lunedì 12 marzo 2012

LAZIO-BOLOGNA 1-3


Termina col colpo esterno del Bologna il posticipo della 27esima giornata di campionato. All’Olimpico i rossoblù piegano 3-1 la Lazio sfruttando la doppia superiorità numerica decisa da Gava coi rossi sventolati a Matuzalem nel primo tempo e Gonzalez al quarto d’ora della ripresa.

Ospiti letali nell’uno-due targato Portanova-Diamanti, poi nel secondo tempo ci pensa il destro di Khrin ad affogare immediatamente le speranze di rimonta dei capitolini, nate dopo l’autorete di Rubin per il momentaneo 2-1. A distanza di 15 anni, il Bologna torna ed espugnare il campo della Lazio e rimanda i propositi di Reja di avvicinarsi alla Juventus seconda. Per Pioli, dopo il tris rifilato a San Siro all’Inter, altro blitz di lusso che si aggiunge ad un periodo di forma ottimale fatto di 5 vittorie, 5 pareggi ed 1 solo ko nelle ultime 11 gare.

FORMAZIONI – Alle prese coi soliti problemi in difesa (Radu, Stankevicius e Konko infortunati, Biava e Scaloni squalificati), Reja recupera Zauri a destra e sceglie Diakité per affiancare Dias in mezzo con Garrido sulla fascia sinistra. Dal centrocampo in su, invece, confermato in blocco l’assetto vittorioso nel derby con Matuzalem, Ledesma e Gonzalez trio di centrocampo e la coppia Mauri-Hernanes in appoggio a Klose.

Grande sorpresa nel Bologna, dove Pioli tiene fuori Di Vaio partendo con Acquafresca punta centrale assistito come al solito da Diamanti e Ramirez. Complice la squalifica di Perez, c’è Khrin a comporre la diga di centrocampo con Mudingay mentre in difesa i rossoblu si schierano col terzetto titolare composto da Raggi, Portanova ed Antonsson. Garics e Rubin gli esterni scelti da Pioli.

PARTITA – Praticamente perfetto il primo tempo degli ospiti, attentissimi dietro e letali in avanti. Al 10’ ci prova subito Diamanti che se ne va in fuga solitaria e di sinistro impegna Marchetti alla respinta in angolo. Passano altri 60 secondi e il Bologna colpisce: corner dello stesso fantasista, Raggi allunga sul secondo palo e Portanova ribadisce in rete la miracolosa respinta di Marchetti su Acquafresca.

Diamanti è scatenato, e al 18’ coglie la traversa con un sinistro tagliatissimo direttamente su calcio d’angolo. La Lazio è tutta nei piedi di Mauri, che prima prova una rovesciata tanto spettacolare quanto innocua e poi obbliga Gillet alla grande risposta su un diagonale destro che si stava infilando sul palo lungo.

A dare un’altra spallata importante al match ci pensa Diamanti, protagonista al 28’ di una giocata da campione: Marchetti esce bene su Acquafresca respingendo di testa, ma la palla finisce sui piedi del trequartista toscano che al volo da 35 metri indovina il sinistro del 2-0. Per la Lazio la serata si fa decisamente buia 14’ dopo, quando Gava esagera nell’espellere Matuzalem interpretando come una gomitata quella che in realtà è una manata rifilata dal brasiliano a Diamanti. Bastava il giallo.

Con Alfaro al posto di Zauri (Gonzalez scala in difesa, Hernanes e Mauri disegnano un 4-3-2) la Lazio si ripresenta in campo vogliosa di riaprire la gara. Ai romani serve un episodio, e il colpo di fortuna si materializza nell’incomprensione Rubin-Gillet che all’11’ regala il 2-1 ai capitolini. Il difensore appoggia indietro per il belga che in realtà stava andando sul pallone, la palla scavalca il portiere e si insacca per la frittata che rianima l’Olimpico.

Ma l’euforia di Ledesma e compagni dura poco. Al 14’ Ramirez si invola tutto solo davanti a Marchetti e viene steso da Gonzalez: rosso per il laziale, e sugli sviluppi del successivo calcio di punizione Khrin trova il destro preciso che fa 3-1. Nel finale, il neo entrato Taider sfiora il poker.

CHIAVE – Il goal dell’1-0 di Portanova. Non solo per l’ovvio vantaggio che regala al Bologna, ma soprattutto perché permette agli ospiti di mettere la gara sui binari tattici preferiti (difesa compatta e ripartenze veloci) ingigantendo le difficoltà difensive della Lazio, stasera in campo con un quartetto inedito a protezione di Marchetti.

CHICCA – All’Olimpico va in scena lo ‘one man show’ di Alessandro Diamanti. Il numero 23 del Bologna prende le misure al 18’ con la traversa colpita direttamente su calcio d’angolo, poi concede il bis (e che bis!) al 42’ col sinistro al volo da oltre 35 metri che punisce l’uscita di Marchetti e lancia il Bologna per il momentaneo 2-0.

TATTICA – La Lazio parte col 4-3-2-1 cercando di sfruttare il lavoro di Hernanes e Mauri alle spalle di Klose. Al di là del doppio svantaggio, il progetto di Reja naufraga del tutto al 42’ con l’espulsione di Matuzalem. A quel punto, i laziali passano al 4-3-1-1 con l’ingresso nella ripresa di Alfaro (fuori Zauri) che fa retrocedere Gonzalez sulla fascia destra della difesa. Dopo il rosso allo stesso uruguayano, invece, ai biancocelesti non resta che tentare la strada della difesa a 3. Solido dietro, il 3-4-2-1 di Pioli si basa invece sull’ottima vena di Ramirez e Diamanti, devastanti nel tagliare in due la difesa laziale.

MOVIOLA – Due le decisioni importanti prese da Gava. Errata la prima, che vede l’arbitro di Conegliano espellere Matuzalem per un colpo rifilato a Diamanti: si tratta però di una manata e non di una gomitata, sarebbe bastato il giallo. Corretta, invece, la scelta di lasciare in 10 i padroni di casa per il netto fallo di Gonzalez su Ramirez al 14’ della ripresa: chiara occasione da rete, giusta anche la concessione del calcio di punizione dal limite e non del rigore come reclamato dai bolognesi.

PROMOSSI&BOCCIATI – Nel Bologna spiccano i primi, eccellenti 45’ di Diamanti, che si aggiudica la palma del migliore in campo con un goal d’autore e una traversa. Ottime anche le prestazioni di Khrin e Ramirez, da segnalare poi la consueta generosità di Mudingayi e la solidità dei vari Raggi, Portanova ed Antonsson. Nella Lazio si salva il solo Mauri, mentre deludono sia Hernanes che Klose, quest’ultimo ovviamente penalizzato dalla doppia inferiorità numerica dei padroni di casa. Insufficiente, sempre tra le fila biancocelesti, anche la serata di Dias e Diakité.

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