’inserimento di Candreva che è un giocatore con caratteristiche interessanti. Possiamo lottare fino alla fine per il terzo posto». Non vuole darsi un voto il direttore sportivo, preferisce farlo fare agli altri, ma comunque c’è la soddisfazione per essere riusciti a sfoltire una rosa extralarge: «Voi siete apposta per fare queste cose qua e mettere voti. È stato fatto un grande lavoro perché sono andati via sei giocatori. Lo sfoltimento della rosa è stato il nostro obiettivo primario e se fosse stato possibile di fare un inserimento importante». Chiusura sulla questione extracomunitari che non si ripresenterà alla prossima finestra di mercato: «A giugno ci sono i posti liberi, scade il contratto di Makinwa e Carrizo è andato in prestito. Vediamo come si sviluppa».

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