lunedì 10 gennaio 2011

LAZIO-LECCE 1-2


Era cominciato così e così il 2011 per la Lazio, prosegue nel peggiore dei modi proprio nel giorno del festeggiamento dei 111 anni di storia. Il Lecce, che non faceva punti fuori casa da settembre, espugna l’Olimpico meritatamente con una sfortunata autorete di Muslera e con il primo centro stagionale del suo connazionale Carlos Grossmuller, senza dubbio il migliore in campo. Brutta e povera di idee, la Lazio senza i brasiliani Dias e Matuzalem soffre di mancanza di fantasia e solidità difensiva, un brutto stop che non può che evidenziare l’assoluto bisogno di un ricorso al mercato vista la totale inadeguatezza dei ricambi.

FORMAZIONI – Edy Reja perde due tasselli importanti, Matuzalem per infortunio e Dias per squalifica. Ledesma e Brocchi costretti quindi agli straordinari, in difesa c’è posto per Stendardo e non per Diakitè. Situazione addirittura peggiore per Gigi De Canio, mancano Di Michele e Olivera acciaccati, Giacomazzi fermato dal giudice sportivo. Centrocampo inventato, davanti spazio a Jeda al fianco del colosso Ofere.

PARTITA – Lecce subito molto aggressivo, compatto, Lazio quasi frastornata e stupita dalla vivacità dei salentini. Ofere sfrutta il fisico ma è poco reattivo nelle conclusioni, poi Bertolacci e Munari testano i riflessi di Muslera. La Lazio non c’è, Ledesma passeggia per il campo e Stendardo dà sempre quella sensazione d’insicurezza che mette apprensione in fase d’impostazione. Verso la metà di tempo i giallorossi battono una raffica di corner senza esito, mettendo però una forte pressione nell’area biancoceleste. Nel deserto di idee dei capitolini prova a spiccare Zarate, le sue conclusioni a giro sono però troppo centrali. De Canio perde Ofere e inserisce Corvia, Reja cambia modulo nel tentativo di costruire qualcosa di buono. Al 39’ Mauri, su respinta corta di Rosati, prova il sinistro di prima intenzione ma calcia fuori a porta praticamente vuota; sulla ripartenza del Lecce Stendardo ribatte malamente un cross morbido di Bertolacci, arriva Jeda che calcia col destro, palla in pieno sul palo e poi sulla schiena di Muslera per lo 0-1. Non succede altro, Lazio inguardabile.

Ripresa con gli stessi effettivi, Lazio però con piglio totalmente diverso. Al minuto due punizione di Ledesma, Mauri stoppa in area e gira a rete con il destro per l’1-1. Partita trasformata, Zarate prima punta mette il panico ai centrali leccesi e al 4’ scambia con Mauri, perfetta la palla di ritorno per l’argentino che tutto solo si fa ipnotizzare da Rosati. Si fanno vedere anche i giallorossi con il loro miglior uomo, Carlos Grossmuller, sul suo diagonale però il connazionale Muslera risponde presente. Al 25’ corner per la Lazio, Zarate calcia a giro e centra in pieno l’incrocio dei pali, sul contropiede il Lecce vola via con i centrali della Lazio in avanti, cross di Tomovic per Grossmuller che tutto solo in area insacca comodamente. La Lazio è colpita, stanca, Reja cambia Hernanes e Mauri suscitando dubbi tra il pubblico che fischia. Incredibile quello che succede al 38’, Grossmuller si ritrova la palla tra i piedi in un tre contro uno clamoroso, palla a Jeda e pallonetto ribattuto sulla linea da Biava, Munari stacca di testa e colpisce la traversa, pallone che balla ancora e tiro finale di Grossmuller con salvataggio sulla linea di Ledesma! Nel finale l’assedio della Lazio è un intruglio di lanci lunghi e azioni forzate, il Lecce passa con merito all’Olimpico e si rialza dai bassifondi della classifica.

CHIAVE – Il pressing ordinato e intelligente dei salentini costringe la Lazio a cambiare il suo stile di gioco, solitamente fluido e pulito. Ledesma non trova mai la palla, Hernanes litiga con la posizione in campo e la Lazio crolla.

CHICCA – Nella prima frazione duello a centrocampo tra Hernanes e Grossmuller, la palla è tra i piedi dell’ uruguayano che evita l’intervento del “Profeta” con un tunnel di suola da leccarsi i baffi. Bellissimo.

MOVIOLA – Al 25’ contatto Mesbah – Zarate, difficile capire se l’argentino cerca il contatto che effettivamente c’è. Pierpaoli ammonisce il diffidato Biava per un contatto che non sembra esserci.

TATTICA – Reja conferma il 4-2-3-1 utilizzato a Genova, complice anche la defezione di Matuzalem. Floccari ancora centravanti nonostante l’approssimativa condizione, Zarate defilato come di consueto. Nella ripresa Reja arretra Hernanes, Mauri trequartista e Zarate prima punta. De Canio schiera i suoi con lo schema ad albero, 4-3-2-1 con Bertolacci e Jeda trequartisti disturbatori e Ofere boa centrale.

PROMOSSI&BOCCIATI – Partitaccia della quasi totalità dei giocatori di casa, Muslera è sfortunato sull’autogoal ma mette diverse pezze nell’arco dei novanta minuti. Ledesma troppo lento, Stendardo è una “insicurezza” ogni qualvolta viene puntato. Nota dolente i cambi di Reja che toglie Mauri e Hernanes nel momento di massimo sforzo. Strepitosa prestazione di Grossmuller nei salentini, De Canio è però il vero fautore di questa inaspettata ma meritata vittoria.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un attaccante al più presto ma non prestito...please! Ci vuole qualcuno di fantasia e molto propositivo altrimenti addio sogni di gloria. Possibilmente accompagnato da un difensore pronto a sostituire Dias o Biava quanto serve. ciao da mondobiancoceleste