domenica 18 maggio 2008

Piallato anche il Napoli 2 a 1


Ultima giornata senza troppe motivazioni sia per Lazio che per Napoli artefici di due campionati completamente diversi. Da un lato quello deludente dei biancocelesti per diversi mesi invischiati nella zona retrocessione ed eliminati dall’Inter nelle semifinali di Coppa Italia, dall’altro quello esaltante dei partenopei che al primo anno di serie A hanno raggiunto la salvezza con largo anticipo arrivando addirittura in zona Intertoto. Nel giorno del congedo dal proprio pubblico, o da quello che resta visto che sugli spalti desolatamente vuoti dell’“Olimpico” si contano solamente poche migliaia di tifosi di casa (trasferta vietata invece per quelli ospiti), la Lazio non può contare sull’apporto del tecnico Delio Rossi, squalificato dalla Commissione Disciplinare per tre giornate, e deve rinunciare inoltre agli squalificati De Silvestri e Pandev e agli infortunati Cribari, Meghni, Mudingay e Siviglia. In difesa spazio alla coppia centrale d’emergenza Rozehnal-Radu con Behrami a destra e Zauri a sinistra. A centrocampo si rivede Dabo con Mauri alle spalle del tandem Tare-Rocchi. Sul fronte opposto Reja lascia a casa lo squalificato Hamsik e gli infortunati dell’ultim’ora Santacroce e Calaiò oltre ovviamente all’infortunato “storico” Zalayeta che ha finito ormai da un pezzo la propria stagione. Conferma tra i pali per l’argentino Navarro con Blasi che rientra a centrocampo dopo la squalifica. C’è posto a centrocampo anche per Pazienza mentre Bogliacino vince in extremis il ballottaggio con il Pampa Sosa per il ruolo di spalla di Lavezzi.

Nel silenzio ovattato dello stadio “Olimpico” ha inizio il match diretto dal giovane arbitro toscano, Massimiliano Velotto. I primi minuti confermano le attese della vigilia con due squadre che giocano a viso aperto complici anche le rispettive posizioni in classifica sebbene i padroni di casa sembrino iniziare con maggiore convinzione. Gia al 2’ un bel cross di Dabo dalla destra viene prontamente raccolto al centro dell’area napoletana da Tare che di testa sfiora il palo alla sinistra di Navarro. La difesa biancoceleste gioca molto alta ed infatti nei primi dieci minuti viene pescato per ben tre volte in fuorigioco seppure sempre al limite. Al 15’ è mortifero però il contropiede laziale ispirato da un bel lancio in verticale di Mauri per Rocchi che dopo aver bruciato in velocità Paolo Cannavaro batte l’incolpevole Navarro con un bel diagonale mancino che si spegne nell’angolino alla sinistra del portiere argentino.

La reazione del Napoli stenta a decollare con la Lazio che sembra controllare tranquillamente le operazioni a centrocampo dove il solito Ledesma detta legge senza la giusta opposizione di uno spento Blasi. Con il passare dei minuti gli ospiti sembrano crederci di più anche se l’assenza di una punta di peso lì davanti (Sosa) continua a farsi sentire con Lavezzi che spesso gira a vuoto e non viene accompagnato a dovere da Bogliacino. Al 35’ contropiede ben orchestrato da Tare che va via sulla destra e mette in mezzo un bel cross rasoterra per l’accorrente Mauri, liberato da una bella finta di corpo di Rocchi, che calcia a botta sicura ma trova sulla sua strada un prodigioso Navarro. La replica del Napoli non si fa attendere e circa un minuto dopo Pazienza libera in area Lavezzi che calcia a pochi passi da Muslera che è bravo a chiudergli lo specchio in uscita e a respingere la conclusione.

Sul finire del tempo inspiegabile comportamento di Tare che dopo un fallo di Contini su Mauri si avvicina al difensore del Napoli mettendogli le mani sul volto e costringendo il direttore di gara a sventolare un doppio cartellino giallo. I giocatori del Napoli, forse irritati dal comportamento provocatorio dell’attaccante albanese, cominciano a non risparmiargli entrate rudi e ben presto anche Pazienza e Domizzi finiscono sul taccuino di Velotto. Il primo tempo si conclude così con i nervi a fior di pelle a margine di una partita che fino a quel momento era stata poco più che un’amichevole.

Ad inizio ripresa i due tecnici optano per un cambio per parte. Nella Lazio esce Mutarelli ed entra Manfredini mentre Reja decide finalmente di inserire la seconda punta, Sosa, sostituendo un grigio Bogliacino. Nei primi minuti della ripresa l’atteggiamento del Napoli sembra cambiare, complice probabilmente la presenza di un punto di riferimento in avanti. Al 52’ grave errore di Lavezzi che dopo aver eluso la trappola del fuorigioco anziché crossare sul secondo palo per lo smarcato Sosa decide di calciare in porta da posizione defilata facendosi respingere la conclusione da Behrami. Passano appena un paio di minuti e sul bel cross da destra di Mannini, Sosa anziché battere di testa in porta opta per un’improbabile torre per Pazienza sbagliando però la misura dell’assist con il pallone che si perde mestamente sul fondo.

Nel migliore momento del Napoli e quando ormai la Lazio sembra essere stanca arriva come un fulmine a ciel sereno la rete del raddoppio biancoceleste. E’ il 71’ quando Ledesma calcia da destra una bella punizione-cross per il neo-entrato Firmani che, agevolato da una papera difensiva di Garics (entrato pochi minuti prima al posto di Mannini), batte imparabilmente Navarro da due passi. E’ il colpo del ko per gli ospiti che all’84’ riescono comunque a trovare il goal della bandiera con Domizzi, all’ottava rete in campionato, complice una carambola fortunosa all’interno dell’area laziale. Dopo due minuti di recupero Velotto fischia la fine delle ostilità e se da un lato la Lazio può sorridere per la vittoria, anche il Napoli tutto sommato può fare festa perché con la sconfitta del Genoa a Bergamo si consolida come ottava forza del campionato con la possibilità di poter disputare così l’Intertoto e coltivare inimmaginabili, almeno ad inizio stagione, sogni Uefa.

-Francesco Gaudio-

2 commenti:

Alberto ha detto...

l'unico piacere è il secondo posto della Roma.

Anonimo ha detto...

Ed ora cosa succederà?Ho scritto un post proprio sulle aspettative di questo calcio mercato e non solo..Intanto godiamoci la vittoria contro i napoletani..ciao