domenica 13 dicembre 2009

LAZIO-GENOA 1-0


Una squadra rimaneggiata e in crisi nera contro una compagine collaudata e al completo, il risultato sarebbe presto fatto se non fosse per il cuore che viene messo in campo. La Lazio ci mette l’anima per riconquistare tre punti e li trova grazie ad una prodezza individuale di Aleksandar Kolarov, giunta al 39’ di un primo tempo in cui i protagonisti sono stati Muslera e Scarpi, decisivi rispettivamente su Rossi e Zarate. Ripresa veramente brutta, in stile Oktagon, tantissimi i falli e gli episodi da moviola su cui Celi sbaglia più volte. Il Genoa sfiora il pareggio con Juric e Biava ma finisce per perdere ai punti dopo il sinistro da ko della prima ripresa firmato Kolarov.

In campo – Davide Ballardini è costretto a rinunciare a Francelino Matuzalem, infortunatosi nel derby, oltre agli squalificati Cruz, Mauri e Baronio. Novità del giorno è Firmani, reintegrato e titolare, non c’è traccia di Ledesma. Giampiero Gasperini cambia poco rispetto l’ultima uscita, unica novità è Biava titolare con Palacio in panchina.

Si gioca – Parte molto convinta la Lazio alla disperata ricerca del goal che manca ormai da centinaia di minuti, al 5’ Meghni scodella al centro una palla d’oro che Zarate da due passi mette a lato clamorosamente di testa. Il Genoa è squadra offensiva, concede molto e crea altrettanto nei pressi dell’area avversaria, Milanetto è ispirato in regia e su un lancio verticale del playmaker Muslera chiude in uscita prodigiosa su Rossi e pareggia i conti per le occasioni mancate. La maledizione (o tafazzismo) colpisce anche Brocchi e al suo posto entra Del Nero, spazio al 4-4-2 con conseguente spostamento di Siviglia nel ruolo di terzino destro. I rossoblu provano a forzare il ritmo con alterni risultati, Sculli prova a beffare Stendardo e Muslera di testa e colpisce la parte alta della traversa, Zarate si fa invece vedere con un traversone mancino deviato su cui Scarpi deve volare per mettere fuori il pallone. Si fa male l’ottimo Milanetto, Gasperini inserisce Zapater e i liguri perdono forza a centrocampo; al 39’ Kolarov va via di prepotenza su Moretti, entra in area e scarica un diagonale perfetto che trafigge Scarpi, 1-0 e maledizione finita. Prima del finire di tempo Zarate sfiora il raddoppio con un calcio piazzato che passa a meno di un centimetro dall’incrocio dei pali.

Un Gasperini palesemente scontento inserisce Palacio al posto di Mesto. Come nella prima frazione è la Lazio a rendersi subito pericolosa, la punizione bomba di Kolarov dai 25 metri viene respinta dall’ottimo Scarpi. Poco dopo Zarate va via in solitaria e viene trattenuto da Bocchetti, l’argentino non si ferma e perde palla protestando veemente contro Celi: giallo e squalifica con l’Inter. La squadra di Ballardini vive sulle bordate dalla distanza di Kolarov, ispiratissimo, il Genoa arranca e colleziona cartellini a iosa. Palacio è l’unico in palla dei rossoblu, al 20’ il suo cross trova Juric che colpisce di testa a botta sicura, Muslera con le dita manda sul palo! Nel minuto successivo capita di tutto, Kolarov tocca di mani in area facendo gridare al rigore, poi Bocchetti abbatte Rocchi lanciato a rete e si becca il rosso diretto. Veramente impressionante il numero di falli fischiati da Celi, una pioggia di cartellini impressionante. Nonostante l’inferiorità numerica il Genoa ha la possibilità di pareggiare, sugli sviluppi di un corner Biava si ritrova sul destro il pallone giusto ma lo calcia clamorosamente alto sopra la traversa. Finisce così il match, tre punti di platino per la Lazio di Ballardini.

La chiave –
L’ infortunio di Brocchi costringe Ballardini a spostare in posizione più avanzata Kolarov che risponde con una splendida prestazione farcita dal goal vittoria. L’inserimento di Del Nero terzino regala spinta e solidità sulla fascia, costringendo poi Gasperini alla sosituzione di Mesto e all’arretramento di Rossi.

La chicca – Il goal partita di Kolarov è frutto di una splendida giocata personale basta su forza fisica, volontà e tecnica. Dapprima salta un po’ fortunosamente il primo avversario, poi sposta il pallone e con velocità e forza sorpassa Moretti prima di insaccare in rete con un sinistro chirurgico. Davvero un gran goal per bellezza e importanza…

Top&Flop – Lichtsteiner, Kolarov e Del Nero sono i migliori per i biancocelesti, premio da suddividere equamente con l’allenatore Ballardini che ridisegna in modo ottimale una Lazio totalmente rappezzata. Poco pungenti le punte capitoline, ma comunque sufficienti, a causa soprattutto delle maniere forti usate da un pacchetto difensivo ospite troppo falloso e approssimativo. Nei grifoni si salvano in pochi, Juric e Palacio costruiscono l’unica nitida palla goal della partita.

-Massimo Culello-

1 commento:

Anonimo ha detto...

ahahaha...abbiamo vinto!