lunedì 31 gennaio 2011

LAZIO-FIORENTINA 2-0


Una settimana di polemiche e due infortuni dopo pochi minuti non riescono ad abbattere l’ennesimo volo spiccato da Olimpia, tornata a volteggiare per tre volte intorno all’anello dello stadio Olimpico. Dopo un primo tempo ai limiti della desolazione e una ripresa altrettanto povera di contenuti, ci pensa il gigante Kozak a guadagnarsi e trasformare il rigore del vantaggio, per poi raddoppiare di testa in seguito all’ennesimo svarione in fase d’impostazione di un imbarazzante Montolivo. Tre punti importantissimi per la Lazio di Reja, bisognosa però di rinforzi in un centrocampo a tratti irritante. Tutto da buttare invece per Mihajlovic, squadra senza logica e priva del mordente necessario per affrontare la Serie A.

FORMAZIONI – Edy Reja cambia uomini e schema e si affida all’uruguayano Gonzalez e Mauri sulle fasce. Complice la squalifica di Zarate, davanti ci sono Kozak e Floccari, stupefacente al negativo l’esclusione di Hernanes. Sinisa Mihajlovic deve gioco forza rinunciare ancora a Mutu, Gulan sostituisce Pasqual e ripropone dall’inizio Cerci e Ljajic.

PARTITA – Parte con buona convinzione la squadra di casa, vogliosa di mettere alle spalle un periodo davvero buio e privo di buon gioco. Kozak vuole sfruttare appieno la sua occasione, è proprio lui ad innescare la prima grande occasione che Floccari non concretizza. Non c’è tempo per rifiatare, sempre Floccari trova Ledesma che dalla distanza sfiora il palo. Si fa male Diakitè, Reja inserisce Stendardo. Con il passare dei minuti appare via via sempre più evidente la mancanza di qualità in campo, Ledesma e Montolivo mandano pessimi segnali a Cesare Prandelli sbagliando quasi tutti i passaggi. A differenza loro, Gulan dimostra di poter meritare la Serie A anticipando alla grande Kozak di testa, Cerci ci prova ma troppo spesso cerca il tuffo e il dribbling impossibile. Reja perde anche Floccari per un problema al ginocchio e inserisce Beppe Sculli, momento da dimenticare. Sul finale di tempo bella discesa di Gonzalez, il suo destro secco viene respinto con pessimo stile da Boruc ma in mezzo all’area c’è il deserto.

Nella ripresa Mihajlovic inserisce D’Agostino, ma la sostanza non cambia. I viola non costruiscono, sbagliano troppi palloni, il doppio play porta solo altra confusione e la furia di Mihajlovic. Dal canto suo la Lazio non fa di meglio, Ledesma è in pesante involuzione e Brocchi non ha il piede per fare il regista. Succede così che in mezzo al nulla generale Radu si inventa una discesa degna del miglior Zurbriggen, sul suo scarico centrale Kozak stoppa a seguire e viene steso in area da Kroldrup: De Marco fischia il rigore che il gigante ceko non sbaglia. Neanche il tempo di esultare che il peggiore in campo, Montolivo, perde il centesimo pallone della sua partita e scatena il contropiede di Brocchi, palla a Sculli che pesca in area Libor Kozak per il facile colpo di testa del 2-0. La Lazio congela la partita, la Fiorentina è imbarazzante per l’incapacità di portare pericoli verso la porta di Muslera nonostante i richiami e i cambi del proprio allenatore.

CHIAVE – Il movimento sull’out sinistro di Sculli cambia in sostanza l’equilibrio della partita, la Fiorentina arretra e De Silvestri va spesso in difficoltà. Importante il movimento nell’azione del rigore, decisivo il perfetto assist per il raddoppio.

CHICCA – Le dichiarazioni settimanali di Valon Behrami e i precedenti ammiccamenti alla Roma del giocatore svizzero, “costringono” l’Olimpico a riservare all’ex biancoceleste una bordata impressionante di fischi e il continuo disappunto del pubblico romano. Classico esempio in cui il silenzio sarebbe valso più di mille parole…

MOVIOLA – Il rigore su Kozak è netto, Kroldrup sgambetta il gigante ceko mentre lo stesso si invola verso la porta.

TATTICA – Nuovo modulo per la Lazio, 4-4-2 con Mauri e Gonzalez esterni di centrocampo e l’inedita coppia Floccari – Kozak in cerca di cross. Centrocampo muscolare con i soliti Ledesma e Brocchi. Con l’infortunio di Floccari Reja passa successivamente al 4-4-1-1 con Sculli dietro Kozak. I viola rispondono con un 4-2-3-1 con Gilardino terminale unico, Santana trequartista centrale con Cerci e Ljajic esterni. Nella ripresa il tecnico serbo inserisce D’Agostino per Ljajic e passa al 4-3-3.

PROMOSSI&BOCCIATI – Libor Kozak è l’eroe di giornata, Sculli è altrettanto decisivo nel conto di fine partita. Male Ledesma, troppo impreciso e a tratti irritante, Gonzalez non è un campione ma si danna l’anima per tutta la partita. Nei viola da salvare solo la buona prestazione del giovane Gulan, per il resto un disastro su tutta la linea contro una Lazio agli antipodi dello spumeggiante. Gilardino non tocca palla, su Montolivo ci si chiede in certe partite come possa giocare in Serie A.

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