lunedì 5 marzo 2012

RIOMMA-LAZIO 1-2


Derby capitolino bello, ma soprattutto entusiasmante e spettacolare per toni e contenuti. L’espulsione di Stekelenburg, giunta dopo 6 minuti, è stata decisiva, ma inevitabile. Ad aprire le marcature è stato Hernanes dal dischetto, il pari della Roma porta la firma di Borini. Al 17' della ripresa il goal-partita siglato da Mauri. La Lazio vola al terzo posto in classifica in solitario dopo il pareggio dell’Udinese contro l’Atalanta.

FORMAZIONI – Dopo la batosta di Bergamo, Luis Enrique rivede ancora la squadra, rilanciando De Rossi e Totti al posto degli squalificati Gago e Osvaldo e preferendo José Angel e Simplicio a Rosi e Marquinho. A destra in difesa gioca Taddei. Nella Lazio, Reja recupera, dopo il turno di sospensione, Dias e Matuzalem ma perde Lulic, infortunato. E allora rialza Gonzalez sulla linea dei trequartisti, spostando a sinistra Mauri. A Roma il cielo è velato, il terreno in ottime condizioni; dirige l’incontro il signor Bergonzi di Genova.

PARTITA – Un derby che vale la Champions che verrà. Si presenta così il 166° Roma-Lazio, molto più di una semplice partita di calcio. E’ una rivalità che dura 365 giorni l’anno e che, spesso, prescinde dalla posizione in classifica delle due squadre e dai loro obiettivi finali: una vittoria può, infatti, valere un’intera stagione.

Di fronte a circa 60.000 spettatori, il direttore di gara dà il via a Roma-Lazio. Dopo un avvio blando, la Lazio alza il baricentro permettendo a Garrido di spingere bene dalla sinistra e a Mauri di accentrarsi un po'. Dopo soli 6’ di gioco il colpo di scena: la Lazio vola in contropiede, Klose salta Stekelenburg ma il portiere olandese lo stende ed il rigore è inevitabile. Bergonzi decide di espellere l’estremo difensore giallorosso e Lobont entra al posto di Lamela con l’immediato e difficile compito di salvare i suoi dal rigore di Hernanes. Il brasiliano non sbaglia ed è 0-1 per la Lazio. Inizio in salita per i giallorossi.

Il derby non è per i cardiopatici e il meglio deve ancora venire. Anzi è dietro l’angolo: sugli sviluppi di un calcio di punizione di Totti stampatosi sulla barriera, un sinistro di Juan colpisce in pieno la traversa, ma sul pallone accorre Borini che, sempre di sinistro, insacca di controbalzo malgrado il disperato tentativo di salvataggio, oltre la linea, di Ledesma. Si ricomincia sull’1-1.

Dopo le fiammate che hanno portato ai due goal, le squadre provano a tirare un po' il fiato. I ritmi della partita si abbassano notevolmente, la Roma si difende con ordine. Così, dopo sussulti mancati e un nervosismo tattico fervente, Bergonzi manda tutti negli spogliatoi in perfetta parità.

Si ricomincia senza alcun cambio, ma anche con dei “buu” razzisti contro Juan da parte dei tifosi laziali, ai quali il difensore risponde intimando il silenzio. La Roma, grazie ad un ottimo lavoro da parte del suo centrocampo, non soffre l'inferiorità numerica, ma Pjanic è costretto ad abbandonare le ostilità per problemi fisici, al suo posto dentro Marquinho. E' Totti a guidare la Roma e a provarci con un tiro da lontano, ma il pallone manca di poco la porta.

A parti invertite, però, il goal arriva: al 62’ su una posizione al bacio di Ledesma, capitan Mauri colpisce in scivolata col sinistro e Lobont è battuto. La Roma cerca di reagire alla seconda rete biancoceleste, sospinta dai propri tifosi; Hernanes ha l’opportunità di chiudere definitivamente il match ma pecca in vanità. La squadra di Reja si difende con ordine ed è prontissima a ripartire in contropiede con un Hernanes sempre più ispirato con il passare dei minuti.

All'86' viene ristabilita la superiorità numerica dopo il doppio giallo per Scaloni (fatale l’intervento su Bojan), ma alla Roma non bastano i 4’ di recupero e la Lazio si porta a casa tre punti preziosi per la Champions.

CHIAVE – Il quasi immediato pareggio dei giallorossi ha permesso al match di prendere una piega diversa rispetto all’incanalatura che aveva assunto dopo l’espulsione di Stekelenburg.

CHICCA – Diakitè rimedia un cartellino giallo abbastanza inedito: il difensore, infatti, entra in campo dopo l'espulsione di Scaloni per sostituire Hernanes. Il 'Profeta', però, non si accorge della segnalazione e resta in campo: il giallo, dunque, è per il giocatore entrato in campo senza attendere l'uscita del compagno.

TATTICA – Non cambia il gioco della Roma nonostante 84’ in dieci: modificato lo schieramento in attacco dove Borini ha più spazio per muoversi dopo l'uscita di Lamela, agendo talvolta da punta insieme a Totti. Mauri si accentra portandosi a supporto di Hernanes, trasformando il modulo in un 4-3-2-1.

MOVIOLA – Al 3’ di gioco Biava rischia subito il cartellino ma Bergonzi lascia correre: richiamo verbale per il difensore della Lazio. Ottimo lavoro da parte dell’arbitro in occasione del rigore in favore della Lazio: giusta anche l’espulsione di Stekelenburg. Al 15’ Borini cade al limite dell'area: fallo di Scaloni, che viene ammonito: i giallorossi chiedevano addirittura il rosso per chiara occasione da rete. Al 40’ Biava rischia il secondo giallo subito dopo aver preso il primo: il fallo su Totti poteva costargli caro. Al 61’ giallo evitabile per Heinze che stende Matuzalem a metà campo. Proteste giallorosse per uno schiaffetto al 76’: Matuzalem colpisce da dietro Borini, non visto dall'arbitro. Giusta la seconda ammonizione inflitta a Scaloni.

PROMOSSI&BOCCIATI – Per la Roma le note positive arrivano da Borini e da Marquinho entrato nella ripresa; buon match anche per Totti e De Rossi, seppur poco incisivi soprattutto il secondo. Da rivedere la prestazione di Jose Angel. In casa Lazio ottime giocate di Mauri, uomo match di questo Derby, bravi anche Klose ed Hernanes. Deludenti Biava e Matuzalem.

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