giovedì 1 settembre 2011

Floccari al Parma e tutti gli ultimi affari di mercato


Milano
Non solo Zarate, Nocerino e Gago. Oltre a Inter, Milan e Roma, molte altre squadre hanno effettuato operazioni in entrata (e in uscita) nell’ultimo giorno di mercato. Non è mancato il solito valzer delle punte: e così, dopo aver dato Borini alla Roma, il Parma (che fino all’ultimo ha sperato di riprendersi Amauri) si è “accontentato” di Floccari; a Siena arriva Gonzalez dal Palermo, mentre il Genoa prende Caracciolo. E’ saltato invece all’ultimo minuto il passaggio di Tiribocchi al Varese perché l’Atalanta non ha trovato un sostituto all’altezza.
Molto attivo il Palermo, con un tris molto interessante per il centrocampo: spicca Barreto (ex Atalanta), con Della Rocca e Alvarez. La stessa Atalanta ha messo a segno due colpi molto importanti: ha riportato a Bergamo Cigarini e poi si è assicurata Matteo Brighi. Anche il Lecce ha ridisegnato la squadra: oltre all’esperto Oddo, in giallorosso ecco pure Pasquato, Giandonato e Muriel. Il Cagliari prende Rui Sampao, l’Udinese il portiere Padelli dalla Sampdoria. E il Bologna si consola con Konè conteso fino all’ultimo al Chievo.
Diverse trattative importanti anche in serie B: Zigoni (scuola Milan) passa all’Avellino. Il Bari strappa Bogliacino al Napoli. La Sampdoria si rinforza con Martinez (Brescia) e Foggia (Lazio). L’attaccante Succi passa in prestivo al Padova dal Palermo. Il Verona ha preso in prestito dal Brescia Victor Hugo Mareco e poi Bjelanovic dall’Atalanta e Matthias Lepiller dalla Fiorentina. L’attaccante Paonessa dal Parma va in prestito al Gubbio. L’Empoli ha raggiunto l´accordo per la cessione a titolo definitivo di Fabbrini all’Udinese. Il Livorno ha acquistato dal Piacenza in comproprietà Piccolo, mentre dal Bellinzona arriva a titolo definitivo Russotto. La Juve Stabia ha preso in prestito dal Cagliari l’attaccante Marco Sau, ex Foggia.
Giulio Mola

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Stupito? Naaa...
E' tipico delle provinciali privarsi dei giocatori di qualità che si sono ritrovate in rosa in modo quasi fortuito.
E la Lazio, come le sue pari Udinese, Palermo, Sampdoria, Fiorentina e Parma (ossia quelle sospese tra il quinto e l'ottavo posto quando non rischiano la B o addirittura ci vanno) non tradisce le aspettative.
Che poi si scelga la sincerità e si giustifichi la scelta con la necessità di fare cassa o si preferisca l'ipocrisia di argomenti come l'ingestibilità del calciatore e la sua attitudine alla disobbedienza, è solo questione di stile.
Quello è mancato ancora una volta. Laddove a una cessione pianificata e coerente con l'intenzione di rafforzare altri settori, anche in vista del duplice impegno, si preferisce il coupe de theatre dell'ultimo minuto di calcio mercato con cui, nel giro di qualche ora, si svela tutta la nuda, imbarazzante debolezza di una società che alla fine cede alle potenti sirene del nord, depotenzia il settore migliore della squadra, mortifica i tifosi compromenttendo il delicato equilibrio che era andato faticosamente ricostruendo, nello stesso momento in cui i capitolini bis impilano due perle (Pjanic e Kjaer)a impreziosire quella che, appena fino a ieri, era apparsa una collana di semplice bigiotteria.
Un altro inverno tra alti e bassi, con qualche fantasia destinata a infrangersi, come una bolla di sapone, sui limiti ormai consolidati di questa società, sulle ingenuità tipiche da squadra non di vertice, con la tonalità bassa e la cadenza alpina di Reja che invita al realismo e al gioco al ribasso, segretamente aggrappati alla meschina speranza del fallimento altrui e la paura di non riuscire a modificare il pessimo curriculum nei derby è quello che ci aspetta?
Dio benedica il cinema, il teatro, i libri, i musei, il bel tempo nei parchi, la TV, il bricolage, le palestre aperte anche di domenica, le cene con gli amici, la pennichella pomeridiana, IKEA e DECATHLON, le carezze di una donna,le festicciole dei compagni di asilo dei figli, gli autolavaggi self-service, il Granpremio, ecc. ecc.

Manuel ha detto...

(avevi pubblicato due commenti uguali, uno l'ho tolto)
Comunque sono pienamente daccordo su alcuni passaggi di quello che dici e su alcuni spunti "ironici", chiamiamoli così su quello che porta a DISINNAMORARSI del calcio, ma credo che nel mondo attuale (fra inganni e corruzione in senso generale) il calcio ognuno debba prenderlo come vuole: può esserne ancora innamorato, può non seguirlo più,può esserne schifato e disgustato,può esserne deluso può viverlo da Ultras o da pantofolaio...in ogni caso penso che anche te, nonostante lo sfogo, sia ancora FORTEMENTE LEGATO AI TUOI COLORI.
Riguardo la cessione non mi strapperei i capelli vedendo Zarate come un simbolo, come un idolo per le tifoserie, ma non come un talento USATO BENE, penso che si sta bruciando da solo.
Fra l'altro lavorando proprio a contatto coi giocatori per alcuni giorni alla settimana ho imparato a conoscere Mauro e credo che sia l'esempio della presunzione e ancora un "ragazzino" sia nel modo di comportarsi che in quello di rapportarsi alle cose.
Detto ciò non penso che l'operazione (in tutto circa 18 mln) sia stata fatta nell'ottica del COMPRA BASSO-RIVENDI ALTO delle squadre provinciali perchè purtroppo la Lazio non ci guadagna niente anzi, perde un campione e perde anche un investimento.
Ciao e sempre AVANTI LAZIO
TIFIAMO LA MAGLIA!