martedì 29 novembre 2011

Bergodi presenta la gara di Vaslui: "Servirà una grande Lazio"


ROMA - Tutti concentrati sull’Europa League. Nel freddo di Vaslui la Lazio dovrà ritrovare la via del gol perduto: in ballo ci sarà la qualificazione e il futuro europeo. Appena una rete segnata nelle ultime 3 partite, quella di Sculli, contro il Parma, quindi i digiuni contro Napoli e Juventus che hanno relegato la squadra al quarto posto in classifica. Archiviata la delusione in campionato, la Lazio si appresta ad affrontare la trasferta di Coppa con l’obiettivo di conquistare quel successo che metterebbe al sicuro la qualificazione in un girone che si presentava al quanto semplice. All’andata fini con un penalizzante 2-2,ma le possibilità di superare il girone restano comunque significative. «Il Vaslui è una formazione con numerosi stranieri, valida tecnicamente e ben messa in campo. Per batterla la Lazio dovrà ripetere la bella prova fornita contro la Juventus». Cristiano Bergodi, ex capitano biancoceleste ed esperto conoscitore delle squadre rumene, nelle quali ha lavorato per 5 anni con ottimi risultati, spiega le difficoltà che aspettano il gruppo di Reja giovedì sera, in un' intervista di Gabriele De Bari riportata su Il Messaggero. «Il calcio rumeno non è più quello competitivo degli anni Ottanta, ma resta comunque una scuola valida che conta tanti elementi arrivati dall’estero, che ne hanno accresciuto l’esperienza e la professionalità. Diciamo che è un calcio di buon livello anche se, in Champions League, l’Otetul Galati ha rimediato una figuraccia. Mancano le infrastrutture, ma non il seguito degli sportivi, molto partecipi e passionali. Il Vaslui è una di quelle società che hanno effettuato considerevoli investimenti, per allestire un gruppo che possa fare bene sia in Romania che nelle Coppe. A sorpresa ha perso l’ultima gara di campionato, forse perché è progettata già alla sfida con i biancocelesti. Un ’eventuale qualificazione, a spese della Lazio, rappresenterebbe Un traguardo storico. La Lazio troverà Temperature fredde, ma un pubblico tanto caldo che sosterrà i propri calciatori senza un attimo di pausa. Il fattore ambientale potrebbe anche avere un ruolo importante, per questo prevedo una partita insidiosa». Sulle possibilità di qualificazione, Bergodi non si sbilancia. «Entrambe le squadre cercheranno di vincere, entrambe dovranno sopportare una forte pressione, quindi dico che hanno il cinquanta per cento a testa. La Lazio è sicuramente più forte e organizzata, ma dovrà tirar fuori il meglio di sé proprio perché il pareggio potrebbe non bastarle».
Fra tutti gli esami fin qui disputati, quello di giovedì sarà sicuramente il più complicato e il più importante. La squadra dovrà trovare la forza, la determinazione e i gol necessari per recuperare una classifica compromessa. In avvio di torneo veniva accreditata come la terza candidata alla conquista dell’Europa League, difficile credere che possa salutare la competizione così presto e contro avversari alquanto modesti. Il tecnico Reja schiererà la migliore formazione possibile perché questo è un appuntamento senza appello, da non fallire assolutamente, al quale il popolo biancoceleste tiene particolarmente. L’Europa League porta prestigio, credibilità internazionale e più soldi rispetto al passato. Vincere a Vaslui, inoltre, darebbe ulteriore spinta per ripartire alla grande in campionato.

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