venerdì 30 ottobre 2009

Lotito e Tare decidono per il ritiro


La Lazio è partita per il ritiro anticipato in una località nei pressi di Siena dove preparerà la sfida di domenica prossima contro la formazione toscana. La decisione, assunta dal presidente Lotito, è maturata nella notte nonostante il tecnico Ballardini, dopo la sconfitta con il Cagliari, non si fosse detto favorevole a questo tipo di soluzione, pur ritenendola giusta nel caso specifico. La squadra biancoceleste è partita dal centro sportivo di Formello intorno alle 10:30. Pattuglie di polizia hanno protetto l'uscita del pullman dai tifosi che anche stamattina erano andati a contestare. La soluzione del ritiro era stata già scelta lo scorso anno (a Norcia) alla vigilia del derby contro la Roma, poi vinto dalla Lazio, e la speranza della società è che la squadra possa lavorare con serenità per tornare al successo, che in campionato manca ormai da due mesi.

L'APPELLO AI TIFOSI - «Abbiamo preso la decisione di anticipare il ritiro perchè siamo preoccupati per la situazione in cui ci troviamo e vogliamo restare concentrati e lavorare a testa bassa». Così il ds della Lazio, Igli Tare, ha spiegato a Formello la scelta del ritiro anticipato a Siena in vista della sfida contro la formazione toscana. «Tutti sono dispiaciuti perchè c'è la voglia di far bene - ha aggiunto Tare - manca quel pizzico di fortuna per sbloccare la squadra, ma abbiamo i mezzi per ritrovare la strada giusta». Un ritiro reso obbligatorio anche dal pesante clima di contestazione dei tifosi. «Non giudico, dico solo che i tifosi devono starci vicino per aiutarci - ha ammesso - devono essere un valore aggiunto. Dobbiamo pensare partita per partita, non nel lungo periodo. Siena sarà molto importante». Un altro ko potrebbe mettere a rischio anche la panchina di Ballardini fin qui considerato intoccabile. «Non voglio neanche pensare a questa ipotesi - ha concluso - non penso negativo non voglio rispondere ad una domanda del genere. La contestazione al sottoscritto? La gente è libera di valutare, il mio impegno è stato importante prima e lo sarà ancora di più in questo momento». Per il ritiro non sono partiti 'dissidenti' ed 'esclusi'. Nessuno infatti ha convocato Pandev, Ledesma, e tutto il gruppo di giocatori rimasti ai margini, Firmani, Stendardo, Manfredini e Bonetto (più gli infortunati Dabo, Scaloni, Meghni e Del Nero). La situazione da separati in casa, dunque, prosegue e nelle prossime ore, potrebbe esplodere un caos legato a contratti, diritti lesi e rescissioni anticipate, tutte rivendicazioni che gli 'esclusì di turno potrebbero recapitare al presidente Lotito.

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