lunedì 29 settembre 2008

Spaccarotella:"chiedo perdono.."


ROMA, 29 settembre - «Ai familiari di Gabriele Sandri chiedo perdono. Ma non trovo le parole. Ho ucciso il loro figlio: dire che mi dispiace, che non volevo, non può essere sufficiente. Vorrei incontrarli, anche se so che non sarebbe facile». Per la prima volta, con l'ANSA, l'agente di polizia Luigi Spaccarotella, accusato dell'omicidio del tifoso laziale Gabriele Sandri, parla della vicenda. «Quel maledetto 11 novembre - racconta - è morta anche una parte di me. Pochi giorni dopo chiesi al vescovo di Arezzo di far arrivare ai Sandri il mio cordoglio. Lui si mise in contatto con persone vicine alla famiglia di Gabriele ma, non so perchè, gli fu risposto che i tempi non erano maturi». Ripercorre quell'11 novembre: «Correvo - racconta - il colpo è partito accidentalmente, poi è stato deviato. Non ho mirato all'auto: come si può pensare che abbia voluto uccidere qualcuno? Voglio pagare per quel che ho fatto, ma pensare che sia stato un omicidio volontario è troppo. Rimettermi la divisa, quando sono tornato al lavoro, non è stato facile - aggiunge - non ho più voluto impugnare una pistola, nè salire su un'auto della polizia».

IL FRATELLO DI GABBO - «Il perdono? È tardi. La richiesta arriva con una tempistica processuale ineccepibile, che fa sorgere qualche perplessità. Non suona come vera». È il commento di Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, il tifoso ucciso l'11 novembre del 2007, alla richiesta di perdono avanzata da Luigi Spaccarotella, l'agente di polizia accusato dell'omicidio. «Incontrarlo? - risponde Cristiano -. Non lo so, non ne abbiamo mai parlato. Ma sarebbe difficile. In dieci mesi non l'abbiamo mai sentito. Nè direttamente nè attraverso altre persone abbiamo mai ricevuto suoi messaggi. Un conto sarebbe stato incontrarlo subito, ma che la sua richiesta e le scuse arrivino a processo iniziato appare fuori luogo». «È una mossa un pò tardiva - aggiunge l'avvocato dalla famiglia Sandri, Michele Monaco - E poi, dicendo che il colpo è partito accidentalmente, Spaccarotella nega l'evidenza. Ci sono prove, testimoni, che dimostrano il contrario».

-CorriereDelloSport.it-

2 commenti:

Anonimo ha detto...

GIUSTIZIA X GABBO !!!

DIVISI DAI COLORI, UNITI X NELL'IDEALE !!!

Anonimo ha detto...

Ancora che continua a dire che il colpo è partito accidentalmente......bel coraggio chiedere perdono ora
Giustizia VERA per Gabriele
Ciao Stefano