giovedì 29 ottobre 2009

Lazio-Cagliari 0-1


Continua il periodaccio della Lazio che non vince da agosto in campionato. A differenza della prestazione col Bari, questa sera gli uomini di Ballardini si mostrano più convinti e intraprendenti, vogliosi di rifarsi soprattutto di fronte ai tifosi che non hanno fatto mancare contestazioni e fischi prima della gara. Ma questo non è bastato a ribaltare lo scivolone di Muslera che, con una papera su punizione di Conti a inizio ripresa, regala la vittoria a un Cagliari ben disposto in fase difensiva ma pericoloso solo a sprazzi in contropiede.

In campo – Dopo gli esperimenti delle ultime due gare, Ballardini torna al più classico 4-4-2. La sorpresa è senza dubbio il primavera Perpetuini in campo dal primo minuto al posto di Mauri, anche per le assenze di Baronio influenzato e Dabo squalificato. In difesa l’inedita coppia Siviglia-Radu, mentre Rocchi vince il ballottaggio con Cruz per fare coppia con Zarate, questa sera più arretrato del solito. Allegri conferma la difesa prevista e manda a sedere in panchina Dessena per Biondini. Cossu si piazza dietro alle punte Jeda e Matri.

Si gioca – Ritmi buoni nei primi minuti, un botta e risposta affidato a Zarate e Matri, poi la prima vera palla goal capitata ai biancocelesti con una bordata di Kolarov dalla linea di fondo, dopo un pregevole slalom tra le maglie rossoblu: Marchetti con qualche affanno respinge. Le rispettive difese si fanno valere e non lasciano spazio all’avversario, solo la rapidità di Cossu da una parte e di Zarate dall’altra sembrano ravvivare nella prima mezzora di gara una fase offensiva un po’ sterile da entrambe le compagini. Poi un lampo di Perpetuini che prova la botta da fuori rischia di beffare Marchetti, sorpreso da un’impennata del pallone in seguito alla deviazione di Astori. Nel finale Agostini strattona Zarate lanciato verso la porta sulla linea destra di fondocampo, ma secondo il direttore di gara è tutto regolare.

Nella ripresa è Ballardini a cambiare qualcosa, mandando in campo Mauri al posto di Perpetuini. Subito Zarate si rende pericoloso su un elegante appoggio filtrante dal limite di Matuzalem che aveva ricevuto dal defilato Rocchi: stop e tiro a incrociare dell’argentino, ma Marchetti c’è. Al 5’ sul ribaltamento di fronte arriva il fallo con relativa ammonizione ai danni di Mauri e l’inaspettato goal ospite: Muslera si fa passare sotto le gambe il rasoterra su punizione indiretta di Conti, poi Matri è lesto ad allungare il piede e ribadire in rete la palla, ferma sulla linea di porta. Lazzari prova poco dopo a raddoppiare con una botta da fuori che sibila vicino all’incrocio, ma poi è la Lazio a rifarsi intraprendente, prevalentemente con imprecisi tiri da fuori dei suoi due uomini più in palla, Zarate e Matuzalem. Una punizione insidiosissima di Kolarov per poco non filtra tra la selva di maglie. La Lazio mette su un vero arrembaggio con tiri da ogni posizione, Kolarov e Zarate i più attivi ma sempre poco incisivi. Il Cagliari punta sui contropiedi, spesso disinnescati dalla sempre più sbilanciata retroguardia laziale, ma costringe comunque Muslera a interventi miracolosi, al 71’ con Biondini e Conti da fuori area e al 90’ con un gran palo da parte di Lazzari, accentratosi dopo un dribbling insistito ai danni di Radu sulla destra.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che tragedia quest squadra. Posso solo dire liberaci da Lotito...amen. ciao