domenica 20 aprile 2008

Una brutta Lazio e un generoso Celi regalano la vittoria al Catania


Nel bollente stadio “Massimino” si sfidano sotto 27° il Catania del neo allenatore Walter Zenga e la Lazio di Delio Rossi. Rossoazzurri bisognosi di punti salvezza, Zenga conferma il 4-4-2 con Vargas esterno alto e la coppia offensiva composta da Mascara e Spinesi, in difesa spazio all’argentino Silvestre che vince il ballottaggio con il quasi omonimo Silvestri. Dalla parte opposta acque poco agitate per una Lazio che è praticamente già salva e non ha nulla più da chiedere ad un campionato all’insegna dell’anonimato. Torna Ballotta tra i pali, Zauri sostituisce l’infortunato Behrami e in attacco tandem composto da Rolando Bianchi e Tommaso Rocchi supportati da Meghni. Arbitra Domenico Celi da Campobasso.

Calcio d’inizio affidato al Catania. Partenza micidiale dei padroni di casa, al 3’ Sardo si aggiusta il pallone per il destro dai 25 metri, Ballotta devìa in malo modo e palla che sbatte sulla traversa. Un minuto più tardi, stessa distanza ma dal lato opposto, Tedesco scarica il sinistro che Ballotta valuta male, ancora la traversa salva la Lazio! C’è solo il Catania in campo, al 12’ Vargas si prende beffe di Zauri e se ne va in slalom sulla fascia, guadagna il fondo e mette in mezzo per Mascara che spara alto sulla traversa un rigore in movimento. Errori a ripetizione per gli ospiti, manovra imbarazzante e grinta inesistente. In mezzo al torpore al 18’ bella combinazione Rocchi – Zauri che mette in mezzo rasoterra, velo ottimo di Bianchi per l’accorrente Meghni che da tre metri appoggia malamente a lato. Ma è solo una sporadica fiammata. Al 23’ calcio piazzato di Mascara, in area spunta Tedesco tutto solo che di testa trova la deviazione, Ballotta nega il goal dell’1-0 mettendo in corner. Vantaggio che non tarda ad arrivare, al 33’ Zauri, appena ammonito per uno sciocco fallo di mano, cintura in area Mascara, Celi non ha dubbi e decreta il penalty e l’espulsione del difensore biancoceleste. Sul dischetto Spinesi che calcia forte e centrale, Ballotta tocca ma non trattiene. 1-0 Catania. La reazione della Lazio è tutta nelle iniziative di Kolarov che spinge costantemente sulla fascia ma non è supportato dai compagni. Nulla più da segnalare fino al termine della prima frazione.

Inizia la ripresa con De Silvestri al posto di un apatico Meghni. Al 6’ grande numero di Vargas che salta netto De Silvestri, guadagna il fondo e crossa per Spinesi, grande anticipo di Ballotta. La partita prende una piega imbarazzante, il Catania non trova sbocchi nelle proprie manovre, la Lazio in dieci sembra ritrovarsi ma senza pungere dalle parti di Polito. Data la pochezza del match ci pensa Domenico Celi a scaldare gli animi quando al 14’ prima ammonisce Dabo e poi lo espelle per una mini protesta del centrocampista francese. Veramente sciagurata la decisione dell’arbitro. Con la doppia superiorità numerica i padroni di casa vanno inspiegabilmente in crisi, Delio Rossi se ne accorge e inserisce Goran Pandev che al 31’ riceve palla spalle alla porta, salta Silvestre e Sabato e calcia a giro con il sinistro, Stovini devìa quanto basta in corner! Al 34’ contropiede degli etnei con Spinesi che sfida De Silvestri, arriva Vargas a supporto ma il centravanti catanese spara alto un destro inguardabile dai 25 metri. Sul capovolgimento di fronte ennesima sgroppata di Kolarov, assist per Pandev che se ne va in dribbling, entra in area ma col piede destro calcia sporco sul fondo. Girandola di cambi da una parte e dall’altra, succede poco o nulla fino al novantesimo, il Catania trova tre punti fondamentali per la lotta salvezza mentre la Lazio recrimina per un arbitraggio troppo fiscale che ha condizionato l’intera partita.

Massimo Culello

1 commento:

Anonimo ha detto...

Così non si può andare avanti. Non possiamo vedere ogni domenica una squadra che sembra essere reduce da una finale di champions..Lenta troppo lenta, stanca e svogliata. Speriamo di fare bene in coppa Italia..ciao manuel