giovedì 29 gennaio 2009

La Lazio cade anche al Marassi


Una partita al cardiopalma per oltre sessanta minuti, decisa dalla classe di Antonio Cassano che sposta gli equilibri di un match che sembrava saldamente in mano agli ospiti. Una Lazio che gioca bene per tutto il primo tempo e subisce un goal quasi all’improvviso, pareggia i conti e cerca il vantaggio ma non è serata. Nel momento migliore dei biancocelesti Cassano trova la gemma del ko, la giocata che cala il sipario sul match, complice una difesa biancoceleste che peggiora di partita in partita.

In campo – Sampdoria in emergenza quasi totale, Walter Mazzarri deve forzatamente rinunciare agli infortunati Campagnaro, Accardi, Raggi e Franceschini, oltre alle assenze per squalifica di Sammarco e Pazzini. Stankevicius arretra sulla linea dei difensori, centrocampo rivoluzionato con capitan Palombo in regia. Unica nota positiva è il rientro di Antonio Cassano, più volte a segno in passato contro i biancocelesti. Delio Rossi ha invece problemi di abbondanza, unico assente lo squalificato Firmani. Il tecnico romagnolo rivoluziona ancora una volta la propria squadra titolare; Muslera tra i pali, in difesa fuori Diakitè e Rozehnal e dentro la vecchia guardia con Siviglia e Cribari, Mauri agirà da trequartista dietro le due punte Rocchi e Pandev.

Si gioca – Lazio che cerca subito di aggredire la Sampdoria, molto ispirato Mourad Meghni che crea la prima palla goal con una bella giocata sull’out sinistro, assist per Mauri che in mezzo calcia malamente. Ma, come ben sanno i tifosi biancocelesti, sui calci piazzati la retroguardia capitolina è un vero disastro; punizione di Ziegler sul secondo palo, Siviglia cerca di atterrare Delvecchio che al volo, in equilibrio quasi impossibile, mette la palla nell’angolo lontano. Altra tegola però per la Sampdoria, al 15’ si fa male Padalino e dentro Dessena. E’ una doccia fredda per Rocchi e compagni, il solo Pandev prova a reagire con un paio di serpentine ma sotto porta non è preciso. Sampdoria che gioca di rimessa, aspetta e cerca di assestare il colpo del ko in contropiede. Al 30’ Ledesma interrompe una ripartenza dei doriani, lancio al millimetro in verticale per Rocchi che aggira Gastaldello e incrocia splendidamente sul secondo palo per il pareggio. C’è la reazione dei doriani con Cassano che sul più bello viene chiuso da un reattivo Muslera in uscita bassa, ma è la squadra di Rossi ad avere il pallino del gioco. In chiusura di tempo Pandev pesca Rocchi al limite dell’area, destro immediato e grande risposta di Castellazzi che respinge d’istinto.

A sorpresa rimane negli spogliatoi Rocchi, vittima di un problema muscolare, dentro Zarate. Subito la premiata ditta Zarate-Pandev, triangolo stretto e pallonetto dell’argentino, Castellazzi mette in corner. Al 6’ il capolavoro di Antonio Cassano che prende palla sulla sinistra, ubriaca Lichtsteiner e Ledesma, destro a giro sul secondo palo e Samp in vantaggio. Lazio shock, due minuti dopo corner di Ziegler per la testa di Stankevicius che completamente solo insacca la rete del 3-1. Lazio stordita, ci prova Zarate di testa ma non è serata. Ci pensa ancora Cassano a movimentare la serata; stessa posizione del goal, salta Lichtsteiner con uno splendido dribbling e subisce il fallo dello svizzero. Dal dischetto va Bellucci che calcia malamente, Muslera respinge! Al 25’ Zarate entra in area e viene atterrato da Lucchini, Ayroldi fischia il rigore ma ci pensa il suo assistente a togliere un rigore sacrosanto alla Lazio. Squadra biancoceleste in confusione totale, non si creano azioni da goal, la manovra è frammentaria e priva di precisione. Spazio allora al nervosismo, fioccano le ammonizioni ma non le occasioni. Una brutta Lazio perde anche a Marassi contro una Sampdoria rimaneggiata, non bella, ma estremamente cinica e spietata.

-Manuel-

1 commento:

Anonimo ha detto...

il rigore su zarate sacrosanto???? ma per favore.....